Asaro
Tratto da “Piante Medicinali – Chimica, Farmacologia e Terapa” di R. Benigni, C. Capra e P.F.Cattorini
(Asarum europaeum L. – Fam. Aristolochiacee) (Sin. – Asarum officinale Moench.)
Asaro- Ultimo aggiornamento pagina: 27/02/2018
Indice dei contenuti
- Generalità
- Componenti principali
- Proprietà farmacologiche
- Estratti e preparati vari
- Preparazioni usuali e Formule
- Bibliografia
Generalità
Etimologia – Asarum da a = non e seira‘ = legame, cioè senza legame, perchè non entrava a far parte delle ghirlande di fiori, oppure da ‘ashro’s = spiacevole, sdegnoso, cioè a fiori non graditi per lo stesso uso. Plinio (lib. 21, cap. 6) dice Asaron invenio vocitari, quoniam in coronis non addatur.
Nome volgare – Asarabaccara, Erba renella.
Habitat – Europa centrale e meridionale, Asia Occidentale, nei boschi elevati e nei luoghi ombrosi delle Alpi e degli Appennini sett. e centr.
Pianta erbacea perenne.
Parti usate – Il rizoma e le foglie (pianta intera), raccolti in agosto-settembre.
Componenti principali
Olio essenziale circa 1%, contenente 30-35 % [1-35% (3), 50% nella droga fresca (3)] di asarone C12H16O8 (4-pro- penil-1,2,5-trimetossibenzene), aldeide asarilica 2-3 %, metileugenolo
15-20%, acetato di bornile 12-15%, terpeni 1-2%, sesquiterpeni 10-12%, diasarone (C12H16O3)2 ed un alcool sesquiterpenico (1) (2) (3)
Altri componenti dei rizomi: un alcaloide — asarina — trovato nelle proporzioni dell’ 1,7% (4), la cui presenza è stata negata da Ozarowski
(3): un glicoside (5), chimicamente non definito, scindibile dall’emulsina; acido ascorbico 163,5 mg % nella droga fresca (6); vitamina B1 438.4 g % nella droga secca (16).
Nella pianta con rizomi (3): tannino catechico 6,54%, zuccheri riduttori 3,99 %, resina 1,13 % pentosano, espresso in arabinosio
14,38 %, ceneri 9,58 %.
Dalle foglie fresche con fusti dell’Asarum canadense L. (7); due sostanze, dotate di proprietà antibiotiche e distinte come composti A e B, le cui probabili formule sono rispettivamente C21H20O8N2S e C16H11O7N (7).
Proprietà farmacologiche ed impiego terapeutico
L’Asaro sotto forma di polvere della droga o delle sue preparazioni galeniche, viene consigliato come emetico e, a dosi minori, come espettorante.
I risultati delle ricerche sperimentali e cliniche ottenuti da Ozarowski e Kaluzinski (8) e, successivamente da Ozarowski (9), sconsiglierebbero però l’impiego di questa droga come emetico, mentre ne confermano ampiamente l’utilità come espettorante.
Secondo Brissemoret e Combes (10) le proprietà emetiche ed espettoranti dell’Asaro sarebbero dovute alla sua azione irritante locale. Si tratterebbe quindi di una eccitazione indiretta del centro del vomito dovuta all’azione dei principii attivi dell’Asaro sulle terminazioni emetico-sensitive della mucosa gastrica, azione questa che venne, poi confermata dalle suddette e più recenti ricerche di Ozarowski (8). Da tali ricerche risulterebbe anche che l’azione emetica e quella espettorante, sarebbero dovute principalmente all’olio essenziale il quale, quando proviene dalla droga fresca, contiene il 50 % circa di asarone.
L’azione emetica però sarebbe dovuta soltanto all’olio essenziale, indipendentemente dal suo contenuto in asarone. Esperienze comparative eseguite su piccioni con olio essenziale ottenuto dalla droga fresca e quindi molto ricco in asarone e con olio ottenuto dalla pianta essiccata e contenente soltanto tracce di questa sostanza, hanno dato infatti lo stesso risultato. Gli estratti della pianta da cui era stato separato l’olio essenziale per distillazione, si sono dimostrati invece del tutto inattivi (8).
Negli estratti acquosi delle foglie d’Asaro, il Lerman (11) ha potuto accertare un’azione adrenalinica dimostrabile, oltre che su segmenti di intestino e su vasi isolati, anche sull’animale in toto, nel quale tali estratti determinano aumento della pressione arteriosa e vasocostrizione periferica. Di tale azione, secondo Abdul-Menev (12) ne sarebbe responsabile un eteroside contenuto nell’olio.
Ricerche cliniche condotte da Kaluzinski e Ozarowski (13) somministrando ad alcune centinaia di malati tintura, alcolaturo o infuso di Asaro al 3 %, hanno potuto dimostrare ulteriormente che l’Asaro non agisce direttamente sul centro del vomito ma perifericamente sulle terminazioni emetico-sensitive della mucosa gastrica. L’azione espettorante (che si ottiene con una dose di tintura pari a 1/10 di quella emetica e cioè con cc 1 ) è molto attiva e prolungata. Con questa dose si ottengono secondo gli AA. ottimi risultati nelle bronchiti secche, acute e croniche, senili e nelle laringo-tracheiti. Anche nella silicosi polmonare complicata da asma e da bronchite, ottennero un netto miglioramento, col ristabilirsi della secrezione mucosa, con la diminuzione della tosse e col miglioramento della respirazione, della ventilazione e dello stato di irritazione. Risultati ugualmente favorevoli furono notati dagli AA. in alcuni casi meno gravi di asma bronchiale da silicosi.
Dosi intermedie, tra quella espettorante e quella emetica, possono provocare leggero aumento della diuresi e della sudorazione, aumento della peristalsi intestinale e della ventilazione polmonare.
I preparati di Asaro inoltre, aumentano la secrezione delle ghiandole mucipare, della mucosa gastro-intestinale. I suddetti AA. notarono che nei pazienti affetti da ulcera gastrica o duodenale, l’ipersecrezione del muco dà luogo ad un’azione protettiva, per la quale la reattività delle mucose di fronte agli stimoli irritativi provocati dall’ipersecrezione acida, viene attenuata, e così anche i fenomeni dolorosi che ne conseguono.
La tossicità dell’olio essenziale di Asaro, secondo Ozarowski e Kaluzinski non è molto elevata e non supererebbe che del 65 % circa, quella dell’olio essenziale di Menta piperita.
L’olio essenziale di Asaro (o i preparati che lo contengono) somministrato a dosi elevate, può dar luogo a fenomeni tossici che negli animali da esperimento (cavie e topi) si manifestano con una sintomatologia caratterizzata da debolezza generale, apatia, inappetenza, tachicardia, tremore muscolare, midriasi, fotofobia, aumento della secrezione lacrimale, blefarite catarrale che può trasformarsi in purulenta, dispnea e, nei casi più gravi, coma e morte.
L’esame necroscopico dimostra che gli organi più colpiti sono quelli attraverso i quali l’olio essenziale si elimina: rene e polmoni in particolare; meno gli altri organi.
Ricerche anatomo e istopatologiche eseguite da Ozarowski, Zulinski e Ruboi (14), misero in evidenza la comparsa di reazioni infiammatorie della cute nel luogo di iniezione e di chiare alterazioni infiammatorie del parenchima renale (riguardanti soprattutto la zona canalicolare) e del polmone nel quale anche, gli AA. notarono reazioni infiammatorie con emorragie e con la comparsa di un essudato siero-ematico negli alveoli, riproducente il quadro di una polmonite lobare confluente.
Cavallito e Bailey (15) hanno isolato da una specie congenere, l’Asarum canadense, due sostanze (A e B) ad azione antibiotica verso diversi tipi di germi, quali il B. cereus, il B. mycoides, il Clostridium botulinum, il
C. tetani, la Gareina lutea, il B. subtilis, lo Staph. albus, lo Staph, aureus, lo Strept. faecalis, il Pneumococcus, lo Strept. haemolyticus, lo Strept. viridans, l’E. coli, la Salmonella paratyphi.
Estratti e preparati vari
Estratto fluido (g 1 = XXXIX gtt).
Dosi: g 0.05-0,2 come espettorante; g 0,5-1 come emetico
Preparazioni usuali e formule galeniche
Tintura
Estratto fluido asaro…………….. ……………………….g 20
Alcool di 50°……………………….. ………………………g 80
(g 0,25-1 pro dose come espettorante)
Sciroppo asaro composto espettorante
Estratto fluido asaro………………. …………………………………. g 60
Alcool di 95°………………………………………………………………. g 200
Tintura cocciniglia…………………………………………g 10
Potassio carbonato……………………………………………………. g 2
Estratto fluido ipecacuana . ……………………………………… g 3
Zucchero……………………………………………………………………. g 700
Sciogli lo zucchero in 600 cc di acqua, aggiungi l’alcool poi le altre sostanze. Porta a volume, lascia riposare per 4 giorni e filtra.
(un cucchiaino tre volte pro die)
Elisir Boherave
Estratto fluido asaro
Estratto fluido enula campana
Estratto fluido calamo aromatico per tintura
Estratto fluido iride fiorentina………………………………… ana g 10
Estratto fluido anice………………………………………………….. g 5
Canfora………………………………………………………………………. g 0,3
Alcool di 60“ q. b. a…………………………………………………. g 300
(a cucchiai, nelle forme catarrali e nell’asma bronchiale)
BIBLIOGRAFIA
(1) GERÒ Rhchstoff Ind., 3, 176, 19S, 214, 1928 – (2) GUENTHER E., Thi Esstnllal Olii, 1932, voi. VI 147 – C3) OZAROWSKI A., Pharmazit, 11, 63, 1956 – (4) ABDUL-MENEW M. A., Farmalslya Z.S.R.R., ». 39, 1943; CHem. Abs., 40, 7411, 1946 – (3) LESUEUR, J.Pharm. CMm., 3, 399, 1911 – (6) KUHN A. e SCHAFER G., Madaus lahrtsbtr., 32, 1940; OZAROWSKI A., loc. eli. . (7) CAVAULITO C. J. e 3. H. BAILEY, J. Amer. Chem. Soc.. 68, 489, 1946 – (8) OZAROWSKI A. e KALUZINSKI H., PoIskI Tylodnlk LikarskI. 9, 1003, 1934 – (9) OZAROWSKI A„ Pbarmatlc, li, 63, 1936 – (10) BRIS- SEMORET A. e COMBES R., citati da OZAROWSKI l.c. – (II) LERMAN J. A., Farmaislya Z.S.R.R. N, 4, 39, 1933 – (12) ABDUL-MENEV M. A., Ibld. – (13) KALUZINSKI H. e OZAROWSKI A., PolM Tylodnlk Lckarskl, 9, 1101, 1934 – (14) OZAROWSKI A., ZULINSKI T. e RUBOI B., citati da OZAROWSKI l.c. – (13) CAVAULITO C. J. e BAILEY J. H., /. Am. Chem. Soc., 68, 489, 1946 – (16) CHAIKELIS A. S., J.A.Ph.A., 33, 343, 1946.