Lipiodol: effetti collaterali e controindicazioni

Lipiodol: effetti collaterali e controindicazioni

Lipiodol (Olio Etiodato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Isterosalpingografia

Uretrografia ascendente

Linfografia

Scialografia, esplorazione degli ascessi e delle fistole

Esplorazione dei seni frontali

Colangiografia pre- e post-operatoria.

Chemioembolizzazione dell’epatocarcinoma (HCC), dove l’agente può essere utilizzato in due differenti modi:

La chemioterapia con Lipiodol Ultrafluido dove Lipiodol è somministrato in combinazione con un farmaco citostatico.

La chemioembolizzazione dove la tecnica precedente è associata ad embolizzazione dell’arteria (attraverso gelfoam- spongostan- per esempio).

Embolizzazione selettiva in combinazione con Histoacryl glue (soprattutto per le malformazioni arterovenose o aneurismi)

Iniezione selettiva di Lipiodol ultrafluido all’interno dell’arteria epatica per scopi diagnostici ove l’esame con la TC spirale non fosse praticabile.

Lipiodol: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Lipiodol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Lipiodol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Lipiodol: controindicazioni

Ipersensibilità ad uno dei componenti del prodotto;

Paraproteinemia di Walderstrom e mieloma multiplo;

Gravi stati di insufficienza epatica e renale;

Miocardiopatie e insufficienza cardiocircolatoria gravi;

Ipertiroidismo.

Il prodotto è inoltre controindicato:

Nella somministrazione intratecale.

Nella somministrazione endovenosa.

Nell’isterosalpingografia in caso di gravidanza accertata o sospetta, durante il periodo mestruale e in presenza di infezioni acute del tratto genitale.

Nella scialografia in caso di parotite acuta.

Nella diagnosi delle lesioni epatiche non esistono controindicazioni particolari all’esame, salvo quelle per l’arteriografia selettiva.

RADIOLOGIA INTERVENTISTICA:

Chemioembolizzazione:

È controindicato praticare un’embolizzazione completa dell’arteria epatica quando la vena porta principale è occlusa, o quando c’è un’inversione di flusso causata da ipertensione portale o da shunt portocavale. Non è tuttavia controindicata l’iniezione intra-arteriosa di Lipiodol Ultrafluido, che è un agente embolizzante transitorio.

La tossicità della chemioterapia intra-arteriosa a base di Lipiodol Ultrafluido a carico dei dotti biliari rende il trattamento controindicato nelle zone epatiche in cui i dotti biliari sono dilatati, salvo nei casi post-drenaggio.

Embolizzazione mediante colle chirurgiche:

Non esistono controindicazioni particolari, salvo quelle legate alle peculiarità anatomiche delle strutture da embolizzare che possono comportare difficoltà di iniezione selettiva nel nido e rischio di embolizzazione di territori sani o fuga dell’agente embolizzante nel versante venoso.

Lipiodol: effetti collaterali

A seguito dell’uso del prodotto possono verificarsi effetti secondari indesiderati e manifestazioni a carattere anafilattoide o tipo shock da medicamenti: nausea, vomito, rossore diffuso, sensazione generalizzata di calore, cefalea o anche sintomi di corizza, di edema laringeo, febbre, sudorazione, astenia, vertigini, pallore, dispnea, lieve ipotensione. A carico della cute possono manifestarsi eruzioni di diverso tipo. Reazioni più gravi a carico dell’apparato cardiovascolare quali vasodilatazione periferica con ipotensione marcata, tachicardia, dispnea, stato di agitazione, cianosi e perdita della coscienza possono richiedere misure di emergenza.

Linfografia: Un aumento della temperatura seguito da febbre fino a 38 – 39° C potrebbe essere osservato durante le 24 ore successive all’esame.

La formazione di minuti emboli sparsi nella rete capillare dei polmoni, indotta dal LIPIODOL e discernibile radiologicamente è relativamente frequente, specialmente quando la dose somministrata è da considerarsi elevata o inadatta. Questa microembolia polmonare è transitoria e clinicamente silente. Vere complicazioni emboliche a livello cerebrale, polmonare e midollare sono rare.

Isterosalpingografia: Sono frequenti reazioni febbrili transitorie di 37 – 38°C accompagnate da dolore pelvico. Può verificarsi dopo l’esame un episodio di salpingite o peritonite pelvica in presenza di infezione latente. Reazioni tissutali in forma di granuloma sono rare ma dovrebbero essere prese seriamente in esame qualora ci fosse rischio di perforazione .

Scialografia: A volte può svilupparsi una reazione infiammatoria secondaria con paralisi funzionale ghiandolare che scompare entro 48 ore.

Inoltre nella diagnosi delle lesioni epatiche si riscontra con frequenza un aumento di temperatura; possono inoltre osservarsi altre complicazioni più rare quali nausea, vomito e diarrea.

Radiologia interventistica: Nella chemioembolizzazione la maggior parte delle complicazioni non è provocata dal Lipiodol Ultrafluido in sé, ma piuttosto dai farmaci chemioterapici utilizzati o dall’embolizzazione stessa.

Per quest’ultima, le complicazioni più frequenti sono costituite da febbre, dolori addominali, nausea, vomito e alterazioni transitorie della funzione epatica.

Nella embolizzazione mediante colle chirurgiche non sono stati descritti in maniera specifica effetti indesiderati collegati direttamente a Lipiodol Ultrafluido.

Lipiodol: avvertenze per l’uso

L’impiego di queste sostanze deve essere limitato a quei casi in cui esiste una precisa indicazione clinica all’esame contrastografico, indicazione che dovrà essere valutata in rapporto alla situazione clinica del soggetto. In particolare in relazione a stati morbosi a carico dell’apparato cardiocircolatorio, respiratorio, uropoietico ed epatobiliare, eventualmente noti.

L’impiego dei prodotti per indagini cardio-angiografiche può aver luogo esclusivamente in Cliniche, Ospedali o Case di Cura ove è assicurata l’immediata disponibilità delle necessarie attrezzature di rianimazione e del personale competente ad utilizzarle.

Per gli altri esami contrastografici di più comune pratica diagnostica è necessario che nei reparti radiologici siano essi pubblici o privati, siano presenti e disponibili immediatamente quei presidi e medicamenti che l’esperienza ha dimostrato idonei (pallone Ambu, ossigeno, antistaminici, vasocostrittori, cortisonici, ecc .).

E’ necessario prendere le dovute precauzioni nel caso di pazienti con precedenti allergici. A seconda del punto in cui viene praticata l’iniezione di Lipiodol Ultrafluido e in ragione della lenta liberazione di ioduri, i test di funzionalità tiroidea in cui venga impiegato iodio radioattivo, sono influenzati per un tempo più o meno lungo. L’iniezione di certe fistole o in certi dotti deve talvolta essere fatta con molta precauzione per evitare il rischio di qualsiasi penetrazione vascolare. L’iniezione di Lipiodol Ultrafluido, inoltre, è da procrastinare in caso di emorragie recenti.

Nel caso di linfografia, di diagnosi delle lesioni epatiche o di chemioembolizzazione, l’esistenza di insufficienza respiratoria o cardiorespiratoria, specialmente in soggetti anziani, comporterà necessariamente l’adattamento della dose da somministrare o anche, eventualmente, la rinuncia all’esecuzione dell’esame dal momento che parte del prodotto embolizzerà in ogni caso temporaneamente i capillari polmonari.

Dopo chemioterapia o radioterapia, i linfonodi diminuiscono considerevolmente di volume e trattengono solo una limitata quantità del mezzo di contrasto. La dose iniettata, quindi, deve essere ridotta. Un controllo radiologico durante l’iniezione eviterà rischi da sovradosaggio.

Nella diagnosi delle lesioni epatiche, in previsione di epatectomia parziale o totale, dopo che gli altri esami diagnostici abbiano evidenziato meno di 3 lesioni epatiche è necessario essere particolarmente attenti con i soggetti cirrotici. In tali pazienti l’indicazione dell’esame deve essere valutata in funzione della potenziale associazione con la chemioembolizzazione delle lesioni.

Radiologia interventistica:

Chemioembolizzazione:

L’insufficienza renale deve essere sistematicamente prevenuta mediante una corretta reidratazione, prima e dopo chemioembolizzazione. Il rischio di sovrainfezione del focolaio necrotico si previene abitualmente mediante somministrazione di una copertura antibiotica della durata di 3-5 giorni.

Le varici esofagee devono essere seguite con attenzione, poiché possono rompersi immediatamente dopo il trattamento. In caso d’individuazione del rischio di rottura, si raccomanda di eseguire una scleroterapia endoscopica prima della terapia a base di Lipiodol Ultrafluido.

Il trattamento intra-arterioso epatico può provocare progressivamente un’insufficienza epatica irreversibile nei pazienti affetti da grave disfunzione epatica. La bilirubina totale elevata (> 50 µmol/l), l’aumento di AST (superiore a 200 U/I) o l’ascite sono fattori di rischio per le complicazioni gravi e rendono controindicato il trattamento nei pazienti cirrotici (v.anche sezione 4.3).

Embolizzazione mediante colle chirurgiche:

L’embolizzazione vascolare mediante agenti liquidi è una tecnica complessa e delicata, riservata a professionisti qualificati, in ambienti medico-chirurgici adatti.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco