Ibitred – Colecalciferolo: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Ibitred

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Ibitred: ultimo aggiornamento pagina: 12/07/2021 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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IBItreD 10 000 U.I./ml gocce orali, soluzione.

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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1 ml di gocce orali, soluzione contiene: 250 microgrammi di colecalciferolo (vitamina D3 equivalente a 10 000 U.I.).

1 goccia contiene 250 U.I. di colecalciferolo (equivalente a 6,25 microgrammi di vitamina D3). 10 ml contengono 2,5 mg di colecalciferolo (vitamina D3 equivalente a 100 000 U.I.).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Gocce orali, soluzione.

Soluzione limpida priva di particelle visibili.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Prevenzione della carenza di vitamina D negli adulti e negli adolescenti con un rischio identificato. Trattamento della carenza di vitamina D negli adulti, negli adolescenti e nei bambini.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti

Prevenzione della carenza di vitamina D

La dose raccomandata per la prevenzione della carenza di vitamina D è di 2-3 gocce (500 U.I.- 750 U.I.) al giorno.

Trattamento della carenza di vitamina D

3 gocce (750 U.I.) al giorno. Dosi più elevate devono essere adeguate a seconda dei livelli sierici di 25- idrossicolecalciferolo (25(OH)D) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento. La dose giornaliera non deve superare le 4.000 U.I. (16 gocce al giorno).

Popolazione pediatrica Prevenzione

Per la prevenzione negli adolescenti (da 12 a 18 anni) con un rischio identificato, la dose raccomandata è di 2-3 gocce (500 U.I- 750 U.I.) al giorno. Nei bambini di età inferiore a 12 anni, il dosaggio raccomandato potrebbe non essere realizzabile con questo tipo di dosaggio in gocce.

Trattamento della carenza nei bambini e negli adolescenti

La dose deve essere adeguata a seconda dei livelli sierici di 25-idrossicolecalciferolo (25(OH)D) che si desidera raggiungere, della gravità della malattia e della risposta del paziente al trattamento. La dose giornaliera non deve superare 1.000 U.I. al giorno per i bambini di età inferiore a 1 anno, 2.000 U.I. al giorno per i bambini di età compresa tra 1 e 10 anni e 4.000 U.I. al giorno per gli adolescenti ≥11 anni.

In alternativa, possono essere seguite le raccomandazioni nazionali sulla posologia per la prevenzione e il trattamento della carenza di vitamina D.

Dosaggio in caso di compromissione epatica

Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio.

Dosaggio in caso di compromissione renale

IBItreD non deve essere utilizzato in pazienti con grave compromissione renale (vedere paragrafo 4.3).

Modo di somministrazione

Orale

IBItreD gocce può essere somministrato su un cucchiaio o mescolato con una piccola quantità di cibo o bevanda, freddo o tiepido, immediatamente prima dell’uso. Deve essere assunta l’intera dose.

Per istruzioni dettagliate sulla somministrazione del medicinale, vedere paragrafo 6.6.

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipervitaminosi D

Nefrolitiasi

Malattie o condizioni che provocano ipercalcemia e/o ipercalciuria Grave compromissione renale

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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La vitamina D deve essere somministrata con cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità renale e deve essere monitorato l’effetto sui livelli di calcio e fosfato. Si deve considerare il rischio di calcificazione dei tessuti molli. Nei pazienti con grave insufficienza renale la vitamina D, sotto forma di colecalciferolo, non viene metabolizzata normalmente e devono essere somministrate altre forme di vitamina D (vedere paragrafo 4.3).

IBItreD gocce non deve essere assunto se i pazienti sono predisposti alla formazione di calcoli renali contenenti calcio.

È richiesta cautela nei pazienti in trattamento per malattie cardiovascolari (vedere paragrafo 4.5

-glicosidi cardiaci inclusa la digitale).

La vitamina D3 deve essere prescritta con cautela a pazienti affetti da sarcoidosi a causa del rischio di un incremento del metabolismo della vitamina D nella sua forma attiva. Questi pazienti devono essere monitorati per il contenuto di calcio nel siero e nelle urine.

Durante il trattamento a lungo termine con una dose giornaliera equivalente superiore a 1.000 U.I. di vitamina D, i valori sierici di calcio e la funzionalità renale devono essere monitorati, soprattutto nei pazienti anziani. Interrompere IBItreD, quando la calcemia supera 10,6 mg/dl (2,65 mmol /l) o se la calciuria supera 300 mg/24 ore negli adulti. In caso di segni di funzionalità renale compromessa, la dose deve essere ridotta o il trattamento interrotto (vedere paragrafo 4.3).

Il contenuto di vitamina D in IBItreD deve essere considerato quando si prescrivono altri medicinali contenenti vitamina D. Dosi aggiuntive di vitamina D devono essere assunte sotto stretto controllo medico. In questi casi è necessario monitorare frequentemente i valori sierici di calcio e l’escrezione urinaria di calcio.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Il trattamento concomitante con fenitoina o barbiturici può ridurre l’effetto della vitamina D per attivazione metabolica.

L’uso concomitante di glucocorticosteroidi può ridurre l’effetto della vitamina D.

Gli effetti della digitale e di altri glicosidi cardiaci possono aumentare con la somministrazione orale di calcio in combinazione con vitamina D. È necessario un rigoroso controllo medico e, se necessario, il monitoraggio dell’ECG e del calcio.

Il trattamento concomitante con resine a scambio ionico come colestiramina, orlistat o lassativi come l’olio di paraffina, possono ridurre l’assorbimento gastrointestinale della vitamina D.

La rifampicina può ridurre l’efficacia del colecalciferolo a causa dell’induzione degli enzimi epatici.

L’isoniazide può ridurre l’efficacia del colecalciferolo a causa dell’inibizione dell’attivazione metabolica del colecalciferolo.

La somministrazione contemporanea di derivati benzotiadiazinici (diuretici tiazidici) aumenta il rischio di ipercalcemia a causa della riduzione dell’escrezione renale di calcio. Pertanto, devono essere monitorati i valori di calcio nel plasma e nelle urine.

L’agente citotossico actinomicina e gli antimicotici imidazolici interferiscono con l’attività della vitamina D inibendo la conversione della 25-idrossivitamina D a 1,25-diidrossivitamina D per opera dell’enzima renale, 25-idrossivitamina D-1- idrossilasi.

Il ketoconazolo può inibire sia gli enzimi sintetici che catabolici della vitamina D. Sono state osservate riduzioni delle concentrazioni sieriche di vitamina D endogena dopo la somministrazione di dosi di ketoconazolo da 300 mg/die a 1200 mg/die per una settimana in uomini sani. Tuttavia, non sono stati condotti studi di interazione farmacologica in vivo con ketoconazolo e vitamina D.

04.6 Gravidanza e allattamento

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Durante la gravidanza e l’allattamento è necessario un adeguato apporto di vitamina D. Il livello di assunzione giornaliera raccomandato di vitamina D durante la gravidanza e l’allattamento, secondo le linee guida nazionali, è solo di circa 600 U.I.

Gravidanza

Dosi giornaliere superiori a 600 U.I. devono essere assunte solo quando strettamente indicato e solo se assolutamente necessario per correggere una carenza di vitamina D. Pertanto, la dose giornaliera non deve superare le 16 gocce. Il sovradosaggio di vitamina D deve essere evitato durante la gravidanza, poiché un’ipercalcemia prolungata può portare a ritardo fisico e mentale, stenosi aortica sopravalvolare e retinopatia nel bambino.

Durante la gravidanza, l’assunzione giornaliera non deve superare 4.000 U.I. di vitamina D.

Gli studi effettuati sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva in seguito all’assunzione di alte dosi di vitamina D (vedere paragrafo 5.3).

Durante la gravidanza le donne devono seguire il consiglio del proprio medico poiché il loro fabbisogno può variare a seconda della gravità della malattia e della risposta al trattamento.

Allattamento

La vitamina D ad alte dosi può essere utilizzata durante l’allattamento solo in caso di carenza di vitamina D. La vitamina D e i suoi metaboliti sono escreti nel latte materno. Questo dovrebbe essere considerato quando si somministra al bambino ulteriore vitamina D.

Fertilità

Non si prevede che i normali livelli endogeni di vitamina D abbiano effetti avversi sulla fertilità. L’impatto di alte dosi di vitamina D sulla fertilità è sconosciuto.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Non sono disponibili dati sull’effetto di questo prodotto sulla capacità di guida e sull’uso di macchinari. Tuttavia, è improbabile che ci sia alcun effetto.

04.8 Effetti indesiderati

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Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per classe di organo e frequenza. Le frequenze sono definite come: non comune (>1/1.000, <1/100) o rara (>1/10.000, <1/1.000).

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Frequenza Reazione Avversa
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune Ipercalcemia e ipercalciuria
Disturbi psichiatrici Non comune Sonnolenza, confusione
Patologie gastrointestinali Non comune Costipazione, dolore addominale, bocca secca, perdita di appetito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rara Prurito, orticaria, eruzione cutanea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di Non comune Sensazione di malessere o malattia

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

04.9 Sovradosaggio

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La conseguenza più grave del sovradosaggio acuto o cronico è l’ipercalcemia dovuta alla tossicità della vitamina D. I sintomi possono includere nausea, vomito, poliuria, anoressia, debolezza, apatia, sete e costipazione. Il sovradosaggio cronico può portare a calcificazione vascolare e degli organi come conseguenza dell’ipercalcemia.

Il trattamento consiste nell’interruzione di assunzione di vitamina D e idratazione.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: Vitamina D e analoghi Codice ATC: A11CC05

Nella sua forma biologicamente attiva, la vitamina D3 stimola l’assorbimento intestinale del calcio, l’incorporazione del calcio nell’osteoide e il rilascio di calcio dal tessuto osseo. Nell’intestino tenue promuove l’assorbimento rapido e ritardato del calcio. Stimola altresi il trasporto passivo e attivo del fosfato. A livello renale, inibisce l’escrezione di calcio e fosfato favorendo il riassorbimento tubulare. La produzione dell’ormone paratiroideo (PTH) nelle paratiroidi è inibita direttamente dalla forma biologicamente attiva della vitamina D3. La secrezione di PTH viene inoltre inibita dall’aumentato assorbimento di calcio nell’intestino tenue sotto l’influenza della vitamina D3 biologicamente attiva.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento

La vitamina D è ben assorbita dal tratto gastro-intestinale in presenza di bile, quindi la somministrazione con il cibo può facilitare l’assorbimento della vitamina D3.

Distribuzione e Biotrasformazione

Il colecalciferolo e i suoi metaboliti circolano nel sangue legati a una specifica globulina. Viene idrossilato nel fegato per formare 25-idrossicolecalciferolo e quindi subisce un’ulteriore idrossilazione nel rene per formare il metabolita attivo 1, 25 diidrossicolecalciferolo (calcitriolo), responsabile dell’aumento dell’assorbimento del calcio. La vitamina D, che non viene metabolizzata, viene immagazzinata nei tessuti adiposi e muscolari.

Dopo una singola dose orale di colecalciferolo, le concentrazioni sieriche massime della forma di conservazione primaria vengono raggiunte dopo circa 7 giorni. Il 25-idrossicolecalciferolo viene quindi eliminato lentamente con un’emivita sierica apparente di circa 50 giorni.

Eliminazione

La vitamina D3 e i suoi metaboliti vengono escreti principalmente nella bile e nelle feci con una piccola percentuale presente nelle urine.

Popolazione speciale

Un difetto nel metabolismo e nell’escrezione della vitamina D è stato descritto in pazienti con insufficienza renale cronica.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Negli studi preclinici di tossicità a dose singola e ripetuta sono stati osservati effetti solo in seguito ad esposizioni considerate abbondantemente superiori alle dosi massime nell’uomo, indicando che tale tossicità è probabile che si verifichi solo in caso di sovradosaggio cronico in cui potrebbe verificarsi ipercalcemia.

In studi condotti sugli animali è stata osservata teratogenicità a dosi nettamente superiori a quelle previste per l’uso terapeutico nell’uomo. I normali livelli endogeni di colecalciferolo non hanno potenziale attività mutagena (negativa al test di Ames) o cancerogena.

Non ci sono ulteriori informazioni rilevanti ai fini della valutazione della sicurezza oltre a quanto indicato in altre sezioni di questo Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Olio d’oliva raffinato.

06.2 Incompatibilità

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In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

06.3 Periodo di validità

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24 mesi.

Una volta aperto, utilizzare entro 5 mesi.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Non conservare a temperatura superiore a 25°C. Non congelare o refrigerare.

Tenere il flacone nell’imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.

Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Flacone in vetro ambrato tipo III da 20 ml contenente 10 ml di soluzione (equivalente a 400 gocce), chiuso con un tappo a vite in polipropilene a prova di bambino.

La confezione contiene 1 flacone e come dispositivo medico 1 tappo applicatore contagocce in vetro di tipo III con stelo di vetro incolore e tappo in polipropilene.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Istruzioni per l’uso

La confezione contiene 1 flacone e un contagocce. Il flacone è dotato di una capsula a prova di bambino. Il contagocce è dotato di una custodia. Seguire le seguenti istruzioni per l’uso:

per aprire il flacone, premere e ruotare il tappo contemporaneamente (vedere Figura 1)

prima di utilizzare il tappo dell’applicatore contagocce, svitare il cilindro di plastica svitando lo stelo del cilindro di plastica dal tappo dell’applicatore contagocce (vedere Figura 2)

inserire il tappo dell’applicatore contagocce nel flacone per aspirare il contenuto. Raccogliere il numero prescritto di gocce su un cucchiaio

chiudere la bottiglia (vedere Figura 3). Avvitare il cilindro di plastica sulla punta del contagocce

riporre il flacone nell’astuccio di cartone originale

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Qualsiasi prodotto inutilizzato deve essere smaltito in conformità ai requisiti di legge locali.

Non conservare IBItreD, una volta preparato e/o mescolato con alimenti, per un uso successivo o un pasto successivo.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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ISTITUTO BIOCHIMICO ITALIANO GIOVANNI LORENZINI S.p.A. Via Fossignano, 2 – 04011

Aprilia (LT)

e-mail: info-ibi-lorenzini.com

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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AIC n. 046085015 – "10.000 U.I./ml gocce orali, soluzione" 1 flacone in vetro da 10 ml con tappo applicatore contagocce

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 08/07/2021