Ipolab: effetti collaterali e controindicazioni

Ipolab: effetti collaterali e controindicazioni

Ipolab compresse rivestite con film (Labetalolo Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

IPOLAB compresse è indicato nel trattamento degli stati ipertensivi di ogni grado (lievi, moderati e gravi) allorquando sia richiesta una terapia antiipertensiva orale.

Ipolab compresse rivestite con film: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Ipolab compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Ipolab compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Ipolab compresse rivestite con film: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, ipersensibilità ad altri ?- bloccanti. Blocco atrio-ventricolare di 2° e 3°, insufficienza cardiaca resistente al trattamento

con digitalici, insufficienza renale grave, acidosi diabetica, bradicardia marcata, shock cardiogeno ed altre condizioni associate con ipotensione severa e prolungata, feocromocitoma non trattato, episodi acuti di asma

Ipolab compresse rivestite con film: effetti collaterali

Le reazioni avverse segnalate per il labetalolo riportate nella tabella, sono classificate secondo il dizionario MedDRA per SOC e in ordine di frequenza:

Classificazione per Sistemi e Organi Comune da ≥ 1/100 a < 1/10 Non Comune da ≥ 1/1.000 a < 1/100 Raro da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000 Molto Raro <1/10.000 Non Nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie del Sistema Emolinfopoietico Disturbi della crasi ematica Positività degli anticorpi antinucleo non associata a patologia
Patologie del Sistema Nervoso Tremori, vertigini, cefalea, letargia, astenia, depressione, crampi e formicolii al cuoio capelluto Sogni vividi, sudorazione
Patologie Cardiache Bradicardia, blocco cardiaco Edema malleolare
Patologie Vascolari Ipotensione posturale
Patologie Respiratorie, Toraciche e Mediastiniche Broncospasmo, dispnea Secchezza della mucosa nasale
Patologie Gastrointestinali Dolore epigastrico, nausea, vomito
Patologie Epatobiliari Epatite, ittero (epatocellulare che colestatico), valori aumentati dei test di funzionalità epatica e necrosi epatica
Patologie della Cute e del Tessuto Sottocutaneo Rash, prurito, angioedema Eruzioni cutanee talvolta di tipo lichenoide
Patologie del Sistema Muscoloscheletrico e del Tessuto Connettivo Lupus eritematosus sistemico
Patologie Renali e Urinarie Mancata eiaculazione, ritenzione urinaria acuta, disturbi della minzione
Patologie dell’occhio secchezza degli occhi con irritazione e disturbi della visione
Patologie Sistemiche Febbre da farmaco, miopatia tossica

Ipolab compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso

La sospensione del trattamento con beta-bloccanti deve essere effettuata mediante una riduzione graduale del dosaggio.

Asma e broncospasmo

I beta-bloccanti, anche quelli cardioselettivi, non devono venire impiegati nei pazienti asmatici o con precedenti anamnestici di bronco ostruzione, tranne nel caso in cui non sia possibile un trattamento alternativo. In questi casi deve essere valutato attentamente il rischio di indurre broncospasmo e devono essere prese adeguate precauzioni.

L’eventuale comparsa di broncospasmo puĂ² essere controllata facendo ricorso a broncodilatatori selettivi per via inalatoria (a dosaggi eventualmente maggiori di quelli abituali nell’asma). Nel caso fosse richiesto un ulteriore trattamento, si raccomanda di somministrare 1 mg di atropina per via endovenosa. In caso di mancata risoluzione del broncospasmo occorre interrompere il trattamento.

Danno epatico

Usare con cautela nei pazienti con danno epatico i quali possono presentare concentrazioni plasmatiche di labetalolo superiori alla norma a causa del ridotto metabolismo. Vi sono state rare segnalazioni di grave danno epatocellulare, di solito reversibile, associato alla terapia con labetalolo a breve e lungo termine. Alla comparsa dei primi sintomi di disfunzione epatica devono essere effettuati appropriati test di laboratorio. Qualora i risultati evidenzino la presenza di danno epatico o in presenza di ittero, il labetalolo deve essere interrotto e non piĂ¹ somministrato. Di conseguenza tali pazienti possono richiedere dosi di IPOLAB inferiori a quelle usuali.

Cardiopatie

In caso di insufficienza cardiaca, prima di iniziare la terapia i pazienti devono essere sottoposti a un opportuno trattamento con digitalici e diuretici. Come per tutti i beta-bloccanti, i pazienti, specie quelli con cardiopatia ischemica, non devono interrompere bruscamente l’assunzione del medicinale.

Altre avvertenze

I beta-bloccanti possono aggravare i disturbi circolatori periferici.

I beta-bloccanti possono mascherare i sintomi di tireotossicosi. E’ richiesta particolare cautela nel caso di pazienti diabetici con forti oscillazioni della glicemia ,digiuno stretto e strenuo esercizio fisico a causa della possibilità di gravi stati ipoglicemici. Segni di ridotta glicemia (particolarmente la tachicardia) possono essere mascherate durante il trattamento con labetalolo.

Qualora un paziente in trattamento con IPOLAB dovesse essere sottoposto ad anestesia generale occorre informare l’anestesista di tale terapia.

Con l’uso di farmaci beta-bloccanti si sono verificate eruzioni cutanee e/o secchezza degli occhi. L’incidenza riportata è bassa e nella maggior parte dei casi i sintomi sono scomparsi con la sospensione del trattamento.

Sino ad oggi non sono stati segnalati in letteratura casi di assuefazione o dipendenza dal farmaco. I pazienti in corso di trattamento con beta-bloccanti, possono essere piĂ¹ reattivi (con maggior rischio di reazioni anafilattiche) ad esposizioni sia accidentali che diagnostiche o

terapeutiche di allergeni vari. Tali pazienti possono risultare meno sensibili alle dosi usuali di adrenalina impiegate per il trattamento delle reazioni allergiche.

Attenzione: questo medicinale contiene lattosio anidro e pertanto pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco