Mannistol: effetti collaterali e controindicazioni

Mannistol: effetti collaterali e controindicazioni

Mannistol (Mannitolo) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Le soluzioni ipertoniche di D-Mannitolo trovano applicazione in tutti quei casi in cui è necessaria una forte diuresi osmotica. Le principali indicazioni di Mannistol riguardano pertanto i seguenti settori della medicina:

Neurochirurgia: per la sua proprietà di ridurre la pressione endocranica e l’edema cerebrale nei traumatizzati cranici il D-Mannitolo trova indicazione nella preparazione dei pazienti agli interventi di neurochirurgia.

Oculistica: è in grado di determinare una diminuzione della pressione endooculare e trova quindi applicazione in tutti quei casi in cui si voglia ottenere questo effetto.

Nefrologia: è indicato in tutti quei pazienti nefrologici nei quali occorra aumentare la secrezione urinaria per diuresi osmotica. A seguito della sua somministrazione infatti si ottiene, in questi pazienti, un graduale e progressivo aumento della diuresi che raggiunge l’acme dopo alcuni giorni di terapia. In generale l’aumento della diuresi è accompagnato da una diminuzione costante della azotemia.

Può inoltre essere impiegato con successo negli stati anasarcatici secondari a glomerulonefrosi acuta dell’infanzia o a cirrosi.

Mannistol: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Mannistol ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Mannistol, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Mannistol: controindicazioni

Le principali controindicazioni sono l’anuria e le nefrosclerosi di alto grado.

È da ricordare che tutte le affezioni che comportino una eliminazione ritardata del farmaco possono determinare iposodiemia con espansione del liquido extracellulare.

Altre cause di controindicazione possono essere l’insufficienza cardiaca congestizia (in pazienti con riserva cardiaca ridotta l’espansione del fluido extracellulare può portare a insufficienza cardiaca congestizia fulminante); l’edema polmonare; l’emorragia intracranica e l’edema metabolico con aumentata fragilità capillare.

Mannistol: effetti collaterali

L’infusione di mannitolo è stata associata con nausea, vomito, mal di testa, vertigine, tachicardia, dolore retrosternale, iponatriemia, disturbi visivi, ed orticaria.

Sono state descritte reazioni di ipersensibilità.

La terapia con mannitolo può indurre, specialmente in pazienti con riserva cardiaca ridotta, squilibrio elettrolitico e dei fluidi fino ad un sovraccarico del circolo e, ad alte dosi, acidosi.

Mannistol: avvertenze per l’uso

Il mannitolo al 20% presenta osmolalità pari a 1098 mOsm/kg (1112 mOsm/kg misurata) e pH compreso tra 4,5 e 7,0. Il mannitolo produce un aumento del carico osmolare plasmatico e perdita di fluidi. L’iperosmolarità si manifesta generalmente con l’insorgere della sete, con tachicardia, ipotensione ed ipertermia. Condizioni più gravi (disidratazione cerebrale) comportano confusione, convulsioni e coma. I sintomi cerebrali cominciano con una osmolalità superiore a 320 mOsm/kg; una osmolalità di 350 mOsm/kg può portare a morte. (Br. J. H. Med. 32.8.198.4).

Durante una terapia con mannitolo si consiglia di monitorare i fluidi, gli elettroliti e la funzionalità renale.

La soluzione di Mannistol non contiene elettroliti, pertanto, essa non può essere somministrata contemporaneamente al sangue: qualora ciò sia indispensabile si consiglia di aggiungere non meno di 20 mEq/l di sodio cloruro per litro di soluzione di Mannistol.

Il prodotto deve essere somministrato sotto diretto controllo medico.

La soluzione va somministrata solo se perfettamente limpida.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco