Icandra: effetti collaterali e controindicazioni

Icandra: effetti collaterali e controindicazioni

Icandra 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film (Vildagliptin + Metformina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Icandra è indicato nel trattamento di pazienti con diabete mellito di
tipo 2 che non sono in grado di ottenere un sufficiente controllo
glicemico con la somministrazione delle dosi massime tollerate della
sola metformina orale o che sono già in terapia con una associazione di
vildagliptin e metformina somministrate in compresse separate.

Icandra 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Icandra 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Icandra 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Icandra 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film: controindicazioni

− Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli
eccipienti. − Chetoacidosi diabetica o pre-coma diabetico. −
Insufficienza renale o disfunzione renale definita come clearance della
creatinina < 60 ml/min

(vedere paragrafo 4.4). − Condizioni acute potenzialmente in grado di
alterare la funzione renale, come

− disidratazione,

infezione grave,

− shock,

− somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati (vedere
paragrafo 4.4). − Patologie acute o croniche che possono causare ipossia
tissutale, come

insufficienza cardiaca o respiratoria,

− recente infarto del miocardio,

− shock. − Compromissione della funzionalità epatica (vedere paragrafi 4.2,
4.4 e 4.8). − Intossicazione alcolica acuta, alcolismo. − Allattamento (vedere
paragrafo 4.6).

Icandra 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali

Non sono stati effettuati studi clinici a scopo terapeutico con Icandra. E’ stata comunque dimostrata la bioequivalenza di Icandra con vildagliptin e metformina somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 5.2). I dati qui presentati si riferiscono alla somministrazione contemporanea di vildagliptin e metformina, dove vildagliptin è stato aggiunto alla metformina. Non sono stati effettuati studi in cui la metformina è stata aggiunta a vildagliptin.

Riassunto del profilo di sicurezza

La maggior parte delle reazioni avverse è stata di natura lieve e transitoria e non ha richiesto l’interruzione della terapia. Non è stata rilevata alcuna associazione tra le reazioni avverse e l’età, l’etnia, la durata dell’esposizione o la dose giornaliera.

Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite). In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e la funzionalità epatica è ritornata nella norma dopo la sospensione del trattamento. Dai dati di studi controllati in monoterapia o in terapia di associazione aggiuntiva (add-on) della durata fino a 24 settimane, l’incidenza degli aumenti di livelli di ALT o AST ≥ 3 volte il limite superiore della norma (classificato come presente in almeno 2 controlli consecutivi o alla visita finale durante il trattamento) è risultata rispettivamente 0,2%, 0,3% e 0,2% per vildagliptin 50 mg una volta al giorno, vildagliptin 50 mg due volte al giorno e tutti i farmaci di confronto. Questi aumenti delle transaminasi sono stati generalmente asintomatici, di natura non progressiva e non associati a colestasi o ittero.

Sono stati riportati rari casi di angioedema con vildagliptin, con un’incidenza simile al gruppo di controllo. La maggioranza dei casi è stata riportata quando vildagliptin è stato somministrato in associazione a un ACE inibitore. La maggior parte degli eventi è stata di moderata severità e si è risolta nel corso del trattamento con vildagliptin.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto vildagliptin in studi in doppio-cieco come monoterapia e terapie di associazione aggiuntiva (add-on), sono elencate di seguito secondo la classificazione sistemica organica e la frequenza assoluta. Le reazioni avverse elencate in Tabella 5 si basano sulle informazioni dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto della metformina disponibili a livello europeo (EU). La frequenza è definita come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Tabella 1 Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno in associazione aggiuntiva (add-on) con metformina in confronto a placebo più metformina in studi in doppio cieco (N=208)

Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune Ipoglicemia
Patologie del sistema nervoso
Comune Tremore
Comune Mal di testa
Comune Capogiri
Non comune Affaticamento
Patologie gastrointestinali
Comune Nausea

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Negli studi clinici controllati effettuati con l’associazione di vildagliptin 100 mg al giorno più metformina non sono stati riportati ritiri dovuti a reazioni avverse, sia nel gruppo vildagliptin 100 mg al giorno più metformina che nel gruppo placebo più metformina.

Negli studi clinici, l’incidenza di ipoglicemia è risultata comune nei pazienti che hanno ricevuto vildagliptin in associazione a metformina (1%) e non comune nei pazienti che hanno ricevuto placebo + metformina (0,4%). Non sono stati riportati gravi eventi ipoglicemici nei bracci con vildagliptin.

Negli studi clinici, il peso non è variato rispetto al basale quando alla metformina sono stati associati 100 mg di vildagliptin al giorno (+0,2 kg e -1,0 kg per vildagliptin e placebo, rispettivamente).

Studi clinici di durata fino a più di 2 anni non hanno mostrato alcun segnale aggiuntivo di sicurezza o rischi non previsti quando vildagliptin era associato a metformina.

Associazione con una sulfonilurea

Tabella 2 Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 50 mg di vildagliptin due volte al giorno in associazione con metformina e una sulfonilurea (N=157)

Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune Ipoglicemia
Patologie del sistema nervoso
Comune Capogiri, tremore
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune Iperidrosi
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune Astenia

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Non ci sono stati ritiri dovuti a reazioni avverse riportate nel gruppo di trattamento con vildagliptin+metformina+glimepiride rispetto allo 0,6% nel gruppo di trattamento con placebo+metformina+glimepiride.

L’incidenza di ipoglicemia è stata comune in entrambi i gruppi di trattamento (5,1% per il gruppo vildagliptin+metformina+glimepiride rispetto a 1,9% del gruppo placebo+metformina+glimepiride). Nel gruppo vildagliptin è stato segnalato un evento di ipoglicemia grave.

Alla fine dello studio l’effetto sul peso corporeo medio è stato neutro (+0,6 kg nel gruppo vildagliptin e -0,1 kg nel gruppo placebo).

Associazione con insulina

Tabella 3 Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno in associazione con insulina (con o senza metformina) in studi in doppio cieco (N=371)

Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Comune Diminuzione di glucosio nel sangue
Patologie del sistema nervoso
Comune Mal di testa, brividi
Patologie gastrointestinali
Comune Nausea, malattia da riflusso gastro-esofageo
Non comune Diarrea, flatulenza

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Negli studi clinici controllati effettuati con l’associazione di vildagliptin 50 mg due volte al giorno più insulina, con o senza metformina in concomitanza, l’incidenza complessiva di ritiri dovuti a reazioni avverse è stata di 0,3% nel gruppo di trattamento con vildagliptin e non ci sono stati ritiri nel gruppo placebo.

L’incidenza di ipoglicemia è stata simile in entrambi i gruppi di trattamento (14,0% nel gruppo vildagliptin rispetto a 16,4% nel gruppo placebo). Due pazienti nel gruppo vildagliptin e 6 pazienti nel gruppo placebo hanno riportato eventi ipoglicemici gravi.

Alla fine dello studio l’effetto sul peso corporeo medio è stato neutro (+0,6 kg dal basale nel gruppo vildagliptin e nessuna variazione di peso nel gruppo placebo).

Ulteriori informazioni sui singoli principi attivi dell’associazione fissa

Vildagliptin

Tabella 4 Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno come monoterapia in studi in doppio cieco (N=1855)

Infezioni e infestazioni
Molto raro Infezione del tratto respiratorio superiore
Molto raro Nasofaringite
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune Ipoglicemia
Patologie del sistema nervoso
Comune Capogiri
Non comune Mal di testa
Patologie vascolari
Non comune Edema periferico
Patologie gastrointestinali
Non comune Stipsi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comune Artralgia

Descrizione di reazioni avverse selezionate

L’incidenza complessiva dei ritiri da studi controllati in monoterapia dovuti a reazioni avverse non è stata superiore nei pazienti trattati con vildagliptin a dosi di 100 mg al giorno (0,3%) rispetto a quelli trattati con placebo (0,6%) o medicinali di confronto (0,5%).

In studi controllati comparativi in monoterapia, l’ipoglicemia è risultata non comune e riportata nello 0,4% (7 su 1.855) dei pazienti trattati con vildagliptin alla dose di 100 mg al giorno rispetto allo 0,2% (2 su 1.082) dei pazienti nei gruppi trattati con un medicinale di confronto o con placebo, senza alcun evento serio o severo segnalato.

Negli studi clinici, il peso non è variato rispetto al basale quando vildagliptin 100 mg al giorno è stato somministrato in monoterapia (-0,3 kg e -1,3 kg per vildagliptin e placebo, rispettivamente).

Studi clinici di durata fino a 2 anni non hanno mostrato alcun segnale aggiuntivo di sicurezza o rischi non previsti quando vildagliptin era associato a metformina.

Metformina

Tabella 5 Reazioni avverse relative al componente metformina

Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto raro Riduzione dell’assorbimento della vitamina B12 e acidosi lattica*
Patologie del sistema nervoso
Comune Sapore metallico
Patologie gastrointestinali
Molto comune Nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito
Patologie epatobiliari
Molto raro Anomalie dei test di funzionalità epatica o epatite**
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto raro Reazioni cutanee quali eritema, prurito e orticaria

*Molto raramente è stata osservata una riduzione nell’assorbimento della vitamina B12 con riduzione dei livelli serici in pazienti trattati con metformina per lunghi periodi. Se il paziente presenta anemia megaloblastica, si raccomanda di considerare tale eziologia.

**Sono stati riportati casi isolati di anomalie dei test di funzionalità epatica o epatite che si sono risolti dopo sospensione della metformina.

Le reazioni avverse gastrointestinali si verificano più frequentemente all’inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente. Per prevenirli si raccomanda di assumere la metformina in 2 dosi giornaliere, durante o dopo i pasti. Anche un lento aumento della dose può migliorare la tollerabilità gastrointestinale.

Esperienza post-marketing

Tabella 6 Reazioni avverse post-marketing

Patologie gastrointestinali
Non nota Pancreatite
Patologie epatobiliari
Non nota Epatite (reversibile dopo interruzione del medicinale) Test di funzionalità epatica alterati (reversibili dopo interruzione del medicinale)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non nota Orticaria Lesioni cutanee bollose ed esfoliative

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Icandra 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso

Generali Icandra non è un sostituto dell’insulina nei pazienti insulino
dipendenti e non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1.

Acidosi lattica L’acidosi lattica è una complicazione metabolica molto rara
ma grave che si verifica a causa dell’accumulo di metformina. I casi segnalati
di acidosi lattica in pazienti in trattamento con metformina si sono verificati
principalmente in pazienti diabetici con significativa insufficienza renale. Nei
pazienti con compromissione della funzionalità epatica, la clearance del lattato
può essere limitata. L’incidenza di acidosi lattica può e deve essere ridotta
anche verificando altri fattori di rischio associati, come diabete scarsamente
controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessiva assunzione di alcol,
insufficienza epatica e qualsiasi condizione associata con ipossia (vedere anche
paragrafi 4.3 e 4.5).

Diagnosi di acidosi lattica

L’acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale e
ipotermia seguita da coma. I rilievi di laboratorio di valore diagnostico sono:
diminuito pH ematico, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l ed un
aumento del deficit anionico e del rapporto lattato/piruvato. Se si sospetta
acidosi metabolica, deve essere sospeso il trattamento con il medicinale ed il
paziente deve essere immediatamente ospedalizzato (vedere paragrafo 4.9).

Compromissione della funzionalità renale PoichĂ© la metformina è escreta dal
rene, le concentrazioni della creatinina nel siero devono essere controllate con
regolarità: -almeno una volta all’anno in pazienti con normale funzionalità
renale -almeno da due a quattro volte all’anno in pazienti con livelli della
creatinina sierica ai limiti

superiori della norma e nei pazienti anziani.

La compromissione della funzionalità renale è un fenomeno frequente e
asintomatico nei pazienti anziani. Deve essere esercitata particolare cautela in
situazioni in cui la funzionalità renale può diventare insufficiente, per
esempio quando si instaura una terapia antipertensiva o con diuretici oppure
quando si inizia un trattamento con FANS.

Compromissione della funzionalità epatica I pazienti con compromissione della
funzionalità epatica, compresi i pazienti con ALT o AST > 3x ULN prima del
trattamento, non devono essere trattati con Icandra (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e
4.8).

Controllo degli enzimi epatici

Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica
(compresa epatite). In questi casi i pazienti sono stati generalmente
asintomatici, senza conseguenze cliniche e gli esami di funzionalità epatica
sono ritornati nella norma dopo la sospensione del trattamento. Prima di
iniziare il trattamento con Icandra si devono effettuare esami di funzionalità
epatica per conoscere il valore basale del paziente. Durante il trattamento con
Icandra la funzionalità epatica deve essere controllata ogni tre mesi durante il
primo anno di trattamento e in seguito periodicamente. I pazienti che sviluppano
un aumento dei livelli delle transaminasi devono essere controllati con una
seconda valutazione della funzionalità epatica per confermare i risultati e
devono essere poi seguiti con frequenti test di funzionalità epatica fino a
quando la(le) anormalità ritorna(no) a valori normali. Se l’aumento dei livelli
di AST o ALT persiste a 3 volte il limite superiore della norma o oltre, si
raccomanda di sospendere la terapia con Icandra. I pazienti che sviluppano
ittero o altri segni che suggeriscono disfunzione epatica, devono sospendere il
trattamento con Icandra.

Dopo la sospensione del trattamento con Icandra e la normalizzazione dei
parametri della funzionalità epatica, il trattamento con Icandra non deve essere
ripreso.

Insufficienza cardiaca L’esperienza sulla terapia con vildagliptin in
pazienti con insufficienza cardiaca congestizia di classe funzionale I-II
secondo la New York Heart Association (NYHA) è limitata e quindi vildagliptin
deve essere usato con prudenza in questi pazienti. Non c’è esperienza sull’uso
di vildagliptin in studi clinici in pazienti con classe funzionale NYHA III-IV e
quindi non è raccomandato l’uso in questi pazienti.

La metformina è controindicata in pazienti con insufficienza cardiaca e
pertanto Icandra è controindicato in questa popolazione di pazienti (vedere
paragrafo 4.3).

Patologie della cute In studi non clinici di tossicologia, con vildagliptin
sono state riportate lesioni della pelle, incluse vescicole ed ulcerazioni, alle
estremità delle scimmie (vedere paragrafo 5.3). BenchĂ© negli studi clinici non
sia stata osservata un’aumentata incidenza di lesioni della cute, c’è stata una
limitata esperienza in pazienti con complicanze diabetiche della cute. In
conformità alla cura routinaria del paziente diabetico, si raccomanda pertanto
il monitoraggio di eventuali patologie della cute, come vescicole e ulcerazioni.

Chirurgia Poiché Icandra contiene metformina, il trattamento deve essere
interrotto 48 ore prima di un intervento di chirurgia elettiva in anestesia
generale e non deve normalmente essere ripreso prima delle 48 ore successive
all’intervento.

Somministrazione di agenti di contrasto iodati La somministrazione
intravascolare di agenti di contrasto iodati in esami radiologici può portare a
insufficienza renale. Pertanto, a causa della presenza del principio attivo
metformina, il trattamento con Icandra deve essere interrotto prima o al momento
dell’esecuzione dell’esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48
ore successive e solo dopo che la funzione renale sia stata rivalutata e
riscontrata normale (vedere paragrafo 4.5).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco