Brinavess: effetti collaterali e controindicazioni

Brinavess: effetti collaterali e controindicazioni

Brinavess 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione (Vernakalant Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Conversione rapida della fibrillazione atriale di recente insorgenza a ritmo sinusale negli adulti

-Per pazienti non chirurgici: fibrillazione atriale di durata ? 7 giorni

-Per pazienti post-cardiochirurgici: fibrillazione atriale di durata ? 3 giorni

Brinavess 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Brinavess 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Brinavess 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Brinavess 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Pazienti con stenosi aortica grave, pazienti con pressione arteriosa sistolica < 100 mmHg, e pazienti con insufficienza cardiaca in classe NYHA III e NYHA IV.

Pazienti con QT prolungato al basale (non corretto >440 msec), o bradicardia grave, disfunzione del nodo del seno o blocco cardiaco di secondo e terzo grado in assenza di un pacemaker.

Uso di antiaritmici endovenosi per il controllo del ritmo (classe I e classe III) nelle 4 ore che precedono, come pure nelle prime 4 ore che seguono, la somministrazione di BRINAVESS.

Sindrome coronarica acuta (compreso l’infarto del miocardio) negli ultimi 30 giorni.

Brinavess 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Il profilo di sicurezza di BRINAVESS è stato valutato in studi clinici effettuati su 1.148 soggetti (pazienti e volontari sani) che hanno ricevuto un trattamento con BRINAVESS. In base ai dati su 1.018 pazienti di otto studi di fase 2 e fase 3, le reazioni avverse segnalate più comunemente (> 5 %) osservate nelle prime 24 ore successive alla somministrazione di BRINAVESS sono state disgeusia (alterazione del senso del gusto) (16,0 %), starnuti (12,5 %) e parestesia (6,9 %). Queste reazioni verificatesi nel corso dell’infusione, sono state transitorie e molto raramente hanno limitato il trattamento.

Elenco delle reazioni avverse in forma di tabella

Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Tabella 1:

Reazioni avverse con BRINAVESS*

Patologie del sistema nervoso Molto comune: Disgeusia
Comune: Parestesia; capogiro; cefalea; ipoestesia
Non comune: Sensazione di bruciore; parosmia; sonnolenza; sincope vasovagale
Patologie dell’occhio Non comune: Irritazione oculare; aumento della lacrimazione; compromissione visiva
Patologie cardiache Comune: Bradicardia**; flutter atriale**
Non comune: Arresto sinusale; blocco AV completo; blocco AV di primo grado; blocco di branca sinistra; blocco di branca destra; extrasistoli ventricolari; palpitazioni; bradicardia sinusale; tachicardia ventricolare; ECG complesso QRS prolungato; ECG QT prolungato; shock cardiogeno
Patologie vascolari Comune: Ipotensione
Non comune: Arrossamento; vampata di calore; pallore
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto comune: Starnuti
Comune: Tosse; fastidio al naso
Non comune: Dispnea; senso di soffocamento; rinorrea; irritazione alla gola; sensazione di asfissia; congestione nasale
Patologie gastrointestinali Comune: Nausea; vomito; parestesia orale
Non comune: Diarrea; urgente necessità di defecare; bocca secca; ipoestesia orale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: Prurito; iperidrosi
Non comune: Prurito generalizzato; sudore freddo
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune: Dolore alle estremità
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: Dolore nel sito di infusione; sensazione di calore
Non comune: Irritazione nel sito di infusione; ipersensibilità nel sito di infusione; parestesia nel sito di infusione; malessere; fastidio al torace; stanchezza

* Le reazioni avverse riportate nella tabella si sono verificate entro 24 ore dalla somministrazione di BRINAVESS (vedere paragrafi 4.2 e 5.2)

** vedere la sezione sottostante

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Le reazioni avverse clinicamente significative osservate negli studi clinici hanno compreso ipotensione e aritmia ventricolare (vedere paragrafi 4.4 Ipotensione, Insufficienza cardiaca congestizia).

La bradicardia è stata osservata prevalentemente nel momento della conversione a ritmo sinusale. Con un tasso di conversione significativamente più alto nei pazienti trattati con BRINAVESS, l’incidenza di eventi di bradicardia è stata più alta nelle prime 2 ore nei pazienti trattati con vernakalant rispetto ai pazienti trattati con placebo (rispettivamente, 5,4 % verso 3,8 %). Nei pazienti in cui non si è avuta la conversione a ritmo sinusale, l’incidenza di eventi di bradicardia nelle prime 2 ore successive alla dose è stata simile nei gruppi di pazienti trattati con placebo e vernakalant (rispettivamente, 4,0 % e 3,8 %). In genere, la bradicardia ha risposto bene alla sospensione di BRINAVESS e/o alla somministrazione di atropina.

Flutter atriale

Pazienti con fibrillazione atriale trattati con BRINAVESS hanno una più alta incidenza di conversione a flutter atriale nelle prime 2 ore successive alla dose (10 % rispetto a 2,5 % riscontrato con il placebo). Continuando l’infusione del medicinale come sopra raccomandato, nella maggior parte di questi pazienti si ottiene la conversione a ritmo sinusale. Nei restanti pazienti può essere raccomandata la cardioversione elettrica. Negli studi clinici fino ad oggi effettuati, i pazienti che hanno sviluppato flutter atriale in seguito al trattamento con BRINAVESS non hanno sviluppato conduzione atrioventricolare 1:1. Tuttavia, nell’esperienza post-marketing sono stati osservati casi molto rari di flutter atriale con conduzione atrioventricolare 1:1.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Brinavess 20 mg/ml concentrato per soluzione per infusione: avvertenze per l’uso

Casi di grave ipotensione sono stati riportati durante ed immediatamente dopo l’infusione di BRINAVESS. I pazienti devono essere attentamente osservati per l’intera durata dell’infusione e per almeno 15 minuti dopo il completamento dell’infusione con valutazione dei segni vitali e con monitoraggio continuo del ritmo cardiaco.

Se si manifesta uno qualsiasi dei seguenti segni o sintomi, la somministrazione di BRINAVESS deve essere interrotta e questi pazienti devono ricevere un trattamento medico appropriato:

Una improvvisa caduta della pressione arteriosa o della frequenza cardiaca, con o senza ipotensione sintomatica o bradicardia

Ipotensione

Bradicardia

Modificazioni dell’elettrocardiogramma (quali ad esempio pausa sinusale clinicamente significativa, blocco cardiaco completo, nuovo blocco cardiaco di branca, prolungamento significativo dell’intervallo QRS o QT, modificazioni compatibili con ischemia o infarto e aritmia ventricolare).

Qualora questi eventi si verifichino nel corso della prima infusione di BRINAVESS, i pazienti non devono ricevere la seconda dose di BRINAVESS.

Il paziente deve essere ulteriormente monitorato per 2 ore dopo l’inizio dell’infusione e fino alla stabilizzazione dei parametri clinici ed elettrocardiografici.

Nei pazienti che non rispondono alla terapia puĂ² essere presa in considerazione la cardioversione con corrente diretta. Non c’è alcuna esperienza clinica con la cardioversione con corrente diretta nelle due ore successive alla somministrazione della dose.

Prima di tentare la cardioversione farmacologica, i pazienti devono essere adeguatamente idratati ed emodinamicamente ottimizzati e se necessario i pazienti devono essere trattati con terapia anticoagulante in accordo con le linee guida di trattamento. Nei pazienti con ipokaliemia non corretta (livelli sierici di potassio inferiori a 3,5 mmol/l), i livelli di potassio devono essere corretti prima dell’uso di BRINAVESS.

Ipotensione

In un piccolo numero di pazienti puĂ² verificarsi ipotensione (vernakalant 7,6 %, placebo 5,1 %). Tipicamente l’ipotensione si verifica precocemente, durante l’infusione o subito dopo la fine dell’infusione, e usualmente puĂ² essere corretta con misure di supporto standard. Non comunemente,

sono stati osservati casi di ipotensione grave. Pazienti con insufficienza cardiaca congestizia (Congestive Heart Failure, CHF) sono stati identificati come una popolazione a piĂ¹ alto rischio di ipotensione (vedere paragrafo 4.8).

Si richiede che il paziente sia monitorato per segni e sintomi di una improvvisa riduzione della pressione arteriosa o della frequenza cardiaca per la durata dell’infusione e per almeno 15 minuti dopo il completamento dell’infusione.

Insufficienza cardiaca congestizia

I pazienti con CHF hanno mostrato una incidenza globale piĂ¹ alta di eventi ipotensivi, durante le

prime 2 ore successive alla somministrazione della dose nei pazienti trattati con vernakalant rispetto ai pazienti che assumevano placebo (rispettivamente 16,1 % verso 4,7 %). In pazienti che non hanno CHF, l’incidenza di ipotensione non è stata significativamente differente durante le prime 2 ore successive alla somministrazione della dose nei pazienti trattati con vernakalant rispetto ai pazienti che assumevano placebo (rispettivamente 5,7 % verso 5,2 %). L’ipotensione riportata come esperienza avversa seria o che ha causato l’interruzione della somministrazione del medicinale si è verificata in pazienti con CHF dopo esposizione a BRINAVESS nel 2,9 % di questi pazienti rispetto allo 0 % dei pazienti in placebo.

I pazienti con dato anamnestico di CHF hanno mostrato una incidenza piĂ¹ alta di aritmia ventricolare nelle prime due ore succesive alla somministrazione della dose (7,3 % per BRINAVESS rispetto a

1,6 % nel placebo). Queste aritmie tipicamente si sono presentate come asintomatiche, monomorfiche, tachicardie ventricolari non sostenute (media 3-4 battiti). Al contrario, le aritmie ventricolari sono state riportate con frequenze simili nei pazienti senza dato anamnestico di CHF che erano stati trattati con BRINAVESS o con placebo (3,2 % per BRINAVESS verso 3,6 % per il placebo).

Vernakalant deve essere usato con cautela in pazienti emodinamicamente stabili con CHF in classe funzionale NYHA da I a II, a causa della piĂ¹ alta incidenza di reazioni avverse di ipotensione e aritmia ventricolare nei pazienti con CHF. C’è una esperienza limitata con l’uso di vernakalant in pazienti con frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS) ? 35 % precedentemente documentata. Il suo uso in questi pazienti non è raccomandato. Ăˆ controindicato l’uso in pazienti con CHF in classe NYHA III o NYHA IV (vedere paragrafo 4.3).

Flutter atriale

Non è stato riscontrato che BRINAVESS sia efficace nel convertire a ritmo sinusale un flutter atriale tipico primario. Pazienti trattati con BRINAVESS hanno una piĂ¹ alta incidenza di conversione a flutter atriale nelle prime 2 ore successive alla dose. Questo rischio è piĂ¹ alto in pazienti che usano

antiaritmici di Classe I (vedere paragrafo 4.8). Se si osserva un flutter atriale secondario al trattamento, deve essere valutata la prosecuzione dell’infusione (vedere paragrafo 4.2). Durante l’esperienza post- marketing sono stati osservati casi molto rari di flutter atriale con conduzione atrioventricolare 1:1.

Uso di AADs (farmaci antiaritmici) prima o dopo BRINAVESS

BRINAVESS non puĂ² essere raccomandato in pazienti ai quali sia stato precedentemente somministrato per via endovenosa un farmaco antiaritmico (classe I e III) 4-24 ore prima della somministrazione di vernakalant a causa della mancanza di dati. Brinavess non deve essere somministrato in pazienti che hanno ricevuto per via endovenosa AADs (classe I e III) nelle 4 ore che precedono la somministrazione di vernakalant (vedere paragrafo 4.3).

BRINAVESS deve essere usato con cautela in pazienti in terapia orale con AADs (classe I e III), a causa della limitata esperienza. Il rischio di flutter atriale puĂ² essere aumentato nei pazienti in terapia con AADs di classe I (vedere sopra).

C’è una esperienza limitata con l’uso di antiaritmici endovenosi per il controllo del ritmo (classe I e classe III) nelle prime 4 ore successive alla somministrazione di BRINAVESS, pertanto questi agenti non devono essere usati durante questo periodo (vedere paragrafo 4.3).

La riassunzione o l’inizio di una terapia antiaritmica orale di mantenimento puĂ² essere preso in considerazione a partire da 2 ore dopo la somministrazione di vernakalant.

Malattia delle valvole cardiache

Nei pazienti con malattia delle valvole cardiache, c’è stata una piĂ¹ alta incidenza di eventi di aritmia ventricolare nei pazienti trattati con vernakalant. Questi pazienti devono essere attentamente monitorati.

Altre malattie e condizioni non studiate

BRINAVESS è stato somministrato a pazienti con QT non corretto inferiore a 440 msec senza un incremento del rischio di torsioni di punta.

Inoltre, BRINAVESS non è stato valutato in pazienti con stenosi valvolare clinicamente significativa, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, cardiomiopatia restrittiva, o pericardite costrittiva e il suo uso

non puĂ² essere raccomandato in tali casi. C’è una esperienza limitata con BRINAVESS in pazienti con pacemaker.

Poiché l’esperienza con gli studi clinici in pazienti con avanzata alterazione della funzione epatica è limitata, vernakalant non è raccomandato in questi pazienti.

Contenuto di sodio

Questo medicinale contiene approssimativamente 1,4 mmol (32 mg) di sodio in ogni flaconcino da 200 mg. Ogni flaconcino da 500 mg contiene approssimativamente 3,5 mmol (80 mg) di sodio.

Questo dato va tenuto in considerazione per i pazienti in regime dietetico con controllo del sodio.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco