Gerdi: effetti collaterali e controindicazioni

Gerdi: effetti collaterali e controindicazioni

Gerdi (Domperidone) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Gerdi è indicato per alleviare i sintomi di nausea e vomito.

Gerdi: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Gerdi ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Gerdi, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Gerdi: controindicazioni

Gerdi è controindicato nelle seguenti situazioni:

IpersensibilitĂ  nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Tumori pituitari a rilascio di prolattina (prolattinomi).

Bambini di etĂ  inferiore ai 12 anni e adolescenti al di sotto dei 35 kg di peso (vedere paragrafo 4.4).

nei pazienti affetti da compromissione epatica moderata o

grave (vedere paragrafo 5.2).

nei pazienti con noto prolungamento degli intervalli di conduzione cardiaci, in particolare dell’intervallo QTc, nei pazienti affetti da significativi disturbi elettrolitici e patologie cardiache preesistenti, ad esempio insufficienza cardiaca congestizia (vedere paragrafo 4.4).

somministrazione concomitante di tutti i farmaci che

prolungano l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5).

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Gerdi non deve essere utilizzato nei casi in cui una stimolazione della motilitĂ 

gastrica potrebbe risultare dannosa: emorragie gastrointestinali, ostruzione meccanica o perforazione.

Gerdi: effetti collaterali

Le reazioni avverse al farmaco sono di seguito elencate, in ordine di frequenza, usando la seguente convenzione: molto comuni (?1/10); comuni (?1/100, <1/10); non comuni (?1/1000, <1/100); rari (?1/10000, <1/1000); molto rari (<1/10000), inclusi i casi isolati.

Disturbi del sistema immunitario: molto rari (<1/10000):

reazioni allergiche incluse anafilassi, shock anafilattico, reazione anafilattica, orticaria e angioedema.

Patologie endocrine: rari (?1/10000, <1/1000): aumento dei

livelli di prolattina.

Patologie del sistema nervoso: molto rari (<1/10000): effetti collaterali extrapiramidali. Convulsioni, sonnolenza, mal di testa.

Patologie gastrointestinali: rari (?1/10000, <1/1000):

disordini gastrointestinali, inclusi crampi intestinali passeggeri; molto rari (<1/10000): diarrea.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: molto rari

(<1/10000): orticaria, prurito, rash.

Patologie del sistema riproduttivo e della mammella: rari (?1/10000, <1/1000): galattorrea, ginecomastia, amenorrea.

Patologie cardiache: non nota: aritmie ventricolari,

prolungamento dell’intervallo QTc, torsioni di punta, morte cardiaca improvvisa. Vedere il paragrafo 4.4

Esami diagnostici: molto rari: esami anormali per la funzione

epatica.

PoichĂ© l’ipofisi è situata all’esterno della barriera ematoencefalica, il domperidone puĂ² causare un aumento dei livelli di prolattina. In rari casi tale

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iperprolattinemia puĂ² causare effetti indesiderati di tipo neuro-endocrino come galattorrea, ginecomastia e amenorrea.

Gli effetti indesiderati extrapiramidali sono molto rari nei neonati e nei bambini piccoli ed eccezionali in soggetti adulti. Tali effetti scompaiono spontaneamente e completamente con la sospensione del trattamento.

Altri effetti indesiderati relativi al sistema nervoso centrale quali convulsioni, agitazione e sonnolenza sono anche molto rari e riportati principalmente nei neonati e bambini.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

Gerdi: avvertenze per l’uso

Attenersi rigorosamente alle dosi consigliate e non utilizzare mai il prodotto per trattamenti protratti (vedere paragrafo 4.2).

Utilizzo durante l’allattamento

Il verificarsi di effetti avversi, in particolare di effetti cardiaci, non puĂ² essere escluso dopo l’esposizione attraverso il latte materno. In tal caso occorre decidere se cessare l’allattamento al seno o cessare/sospendere la terapia a base di domperidone valutando i vantaggi dell’allattamento al seno per il bambino e i benefici della terapia per la madre (vedere paragrafo 4.6).

Utilizzo in pediatria

Effetti indesiderati di tipo neurologico (vedere paragrafo 4.8) sono rari. PoichĂ© durante i primi mesi di vita le funzioni metaboliche e la barriera emato- encefalica non sono pienamente sviluppati, il rischio di effetti indesiderati di tipo neurologico è piĂ¹ elevato nei bambini piccoli. Pertanto, l’uso del prodotto è controindicato nei bambini di etĂ  inferiore ai 12 anni e negli adolescenti al di sotto dei 35 kg di peso.

Il sovradosaggio puĂ² causare sintomi extrapiramidali nei bambini, ma altre cause devono essere prese in considerazione.

Utilizzo in pazienti con insufficienza epatica

Poiché il domperidone è prevalentemente metabolizzato nel fegato, il medicinale non deve essere usato nei pazienti con insufficienza epatica.

Compromissione renale

L’emivita di eliminazione di domperidone viene prolungata in caso di insufficienza renale grave.

In pazienti con insufficienza renale grave (creatinina sierica >6 mg/100 ml, cioè >0,6 mmol/I) si è verificato un aumento dell’emivita di eliminazione del farmaco da 7,4 a 20,8 ore, ma i livelli plasmatici del farmaco sono apparsi piĂ¹ bassi che in volontari sani. PoichĂ© solo una quantitĂ  molto piccola di farmaco immodificato viene escreta per via renale, è improbabile che la dose di una singola somministrazione necessiti di correzione in pazienti con insufficienza renale. In caso di somministrazione ripetuta, la frequenza di dosaggio di domperidone deve essere ridotta a una o due volte al giorno a seconda della gravitĂ  della compromissione. PuĂ² inoltre essere necessario ridurre il dosaggio. Tali pazienti in terapia prolungata devono essere regolarmente seguiti.

Effetti cardiovascolari

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Domperidone è stato associato al prolungamento dell’intervallo QT all’elettrocardiogramma. Durante la sorveglianza post-commercializzazione, sono stati riscontrati casi molto rari di prolungamento dell’intervallo QT e torsioni di punta nei pazienti che assumono domperidone. Tali casi includevano pazienti con fattori di rischio confondenti, disturbi elettrolitici e trattamento concomitante che potrebbero essere stati fattori contribuenti (vedere paragrafo 4.8).

Domperidone deve essere utilizzato alla dose minima efficace in adulti e bambini.

Domperidone è controindicato nei pazienti con noto prolungamento esistente degli intervalli di conduzione cardiaca, in particolare dell’intervallo QTc, nei pazienti con significativi disturbi elettrolitici (ipopotassiemia, iperpotassiemia, ipomagnesemia), o bradicardia, o nei pazienti affetti da patologie cardiache preesistenti, quali insufficienza cardiaca congestizia a causa del maggiore rischio di aritmia ventricolare (vedere paragrafo 4.3). Disturbi elettrolitici (ipopotassiemia, iperpotassiemia, ipomagnesemia) o bradicardia sono noti per essere condizioni che aumentano il rischio proaritmico.

Il trattamento con domperidone deve essere interrotto in presenza di segni o sintomi associati ad aritmia cardiaca e i pazienti devono consultare il medico.

Si deve consigliare ai pazienti di segnalare tempestivamente eventuali sintomi cardiaci.

Informazioni importanti su alcuni eccipienti

Le compresse effervescenti e il granulato effervescente contengono aspartame, una fonte di fenilalanina, che rende il medicinale non adatto per i soggetti con fenilchetonuria o altri difetti del metabolismo della fenilalanina. Una bustina di granulato effervescente contiene:

saccarosio, pertanto i soggetti affetti da rari problemi eraditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio e galattosio o da insufficienza di sucrasi-isomaltasi non devono assumere questo medicinale. In caso di diabete o diete a basso contenuto di zuccheri, il contenuto di saccarosio deve essere tenuto in considerazione.

430 mg di sodio. Di ciĂ² devono tenere conto i pazienti in dieta iposodica.

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Le compresse effervescenti contengono:

113 mg di potassio (3 mmol) per compressa. Di ciĂ² devono tenere conto i pazienti con ridotta funzionalitĂ  renale o in dieta ipopotassica.

sorbitolo, pertanto i soggetti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco