Juluca: effetti collaterali e controindicazioni

Juluca: effetti collaterali e controindicazioni

Juluca (Dolutegravir + Rilpivirina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Juluca è indicato per il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 (HIV-1) negli adulti in soppressione virologica (HIV-1 RNA <50 copie/mL), in un regime antiretrovirale stabile da almeno sei mesi, con nessuna storia di fallimento virologico e con nessuna resistenza nota o sospetta a qualsiasi inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa o inibitore dell’integrasi (vedere paragrafo 5.1).

Juluca: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Juluca ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Juluca, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Juluca: controindicazioni

IpersensibilitĂ  ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Co-somministrazione con i seguenti medicinali:

dofetilide;

carbamazepina, oxcarbazepina, fenobarbital, fenitoina;

rifampicina, rifapentina;

inibitori della pompa protonica, come omeprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo;

desametasone sistemico, eccetto come una dose singola di trattamento;

erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

Juluca: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

I dati clinici di sicurezza con Juluca sono limitati. Le reazioni avverse riportate piĂ¹ frequentemente considerate possibilmente o probabilmente correlate alla somministrazione combinata di dolutegravir piĂ¹ rilpivirina in 513 soggetti con infezione da HIV-1 negli studi clinici di Fase III (vedere paragrafo 5.1), sono stati diarrea (2%) e cefalea (2%).

La reazione avversa piĂ¹ grave, possibilmente correlata al trattamento con dolutegravir (dai dati aggregati degli studi clinici dalla Fase IIb alla Fase IIIb) osservata in un singolo paziente, è stata una reazione di ipersensibilitĂ  che comprendeva eruzione cutanea ed effetti epatici gravi (vedere paragrafo 4.4).

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse considerate almeno possibilmente correlate al trattamento con i componenti di Juluca dagli studi clinici e dall’esperienza post-marketing sono elencate nella Tabella 2 in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza assoluta. Le frequenze sono definite come molto comune (? 1/10), comune

(da ? 1/100 a < 1/10), non comune (da ?1/1000 a <1/100), raro (da ?1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (non puĂ² essere stimata dai dati disponibili).

Tabella 2: Tabella delle reazioni avverse a Juluca sulla base dello studio e dall’esperienza post marketing con Juluca e i suoi singoli componenti.

Classificazione per sistemi e organi (SOC) Categoria di frequenza * Reazioni avverse al farmaco
Patologie del sistema emolinfopoietico comune diminuzione della conta leucocitaria diminuzione dell’emoglobina diminuzione della conta piastrinica
Disturbi del sistema immunitario non comune ipersensibilitĂ  (vedere paragrafo 4.4)
non nota sindrome da ricostituzione immunitaria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione molto comune aumento del colesterolo totale (a digiuno) aumento del colesterolo LDL (a digiuno)
comune diminuzione dell’appetito
aumento dei trigliceridi (a digiuno)
Disturbi psichiatrici molto comune insonnia
common sogni anormali depressione disturbi del sonno umore depresso ansia
non comune ideazione suicidaria o tentativo di suicidio (in particolare nei pazienti con storia clinica pre-esistente di depressione o malattie psichiatriche)
Patologie del sistema nervoso molto comune cefalea capogiri
comune sonnolenza
Patologie gastrointestinali molto comune nausea
aumento amilasi pancreatica diarrea
comune dolore addominale vomito
flatulenza
aumento della lipasi disturbo addominale
dolore addominale superiore secchezza della bocca
Patologie epatobiliari molto comune aumento delle transaminasi
(aumenti di alanina aminotransferasi – ALT e/o aspartato aminotransferasi – AST)
comune aumento della bilirubina
non comune epatite
raro insufficienza epatica acuta**
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo comune eruzione cutanea prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo non comune artralgia mialgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione comune affaticamento
Esami diagnostici comune aumenti di creatina fosfochinasi (CPK)
*Le frequenze vengono assegnate in base alle frequenze massime osservate negli studi aggregati SWORD o negli studi con i singoli componenti
** Questa reazione avversa è stata identificata attraverso la sorveglianza post-marketing di dolutegravir in combinazione con altri ARV.
La categoria di frequenza ‘raro’ è stata stimata sulla base di rapporti post-marketing.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Variazioni nei parametri biochimici di laboratorio

Dolutegravir e rilpivirina sono stati associati con aumenti della creatinina sierica verificatisi nella prima settimana di trattamento quando somministrati con altri medicinali antiretrovirali. Si sono verificati aumenti della creatinina sierica entro le prime quattro settimane di trattamento con Juluca e sono rimasti stabili per 48 settimane. Un cambiamento medio rispetto al basale di 8,22 ?mol/L (range da -26,5 a 51,2 ?mol/L) si è

osservato dopo 48 settimane di trattamento. Tali cambiamenti sono correlati all’inibizione del trasporto attivo e non sono considerati rilevanti dal punto di vista clinico dal momento che non riflettono una modifica nella velocità di filtrazione glomerulare.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Juluca: avvertenze per l’uso

Trasmissione dell’HIV

Sebbene un’efficace soppressione virale con la terapia antiretrovirale abbia dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, un rischio residuo non puĂ² essere escluso. Si devono prendere precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali.

Reazioni di ipersensibilitĂ 

Sono state riportate reazioni di ipersensibilitĂ  con dolutegravir ed erano caratterizzate da eruzione cutanea, sintomi sistemici, e talvolta, disfunzioni d’organo incluse gravi reazioni epatiche. Juluca deve essere interrotto immediatamente qualora si sviluppino segni o sintomi di reazioni di ipersensibilitĂ  (che comprendono, ma che non sono limitati a, grave eruzione cutanea o eruzione cutanea accompagnata da aumento degli enzimi epatici, febbre, malessere generale, affaticamento, dolori muscolari o articolari, vescicole, lesioni orali, congiuntivite, edema facciale, eosinofilia, angioedema). Deve essere monitorato lo stato clinico, comprese le aminotransferasi epatiche e la bilirubina. Il ritardo nell’interruzione del trattamento con Juluca dopo la comparsa dell’ipersensibilitĂ  puĂ² dar luogo ad una reazione allergica pericolosa per la vita.

Effetti cardiovascolari

A dosi sovra-terapeutiche (75 e 300 mg una volta al giorno), rilpivirina è stata associata al prolungamento dell’intervallo QTc dell’elettrocardiogramma (ECG) (vedere paragrafì 4.5 e 5.1). Rilpivirina, alla dose raccomandata di 25 mg una volta al giorno, non è associata a un effetto clinicamente rilevante sul QTc. Juluca deve essere usato con cautela quando somministrato insieme a medicinali con un rischio noto di torsione di punta (Torsade de Pointes).

Infezioni opportunistiche

I pazienti devono essere avvisati che Juluca non guarisce l’infezione da HIV e che essi possono continuare a sviluppare infezioni opportunistiche e altre complicanze dell’infezione da HIV. Pertanto, i pazienti devono rimanere sotto stretta osservazione clinica da parte di medici esperti nel trattamento di tali patologie associate all’HIV.

Osteonecrosi

Sebbene l’eziologia sia considerata multifattoriale (compreso l’impiego di corticosteroidi, bisfosfonati, il consumo di alcol, l’immunosoppressione grave, un piĂ¹ elevato indice di massa corporea), sono stati riportati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART. Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi al medico in caso di comparsa di fastidi, dolore e rigiditĂ  alle articolazioni o difficoltĂ  nel movimento.

Pazienti con epatite cronica B o C

Non sono disponibili dati clinici nei pazienti con infezione concomitante da virus dell’epatite B. I medici devono fare riferimento alle linee guida attuali per la gestione dell’infezione da HIV nei pazienti con infezione concomitante da virus dell’epatite B. Dati limitati sono disponibili nei pazienti con infezione concomitante da virus dell’epatite C. Una piĂ¹ alta incidenza di aumenti dei valori dei parametri biochimici epatici (Grado 1) è stata osservata nei pazienti trattati con dolutegravir e rilpivirina con infezione concomitante da virus dell’epatite C rispetto a quelli senza co-infezione. Si raccomanda il monitoraggio della funzione epatica nei pazienti con infezione concomitante da virus dell’epatite B e/o C.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco