Visipaque: effetti collaterali e controindicazioni

Visipaque: effetti collaterali e controindicazioni

Visipaque (Iodixanolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

inale solo per uso diagnostico.

Mezzo di contrasto per radiodiagnostica in cardioangiografia, angiografia

cerebrale (convenzionale e DSA endoarteriosa), arteriografia periferica (convenzionale e DSA endoarteriosa), angiografia addominale (DSA endoarteriosa), urografia, flebografia e contrast enhancement in tomografia computerizzata. Mielografia lombare, toracica e cervicale.

Artrografia, isterosalpingografia (HSG) e studi del tratto gastrointestinale.

Visipaque: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Visipaque ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Visipaque, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Visipaque: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti
elencati nel paragrafo 6.1.

Tireotossicosi conclamata. Reazioni gravi da ipersensibilità a VISIPAQUE in
anamnesi.

Visipaque: effetti collaterali

Qui di seguito sono elencati i possibili effetti collaterali relativi alle procedure radiografiche che prevedono l’impiego di VISIPAQUE.

Gli effetti indesiderati associati a VISIPAQUE sono di solito da lievi a moderati e di natura transitoria

Reazioni gravi o fatali si verificano soltanto in casi molto rari.

Le reazioni da ipersensibilità generalmente si manifestano con sintomi respiratori o cutanei come dispnea, rash, eritema, orticaria, prurito, reazioni cutanee gravi, angioedema, ipotensione , febbre, edema della laringe, broncospasmo o edema polmonare.

Queste possono presentarsi immediatamente o fino ad alcuni giorni dopo la somministrazione.

Le reazioni da ipersensibilità possono manifestarsi indipendentemente dalla dose e dalla modalità di somministrazione e lievi sintomi possono rappresentare il primo segnale di una grave reazione anafilattoide /shock. La somministrazione del mezzo di contrasto deve essere interrotta immediatamente e, se necessario, deve essere praticata una terapia specifica attraverso l’accesso vascolare. I pazienti in terapia con beta bloccanti possono riferire i sintomi atipici di ipersensibilità che possono essere confusi con una reazione vagale.

Un incremento minore e transitorio della creatinina sierica è comune dopo somministrazione di mezzi di contrasto iodati, ma generalmente non ha alcuna rilevanza clinica

Un effetto indesiderato si intende essere:

Molto comune se la frequenza è ³1/10

Comune se la frequenza è fra ³1/100 e <1/10

Non comune se la frequenza è fra ³1/1.000 e <1/100

Raro se la frequenza è fra ³1/10.000 e <1/1.000

Molto raro se la frequenza è <1/10.000

Non Nota ( la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Le frequenze listate si basano sulla documentazione clinica interna e su studi su larga scala pubblicati che comprendono più di 48.000 pazienti.

Uso intravascolare:

MedDRA Classificazione per sistemi/organi ADRs Frequenza
Patologie cardiache Aritmia (incluso bradicardia e tachicardia)
Ipocinesia ventricolare Ischemia miocardica
Spasmo delle arterie coronarie Infarto miocardico
Arresto cardiaco
Arresto cardiorespiratorio
raro
non nota non nota non nota raro molto raro
non nota
Patologie del sistema nervoso Cefalea non comune
Capogiro raro
Disturbo sensoriale inclusi disturbi molto raro
del gusto, parestesia
Disfunzione motoria non nota
Disturbi della coscienza non nota
Convulsioni non nota
Amnesia transitoria molto raro
Encefalopatia transitoria da non nota
contrasto causata da stravaso di
mezzi di contrasto, che può
manifestarsi come disfunzione
sensoriale, motoria o neurologica
generale
Patologie dell’occhio Cecità transitoria corticale molto raro
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse Dispnea
Edema polmonare non cardiogeno
raro molto raro non nota
Patologie gastrointestinali Nausea Vomito non comune non comune
Dolore addominale/fastidio molto raro
Patologie renali e urinarie Alterazione della funzionalità renale inclusa l’ insufficienza renale acuta molto raro
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia non nota
MedDRA Classificazione per sistemi/organi ADRs Frequenza
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Iodismo non nota
Patologie vascolari Ipotensione Ipertensione Ischemia Spasmo arterioso Trombosi
Tromboflebite
raro molto raro molto raro non nota non nota
non nota
Patologie sistemiche e Sensazione di caldo generalizzata non comune
condizioni relative alla sede di
somministrazione Dolore toracico non comune
Dolore raro
Malessere raro
Tremore (brividi) raro
Piressia raro
Reazioni nel sito di somministrazione incluso lo stravaso raro
Sensazione di freddo molto raro
Condizioni di astenia (es. molto raro
malessere, affaticamento)
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità
Reazione anafilattoide
non comune
non nota
Shock anafilattoide
Reazioni cutanee gravi con pustole o bolle
non nota non nota
Disturbi psichiatrici Stato confusionale non nota

Uso intratecale:

Gli effetti indesiderati, dopo uso intratecale, possono essere ritardati e possono manifestarsi alcune ore o perfino alcuni giorni dopo la procedura. La frequenza è simile a quella della singola puntura lombare.

L’irritazione meningea con fotofobia, il meningismo e la meningite chimica franca sono stati osservati con altri mezzi di contrasto organoiodati non ionici. La possibilità che insorga una meningite infettiva deve essere considerata. Analogamente, le manifestazioni di disfunzione cerebrale transitoria sono state riscontrate in occasioni molto rare con altri mezzi di contrasto organoiodati non ionici. Queste includono crisi convulsive, confusione transitoria o disfunzione transitoria motoria o sensoriale. Le alterazioni dell’EEG sono state riscontrate in un numero molto limitato di questi pazienti.

MedDRA Classificazione per sistemi/organi ADR Frequenza
Disturbi del sistema immunitario ipersensibilità non nota
Patologie del sistema nervoso Cefalea (può essere grave e non comune
persistente)
Convulsione non nota
Capogiro non nota
Encefalopatia transitoria da contrasto non nota
causata da stravaso di mezzi di
contrasto, che può manifestarsi come
disfunzione sensoriale, motoria o
neurologica generale
Patologie gastrointestinali Vomito
Nausea
non comune
non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Tremore
Dolorein sede di iniezione
non nota non nota

Isterosalpingografia (HSG):

MedDRA Classificazione per sistemi/organi ADRs Frequenza
Patologie del sistema nervoso Cefalea comune
Patologie gastrointestinali Dolore addominale Nausea
Vomito
molto comune comune
non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia Tremore
Reazione nel sito di iniezione
comune non nota
non nota
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità non nota
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Emorragia vaginale molto comune

Artrografia:

MedDRA Classificazione per sistemi/organi ADRs Frequenza
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore in sede di iniezione Tremore comune non nota
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità non nota

Studi del tratto gastrointestinale:

MedDRA Classificazione sistema/organo ADRs Frequenza
Patologie gastrointestinali Diarrea comune
Dolore addominale comune
Nausea comune
Vomito non comune
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Tremore non nota

In pazienti con patologie autoimmuni sono stati osservati casi di vasculite e di sindrome simil Stevens–Johnson (SJS).

“Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza”.

Visipaque: avvertenze per l’uso

Speciali precauzioni per l’utilizzo di mezzi di contrasto non-ionici in generale:

Una anamnesi positiva per allergia, asma, o reazioni indesiderate ai mezzi di contrasto iodati necessita di precauzioni particolari. In questi casi può essere presa in considerazione la premedicazione con corticosteroidi o antagonisti dei recettori istaminici H1 e H2.

Il rischio di reazioni gravi in seguito all’impiego di Visipaque è considerato basso. Tuttavia i mezzi di contrasto iodati possono provocare reazioni di tipo anafilattoide o altre manifestazioni da ipersensibilità. È bene quindi predisporre in anticipo un piano d’azione, con disponibilità dei farmaci e delle attrezzature necessarie al trattamento d’emergenza, qualora si dovesse verificare una reazione grave. È sempre consigliabile utilizzare un ago cannula in situ o un catetere per un rapido accesso endovenoso durante l’intera procedura radiodiagnostica.

Deve sempre essere considerata la possibilità di ipersensibilità includendo le reazioni anafilattiche/anafilattoidi gravi, che mettono in pericolo la vita e fatali. La maggior parte delle reazioni avverse gravi si verifica entro i primi 30 minuti. Possono verificarsi reazioni di ipersensibilità ad insorgenza ritardata (dopo 1 ora o più dalla somministrazione).

I pazienti devono essere tenuti in osservazione per almeno 30 minuti dopo la somministrazione di VISIPAQUE.

Pazienti in trattamento con beta bloccanti potrebbero presentarsi con sintomi atipici di ipersensibilità che potrebbero essere erroneamente interpretati come una reazione vagale.

I mezzi di contrasto non ionici hanno in vitro minori effetti sul sistema della coagulazione rispetto ai mezzi di contrasto ionici. Nell’eseguire procedure di cateterizzazione vascolare occorre prestare particolare attenzione alla tecnica angiografica e lavare frequentemente il catetere (p. es. con soluzione fisiologica eparinizzata) per ridurre al minimo il rischio di trombosi e embolie correlate alla procedura.

Devono essere prontamente disponibili adeguati presidi per la rianimazione.

Un’adeguata idratazione deve essere assicurata prima e dopo la somministrazione del mezzo di contrasto. Questo vale soprattutto per i pazienti con mieloma multiplo, diabete mellito, disfunzione renale, così come per i lattanti, i bambini piccoli e gli anziani. I bambini piccoli (età < 1 anno) e soprattutto i neonati sono soggetti a squilibri elettrolitici e ad alterazioni emodinamiche.

Particolare attenzione deve essere prestata nei pazienti affetti da gravi cardiopatie e da ipertensione polmonare, in quanto possono sviluppare alterazioni emodinamiche o aritmie.

Pazienti con patologia cerebrale acuta, tumori o anamnesi positiva per epilessia sono predisposti a crisi convulsive e richiedono perciò particolare attenzione.

Anche l’assunzione di alcolici e di sostanze stupefacenti aumenta il rischio di crisi convulsive e reazioni neurologiche.

Il maggiore fattore di rischio per la nefropatia indotta dalla somministrazione del mezzo di contrasto è la disfunzione renale di base. Il diabete ed il volume del mezzo di contrasto iodato somministrato sono fattori che contribuiscono al rischio in presenza di disfunzione renale.

Ulteriori fonti di preoccupazione sono la disidratazione, la scarsa perfusione renale e la presenza di altri fattori che potrebbero essere nefrotossici, come alcuni farmaci o la chirurgia maggiore.

Per prevenire disfunzioni renali acute dovute alla somministrazione del mezzo di contrasto, è necessario trattare con particolare attenzione i pazienti con funzione renale già compromessa e diabete mellito poichè sono considerati pazienti a rischio.

Anche i pazienti affetti da paraproteinemia (mielomatosi e macroglobulinemia di Waldenström) sono considerati a rischio.

Le misure preventive includono:

Identificazione dei pazienti ad alto rischio

Garantire un’adeguata idratazione, mantenendo se necessario un’infusione endovenosa da prima della procedura e finchè il mezzo di contrasto non è stato eliminato dai reni.

Evitare un ulteriore carico renale sottoforma di farmaci nefrotossici, sostanze colecistografiche orali, clampaggio arterioso, angioplastica dell’arteria renale o interventi chirurgici importanti, fintanto che il mezzo di contrasto non è stato eliminato.

Rinviare la ripetizione dell’esame con mezzo di contrasto fino a quando la funzionalità renale non sia tornata ai livelli pre-esame.

Per prevenire l’acidosi lattica, il livello sierico di creatinina deve essere misurato nei pazienti diabetici trattati con metformina prima della somministrazione intravascolare del mezzo di contrasto iodato.

Livello normale di creatinina sierica/ funzione renale: la somministrazione di metformina deve essere interrotta dal momento della somministrazione del mezzo di contrasto e non deve essere ripresa per 48 ore o fino a che la funzione renale/creatinina sierica è tornata normale.

Alterato livello di creatinina sierica/alterata funzione renale: la somministrazione di metformina deve essere interrotta e l’esame con il mezzo di contrasto ritardato di 48 ore. La metformina può essere ripresa solamente se la funzionalità renale/creatinina sierica non è variata.

In casi di emergenza in cui la funzione renale è anormale o sconosciuta, il medico dovrà valutare il rischio/beneficio dell’esame con il mezzo di contrasto e prendere le opportune precauzioni: interrompere la somministrazione di metformina, idratare il paziente, monitorare la funzione renale e i sintomi dell’acidosi lattica.

Un’attenzione particolare è richiesta nei pazienti con gravi disturbi sia della funzione renale che epatica poichè possono avere un’eliminazione

significativamente ritardata del mezzo di contrasto. Ai pazienti sottoposti ad emodialisi può essere somministrato il mezzo di contrasto per le procedure radiologiche, non è necessario stabilire una correlazione temporale tra la somministrazione del mezzo di contrasto e l’emodialisi.

La somministrazione di mezzi di contrasto iodati può aggravare i sintomi della miastenia grave. Ai pazienti affetti da feocromocitoma sottoposti a procedure intervenzionistiche, dovrebbero essere somministrati come profilassi gli alfa bloccanti per evitare crisi ipertensive.

I pazienti a rischio di tireotossicosi devono essere attentamente valutati prima di qualsiasi uso di mezzi di contrasto iodati.

Particolare attenzione è richiesta nei pazienti affetti da ipertiroidismo. I pazienti affetti da gozzo multinodulare possono essere a rischio di sviluppare ipertiroidismo dopo somministrazione di mezzi di contrasto iodati. Si deve anche tener conto della possibilità di indurre ipotiroidismo transitorio nei lattanti prematuri ai quali vengono somministrati mezzi di contrasto.

In caso di stravaso è probabile che VISIPAQUE, per la sua isotonicità, provochi minore dolore locale ed edema extravascolare rispetto ai mezzi di contrasto iperosmolari. Come misura di routine si raccomanda di sollevare e raffreddare la zona interessata. In caso di sindrome compartimentale può essere necessaria la decompressione chirurgica.

Periodo di osservazione:

Dopo somministrazione del mezzo di contrasto il paziente deve essere tenuto sotto osservazione per almeno 30 minuti, poiché la maggior parte degli effetti collaterali gravi si manifesta entro questo intervallo. Tuttavia l’esperienza dimostra che reazioni da ipersensibilità possono comparire fino a diverse ore o giorni dopo la somministrazione.

Le procedure di routine dopo la mielografia devono includere la posizione supina con la testa sollevata per un periodo di tempo. Dopodichè i pazienti non devono essere lasciati soli per 12 / 24 ore.

Uso intratecale:

Dopo mielografia il paziente deve riposare per 1 ora con il capo ed il torace sollevati a 20°, dopodichè il paziente può muoversi con cautela, ma deve evitare di chinarsi. Se il paziente è sdraiato a letto, il capo ed il torace devono rimanere sollevati per le prime 6 ore. Tenere sotto osservazione durante questo periodo i pazienti per i quali si sospetta una bassa soglia convulsiva. I pazienti esterni non devono rimanere completamente soli per le prime 24 ore.

Isterosalpingografia

L’isterosalpingografia non deve essere eseguita durante la gravidanza o in presenza di malattie infiammatorie pelviche acute (PID).

Si deve prestare cautela nei pazienti con omocistinuria (rischio di tromboembolismo).

Si deve prestare cautela nei pazienti con malattie cardiache gravi e

ipertensione polmonare poiché essi potrebbero sviluppare variazioni emodinamiche o aritmie, che interessano in particolare i casi di applicazione intracoronarica. Più frequentemente negli anziani e nei pazienti con pre-esistenti deficit cardiaci si osservano reazioni con alterazioni ischemiche dell’ECG e aritmia.

Pazienti con patologie cerebrali acute, tumori o con anamnesi di epilessia sono predisposti alle crisi epilettiche e richiedono particolari attenzioni.

Per quanto riguarda l’applicazione intravascolare, si deve prestare cautela nei pazienti con ictus acuto o sanguinamento intracranico acuto, in pazienti con barriera emato-encefalica alterata, edema cerebrale o demielinizzazione acuta.

Avvertenze specifiche:

Questo medicinale contiene sodio:

Visipaque 270 mg I/ml:0,03 mmoli (0,76 mg) di sodio per ml. Visipaque 320 mg I/ml:0,02 mmoli (0,45 mg) di sodio per ml.

Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco