Allerket: effetti collaterali e controindicazioni

Allerket: effetti collaterali e controindicazioni

Allerket (Ketotifene Fumarato Acido) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Profilassi a lungo termine dell’asma bronchiale (forme miste comprese), della bronchite allergica, delle turbe asmatiche legate a raffreddore da fieno. Trattamento di dermatosi allergica e dermatite atopica

Allerket: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Allerket ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Allerket, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Allerket: controindicazioni

Ipersensibilità individuale verso i componenti del prodotto e sostanze correlate dal punto di vista chimico.

Generalmente controindicato in gravidanza e allattamento (v. paragrafo 4.6)

Allerket: effetti collaterali

All’inizio del trattamento si può osservare a volte una certa sedazione e, in casi isolati, secchezza della bocca, una lieve sonnolenza, leggere vertigini e turbe digestive, che per lo più scompaiono spontaneamente dopo alcuni giorni di somministrazione.

In questi pazienti sensibili è utile iniziare il trattamento con una posologia progressiva: 1 mg di chetotifene la sera i primi giorni; in seguito 1 mg (o più) di chetotifene mattino e sera.

Sono stati segnalati casi isolati di Sindrome di Steven-Johnson (frequenza: 1 caso su 2 milioni di esposti al chetotifene).

Allerket: avvertenze per l’uso

ALLERKET non agisce sulla crisi asmatica in atto.

All’inizio del trattamento a lungo termine con ALLERKET i farmaci precedentemente usati non devono essere interrotti bruscamente. Questa precauzione vale soprattutto per i corticosteroidi e l’ACTH. E’ infatti noto che la brusca sospensione di tali farmaci in pazienti steroido-dipendenti, dato che il ripristino di una normale funzionalità dell’asse ipofisi-surrene può richiedere fino ad un anno, può determinare la comparsa di insufficienza surrenalica.

Nella prevenzione dell’asma bronchiale potrebbero essere necessarie parecchie settimane di trattamento prima di raggiungere l’effetto terapeutico completo. E’ perciò raccomandato che per i pazienti che non rispondono adeguatamente entro alcune settimane, il trattamento con chetotifene sia mantenuto per un minimo di 2 – 3 mesi. Se si rendesse necessaria l’interruzione del trattamento, questa dovrà essere effettuata progressivamente in un periodo di 2 – 4 settimane. I sintomi dell’asma possono ricomparire.

Durante i periodi di stress o in caso di attacco asmatico, i pazienti che hanno ridotto o sospeso l’assunzione di corticosteroidi, dovranno esser istruiti a riprendere immediatamente la terapia ai dosaggi massimi e quindi a mettersi in contatto con il proprio medico curante per ulteriori istruzioni.

In caso d’infezione broncopolmonare intercorrente il trattamento con ALLERKET deve essere integrato con terapia causale.

La sicurezza, d’uso dei chetotifene in gravidanza non è stata stabilita. Pertanto, ALLERKET deve essere usato in gravidanza solo nei casi di effettiva necessità e sotto controllo medico.

Il chetotifene è escreto nel latte materno. Pertanto, ALLERKET non deve essere usato dalle donne che allattano.

Nei primi giorni di trattamento, le reazioni dei pazienti possono risultare diminuite per cui occorre prudenza nella guida di veicoli o nella manovra di macchinari.

Si sconsiglia l’uso di bevande alcooliche durante il trattamento con chetotifene.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco