Jentadueto: effetti collaterali e controindicazioni

Jentadueto: effetti collaterali e controindicazioni

Jentadueto 2,5 mg/1000 mg (Metformina Cloridrato + Linagliptin) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento di pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2:

Jentadueto è indicato in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti inadeguatamente controllati dalla dose massima tollerata di metformina come monoterapia, o già trattati con l’associazione di linagliptin e metformina.

Jentadueto è indicato in associazione con una sulfanilurea (cioè terapia di associazione tripla) in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico in pazienti adulti inadeguatamente controllati dalla dose massima tollerata di metformina.

Jentadueto è indicato in associazione con insulina (cioè terapia di associazione tripla) in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti quando insulina e metformina da sole non forniscono un controllo glicemico adeguato.

Jentadueto 2,5 mg/1000 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Jentadueto 2,5 mg/1000 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Jentadueto 2,5 mg/1000 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Jentadueto 2,5 mg/1000 mg: controindicazioni

IpersensibilitĂ  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Chetoacidosi diabetica, pre-coma diabetico.

Insufficienza renale o disfunzione renale (clearance della creatinina < 60 ml/min).

Condizioni acute con potenziale alterazione della funzionalitĂ  renale come: disidratazione, grave infezione, shock.

Malattia acuta o cronica che puĂ² causare ipossia tissutale come: insufficienza cardiaca o respiratoria, infarto miocardico recente, shock.

Compromissione epatica, intossicazione acuta da alcol, alcolismo (vedere paragrafo 4.5).

Jentadueto 2,5 mg/1000 mg: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Associazione a dose fissa

La reazione avversa piĂ¹ frequentemente segnalata per linagliptin piĂ¹ metformina è stata la diarrea (0,9%) con una frequenza paragonabile a metformina piĂ¹ placebo (1,2%).

L’ipoglicemia puĂ² insorgere quando Jentadueto è somministrato in associazione con sulfanilurea (? 1 caso su 10 pazienti).

La sicurezza di linagliptin 2,5 mg due volte al giorno (o il suo bioequivalente di 5 mg una volta al giorno) in associazione con metformina è stata valutata in oltre 3.500 pazienti con diabete mellito di tipo 2. In studi controllati con placebo, piĂ¹ di 1.300 pazienti sono stati trattati con la dose terapeutica di 2,5 mg di linagliptin due volte al giorno (o il suo bioequivalente di 5 mg di linagliptin una volta al giorno) in associazione con metformina per ? 12/24 settimane.

Nell’analisi aggregata di quattro studi clinici controllati con placebo l’incidenza globale delle reazioni avverse in pazienti trattati con placebo e metformina è risultata paragonabile a quella osservata con linagliptin 2,5 mg e metformina (50,6 e 47,8%). La sospensione della terapia a causa di reazioni avverse è stata paragonabile tra pazienti che hanno ricevuto placebo e metformina e pazienti trattati con linagliptin e metformina (2,6% e 2,3%).

Reazioni avverse segnalate quando linagliptin e metformina sono stati associati con sulfanilurea

In uno studio linagliptin è stato somministrato come aggiunta alla terapia di metformina piĂ¹ sulfanilurea. Quando linagliptin e metformina sono stati somministrati in associazione con una sulfanilurea, l’ipoglicemia è stata la reazione avversa piĂ¹ frequentemente segnalata (linagliptin piĂ¹ metformina piĂ¹ sulfanilurea 22,9% rispetto a 14,8% relativo a placebo piĂ¹ metformina piĂ¹ sulfanilurea).

Reazioni avverse segnalate quando linagliptin e metformina sono stati associati con insulina

Quando linagliptin e metformina sono stati somministrati in associazione con insulina, l’ipoglicemia è stata la reazione avversa piĂ¹ frequentemente segnalata, ma verificatasi con frequenza comparabile a placebo e metformina associati a insulina (linagliptin piĂ¹ metformina piĂ¹ insulina 29,5% rispetto a 30,9% nel gruppo placebo piĂ¹ metformina piĂ¹ insulina), con frequenza minore di episodi gravi (1,5% rispetto a 0,9%).

Tabella delle reazioni avverse

Reazioni avverse segnalate con l’associazione a dose fissa

Le reazioni avverse segnalate in tutti gli studi clinici con Jentadueto sono elencate di seguito in accordo alla classificazione per sistemi e organi. Le reazioni avverse note associate ad ogni singolo principio attivo, ma che non sono state osservate negli studi clinici con Jentadueto, possono manifestarsi durante il trattamento con questo medicinale.

Le reazioni avverse sono elencate per classi di sistemi e organi e per frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1/10.000, < 1/1.000), o molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Reazioni avverse nel regime di trattamento linagliptin più metformina
Infezioni ed infestazioni
Nasofaringite non comune
Disturbi del sistema immunitario
Ipersensibilità (ad esempio iperreattività bronchiale) non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Tosse non comune
Patologie gastrointestinali
Riduzione dell’appetito non comune
Diarrea comune
Nausea non comune
Pancreatite non nota
Vomito non comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Angioedema* raro
Orticaria* raro
Eruzione cutanea* non comune
Prurito non comune
Pemfigoide bolloso* non nota
Esami diagnostici
Aumento dell’amilasi ematica non comune

*Sulla base dell’esperienza post-marketing

Reazioni avverse segnalate quando linagliptin e metformina sono stati associati a sulfanilurea Quando linagliptin e metformina sono stati somministrati in associazione con una sulfanilurea, l’ipoglicemia è stata identificata come ulteriore reazione avversa in queste condizioni.

Tabella 2 Ulteriori reazioni avverse segnalate nei pazienti quando linagliptin e metformina sono stati associati a sulfanilurea*:

Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Reazioni avverse nel regime di trattamento linagliptin più metformina più sulfanilurea
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipoglicemia molto comune

* Per ulteriori informazioni consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto della specifica sulfanilurea

Nessuno degli episodi di ipoglicemia è stato classificato come grave.

Reazioni avverse segnalate quando linagliptin e metformina sono stati associati a insulina

Quando linagliptin e metformina sono stati somministrati in associazione con insulina, la stipsi è stata identificata come ulteriore reazione avversa in queste condizioni. L’associazione di linagliptin e metformina somministrati con insulina puĂ² essere associata con un aumento del rischio di eventi epatici.

Tabella 3 Ulteriori reazioni avverse segnalate nei pazienti quando linagliptin e metformina sono stati associati a insulina*:

Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Reazioni avverse nel regime di trattamento linagliptin più metformina più insulina
Patologie gastrointestinali
Stipsi non comune
Patologie epatobiliari
Disturbi della funzionalità epatica* non comune**

* Per ulteriori informazioni consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto dell’insulina e della metformina

** Questa frequenza è calcolata sui dati aggregati di 549 pazienti

Ulteriori informazioni sui singoli componenti

Le reazioni avverse precedentemente segnalate con uno dei singoli principi attivi possono essere potenziali reazioni avverse con Jentadueto, anche se non osservate negli studi clinici con questo medicinale.

Linagliptin:

Tutte le reazioni avverse identificate della monoterapia con linagliptin sono descritte anche per Jentadueto nella Tabella 1.

Metformina:

Le reazioni avverse note con metformina che non sono state segnalate nei pazienti che hanno ricevuto Jentadueto sono elencate nella Tabella 4.

Tabella 4 Reazioni avverse segnalate nei pazienti che hanno ricevuto metformina* come monoterapia e che non sono state osservate nei pazienti che hanno ricevuto Jentadueto

Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Reazioni avverse nel regime di trattamento metformina in monoterapia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Acidosi lattica molto raro
Carenza di vitamina B12 molto raro
Patologie del sistema nervoso
Disturbi del gusto comune
Patologie gastrointestinali
Dolore addominale molto comune
Patologie epatobiliari
Epatite molto raro
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Reazioni cutanee come eritema, orticaria molto raro

* Per ulteriori informazioni consultare il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto della metformina

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Durante l’inizio della terapia con Jentadueto o con metformina cloridrato da sola si verificano piĂ¹ frequentemente disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e diminuzione dell’appetito (Tabella 1) e dolore addominale (Tabella 3) che si risolvono spontaneamente nella maggior parte dei casi. Come prevenzione, si raccomanda di assumere Jentadueto in due dosi giornaliere, durante o dopo i pasti. Un aumento graduale della dose puĂ² inoltre migliorare la tollerabilitĂ  gastrointestinale.

Il trattamento a lungo termine con metformina è stato associato ad una diminuzione dell’assorbimento di vitamina B12 (Tabella 3) che molto raramente puĂ² risultare in una carenza clinicamente significativa di vitamina B12 (ad esempio anemia megaloblastica).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Jentadueto 2,5 mg/1000 mg: avvertenze per l’uso

Generali

Jentadueto non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1 o per il trattamento della chetoacidosi diabetica.

Ipoglicemia

Quando linagliptin è stato aggiunto ad una sulfanilurea (metformina come terapia di base), l’incidenza di ipoglicemia era aumentata rispetto a quella del placebo.

Le sulfaniluree e l’insulina sono note per causare ipoglicemia. Pertanto si consiglia cautela quando Jentadueto è usato in associazione con una sulfanilurea e/o insulina. PuĂ² essere considerata una riduzione della dose di sulfanilurea o insulina (vedere paragrafo 4.2).

L’ipoglicemia non è identificata come reazione avversa per linagliptin, metformina o linagliptin piĂ¹ metformina. Negli studi clinici, le frequenze di episodi di ipoglicemia sono state comparabilmente basse nei pazienti in terapia con linagliptin in associazione con metformina o in pazienti in monoterapia con metformina.

Acidosi lattica

L’acidosi lattica è una complicazione metabolica molto rara ma grave (elevata mortalitĂ  in assenza di un trattamento tempestivo) che puĂ² insorgere a causa dell’accumulo di metformina cloridrato. I casi di acidosi lattica segnalati nei pazienti in terapia con metformina cloridrato si sono verificati principalmente in pazienti diabetici con significativa insufficienza renale. L’incidenza di acidosi lattica puĂ² e deve essere ridotta anche valutando altri fattori di rischio associati come diabete scarsamente controllato, chetosi, digiuno prolungato, eccessivo consumo di alcol, compromissione epatica e qualsiasi altra condizione associata ad ipossia.

Diagnosi

Il rischio di acidosi lattica deve essere considerato nel caso di segni non specifici come crampi muscolari associati a disturbi digestivi, come dolore addominale e grave astenia.

L’acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale e ipotermia seguita da coma. I risultati di laboratorio di valore diagnostico sono pH ematico ridotto, livelli di lattato plasmatico superiori a 5 mmol/l ed un aumento del deficit anionico e del rapporto lattato/piruvato. Se si sospetta acidosi metabolica, deve essere sospeso il trattamento con metformina cloridrato ed il paziente deve essere immediatamente ricoverato (vedere paragrafo 4.9).

FunzionalitĂ  renale

Dato che la metformina cloridrato è escreta dal rene, i livelli di creatinina sierica devono essere determinati prima di iniziare il trattamento e, successivamente, in maniera regolare:

almeno una volta l’anno in pazienti con funzionalità renale normale,

almeno da due a quattro volte l’anno nei pazienti con livelli di creatinina sierica pari al limite superiore della norma o maggiori e nei pazienti anziani.

La riduzione della funzionalitĂ  renale è un fenomeno frequente e asintomatico nei pazienti anziani. Deve essere esercitata particolare cautela in situazioni in cui la funzionalitĂ  renale puĂ² diventare insufficiente,

per esempio quando si instaura una terapia antipertensiva o una terapia con diuretici oppure quando si inizia un trattamento con principi attivi anti-infiammatori non steroidei.

Chirurgia

Poiché Jentadueto contiene metformina cloridrato, il trattamento deve essere interrotto 48 ore prima di un intervento di chirurgia elettiva con anestesia generale, spinale o epidurale. La terapia con Jentadueto non deve essere generalmente ripresa prima delle 48 ore seguenti l’intervento e solo dopo che la funzionalità renale è stata rivalutata e riscontrata nella norma.

Somministrazione di agenti di contrasto iodati

La somministrazione endovenosa di agenti di contrasto iodati nelle indagini radiologiche puĂ² portare a insufficienza renale che è stata associata con l’acidosi lattica in pazienti in terapia con metformina.

Pertanto il trattamento con Jentadueto deve essere interrotto prima o nello stesso momento dell’esame radiologico e non deve essere ripreso prima delle 48 ore successive e solo dopo che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata nella norma (vedere paragrafo 4.5).

Anziani

Deve essere prestata cautela nel trattare pazienti di etĂ  pari o superiore a 80 anni (vedere paragrafo 4.2).

Modifiche delle condizioni cliniche dei pazienti con diabete di tipo 2 precedentemente controllato Poiché Jentadueto contiene metformina, un paziente con diabete di tipo 2 precedentemente ben controllato con Jentadueto che manifesti anomalie di laboratorio o malattie cliniche (specialmente condizioni vaghe e scarsamente definite) deve essere prontamente valutato per la presenza di chetoacidosi o acidosi lattica. La valutazione deve includere elettroliti sierici e chetoni, glicemia e, se indicato, pH ematico, lattato, piruvato e livelli di metformina. Se persiste l’acidosi di entrambe le forme, Jentadueto deve essere interrotto immediatamente e devono essere intraprese appropriate misure correttive.

pancreatite acuta

L’uso degli inibitori della DPP-4 è stato associato al rischio di sviluppare pancreatite acuta. Durante l’esperienza post-marketing con linagliptin sono state spontaneamente segnalate reazioni avverse di pancreatite acuta. I pazienti devono essere informati sui sintomi caratteristici della pancreatite acuta. Se si sospetta una pancreatite, il trattamento con Jentadueto deve essere interrotto; se viene confermata la pancreatite acuta, il trattamento con Jentadueto non deve essere ripreso. Si deve prestare cautela nei pazienti con anamnesi di pancreatite.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco