Duratocin: effetti collaterali e controindicazioni

Duratocin: effetti collaterali e controindicazioni

Duratocin 100 mcg/ml soluzione iniettabile (Carbetocina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

DURATOCIN è indicato per la prevenzione dell’atonia uterina in seguito al parto mediante taglio cesareo sotto anestesia epidurale o spinale.

Duratocin 100 mcg/ml soluzione iniettabile: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Duratocin 100 mcg/ml soluzione iniettabile ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Duratocin 100 mcg/ml soluzione iniettabile, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Duratocin 100 mcg/ml soluzione iniettabile: controindicazioni

Durante la gravidanza e il travaglio prima della nascita del neonato.

Carbetocina non deve essere usata per indurre il parto.

Ipersensibilità alla carbetocina, all’ossitocina o a uno qualsiasi degli eccipienti.

Malattie epatiche o renali.

Casi di pre-eclampsia ed eclampsia.

Casi di disturbi cardiovascolari gravi.

Epilessia.

Duratocin 100 mcg/ml soluzione iniettabile: effetti collaterali

Gli eventi avversi osservati con carbetocina durante gli studi clinici sono stati dello stesso tipo e frequenza di quelli osservati con ossitocina quando somministrata dopo taglio cesareo con anestesia spinale o epidurale.

Sistemi di organi Molto comuni >1/10 Comuni >1/100 e <1/10
Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia
Patologie del sistema nervoso Mal di testa, tremore Vertigini
Patologie vascolari Ipotensione, rossore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Dolore al torace, dispnea
Patologie gastrointestinali Nausea, dolore addominale Sapore metallico, vomito
Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo Prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mal di schiena
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Sensazione di calore Brividi, dolore

Negli studi clinici, sudorazione e tachicardia sono state segnalate come casi sporadici.

Duratocin 100 mcg/ml soluzione iniettabile: avvertenze per l’uso

La somministrazione di carbetocina deve avvenire solamente in unitĂ  specialistiche di ostetricia ben equipaggiate, con personale qualificato ed esperto, presente in ogni momento.

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L’uso di carbetocina in qualsiasi momento precedente il parto non è appropriato poiché la sua attività uterotonica persiste per diverse ore dopo la singola iniezione in bolo.

CiĂ² è in netto contrasto con la rapida riduzione dell’effetto osservato dopo interruzione di un’infusione di ossitocina.

Qualora si presenti un sanguinamento uterino persistente dopo somministrazione di carbetocina ne va individuata la causa. Tra le possibili cause si devono considerare: frammenti placentari trattenuti, inadeguato svuotamento o riparazione uterina, disturbi della coagulazione.

La carbetocina va usata solo in singola somministrazione. Deve essere somministrata lentamente nell’arco di un minuto. In caso di ipotonia o atonia uterina persistenti e conseguente eccessivo sanguinamento va considerata una terapia aggiuntiva con ossitocina e/o ergometrina. Non ci sono dati a sostegno dell’utilizzo di ulteriori somministrazioni o dell’uso della carbetocina in seguito ad atonia uterina persistente dopo ossitocina.

Studi su animali hanno mostrato che la carbetocina possiede una certa attivitĂ  antidiuretica (attivitĂ  vasopressinica: <0,025 UI/ fiala) e quindi non puĂ² essere esclusa la possibilitĂ  di iposodiemia, soprattutto in pazienti ai quali sono stati somministrati grossi volumi di liquidi per via endovenosa. Devono essere riconosciuti i primi segnali di sonnolenza, perdita dell’attenzione e mal di testa al fine di prevenire convulsioni e coma.

In generale, la carbetocina deve essere usata con cautela in presenza di emicrania, asma, disturbi cardiovascolari o in qualsiasi stato in cui un rapido aumento dell’acqua extracellulare puĂ² essere rischioso per un sistema giĂ  sovraccaricato. La decisione di somministrare carbetocina deve essere presa dal medico dopo un’attenta valutazione del potenziale beneficio della carbetocina in questi particolari casi.

Non sono stati condotti studi specifici in caso di diabete mellito gestazionale.

Non è stata valutata l’efficacia della carbetocina in donne che hanno partorito per via vaginale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco