Sunlenca Iniettabile: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Sunlenca Iniettabile

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Sunlenca Iniettabile: ultimo aggiornamento pagina: 18/06/2023 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Sunlenca 464 mg soluzione iniettabile

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni flaconcino monodose contiene lenacapavir sodico equivalente a 463,5 mg di lenacapavir in 1,5 mL.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Soluzione iniettabile (iniezione). Soluzione trasparente, da gialla a marrone.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Sunlenca iniettabile, in associazione con altri antiretrovirali, è indicato per il trattamento degli adulti con infezione da HIV-1 multifarmaco-resistente per i quali non è possibile instaurare un regime antivirale soppressivo alternativo (vedere paragrafi 4.2 e 5.1).

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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La terapia deve essere prescritta da un medico con esperienza nella gestione dell’infezione da HIV. Ogni iniezione deve essere somministrata da un operatore sanitario.

Prima di iniziare la terapia con lenacapavir, l’operatore sanitario deve selezionare attentamente i pazienti che accettano di attenersi allo schema delle iniezioni programmate e informarli dell’importanza di rispettare le visite per le somministrazioni programmate al fine di mantenere la soppressione virale e ridurre il rischio di un aumento della carica virale e il potenziale sviluppo di resistenza associato alla mancata assunzione delle dosi. L’operatore sanitario deve inoltre informare i pazienti dell’importanza dell’aderenza a un regime di background ottimizzato (optimised background regimen, OBR) per ridurre ulteriormente il rischio di un aumento della carica virale e il potenziale sviluppo di resistenza.

Se il trattamento con Sunlenca viene interrotto, è essenziale adottare un regime antiretrovirale alternativo totalmente soppressivo, se possibile, non oltre 28 settimane dopo l’ultima iniezione di Sunlenca (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

Inizio

Il giorno 1 e il giorno 2 di trattamento, la dose raccomandata di Sunlenca è 600 mg al giorno assunti per via orale. Il giorno 8 di trattamento, la dose raccomandata è 300 mg assunti oralmente.

Successivamente, il giorno 15 di trattamento, la dose raccomandata è 927 mg somministrati mediante iniezione sottocutanea.

Le compresse orali possono essere assunte con o senza cibo (vedere il riassunto delle caratteristiche del prodotto di Sunlenca compresse).

Mantenimento

La dose raccomandata è 927 mg di Sunlenca somministrati mediante iniezione sottocutanea una volta ogni 6 mesi (26 settimane) dalla data dell’ultima iniezione (+/-2 settimane).

Tabella 1: Regime di trattamento raccomandato per Sunlenca: schema di dosaggio iniziale e di mantenimento

Giorno di trattamento
Dose di Sunlenca: inizio
giorno 1 600 mg per via orale (2 compresse da 300 mg)
giorno 2 600 mg per via orale (2 compresse da 300 mg)
giorno 8 300 mg per via orale (1 compressa da 300 mg)
giorno 15 927 mg mediante iniezione sottocutanea (2 iniezioni da 1,5 mLa
)
Dose di Sunlenca: mantenimento
Ogni 6 mesi
(26 settimane)b
+/-2 settimane
927 mg mediante iniezione sottocutanea (2 iniezioni da 1,5 mLa)

a Due iniezioni in due sedi diverse nell’addome. b Dalla data dell’ultima iniezione.

Dose dimenticata

Durante il periodo di mantenimento, se sono trascorse più di 28 settimane dall’ultima iniezione e se è clinicamente appropriato continuare il trattamento di Sunlenca, riprendere il regime a partire dal giorno 1 (vedere Tabella 1).

Popolazioni speciali

Anziani

Non è necessario alcun aggiustamento della dose di Sunlenca nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione renale

Non è necessario alcun aggiustamento della dose di Sunlenca nei pazienti con compromissione renale lieve, moderata o severa (clearance della creatinina [CrCl] ≥15 mL/min). Sunlenca non è stato studiato nei pazienti con nefropatia allo stadio terminale (CrCl <15 mL/min o in terapia di sostituzione renale) (vedere paragrafo 5.2); pertanto, Sunlenca deve essere usato con cautela in questi pazienti.

Compromissione epatica

Non è necessario alcun aggiustamento della dose di Sunlenca nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (Child-Pugh classe A o B). Sunlenca non è stato studiato nei pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh classe C) (vedere paragrafo 5.2); pertanto, Sunlenca deve essere usato con cautela in questi pazienti.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di Sunlenca nei soggetti di età inferiore a 18 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili

Modo di somministrazione

Per uso sottocutaneo.

Le iniezioni di Sunlenca devono essere somministrate nell’addome (due iniezioni in due sedi diverse) da un operatore sanitario (vedere paragrafo 6.6). Per le istruzioni relative alla preparazione e alla somministrazione, vedere il foglio illustrativo “Istruzioni per l’uso. Le “Istruzioni per l’uso” sono fornite anche nella scheda contenuta nel kit delle iniezioni.

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Co-somministrazione con potenti induttori di CYP3A, P-gp e UGT1A1, ad esempio: antimicobatterici: rifampicina; anticonvulsivanti: carbamazepina, fenitoina; prodotti fitoterapici: erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). (vedere paragrafo 4.5).

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Rischio di resistenza dopo l’interruzione del trattamento

Se il trattamento con Sunlenca viene interrotto, per ridurre al minimo il rischio di sviluppare resistenza virale è essenziale adottare un regime antiretrovirale alternativo totalmente soppressivo, se possibile, non oltre 28 settimane dopo l’ultima iniezione di Sunlenca.

Se si sospetta un fallimento virologico, deve essere adottato un regime alternativo, ove possibile. Uso di altri medicinali dopo l’interruzione del trattamento con lenacapavir Se il trattamento con Sunlenca viene interrotto, concentrazioni residue di lenacapavir possono rimanere nella circolazione sistemica dei pazienti per periodi prolungati. Tali concentrazioni possono influenzare le esposizioni ad altri medicinali (ossia, substrati del CYP3A sensibili) iniziati entro 9 mesi dall’ultima dose sottocutanea somministrata di Sunlenca (vedere paragrafo 4.5). Non si prevede che queste concentrazioni influenzino le esposizioni ad altri antiretrovirali iniziati dopo l’interruzione del trattamento con Sunlenca.

Sindrome infiammatoria da immunoricostituzione

In pazienti con infezione da HIV con immunodeficienza severa al momento dell’istituzione della terapia antiretrovirale di associazione (combination antiretroviral therapy, CART), può insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali, causando condizioni cliniche gravi, o il peggioramento dei sintomi. Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le primissime settimane o mesi dall’inizio della CART. Esempi rilevanti includono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e l’infezione polmonare da Pneumocystis jirovecii. Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e deve essere instaurato un trattamento, quando necessario.

Nell’ambito della riattivazione immunitaria, sono state segnalate anche malattie autoimmuni (come la malattia di Graves e epatiti autoimmuni); tuttavia, il tempo alla comparsa di tali patologie è risultato più variabile e questi eventi possono manifestarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento.

Infezioni opportunistiche

I pazienti devono essere informati che Sunlenca o qualsiasi altra terapia antiretrovirale non cura l’infezione da HIV e che i pazienti possono comunque sviluppare infezioni opportunistiche e altre complicanze dell’infezione da HIV. Pertanto, i pazienti devono essere tenuti sotto stretta osservazione clinica da parte di medici esperti nel trattamento di pazienti con malattie associate all’HIV.

Co-somministrazione con altri medicinali

La co-somministrazione con medicinali che sono induttori moderati del CYP3A e della P-gp (per es. efavirenz) non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).

La co-somministrazione con medicinali che sono potenti inibitori del CYP3A, della P-gp e dell’UGT1A1 (ossia, di tutte le 3 vie), come atazanavir/cobicistat, non è raccomandata (vedere paragrafo 4.5).

Eccipienti

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per iniezione, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di lenacapavir

Lenacapavir è un substrato di CYP3A, P-gp e UGT1A1. Potenti induttori di CYP3A, P-gp e UGT1A1, come la rifampicina, possono ridurre significativamente le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir, il che può causare una perdita dell’effetto terapeutico e lo sviluppo di resistenza; pertanto, la co- somministrazione è controindicata (vedere paragrafo 4.3). Anche induttori moderati del CYP3A e della P-gp, come efavirenz, possono ridurre significativamente le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir; pertanto, la co-somministrazione non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).

Potenti inibitori del CYP3A, della P-gp e dell’UGT1A1 (ossia, di tutte le 3 vie), come atazanavir/cobicistat, possono aumentare significativamente le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir; pertanto, la co-somministrazione non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).

Potenti inibitori solo del CYP3A4 (ad es. voriconazolo) o potenti inibitori sia del CYP3A4 che della P-gp insieme (per es. cobicistat) non determinano un aumento clinicamente significativo delle esposizioni a lenacapavir.

Effetto di lenacapavir sulla farmacocinetica di altri medicinali

Lenacapavir è un inibitore moderato del CYP3A. Sunlenca deve essere co-somministrato con cautela in combinazione a un substrato del CYP3A sensibile con uno stretto indice terapeutico. Lenacapavir non è un inibitore clinicamente significativo della P-gp e della BCRP e non inibisce l’OATP.

Tabella 2: Interazioni tra Sunlenca e altri medicinali

Medicinale per area terapeutica Effetti sulle concentrazioni.
Variazione percentuale media di AUC, Cmax
Raccomandazione relativa alla co-somministrazione con Sunlenca
ANTIMICOBATTERICI
Rifampicinaa,b,c (600 mg una volta al giorno) Lenacapavir: AUC: ↓84%
Cmax: ↓55%
La co-somministrazione è
controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Rifabutina Interazione non studiata.
La co-somministrazione di rifabutina può ridurre le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir, il che può causare una
perdita dell’effetto terapeutico e lo sviluppo di resistenza.
La co-somministrazione non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
ANTICONVULSIVANTI
Carbamazepina Interazione non studiata. La co-somministrazione è
Medicinale per area terapeutica Effetti sulle concentrazioni.
Variazione percentuale media di
AUC, Cmax
Raccomandazione relativa alla
co-somministrazione con Sunlenca
Fenitoina La co-somministrazione di carbamazepina, oxcarbazepina, fenobarbitale o fenitoina con lenacapavir può ridurre le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir, il che può causare una
perdita dell’effetto terapeutico e lo sviluppo di resistenza.
controindicata (vedere
paragrafo 4.3).
Oxcarbazepina Fenobarbitale La co-somministrazione non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
Devono essere presi in considerazione anticonvulsivanti
alternativi.
PRODOTTI FITOTERAPICI
Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) Interazione non studiata.
La co-somministrazione dell’Erba di San Giovanni può ridurre le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir, il che può causare una
perdita dell’effetto terapeutico e lo sviluppo di resistenza.
La co-somministrazione è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
AGENTI ANTIRETROVIRALI
Atazanavir/cobicistatb,d,e (300 mg/150 mg una volta al
giorno)
Lenacapavir:
AUC: ↑ 321%
Cmax: ↑ 560%
La co-somministrazione non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4).
Efavirenzb,d,f (600 mg una volta al giorno) Lenacapavir:
AUC:↓ 56%
Cmax:↓ 36%
Etravirina Nevirapina Tipranavir/ritonavir Interazione non studiata.
La co-somministrazione di etravirina, nevirapina o tipranavir/ritonavir può ridurre le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir, il che può causare una
perdita dell’effetto terapeutico e lo sviluppo di resistenza.
Cobicistatb,d,g (150 mg una volta al giorno) Lenacapavir: AUC: ↑ 128%
Cmax:↑ 110%
Non è necessario alcun aggiustamento della dose di lenacapavir.
Darunavir/cobicistatb,d,h
(800 mg/150 mg una volta al giorno)
Lenacapavir:
AUC:↑ 94%
Cmax:↑ 130%
Ritonavir Interazione non studiata.
La co-somministrazione di ritonavir
può aumentare le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir.
Tenofovir alafenamided,i,j (25 mg) Tenofovir alafenamide:
AUC:↑ 32%
Cmax:↑ 24%
Tenofovirk:
AUC:↑ 47%
Cmax:↑ 23%
Non è necessario alcun aggiustamento della dose di tenofovir alafenamide.
ERGOT-DERIVATI
Diidroergotamina Ergotamina Interazione non studiata.
Le concentrazioni plasmatiche di questi medicinali possono essere aumentate in caso di
co-somministrazione con
Deve essere esercitata cautela in caso di co-somministrazione di Sunlenca con diidroergotamina o ergotamina.
Medicinale per area terapeutica Effetti sulle concentrazioni.
Variazione percentuale media di
AUC, Cmax
Raccomandazione relativa alla
co-somministrazione con Sunlenca
lenacapavir.
INIBITORI DELLA FOSFODIESTERASI-5 (PDE-5)
Sildenafil Tadalafil Vardenafil Interazione non studiata.
Le concentrazioni plasmatiche degli inibitori di PDE-5 possono essere aumentate in caso di
co-somministrazione con lenacapavir.
Uso di inibitori di PDE-5 per l’ipertensione arteriosa polmonare: la co-somministrazione con tadalafil non è raccomandata.
Uso di inibitori di PDE-5 per la disfunzione erettile:
Sildenafil: si raccomanda una dose iniziale di 25 mg.
Vardenafil: non più di 5 mg nelle 24 ore.
Tadalafil:
2,5 mg
CORTICOSTEROIDI (sistemici)
Desametasone Idrocortisone/cortisone Interazione non studiata.
Le concentrazioni plasmatiche dei corticosteroidi possono essere aumentate in caso di
co-somministrazione con lenacapavir.
La co-somministrazione di Sunlenca con corticosteroidi, le cui esposizioni sono significativamente aumentate dagli inibitori del CYP3A, può aumentare il rischio di sindrome di Cushing e soppressione surrenalica. Iniziare con la dose iniziale più bassa e

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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INIBITORI DELLA HMG-CoA REDUTTASI
Lovastatina Simvastatina Interazione non studiata.
Le concentrazioni plasmatiche di questi medicinali possono essere aumentate in caso di
co-somministrazione con lenacapavir.
Iniziare la lovastatina e la simvastatina alla dose iniziale più bassa e titolare con cautela
monitorando la sicurezza (per es. miopatia).
Atorvastatina Non è necessario alcun
aggiustamento della dose di atorvastatina.
Pitavastatinad,i,l (2 mg singola dose; simultaneamente o 3 giorni dopo
lenacapavir)
Pitavastatina:
AUC:↔
Cmax:↔
Non è necessario alcun aggiustamento della dose di pitavastatina e rosuvastatina.
Rosuvastatinad,i,m (5 mg singola dose) Rosuvastatina:
AUC:↑ 31%
Cmax:↑ 57%
ANTIARITMICI
Digossina Interazione non studiata.
La concentrazione plasmatica della digossina può essere aumentata in
caso di co-somministrazione con lenacapavir.
È opportuno esercitare cautela e si raccomanda il monitoraggio della concentrazione terapeutica di digossina.

Per l’uso secondo necessità: non oltre 10 mg ogni 72 ore

Per l’uso una volta al giorno: una dose non superiore a

Medicinale per area terapeutica Effetti sulle concentrazioni.
Variazione percentuale media di
AUC, Cmax
Raccomandazione relativa alla
co-somministrazione con Sunlenca
SEDATIVI/IPNOTICI
Midazolamd,i,n (2,5 mg singola dose; orale; somministrazione simultanea) Midazolam: AUC: ↑ 259%
Cmax: ↑ 94%
1-idrossimidazolamo:
AUC: ↓ 24%
Cmax: ↓ 46%
È opportuno esercitare cautela in caso di co-somministrazione di midazolam o triazolam con Sunlenca.
Midazolamd,i,n (2,5 mg singola dose; orale; 1 giorno dopo lenacapavir) Midazolam: AUC: ↑ 308%
Cmax: ↑ 116%
1-idrossimidazolamo:
AUC: ↓ 16%
Cmax: ↓ 48%
Triazolam Interazione non studiata.
La concentrazione plasmatica di triazolam può essere aumentata in
caso di co-somministrazione con lenacapavir.
ANTICOAGULANTI
Anticoagulanti orali diretti (DOAC)
Rivaroxaban Dabigatran Edoxaban
Interazione non studiata.
La concentrazione plasmatica dei DOAC può essere aumentata in caso di co-somministrazione con lenacapavir.
A causa del potenziale rischio di sanguinamento, potrebbe essere necessario un aggiustamento della dose del DOAC. Per ulteriori informazioni sull’uso in associazione a inibitori della P-gp e del CYP3A moderati combinati, leggere il riassunto delle
caratteristiche del prodotto del DOAC.
ANTIFUNGINI
Voriconazoloa,b,p,q (400 mg due
volte al giorno/200 mg due volte al giorno)
Lenacapavir:
AUC:↑ 41%
Cmax:↔
Non è necessario alcun aggiustamento della dose di lenacapavir.
Itraconazolo Ketoconazolo Interazione non studiata.
La concentrazione plasmatica di lenacapavir può essere aumentata in caso di co-somministrazione con
itraconazolo o ketoconazolo.
ANTAGONISTI DEI RECETTORI H2
Famotidinaa,b (40 mg una volta al giorno, 2 ore prima di lenacapavir) Famotidina: AUC: ↑ 28%
Cmax:↔
Non è necessario alcun aggiustamento della dose di
famotidina.
CONTRACCETTIVI ORALI
Etinilestradiolo Progestine Interazione non studiata.
Le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo e progestine possono essere aumentate in caso di
co-somministrazione con lenacapavir.
Non è necessario alcun aggiustamento della dose di etinilestradiolo e progestine.
TERAPIE ORMONALI
17β-estradiolo Anti-androgeni Progestogeni
Testosterone
Interazione non studiata.
Le concentrazioni plasmatiche di questi medicinali possono essere
Non è necessario alcun aggiustamento della dose di queste terapie ormonali.
Medicinale per area terapeutica Effetti sulle concentrazioni.
Variazione percentuale media di
AUC, Cmax
Raccomandazione relativa alla
co-somministrazione con Sunlenca
aumentate in caso di
co-somministrazione con lenacapavir.

A digiuno.

Questo studio è stato condotto usando lenacapavir 300 mg dose singola somministrato per via orale. c Considerato un potente induttore del CYP3A e un induttore della P-gp e della UGT.

A stomaco pieno.

Considerato un potente inibitore del CYP3A e un inibitore della UGT1A1 e della P-gp. f Considerato un induttore moderato del CYP3A e un induttore della P-gp.

Considerato un potente inibitore del CYP3A e un inibitore della P-gp.

Considerato un potente inibitore del CYP3A e un inibitore e un induttore della P-gp.

Questo studio è stato condotto usando lenacapavir 600 mg dose singola dopo un regime di carico di 600 mg due volte al giorno per 2 giorni; con ogni medicinale co-somministrato sono state somministrate dosi singole di 600 mg di lenacapavir.

Considerato un substrato della P-gp.

Tenofovir alafenamide viene convertito in tenofovir in vivo. l Considerato un substrato dell’OATP.

m Considerato un substrato della BCRP. n Considerato un substrato del CYP3A.

Il principale metabolita attivo di midazolam. p Considerato un potente inibitore del CYP3A.

q Questo studio è stato condotto usando una dose di carico di voriconazolo di 400 mg due volte al giorno per un giorno, seguita da una dose di mantenimento di 200 mg due volte al giorno.

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Gravidanza

I dati relativi all’uso di lenacapavir in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).

A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Sunlenca durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna rendano necessario il trattamento con Sunlenca.

Allattamento

Per evitare la trasmissione del virus HIV al neonato, si raccomanda che le donne infette da HIV non allattino i propri neonati.

Non è noto se lenacapavir sia escreto nel latte materno. In seguito alla somministrazione nei ratti durante la gravidanza e l’allattamento, sono stati rilevati bassi livelli di lenacapavir nel plasma di cuccioli di ratto allattati, senza effetti sui cuccioli stessi.

Fertilità

Non esistono dati relativi all’effetto di lenacapavir sulla fertilità umana maschile o femminile. Gli studi sugli animali non indicano effetti di lenacapavir sulla fertilità maschile o femminile (vedere paragrafo 5.3).

 

04.8 Effetti indesiderati

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Sunlenca non altera o altera in modo trascurabile la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.

 

04.9 Sovradosaggio

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Sintesi del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse più comuni nei pazienti adulti multitrattati (heavily treatment-experienced, HTE) affetti da HIV sono state reazioni in sede di iniezione (ISR) (63%) e nausea (4%).

Elenco tabulato delle reazioni avverse

La Tabella 3 riporta un elenco tabulato delle reazioni avverse. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), rara (1/10 000, <1/1 000), molto rara (<1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 3: Elenco tabulato delle reazioni avverse

Frequenzaa Reazione avversa
Disturbi del sistema immunitario
Non nota sindrome infiammatoria da immunoricostituzione
Patologie gastrointestinali
Comune nausea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune reazioni in sede di iniezioneb

La frequenza si basa su tutti i pazienti (coorti 1 e 2) dello studio CAPELLA (vedere paragrafo 5.1) Include tumefazione in sede di iniezione, dolore, nodulo, eritema, indurimento, prurito, stravaso, fastidio, massa, ematoma, edema e ulcera.

Descrizione di alcune reazioni avverse

Sindrome infiammatoria da immunoricostituzione

In pazienti affetti da HIV con immunodeficienza severa al momento dell’inizio della CART, può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali. Sono state segnalate anche malattie autoimmuni (come la malattia di Graves e epatiti autoimmuni); tuttavia, il tempo alla comparsa di tali patologie è risultato più variabile e questi eventi possono manifestarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Reazioni locali in sede di iniezione

La maggior parte dei pazienti ha avuto reazioni locali in sede di iniezione (ISR) di entità lieve (grado 1,42%) o moderata (grado 2,18%). Il 3% dei pazienti ha avuto una ISR severa (grado 3), che si è risolta nell’arco di 1-8 giorni. Nessun paziente ha avuto ISR di grado 4. La durata mediana di tutte le ISR, ad eccezione dei noduli e degli indurimenti, è stata di 6 giorni. La durata mediana dei noduli e degli indurimenti è stata rispettivamente di 180 e 118 giorni.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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In caso di sovradosaggio è necessario monitorare il paziente per rilevare eventuali segni o sintomi di reazioni avverse (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento di un sovradosaggio di Sunlenca consiste in misure di supporto generali, comprendenti il monitoraggio dei segni vitali e l’osservazione delle condizioni cliniche del paziente. Poiché lenacapavir si lega in gran parte alle proteine, è improbabile che venga eliminato in maniera significativa con la dialisi.

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Categoria farmacoterapeutica: Antivirali per uso sistemico, altri antivirali, codice ATC: J05AX31 Meccanismo d’azione Lenacapavir è un inibitore selettivo multistadio della funzione del capside dell’HIV-1 che si lega direttamente all’interfaccia tra le subunità proteiche del capside (CA). Lenacapavir inibisce la replicazione dell’HIV-1 interferendo con molti stadi essenziali del ciclo di vita del virus, inclusa la captazione nucleare mediata dal capside del DNA provirale dell’HIV-1 (impedendo alle proteine di importazione nel nucleo di legarsi al capside), l’assemblaggio del virus e il rilascio (interferendo con il funzionamento di Gag/Gag-Pol, che riduce la produzione di subunità del CA), e la formazione del nucleo del capside (riducendo la velocità di associazione delle subunità del capside, il che genera capsidi malformati).

Attività antivirale e selettività in vitro

L’attività antivirale di lenacapavir nei confronti di isolati clinici e di laboratorio di HIV-1 è stata valutata in linee cellulari linfoblastoidi, in PBMC, in monociti/macrofagi primari e in linfociti T CD4+. I valori della CE50 e della selettività (CC50/CE50) per il virus dell’HIV-1 di fenotipo selvaggio (wild-type, WT) erano compresi, rispettivamente, tra 30 e 190 pM e tra 140 000 e >1 670 000. La CE95 di lenacapavir aggiustata per le proteine era 4 nM (3,87 ng/mL) nella linea cellulare dei linfociti T MT-4 per il virus dell’HIV-1 wild-type.

In uno studio condotto usando lenacapavir in associazione con rappresentanti delle principali classi di agenti antiretrovirali (inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa [NRTI], inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa [NNRTI], inibitori dell’attività di strand transfer dell’integrasi [INSTI] e inibitori della proteasi [PI]), sono stati osservati effetti antivirali sinergici. Non è stato riscontrato alcun antagonismo per queste combinazioni.

Lenacapavir ha mostrato attività antivirale nella coltura cellulare nei confronti di tutti i gruppi HIV-1 (M, N, O), compresi i sottotipi A, A1, AE, AG, B, BF, C, D, E, F, G e H.

Lenacapavir ha mostrato un’attività da 15 a 25 volte inferiore nei confronti degli isolati di HIV-2 rispetto agli isolati di HIV-1.

Resistenza

Coltura cellulare

Varianti di HIV-1 con ridotta suscettibilità a lenacapavir sono state selezionate in coltura cellulare. In selezioni della resistenza in vitro con lenacapavir sono state identificate 7 mutazioni nel CA: L56I, M66I, Q67H, K70N, N74D/S e T107N, singolarmente o in doppio. La suscettibilità fenotipica a lenacapavir era ridotta da 4 a >3 226 volte rispetto al virus WT. Le varianti dell’HIV-1 con una suscettibilità a lenacapavir >10 volte più bassa rispetto al virus WT hanno mostrato una capacità di replicazione diminuita in linfociti T primari CD4+ umani e nei macrofagi (rispettivamente 0,03-28% e 1,9-72% rispetto al virus WT).

Nello studio GS-US-200-4625 (“CAPELLA”), il 29% (21/72) dei pazienti multitrattati soddisfaceva i criteri per le analisi della resistenza alla settimana 52 (HIV-1 RNA ≥50 copie/mL al momento del fallimento virologico confermato [risposta virologica subottimale alla settimana 4, aumento della carica virale o viremia all’ultima visita]) ed è stato analizzato per la comparsa di mutazioni emergenti associate a lenacapavir. Nell’11,1% (n = 8) di questi pazienti sono state identificate mutazioni del capside associate a lenacapavir. L’8,3% (n = 6) dei pazienti presentava una mutazione M66I nel CA, singolarmente o in associazione con altre mutazioni del capside associate a Sunlenca comprendenti N74D, Q67Q/H/K/N, K70K/N/R/S, T107T/C e T107A. Un paziente aveva una mutazione K70H nel CA comparsa assieme a T107T/N e un paziente presentava la comparsa di entrambe le mutazioni Q67H e K70R nel CA.

Le analisi fenotipiche hanno indicato che le mutazioni M66I e K70H erano associate a una diminuzione media della suscettibilità a lenacapavir, rispettivamente, di 234 e 265 volte rispetto al virus WT. Lo schema della resistenza di Q67H + K70R nel CA era associato a una riduzione della suscettibilità a lenacapavir di 15 volte.

Resistenza crociata

L’attività antivirale in vitro di lenacapavir è stata determinata nei confronti di un ampio spettro di isolati di HIV-1 di pazienti e mutanti sito-specifici di HIV-1 con resistenza alle 4 classi principali di agenti antiretrovirali (NRTI, NNRTI, INSTI e PI; n = 58), nonché ai virus resistenti agli inibitori della maturazione (n = 24) e ai virus resistenti alla classe degli inibitori dell’ingresso (EI) (fostemsavir, ibalizumab, maraviroc ed enfuvirtide; n = 42). Questi dati indicavano che lenacapavir ha conservato la piena attività nei confronti di tutte le varianti testate, dimostrando in questo modo un profilo di resistenza non sovrapposto. Inoltre, l’attività antivirale di lenacapavir negli isolati di pazienti non era influenzata dalla presenza di polimorfismi Gag che si verificano naturalmente.

Effetti sull’elettrocardiogramma

In uno studio del QT/QTc con disegno parallelo, lenacapavir non ha avuto effetti clinicamente rilevanti sull’intervallo QTcF. A esposizioni di lenacapavir sovraterapeutiche (9 volte superiori alle esposizioni terapeutiche di Sunlenca), l’aumento medio previsto (limite superiore dell’intervallo di confidenza al 90%) dell’intervallo QTcF è stato di 2,6 (4,8) msec e non è stata rilevata alcuna associazione (p = 0,36) tra le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir osservate e la variazione del QTcF.

Dati clinici

L’efficacia e la sicurezza di Sunlenca nei pazienti multitrattati infetti da HIV-1 con resistenza multifarmaco si basano su dati a 52 settimane di uno studio multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo, parzialmente randomizzato: GS-US-200-4625 (“CAPELLA”).

Lo studio CAPELLA ha coinvolto 72 pazienti multitrattati con HIV-1 con resistenza multiclasse. I pazienti dovevano avere al basale una carica virale ≥400 copie/mL, resistenza documentata ad almeno due medicinali antiretrovirali appartenenti a ognuna di almeno 3 delle 4 classi di medicinali antiretrovirali (NRTI, NNRTI, PI e INSTI) e avere a disposizione non più di 2 medicinali antiretrovirali pienamente attivi, appartenenti alle 4 classi di medicinali antiretrovirali, che rimanevano a seguito di resistenza, intollerabilità, accesso al medicinale, controindicazione o altre problematiche di sicurezza.

Lo studio era formato da due coorti. Nella coorte randomizzata (coorte 1, n = 36) sono stati inclusi i pazienti con un declino dell’HIV-1 RNA <0,5 log10 rispetto alla visita di screening. Nella coorte non randomizzata (coorte 2, n = 36) sono stati inclusi i pazienti con un declino dell’HIV-1 RNA ≥0,5 log10 rispetto alla visita di screening o arruolati dopo che la coorte 1 aveva raggiunto la dimensione del campione pianificata. Ai pazienti sono stati somministrati 600 mg, 600 mg e 300 mg di lenacapavir per via orale rispettivamente nei giorni 1, 2 e 8, seguiti da 927 mg per via sottocutanea il giorno 15 e successivamente 927 mg per via sottocutanea ogni 6 mesi (vedere paragrafo 5.2).

Nel periodo di monoterapia funzionale di 14 giorni, i pazienti della coorte 1 sono stati randomizzati con un rapporto 2:1 in cieco a ricevere lenacapavir oppure un placebo, mentre proseguivano il regime fallimentare. Dopo il periodo di monoterapia funzionale, i pazienti che avevano ricevuto Sunlenca hanno proseguito la terapia con Sunlenca in associazione a un OBR; i pazienti che durante questo periodo avevano ricevuto il placebo hanno iniziato ad assumere Sunlenca in associazione a un OBR.

La maggior parte dei pazienti della coorte 1 era di sesso maschile (72%), etnia bianca (46%) o nera (46%) e aveva un’età compresa tra 24 e 71 anni (media [DS]: 52 [11,2] anni). Al basale, la carica virale mediana e la conta delle cellule CD4+ erano, rispettivamente, di 4,5 log10 copie/mL (intervallo 2,33-5,40) e 127 cellule/mm3 (intervallo 6-827). La maggioranza (53%) dei pazienti non aveva agenti completamente attivi con il regime fallimentare iniziale.

I pazienti della coorte 2 hanno iniziato il trattamento con Sunlenca e un OBR al giorno 1.

La maggioranza dei pazienti della coorte 2 era di sesso maschile (78%), etnia bianca (36%), nera (31 %) o asiatica (33%) e aveva un’età compresa tra 23 e 78 anni (media [DS]: 48 [13,7] anni). Al basale, la carica virale mediana e la conta delle cellule CD4+ erano, rispettivamente, di 4,5 log10 copie/mL (intervallo 1,28-5,70) e 195 cellule/mm3 (intervallo 3-1 296). Nella coorte 2, il 31% dei pazienti non aveva agenti completamente attivi, il 42% aveva 1 agente completamente attivo e il 28% aveva 2 o più agenti completamente attivi nel regime fallimentare iniziale.

L’endpoint di efficacia primario era la percentuale di pazienti della coorte 1 che aveva ottenuto, dal basale, una riduzione dell’HIV-1 RNA ≥ 0,5 log10 copie/mL alla fine del periodo della monoterapia funzionale. I risultati dell’analisi dell’endpoint primario hanno dimostrato la superiorità di Sunlenca rispetto al placebo, come mostrato nella Tabella 4.

Tabella 4: Percentuale di pazienti che hanno ottenuto una riduzione della carica virale ≥0,5 log10 (coorte 1)

Sunlenca (n = 24) Placebo (n = 12)
Percentuale di pazienti che hanno ottenuto una
riduzione della carica virale ≥0,5 log10
87,5% 16,7%
Differenza di trattamento (95% CI); valore p 70,8% (da 34,9% a 90,0%); p <0,0001

I risultati alle settimane 26 e 52 sono forniti nella Tabella 5 e nella Tabella 6.

Tabella 5: Esiti virologici (HIV-1 RNA <50 copie/mL e <200 copie/mL) alle settimane 26a e 52b con Sunlenca più un OBR nello studio CAPELLA (coorte 1)

Sunlenca + OBR (n= 36)
Settimana 26 Settimana 52
HIV-1 RNA <50 copie/mL HIV-1 RNA <200 copie/mL 81%
89%
83%
86%
HIV-1 RNA ≥50 copie/mLc HIV-1 RNA ≥200 copie/mLc 19%
11%
14%
11%
Nessun dato virologico nella finestra della settimana 26 o della
settimana 52
0 3%
Interruzione del medicinale sperimentale a causa di EA o decessod 0 0
Interruzione del medicinale sperimentale per motivi diversie e ultimo HIV-1 RNA disponibile <50 copie/mL o <200 copie/mL 0 3%
Dati assenti nella finestra di osservazione, ma con assunzione del medicinale sperimentale 0 0

a La finestra della settimana 26 era tra i giorni 184 e 232 (inclusi). b La finestra della settimana 52 era tra i giorni 324 e 414 (inclusi).

Include i pazienti con ≥50 copie/mL o ≥200 copie/mL, rispettivamente, nella finestra della settimana 26 o 52, i pazienti che hanno interrotto precocemente l’assunzione a causa di mancata efficacia o perdita dell’efficacia, i pazienti che hanno interrotto l’assunzione per ragioni diverse da eventi avversi (EA), decesso o mancata efficacia o perdita dell’efficacia e che al momento dell’interruzione avevano, rispettivamente, un valore virale di ≥50 copie/mL o ≥200 copie/mL.

Include i pazienti che hanno interrotto l’assunzione a causa di EA o decesso in qualsiasi momento dal giorno 1 alla finestra temporale, se questo ha impedito di produrre dati virologici relativi al trattamento durante la finestra specificata.

Include i pazienti che hanno interrotto l’assunzione per ragioni diverse da EA, decesso o mancata efficacia o perdita dell’efficacia, cioè ritiro del consenso, perdita al follow-up ecc.

Tabella 6: Esiti virologici (HIV-1 RNA <50 copie/mL) in base alle covariate al basale alle settimane 26a e 52b con Sunlenca più un OBR nello studio CAPELLA (coorte 1)

Sunlenca + OBR (n = 36)
Settimana 26 Settimana 52
Carica virale nel plasma al basale (copie/mL)
≤100 000 86% (25/29) 86% (25/29)
>100 000 57% (4/7) 71% (5/7)
CD4+ al basale (cellule/mm3)
<200 78% (21/27) 78% (21/27)
≥200 89% (8/9) 100% (9/9)
Profilo di resistenza agli INSTI al basale
Con resistenza agli INSTI 85% (23/27) 81% (22/27)
Senza resistenza agli INSTI 63% (5/8) 88% (7/8)
Numero di agenti ARV completamente attivi nell’OBR
0 67% (4/6) 67% (4/6)
1 86% (12/14) 79% (11/14)
≥2 81% (13/16) 94% (15/16)
Uso di DTG e/o DRV nell’OBR
Con DTG e DRV 83% (10/12) 83% (10/12)
Con DTG, senza DRV 83% (5/6) 83% (5/6)
Senza DTG, con DRV 78% (7/9) 89% (8/9)
Senza DTG o DRV 78% (7/9) 78% (7/9)

ARV = antiretrovirale; DRV = darunavir; DTG = dolutegravir; INSTI = inibitore dell’attività di strand-transfer

dell’integrasi; OBR = regime di background ottimizzato

a La finestra della settimana 26 era tra i giorni 184 e 232 (inclusi). b La finestra della settimana 52 era tra i giorni 324 e 414 (inclusi).

Nella coorte 1, alle settimane 26 e 52, il cambiamento medio rispetto al basale nella conta delle cellule CD4+ era di 81 cellule/mm3 (intervallo: da -101 a 522) e 83 cellule/mm3 (intervallo: da -194 a 467).

Nella coorte 2, alla settimana 26, l’81% (29/36) dei pazienti aveva ottenuto un HIV-1

RNA <50 copie/mL e il cambiamento medio rispetto al basale nella conta delle cellule CD4+ era di 98 cellule/mm3 (intervallo: da -103 a 459).

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con Sunlenca in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per il trattamento dell’infezione da HIV-1 (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

In base all’analisi farmacocinetica di popolazione, le esposizioni a lenacapavir (AUCtau, Cmax e Ctrough) erano dal 29% all’84% più alte nei pazienti multitrattati con infezione da HIV-1 rispetto ai soggetti senza infezione da HIV-1.

Assorbimento

Somministrazione sottocutanea

Lenacapavir è completamente assorbito dopo somministrazione sottocutanea. A causa del lento rilascio dalla sede della somministrazione sottocutanea, il profilo di assorbimento di lenacapavir somministrato per via sottocutanea è complesso e i picchi delle concentrazioni plasmatiche massime sono raggiunte 84 giorni dopo la dose.

Somministrazione orale

Lenacapavir viene assorbito dopo somministrazione orale con il picco di concentrazione plasmatica che si osserva circa 4 ore dopo la somministrazione di Sunlenca. La biodisponibilità assoluta di lenacapavir in seguito a somministrazione orale è bassa (dal 6 al 10% circa). Lenacapavir è un substrato della P-gp.

Rispetto alle condizioni di digiuno, la AUC, Cmax e Tmax di lenacapavir erano comparabili dopo un pasto a ridotto contenuto lipidico (~400 kcal, 25% di lipidi) o un pasto a elevato contenuto lipidico (~1 000 kcal, 50% di lipidi). Lenacapavir orale può essere somministrato con o senza cibo.

Parametri farmacocinetici

La Tabella 7 rappresenta le esposizioni di lenacapavir simulate allo stato stazionario dopo il regime di dosaggio raccomandato nei pazienti multitrattati con HIV.

Tabella 7: Parametri farmacocinetici di lenacapavir dopo somministrazione orale e sottocutanea

Parametro Media (%CV)a Giorno 1 e 2: 600 mg (orale), giorno 8: 300 mg (orale), giorno 15: 927 mg (SC)
Dal giorno 1 al giorno 15 Dal giorno 15 alla fine del mese 6 Stato stazionario
Cmax (ng/mL) 69,6 (56) 87 (71,8) 97,2 (70,3)
AUCtau (h•ng/mL) 15 600 (52,9) 250 000 (66,6) 300 000 (68,5)
Ctrough (ng/mL) 35.9 (56,8) 32,7 (88) 36,2 (90,6)

CV = coefficiente di variazione; SC = sottocutaneo

a Esposizioni simulate utilizzando l’analisi farmacocinetica di popolazione.

Distribuzione

Il volume di distribuzione di lenacapavir allo stato stazionario era di 976 litri nei pazienti multitrattati con infezione da HIV-1 in base all’analisi farmacocinetica di popolazione.

Lenacapavir è altamente legato alle proteine plasmatiche (circa il 99,8%, in base ai dati in vivo). Biotrasformazione Dopo una singola dose endovenosa di lenacapavir radiomarcato in soggetti sani, il 76% della radioattività totale è stato recuperato nelle feci e <1% nelle urine. Lenacapavir immodificato era la frazione predominante nel plasma (69%) e nelle feci (33%). Il metabolismo ha rivestito un ruolo minore nell’eliminazione di lenacapavir. Lenacapavir è stato metabolizzato mediante ossidazione, N-dealchilazione, idrogenazione, idrolisi delle ammidi, glucoronidazione, coniugazione degli esosi, coniugazione dei pentosi e coniugazione del glutatione, principalmente attraverso il CYP3A4 e l’UGT1A1. Nessun metabolita singolo circolante rappresentava >10% dell’esposizione plasmatica correlata al farmaco.

Eliminazione

L’emivita mediana dopo somministrazione orale e sottocutanea era compresa, rispettivamente, tra 10 e 12 giorni e tra 8 e 12 settimane. In base all’analisi farmacocinetica di popolazione, la clearance di lenacapavir nei pazienti multitrattati con infezione da HIV-1 era di 3,62 L/h.

Linearità/Non linearità

La farmacocinetica a dosi singole di lenacapavir in seguito a somministrazione orale è non lineare e meno che proporzionale alla dose nell’intervallo di dosi da 50 a 1 800 mg.

La farmacocinetica a dosi singole di lenacapavir dopo iniezione sottocutanea (309 mg/mL) è proporzionale alla dose nell’intervallo di dosi da 309 a 927 mg.

Altre popolazioni speciali

Età, sesso e razza

Le analisi farmacocinetiche di popolazione usando i dati ottenuti da studi sugli adulti, che avevano incluso un numero limitato di pazienti anziani (n = 5; da ≥65 a 78 anni), non hanno identificato differenze clinicamente rilevanti nell’esposizione a lenacapavir dovute a età, sesso, razza/etnia o peso.

Compromissione epatica

La farmacocinetica di una singola dose orale di 300 mg di lenacapavir è stata valutata in uno studio dedicato di fase 1 condotto in soggetti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh classe B). Le esposizioni medie a lenacapavir (totale e non legato) per la AUCinf e la Cmax sono risultate, rispettivamente, da 1,47 a 2,84 volte e da 2,61 a 5,03 volte superiori nei pazienti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh classe B) rispetto ai soggetti con funzione epatica normale. Tuttavia, questo aumento non è considerato clinicamente rilevante in base alla relazione esposizione-risposta di lenacapavir. La farmacocinetica di lenacapavir non è stata studiata nei pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh classe C) (vedere paragrafo 4.2).

Compromissione renale

La farmacocinetica di una singola dose orale di 300 mg di lenacapavir è stata valutata in uno studio dedicato condotto in soggetti con compromissione renale severa (clearance stimata della creatinina ≥15 e <30 mL/minuto). Le esposizioni a lenacapavir erano aumentate (rispettivamente, 84% e 162% per la AUCinf e la Cmax) nei soggetti con compromissione renale severa rispetto ai soggetti con funzione renale normale; tuttavia, l’aumento non è stato considerato clinicamente rilevante. La farmacocinetica di lenacapavir non è stata studiata nei pazienti con nefropatia allo stadio terminale, inclusi i pazienti sottoposti a dialisi (vedere paragrafo 4.2). Poiché lenacapavir è legato alle proteine per il 99,8% circa, è improbabile che la dialisi alteri le esposizioni a lenacapavir.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

Indice

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, tossicità della riproduzione e dello sviluppo.

Lenacapavir non è risultato mutageno o clastogenico in test convenzionali di genotossicità. Lenacapavir non è risultato cancerogeno in uno studio, su topo transgenico rasH2, della durata di 6 mesi a dosi fino a 300 mg/kg/dose una volta ogni 13 settimane, con conseguente esposizione di circa 60 volte l’esposizione nell’uomo alla dose umana raccomandata. È in corso uno studio sulla cancerogenicità nei ratti della durata di 2 anni.

Nella progenie delle madri di ratti e conigli trattati con lenacapavir durante la gravidanza, non sono stati rilevati effetti tossicologicamente significativi sugli endpoint dello sviluppo.

Nei ratti, non sono stati rilevati effetti sulla fertilità femminile e maschile a esposizioni di lenacapavir fino a 8 volte l’esposizione nell’uomo alla dose umana raccomandata (RHD). Nei ratti e nei conigli, non sono stati rilevati effetti sullo sviluppo embriofetale a esposizioni rispettivamente fino a 21 e 172 volte l’esposizione nell’uomo alla RHD. Nei ratti, non sono stati osservati effetti sullo sviluppo pre- e post-natale a esposizioni fino a 7 volte l’esposizione nell’uomo alla RHD.

In uno studio sullo sviluppo prenatale e postnatale è stato osservato un passaggio di lenacapavir dalle madri di ratti ai cuccioli, ma non è noto se il trasporto sia avvenuto attraverso la placenta o il latte; pertanto, la possibilità che lenacapavir passi nella placenta o venga escreto nel latte umano non è nota.

 

06.2 Incompatibilità

Indice

Macrogol (E1521) Acqua per preparazioni iniettabili

 

06.3 Periodo di validità

Indice

Non pertinente.

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

Indice

2 anni

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Conservare nel confezionamento esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Dal punto di vista microbiologico, dopo che la soluzione è stata aspirata nella siringa, le iniezioni devono essere utilizzate immediatamente. La stabilità chimica e fisica in uso è stata dimostrata per 4 ore a 25 °C fuori dalla confezione.

Se non viene utilizzato immediatamente, i tempi e le condizioni di conservazione in uso sono di responsabilità dell’utilizzatore.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

Indice

Sunlenca iniettabile è confezionato in un kit di somministrazione che contiene: 2 flaconcini di vetro trasparente, ognuno contenente 1,5 mL di soluzione iniettabile. I flaconcini sono chiusi con un tappo in elastomero di gomma butilica e un sigillo in alluminio con cappuccio a strappo; 2 dispositivi di accesso ai flaconcini, 2 siringhe monouso e 2 aghi di sicurezza per iniezione sottocutanea (da 22 gauge, 12,7 mm).

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Indice

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

Utilizzare una tecnica asettica. Ispezionare visivamente la soluzione nei flaconcini per rilevare eventuale particolato e scolorimento prima della somministrazione. Sunlenca iniettabile è una soluzione da gialla a marrone. Non usare Sunlenca iniettabile in caso di scolorimento o in presenza di particelle estranee. Dopo che la soluzione è stata prelevata dai flaconcini, le iniezioni sottocutanee devono essere somministrate immediatamente.

I componenti del kit per iniezione sono esclusivamente monouso. È necessario utilizzare il dispositivo di accesso al flaconcino. Per una dose completa sono necessarie due iniezioni da 1,5 mL.

Le istruzioni complete per l’uso e la manipolazione dell’iniezione di Sunlenca sono fornite nel foglio illustrativo (vedere Istruzioni per l’uso).

TITOLARE DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

Gilead Sciences Ireland UC Carrigtohill

County Cork, T45 DP77 Irlanda

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

Indice

EU/1/22/1671/002

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

Indice

Data della prima autorizzazione: 17 agosto 2022

 

10.0 Data di revisione del testo

Indice

Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 18/10/2022