Flusalio: effetti collaterali e controindicazioni

Flusalio: effetti collaterali e controindicazioni

Flusalio Inal 60 Dosi 50+500 mcg (Salmeterolo Xinafoato + Fluticasone Propionato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

USALIO è indicato solo negli adulti.

Asma

FLUSALIO è indicato nel trattamento regolare dell’asma quando l’uso di un prodotto di associazione (beta-2-agonista a lunga durata d’azione e corticosteroide per via inalatoria) è appropriato:

In pazienti che non sono adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e con beta-2-agonisti a breve durata di azione usati ‘al bisogno’

oppure

In pazienti che sono già adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria che con beta-2-agonisti a lunga durata d’azione.

Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)

FLUSALIO è indicato per il trattamento sintomatico di pazienti con BPCO, (FEV1 pre- broncodilatatore <60% dei valori normali previsti,) ed una storia di riacutizzazioni ripetute, che abbiano sintomi significativi nonostante la terapia regolare con broncodilatatori.

Flusalio Inal 60 Dosi 50+500 mcg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Flusalio Inal 60 Dosi 50+500 mcg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Flusalio Inal 60 Dosi 50+500 mcg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Flusalio Inal 60 Dosi 50+500 mcg: controindicazioni

IpersensibilitĂ  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Flusalio Inal 60 Dosi 50+500 mcg: effetti collaterali

Poiché FLUSALIO contiene salmeterolo e fluticasone propionato, ci si può attendere il tipo e la gravità delle reazioni avverse associate a ciascuno dei due componenti. Non si osserva incidenza di effetti indesiderati addizionali a seguito della somministrazione concomitante dei due composti.

Di seguito sono riportati gli eventi avversi che sono stati associati con il salmeterolo e il fluticasone propionato, elencati mediante classificazione per sistemi e organi e per frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune(≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥ 1/10.000, <1/1000), molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Le frequenze sono derivate dai dati degli studi clinici. L’incidenza nel braccio placebo non è stata presa in considerazione.

Classificazione per sistemi e organi Effetto indesiderato Frequenza
Infezioni e infestazioni Candidiasi della bocca e della gola Comune
Polmonite Comune1, 3, 5
Bronchite Comune1, 3
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità accompagnate dalle seguenti manifestazioni: Reazioni di ipersensibilità cutanea Raro
Angioedema (principalmente edema del viso e dell’orofaringe) Raro
Sintomi respiratori (dispnea) Non comune
Sintomi respiratori (broncospasmo) Raro
Reazioni anafilattiche incluso schock anafilattico Raro
Patologie endocrine Sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, sopressione surrenale, ritardo della crescita in bambini ed adolescenti, diminuzione della densità minerale ossea Raro4
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipokaliemia Comune³
Iperglicemia Raro4
Disturbi psichiatrici Ansia Non comune
Disturbi del sonno e cambiamenti comportamentali, incluse iperattività psicomotoria e irritabilità (soprattutto nei bambini) Raro
Depressione, aggressione (soprattutto nei bambini) Non nota
Patologie del sistema nervoso Cefalea Molto comune¹
Tremori Non comune
Patologie dell’occhio Cataratta, Glaucoma Raro4
Patologie cardiache Palpitazioni Non comune
Tachicardia Non comune
Aritmie cardiache (incluse: fibrillazione atriale, tachicardia sopraventricolare ed extrasistoli) Raro
Angina pectoris Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Nasofaringite Molto comune2,3
Irritazione della gola Non comune
Raucedine/disfonia Comune
Sinusite Comune1,3
Broncospasmo paradosso Raro4
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Contusioni Comune1,3
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Crampi muscolari Non comune
Fratture traumatiche Comune1,3
Artralgia Comune
Mialgia Comune

¹Segnalati comunemente con il placebo

²Segnalati molto comunemente con il placebo

³Segnalati nell’arco di 3 anni in uno studio sulla BPCO

4Vedere paragrafo 4.4

5 Vedere paragrafo 5.1

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Sono stati segnalati gli effetti indesiderati farmacologici del trattamento con beta-2-agonisti, come tremori, palpitazioni e cefalea, ma tendono ad essere transitori ed a ridursi con la terapia regolare.

A causa del componente fluticasone propionato, in alcuni pazienti si possono verificare raucedine e candidiasi (mughetto) della bocca e della gola. Sia la raucedine che l’incidenza di candidiasi possono essere ridotte risciacquando la bocca con acqua dopo l’uso del prodotto. Candidiasi sintomatica può esseretrattata con terapia topica a base di anti-fungini contemporaneamente alla terapia con FLUSALIO.

I possibili effetti sistemici includono la sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenale, ritardo della crescita in bambini ed adolescenti, diminuzione della densità minerale ossea,cataratta e glaucoma (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Flusalio Inal 60 Dosi 50+500 mcg: avvertenze per l’uso

Il trattamento dell’asma deve seguire, di norma, un programma graduale e la risposta del paziente deve essere controllata sia clinicamente che mediante test di funzionalitĂ  polmonare.

FLUSALIO non deve essere usato per il trattamento della sintomatologia acuta dell’asma per la quale è necessario un broncodilatore a rapida e breve durata d’azione. Si deve consigliare ai pazienti di avere sempre a disposizione il prodotto medicinale usato per il sollievo dei sintomi di un attaco acuto di asma.

I pazienti non devono iniziare la terapia con FLUSALIO durante un episodio di riacutizzazione dell’asma o se hanno un significativo peggioramento o un’asma che degenera acutamente.

Durante il trattamento con FLUSALIO si possono verificare eventi indesiderati gravi correlati all’asma ed episodi di riacutizzazione. I pazienti devono essere invitati a proseguire il trattamento ma anche a chiedere consiglio medico se i sintomi dell’asma rimangono non controllati o peggiorano dopo l’inizio della terapia con FLUSALIO.

L’aumento dell’uso di broncodilatatori a breve durata d’azione per il sollievo dei sintomi dell’asma è indice di un peggioramento del controllo dell’asma ed i pazienti devono essere sottoposti a controllo medico.

Il peggioramento improvviso e progressivo del controllo dell’asma è potenzialmente pericoloso per la vita ed il paziente deve essere urgentemente visitato da un medico. Si deve prendere in considerazione la possibilità di aumentare la terapia corticosteroidea. Inoltre, il paziente deve essere esaminato da un medico se il dosaggio impiegato di FLUSALIO non è stato in grado di controllare adeguatamente l’asma.

Una volta che i sintomi dell’asma siano controllati, si puĂ² prendere in considerazione l’opportunitĂ  di ridurre gradualmente la dose di FLUSALIO. Ăˆ importante controllare regolarmente i pazienti dal momento in cui si inizia a ridurre il dosaggio del trattamento. Deve essere impiegata la minima dose efficace di FLUSALIO (vedere paragrafo 4.2).

Nei pazienti con asma o con BPCO, deve essere presa in considerazione la possibilitĂ  di somministrare una terapia corticosteroidea addizionale.

Il trattamento con FLUSALIO non deve essere interrotto bruscamente in pazienti con asma a causa del rischio che si verifichi una riacutizzazione. La terapia deve essere gradualmente diminuita sotto controllo medico. Anche nel caso dei pazienti con BPCO, l’interruzione della terapia puĂ² essere associata ad un peggioramento dei sintomi e deve essere eseguita sotto controllo medico.

Come con tutti i farmaci inalatori contenenti corticosteroidi, FLUSALIO deve essere somministrato con cautela a pazienti con tubercolosi polmonare.

Raramente, a dosi terapeutiche elevate, FLUSALIO puĂ² causare aritmie cardiache ad esempio tachicardia sopraventricolare, estrasistoli e fibrillazione atriale, ed una lieve riduzione transitoria del potassio sierico. Pertanto, FLUSALIO deve essere usato con cautela in pazienti con gravi patologie cardiovascolari, anomalie del ritmo cardiaco, diabete mellito, tireotossicosi, ipokaliemia non corretta o pazienti predisposti ad avere bassi livelli sierici di potassio.

Ci sono state segnalazioni molto rare di aumenti dei livelli di glucosio nel sangue (vedere paragrafo 4.8) e ciĂ² deve essere tenuto in considerazione quando si prescrive FLUSALIO a pazienti con anamnesi di diabete mellito.

Come con altre terapie inalatorie si puĂ² verificare broncospasmo paradosso con un immediato aumento del respiro sibilante dopo l’assunzione della dose. Si deve immediatamente sospendere la terapia con FLUSALIO, verificare le condizioni del paziente ed istituire, se necessario, una terapia alternativa.

FLUSALIO contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

Il passaggio alla terapia con FLUSALIO deve essere effettuato con cautela, in particolare nei pazienti dove esiste motivo di supporre che la funzione surrenale sia compromessa da una precedente terapia steroidea sistemica.

Con qualsiasi corticosteroide inalatorio si possono verificare effetti sistemici, in particolare ad alte dosi prescritte per lunghi periodi di tempo. Ăˆ molto meno probabile che tali effetti si verifichino rispetto ai corticosteroidi orali. I possibili effetti sistemici includono: sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide, soppressione surrenale, ritardo della crescita in bambini ed adolescenti, diminuzione della densitĂ  minerale ossea, cataratta e glaucoma, e piĂ¹ raramente,

una gamma di effetti psicologici e comportamentali tra cui iperattivitĂ  psicomotoria, disturbi del sonno, ansia, depressione o aggressivitĂ  (soprattutto nei bambini). Ăˆ importante quindi che il paziente sia sottoposto a controllo regolare e che la dose di corticosteroide inalatorio sia ridotta alla dose piĂ¹ bassa alla quale viene mantenuto un efficace controllo dell’asma.

Il trattamento prolungato dei pazienti con corticosteroidi inalatori ad alte dosi puĂ² dar luogo a soppressione surrenale e crisi surrenale acuta. Sono stati anche descritti casi molto rari di soppressione surrenale e crisi surrenale acuta con dosi di fluticasone propionato fra 500 e meno di 1000 microgrammi. Situazioni che possono scatenare potenzialmente una crisi surrenale acuta includono traumi, interventi chirurgici, infezioni o qualsiasi riduzione rapida del dosaggio. I sintomi sono tipicamente vaghi e possono includere anoressia, dolore addominale, perdita di peso, stanchezza, cefalea, nausea, vomito, ipotensione, diminuzione del livello di coscienza, ipoglicemia e convulsioni. Deve essere presa in considerazione la necessitĂ  di effettuare una copertura addizionale con corticosteroide sistemico durante periodi di stress o in caso di chirurgia elettiva.

I benefici della terapia inalatoria con fluticasone propionato devono minimizzare la necessitĂ  di ricorrere alla terapia corticosteroidea orale, tuttavia i pazienti che passano dalla terapia steroidea orale a quella inalatoria possono rimanere a rischio di compromessa riserva surrenalica per un considerevole periodo di tempo. Possono anche essere a rischio i pazienti che hanno richiesto in passato una terapia di emergenza con corticosteroidi ad alte dosi. Questa possibilitĂ  di compromissione surrenale residua deve essere sempre tenuta presente nelle situazioni di emergenza ed in quelle elettive considerate in grado di produrre stress; in tali casi deve essere considerato un’ appropriato trattamento con corticosteroidi. Il grado di compromissione surrenale puĂ² richiedere la valutazione dello specialista prima di adottare procedure elettive.

C’è stato un aumento delle segnalazioni di infezioni delle basse vie respiratorie (in particolare polmoniti e bronchiti) nello studio TORCH nei pazienti con BPCO che ricevevano salmeterolo/fluticasone propionato 50/500 microgrammi due volte al giorno in confronto ai pazienti che ricevevano placebo, così come negli studi SCO40043 e SCO1000250 confrontando la dose piĂ¹ bassa non approvata per la BPCO di salmeterolo/fluticasone propinato, 50/250 microgrammi due volte al giorno, a salmeterolo 50 microgrammi due volte al giorno in monoterapia (vedere paragrafo 4.8 e 5.1). Una simile incidenza di polmonite nel gruppo salmeterolo / fluticasone propionato è stata osservata in tutti gli studi. Nello studio TORCH, i pazienti piĂ¹ anziani, i pazienti con un indice di massa corporeo inferiore (<25 kg/m2) e pazienti con malattia molto grave (FEV1 <30% di quello previsto) erano a maggior rischio di sviluppare polmonite, indipendentemente dal trattamento. I medici devono rimanere all’erta per il possibile sviluppo di polmonite e altre infezioni del tratto respiratorio inferiore nei pazienti con BPCO, poichĂ© le caratteristiche cliniche di tali infezioni e le riacutizzazioni della BPCO spesso si sovrappongono. Se un paziente con BPCO grave ha manifestato polmonite il trattamento con salmeterolo/fluticasone propionato deve essere rivalutato.

I dati di un ampio studio clinico (il Salmeterol Multi-Center Asthma Research Trial, SMART) suggerivano che i pazienti di etnia Afro-Americana fossero esposti ad un aumentato rischio di eventi gravi di tipo respiratorio o di morte, quando trattati con salmeterolo rispetto ai pazienti trattati con placebo (vedere paragrafo 5.1). Non è noto se ciĂ² fosse dovuto a fattori

farmacogenetici o ad altri fattori. Si deve richiedere ai pazienti di origine nera-Africana oppure Afro-Caraibica di proseguire il trattamento ma di sottoporsi a controllo medico se i sintomi dell’asma rimangono non controllati o peggiorano durante l’uso di FLUSALIO.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco