Isaprandil: effetti collaterali e controindicazioni

Isaprandil: effetti collaterali e controindicazioni

Isaprandil (Metoclopramide Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Adulti:

Trattamento sintomatico dell’iperacidità (dolori e bruciore dello stomaco), quando accompagnato da rallentamento gastrico e nausea.

Isaprandil: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Isaprandil ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Isaprandil, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Isaprandil: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti o ad altre sostanze correlate dal punto di vista chimico. La metoclopramide non deve essere utilizzata nei casi in cui la stimolazione della motilità intestinale possa rivelarsi pericolosa, per esempio in presenza di emorragia gastrointestinale, perforazione, ostruzione meccanica.

La metoclopramide è controindicata nei pazienti affetti da glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica, morbo di Parkinson e altre affezioni extrapiramidali conclamate o in corso di terapia con anticolinergici o in corso di trattamento con farmaci potenzialmente in grado di determinare reazioni extrapiramidiali (v. par. 4.5); insufficienza renale.

Non è consigliabile l’uso del prodotto nei soggetti che abbiano già evidenziato discinesie tardive da farmaci. Primo trimestre di gravidanza e Allattamento (v. par. 4.6) .

La metoclopramide è controindicata nei neonati. Bambini sotto i 16 anni.

Isaprandil: effetti collaterali

Gli effetti indesiderati più segnalati con la metoclopramide sono agitazione, sonnolenza e astenia. Patologie del sistema nervoso e disturbi psichiatrici

Sintomi extrapiramidali: distonia acuta e discinesia, sindrome parkinsoniana, acatisia, anche in seguito alla somministrazione di una singola dose del farmaco, perticolarmente nei bambini e nei giovani adulti (vedere paragrafo 4.4)

Il farmaco può determinare reazioni extrapiramidali di vario tipo, generalmente di tipo distonico. Esse possono includere spasmi facciali, trisma, torcicollo, spasmi dei muscoli extra-oculari con crisi oculogire, posizioni anomale della testa. L’uso prolungato della metoclopramide può determinare nel soggetto anziano lo sviluppo di discinesia tardiva, sindrome potenzialmente irreversibile, caratterizzata da difficoltà di movimento e anormale accentuato tono muscolare. Il rischio di sviluppare la sindrome sembra correlato alla durata del trattamento ed alla dose cumulativa. La discinesia tardiva può recedere, parzialmente o completamente, con la sospensione della metoclopramide entro qualche mese; il suo trattamento, non essendone stato individuato uno adeguato, non potrà essere sintomatico.

Sono stati inoltre segnalati effetti indesiderati centrali (depressione).

Sono stati inoltre segnalati effetti indesiderati cardiaci (tachicardia sopraventricolare), e renali (riduzione del flusso plasmatico o renale), per cui si raccomanda cautela nel trattamento di soggetti con anamnesi positiva per patologia a carico di questi organi.

Patologie del sistema emolinfopoietico

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Metaemoglobinemia che potrebbe essere correlata ad un deficit della NADH citocromo b5 reduttasi, particolarmente nei neonati.

La metoclopramide può stimolare la secrezione di prolattina, che può essere associata a galattorrea ed alterazioni mestruali nelle donne e ad impotenza nell’uomo. Nei pazienti portatori di feocromocitoma sono state segnalate crisi ipertensive talora ad esito fatale. Tali crisi possono essere controllate mediante l’uso di fentolamina. Sono stati inoltre segnalati: insonnia, cefalee, vertigini, nausea e vomito, ginecomastia, disturbi intestinali, rash cutanei.

Isaprandil: avvertenze per l’uso

Si possono manifestare disturbi extrapiramidali, particolarmente nei bambini e nei giovani adulti e/o quando si utilizzano dosi elevate (vedere paragrafo 4.8 “Effettì ìndesìderatì”).

Particolare cautela deve essere adottata nel trattamento di pazienti con insufficienza epatica o renale, nei quali la metabolizzazione e l’eliminazione della metoclopramide può essere sostanzialmente compromessa con conseguente alterazione dei suoi parametri farmacocinetici. Il possibile incremento dei livelli di prolattina

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dovrebbe essere, nei pazienti affetti da tumore al seno, attentamente considerato. E’ sconsigliato l’uso concomitante della metoclopramide con bevande alcoliche.

Le compresse effervescenti contengono sorbitolo: usare con cautela in pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio.

Il granulato effervescente (bustine) contiene saccarosio: usare con cautela in pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento glucosio-galattosio o da insufficienza di saccarasi- isomaltasi.

Una bustina, inoltre, contiene 430 mg di sodio. Di ciò devono tenere conto i pazienti in dieta iposodica. Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco