Eudigox: effetti collaterali e controindicazioni

Eudigox: effetti collaterali e controindicazioni

Eudigox (Digossina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Insufficienza cardiaca. Fibrillazione e flutter atriale. Tachicardia parossistica atriale.

Eudigox: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Eudigox ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Eudigox, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Eudigox: controindicazioni

IpersensibilitĂ  individuale verso i componenti del prodotto. Stati di intossicazione digitalica, ipopotassiemia marcata. Nella tachicardia e fibrillazione ventricolare. Blocco A-V intermittente o incompleto. Bradicardia sinusale.

Eudigox: effetti collaterali

Le manifestazioni piĂ¹ frequenti sono rappresentate da disturbi gastrointestinali (scialorrea, nausea, vomito, diarrea), da disturbi del sistema nervoso centrale (cefalea, astenia, torpore) e periferici (scotomi, visione indistinta, visione gialla) e da disturbi cardiaci (extrasistoli ventricolari, bigeminismo, tachicardia ventricolare, dissociazione atrio-ventricolare, tachicardia giunzionale A-V, tachicardia atriale parossitica con blocco, turbe della conduzione fino a blocco completo). La nausea e il vomito possono precedere, ma non obbligatoriamente, la comparsa delle aritmie. La somministrazione di potassio (ad esempio infusione endovenosa di 40 mEq di KCl in 500 ml di glucosio al 5%) puĂ² essere utile per il trattamento delle aritmie da digitale. Il potassio non è indicato se esiste un blocco atrioventricolare.

Eudigox: avvertenze per l’uso

L’uso della digitale e dei suoi derivati per il trattamento dell’obesitĂ  è pericoloso poichĂ© non offre garanzie di efficacia e puĂ² provocare aritmie talora di notevole gravitĂ  o altre reazioni secondarie.

Gli effetti collaterali dei glicosidi cardioattivi sono in genere dovuti a dosi iniziali troppo alte o somministrate troppo rapidamente ovvero alla concomitanza di numerosi fattori che determinano fenomeni di accumulo della dose di mantenimento o che predispongono alle loro manifestazioni tossiche. Nei pazienti anziani è consigliabile attuare una digitalizzazione graduale partendo dalle dosi piĂ¹ basse, eccetto i casi di urgenze. Nel neonato e nel prematuro le dosi debbono essere stabilite tenendo conto di un’eventuale minore tolleranza verso la digitale, in relazione ad una possibile immaturitĂ  funzionale del fegato e del rene. Qualora il paziente per un periodo di una o due settimane precedenti l’inizio della terapia abbia assunto altri prodotti contenenti digitale, le dosi dovranno essere ridotte in proporzione ovvero attentamente controllate. Nei pazienti con ridotta funzionalitĂ  renale si richiedono spesso dosi inferiori a quelle normali. Una condizione di ipopotassiemia dovuta ad esempio all’uso di diuretici,

di cortisonici, ad uno stato di malnutrizione, all’etĂ  senile in genere, ad uno scompenso cardiaco di vecchia data, sensibilizza il cuore all’azione della digitale. Anche l’ipercalcemia e l’ipomagnesiemia possono facilitare la comparsa di turbe del ritmo durante la terapia digitalica. In questi casi è pertanto indispensabile prima e durante il trattamento, mantenere nei pazienti l’equilibrio elettrolitico entro i limiti della normalitĂ ; si puĂ² rendere inoltre necessaria la somministrazione di dosi ridotte di digitale sia nel periodo della digitalizzazione che nella terapia di mantenimento. Le tachiaritmie atriali in corso d’ipertiroidismo sono particolarmente resistenti alla terapia digitalica. Nell’ipotiroidismo puĂ² verificarsi un rallentamento dell’escrezione dei digitalici e quindi un loro accumulo nel sangue. L’uso dei glicosidi cardioattivi nelle tachicardie ventricolari, puĂ² essere effettuato solo se accompagnano uno stato di insufficienza cardiaca e non siano espressione di uno stato di insufficienza digitalica. La digitale non è indicata nella terapia della fibrillazione atriale in pazienti con sindrome di Wolff Parkinson-White in quanto un’accentuazione della conduzione attraverso le vie accessorie determina un aumento della frequenza ventricolare fino alla comparsa di fibrillazione. Inoltre la digitale non è indicata nel trattamento delle tachicardie sinusali a meno che non si accompagnino a scompenso cardiaco. Pazienti con gravi carditi, come quella reumatica, con infarto miocardico recente, o con gravi malattie polmonari, sono particolarmente sensibili nei confronti delle turbe del ritmo indotte dalla digitale.

I pazienti trattati con digossina non dovrebbero assumere preparazioni a base di hypericum perforatum, in quanto l’assunzione contemporanea di preparazioni a base di hypericum perforatum puĂ² causare diminuzione dell’efficacia terapeutica di digossina (vedì Sez. 4.5).

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

Eudigox contiene sodio p-idrossibenzoato di etile e sodio p-idrossibenzoato di propile o che possono causare reazioni allergiche (eventualmente di tipo ritardato).

Eudigox contiene E110 che puĂ² causare reazioni allergiche.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco