Tarka: a cosa serve e come si usa

Tarka - A cosa serve? Come si usa? Scoprilo con noi!

Tarka (Verapamil Cloridrato + Trandolapril): indicazioni e modo d’uso

Tarka (Verapamil Cloridrato + Trandolapril) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Ipertensione arteriosa essenziale in pazienti la cui pressione arteriosa è stata normalizzata con i singoli componenti nelle stesse proporzioni delle dosi.

Fare riferimento al paragrafo 4.4 (Avvertenze speciali e opportune precauzioni d’impiego).

Tarka: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Tarka è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Tarka ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Tarka

La dose abituale corrisponde ad una capsula una volta al giomo, assunta al mattino, prima, durante o dopo la prima colazione. Le capsule devono essere deglutite intere

Bambini e adolescenti: Tarka è controindicato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) (Vedere anche paragrafo 4.3 Controindicazioni”).

Persone anziane: poichè la disponibilità sistemica è superiore nei soggetti anziani rispetto ai giovani affetti da ipertensione, in alcuni soggetti anziani si può verificare una caduta pressoria più pronunciata (vedere paragrafo 4.4) insufficienza renale: Tarka è controindicato in caso di insufficienza renale grave (vedere paragrafo 4.3).

Insufficienza epatica: l’uso di Tarka non è raccomandato in pazienti affetti da insufficienza epatica grave; Tarka è controindicato in pazienti con cirrosi epatica con ascite. (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Tarka seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Tarka per quanto riguarda la gravidanza:

Tarka: si può prendere in gravidanza?

Tarka non deve essere assunto durante il primo trimestre di gravidanza (vedi paragrafo 4.4).

L’Assunzione di ACE inibitori è controindicata durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedi paragrafi 4.3 e 4.4).

Le prove epidemiologiche relativamente al rischio di teratogenesi a seguito di esposizione agli ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non sono state decisive, tuttavia un limitato aumento del rischio non può essere escluso. A meno che una terapia continuativa con un ACE inibitore non sia ritenuta essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono passare a trattamenti antiipertensivi alternativi che hanno un profilo di sicurezza stabilito per l’uso in gravidanza.

Quando è accertato lo stato di gravidanza, il trattamento con gli ACE inibitori deve essere interrotto immediatamente, e, se del caso, deve essere iniziata una terapia alternativa.

È noto che l’esposizione ad una terapia a base di ACE inibitori durante il secondo o il terzo trimestre induce a fetotossicità umana (diminuita funzionalità renale, oligoidroamnios, ritardo nella ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedi anche paragrafo5.3 Dati preclinici di sicurezza). Nel caso si fosse verificata esposizione ad un ACE inibitore a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda di eseguire un controllo ecografico per la funzionalità renale e per il cranio. I neonati le cui madri hanno assunto ACE inibitori devono essere mantenuti sotto stretto controllo per ipotensione. (vedere anche paragrafi 4.3 e 4.4).

Verapamil può inibire le contrazioni se assunto al termine della gravidanza. Sulla base delle sue proprietà farmacologiche non si possono escludere fenomeni di bradicardia fetale e ipotensione.

Non è noto se trandolapril è escreto nel latte umano.

Verapamil è escreto in piccole quantità nel latte umano.

L’assunzione di Tarka non è raccomandato in donne che allattano al seno (vedere paragrafo 4.4).

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Tarka?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Tarka in caso di sovradosaggio.

Tarka: sovradosaggio

La dose più elevata impiegata nelle sperimentazioni cliniche è stata pari a 16 mg di trandolapril.

Questa dose non ha determinato alcun segno o sintomo di intolleranza.

Durante il sovradosaggio di Tarka, si possono verificare i seguenti segni e sintomi dovuti al principio attivo verapamil: ipotensione, bradicardia, blocco AV, asistolia e inotropia negativa. A seguito di sovradosaggio, si sono verificati decessi.

Durante il sovradosaggio di Tarka, si possono verificare i seguenti segni e sintomi dovuti al principio attivo ACE inibitore: grave ipotensione, shock, stordimento, bradicardia, disturbi elettrolitici, insufficienza renale, iperventilazione, tachicardia, palpitazioni, capogiri, ansia e tosse.

Trattamento

A seguito dell’assunzione di un sovradosaggio di compresse di Tarka deve essere preso in considerazione un lavaggio intestinale totale. Inoltre, l’assorbimento del verapamil presente nel tratto gastrointestinale deve essere evitato praticando la lavanda gastrica, somministrando un adsorbente (carbone attivo) e un lassativo.

A parte misure di carattere generale (mantenimento di un volume circolatorio adeguato con plasma o trasfusioni di plasma), per contrastare l’ipotensione grave (ad esempio shock), può essere fornito un supporto inotropico con dopamina, dobutamina o isoprenalina.

Il trattamento del sovradosaggio di Tarka deve essere di supporto. Il trattamento del sovradosaggio di verapamil cloridrato include la somministrazione di calcio per via parenterale, la stimolazione betaadrenergica e l’irrigazione gastrointestinale. A causa di un potenziale ritardo nell’assorbimento del verapamil, componente a rilascio prolungato di Tarka, i pazienti possono richiedere osservazione ed ospedalizzazione fino a 48 ore. Il verapamil cloridrato non può essere rimosso tramite emodialisi.

Il trattamento raccomandato in caso di sovradosaggio di trandolapril consiste nell’infusione endovenosa di una normale soluzione salina. Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione da shock. Se disponibile, può essere preso in considerazione anche un trattamento con infusione di angiotensina II e/o catecolammine somministrate per via endovenosa. Se l’assunzione è recente, vanno prese misure per eliminare il trandolapril (ad esempio emesi, lavanda gastrica, somministrazione di adsorbenti e sodio solfato). Non è noto se il trandolapril (o il suo metabolita attivo, trandolaprilato) possono essere rimossi per emodialisi. La terapia con pacemaker è indicata in caso di una bradicardia terapia-resistente. Vanno monitorati frequentemente i segni vitali, gli elettroliti sierici e le concentrazioni di creatinina.

Tarka: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco