Modigraf: effetti collaterali e controindicazioni

Modigraf: effetti collaterali e controindicazioni

Modigraf 1 mggran sosp oraleuso oralebustina alu pet pe 50 (Tacrolimus Monoidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Profilassi del rigetto del trapianto nei pazienti adulti e pediatrici riceventi trapianto allogenico di rene, di fegato o di cuore.

Trattamento del rigetto allogenico resistente al trattamento con altri medicinali immunosoppressori nei pazienti adulti e pediatrici.

Modigraf 1 mggran sosp oraleuso oralebustina alu pet pe 50: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Modigraf 1 mggran sosp oraleuso oralebustina alu pet pe 50 ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Modigraf 1 mggran sosp oraleuso oralebustina alu pet pe 50, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Modigraf 1 mggran sosp oraleuso oralebustina alu pet pe 50: controindicazioni

Ipersensibilità a tacrolimus o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1) Ipersensibilità ad altri macrolidi.

Modigraf 1 mggran sosp oraleuso oralebustina alu pet pe 50: effetti collaterali

Il profilo delle reazioni avverse associate con l’impiego di immunosoppressori è spesso difficile da definire a causa della patologia di base e dell’uso concomitante di molti altri farmaci.

Le reazione avverse più comunemente riferite (verificatesi in >10% dei pazienti) sono state tremore, insufficienza renale, stato di iperglicemia, diabete mellito, iperkaliemia, infezioni, ipertensione e insonnia.

Molte delle reazioni avverse di seguito riportate sono reversibili e/o rispondono ad una riduzione della dose. La frequenza delle reazioni avverse è definita come segue: molto comune (?‰? 1/10), comune (?‰? 1/100, < 1/10), non comune (?‰? 1/1.000, < 1/100); raro (?‰? 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Infezioni e infestazioni Come nel caso di altri potenti farmaci immunosoppressivi, la predisposizione ad infezioni (virali, batteriche, fungine, da protozoi) è maggiore in pazienti in trattamento con tacrolimus. Il decorso di malattie infettive preesistenti può risultare aggravato. Le infezioni possono verificarsi sia in forma generalizzata, sia in forma localizzata. Casi di nefropatia associata al virus BK, come casi di leucoencefalopatia multifocale progressiva (Progressive Multifocal Leukoencephalopathy, PML) associata al virus JC sono stati riportati in pazienti trattati con immunosoppressori, Modigraf compreso.

Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) I pazienti trattati con terapie immunosoppressive sono a maggior rischio di comparsa di neoplasie maligne. In associazione al trattamento con tacrolimus, sono stati segnalati tumori benigni e maligni, compresi disordini linfoproliferativi associati a infezioni da EBV e tumori cutanei.

Patologie del sistema emolinfopoietico comune: anemia, trombocitopenia, leucopenia, anomalie nell’ematocrito, leucocitosi, non comune: coagulopatie, pancitopenia, neutropenia, anomalie nelle prove di coagulazione e

sanguinamento raro: porpora trombotica trombocitopenica, ipoprotrombinemia

Disturbi del sistema immunitario In pazienti in terapia con tacrolimus sono state osservate reazioni allergiche ed anafilattoidi (vedere paragrafo 4.4).

Patologie endocrine Raro: irsutismo

Disturbi del metabolismo e della nutrizione molto comune: diabete mellito, iperglicemia, iperkaliemia comune: anoressia, acidosi metabolica, altre alterazioni degli elettroliti, iponatriemia,

sovraccarico di fluidi, iperuricemia, ipomagnesemia, ipokaliemia, ipocalcemia, diminuzione dell’appetito, ipercolesterolemia, iperlipidemia, ipertrigliceridemia, ipofosfatemia

non comune: disidratazione, ipoglicemia, ipoproteinemia, iperfosfatemia

Disturbi psichiatrici molto comune: insonnia comune: stato confusionale e disorientamento, depressione, sintomatologia ansiosa,

allucinazioni, disturbi mentali, umore depresso, alterazioni e turbe dell’umore, incubi non comune: disturbi psicotici

Patologie del sistema nervoso molto comune: tremore, cefalea comune: disturbi del sistema nervoso, convulsioni, alterazioni della coscienza, neuropatie

periferiche, capogiro, parestesia e disestesia, , incapacità di scrivere, non comune: encefalopatia, emorragie nel sistema nervoso centrale e accidenti cerebrovascolari,

coma, alterazioni del linguaggio e dell’espressione, paralisi e paresi, amnesie raro: ipertono molto raro: miastenia

Patologie dell’occhio comune: disturbi all’occhio, visione sfocata, fotofobia non comune: cataratta raro: cecità

Patologie dell’orecchio e del labirinto comune: tinnito non comune: ipoacusia raro: sordità neurosensoriale molto raro: compromissione dell’udito

Patologie cardiache comune: ischemia dell’arteria coronaria, tachicardia non comune: insufficienza cardiaca, aritmie ventricolari e arresto cardiaco, aritmie

sopraventricolari, cardiomiopatie, esami ECG alterati, ipertrofia ventricolare, palpitazioni, esami del ritmo e frequenza cardiaca alterati raro: versamento pericardico

molto raro: ecocardiogramma alterato

Patologie vascolari molto comune: ipertensione comune: eventi tromboembolici e ischemici, disturbi ipotensivi vascolari, emorragia,disturbi

vascolari periferici non comune: trombosi venosa profonda dell’arto, shock, infarto

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
comune: disturbi del parenchima polmonare, dispnea, versamento pleurico, tosse, faringite,

congestione nasale e infiammazione non comune: insufficienza respiratoria, disturbi dell’apparato respiratorio, asma raro: sindrome da dispnea acuta

Patologie gastrointestinali molto comune: diarrea, nausea comune: segni e sintomi gastrointestinali, vomito, dolori gastrointestinali e addominali,

condizioni di infiammazione del tratto gastrointestinale, emorragie gastrointestinali, ulcerazione e perforazione del tratto gastrointestinale, ascite, stomatite e ulcera, stipsi, segni e sintomi di dispepsia, flatulenza, distensione e gonfiore, feci molli

non comune: pancreatite acuta e cronica, peritonite, aumento dell’amilasi nel sangue, ileo paralitico, reflusso gastroesofageo, compromissione dello svuotamento gastrico raro: pseudocisti pancreatica, ileo subocclusivo

Patologie epatobiliari molto comune: anormalità dei test di funzionalità epatica comune: stenosi del dotto biliare, danno epatocellulare ed epatite, colestasi e ittero raro: malattia veno-occlusiva epatica, trombosi dell’arteria epatica molto raro: insufficienza epatica

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo comune: rash, prurito, alopecia, acne, aumentata sudorazione non comune: dermatite, fotosensibilità raro: necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell) molto raro: sindrome di Stevens-Johnson

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo comune: artralgia, dolore alla schiena, crampi muscolari, dolore agli arti non comune: artropatie

Patologie renali e urinarie molto comune: alterazione della funzionalità renale comune: insufficienza renale, insufficienza renale acuta, nefropatia tossica, necrosi tubulo

renale, alterazioni urinarie, oliguria, sintomi uretrali e vescicali non comune: sindrome emolitica uremica, anuria molto raro: nefropatia, cistite emorragica

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella non comune: dismenorrea e sanguinamento uterino

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

comune: disturbi febbrili, dolore e sensazione di disagio, stati di astenia, edema, alterazione della percezione della temperatura corporea, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento di peso

non comune: perdita di peso, malattia simil influenzale, aumento della lattato deidrogenasi ematica, sensazione di irrequietezza, sensazione di anormalità, compromissione

della funzionalità multi-organo, sensazione di oppressione toracica, intolleranza

alla temperatura raro: lipotimia, ulcera, costrizione toracica, diminuzione della mobilità, sete molto raro: aumento del tessuto adiposo

Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura comune: disfunzione da trapianto primario

Modigraf 1 mggran sosp oraleuso oralebustina alu pet pe 50: avvertenze per l’uso

Non sono disponibili dati sulla sicurezza dell’uso di Modigraf granulato successivamente ad una temporanea conversione da Prograf o da Advagraf in pazienti critici.

Modigraf non deve essere sostituito con Advagraf poichĂ© non può essere esclusa una differenza clinicamente rilevante nella biodisponibilità tra le due formulazioni. Sono stati segnalati errori di terapia, compreso lo scambio involontario o non intenzionale o senza supervisione tra le formulazioni a rilascio immediato o a rilascio prolungato di tacrolimus. Ciò ha portato a eventi avversi gravi compreso il rigetto dell’organo o altri effetti indesiderati che possono essere la conseguenza della sottoesposizione o della sovraesposizione a tacrolimus. I pazienti devono essere mantenuti in terapia con una sola formulazione di tacrolimus con il corrispondente regime di dosaggio giornaliero; cambi della formulazione o del regime devono essere effettuati solo sotto la stretta supervisione di uno specialista in trapianti (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).

Durante il periodo iniziale post-trapianto, è richiesto il monitoraggio routinario dei seguenti parametri: pressione arteriosa, ECG, controllo neurologico ed oculistico, glicemia (a digiuno), elettroliti (in particolare potassio), test di funzionalità epatica e renale, parametri ematologici, parametri della coagulazione e determinazioni delle proteine plasmatiche. Se si osservano variazioni clinicamente significative devono essere prese in considerazione opportune modifiche al regime immunosoppressivo.

Le preparazioni di origine vegetale contenenti l’erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) devono essere evitate durante la terapia con Modigraf a causa del rischio di interazioni che provocano la diminuzione della concentrazione di tacrolimus nel sangue e possono ridurre l’efficacia clinica di tacrolimus (vedere paragrafo 4.5).

La somministrazione di ciclosporina e tacrolimus in associazione deve essere evitata ed è necessario porre particolare attenzione quando tacrolimus viene somministrato a pazienti precedentemente in terapia con ciclosporina (vedere i paragrafi 4.2 e 4.5).

Deve essere evitata l’assunzione di elevate quantità di potassio e di diuretici potassio-risparmiatori (vedere paragrafo 4.5).

Alcune associazioni di tacrolimus con farmaci noti per avere effetti nefrotossici e neurotossici possono incrementare il rischio di questi effetti (vedere paragrafo 4.5).

Gli immunosoppressori possono avere effetto sulla risposta alle vaccinazioni e la vaccinazione stessa effettuata durante il trattamento con tacrolimus può risultare meno efficace. Deve essere evitato l’impiego di vaccini vivi attenuati.

Dal momento che i livelli ematici di tacrolimus possono variare in maniera significativa durante episodi di diarrea, si consiglia un monitoraggio supplementare delle concentrazioni di tacrolimus durante gli episodi di diarrea.

Patologie cardiache In rari casi, sono state osservate ipertrofia ventricolare o ipertrofia del setto, riportate come cardiomiopatie. Nella maggior parte dei casi esse si sono dimostrate reversibili, dato che si sono manifestate in presenza di livelli ematici di valle di tacrolimus molto più alti dei livelli massimi consigliati. Altri fattori ritenuti in grado di aumentare il rischio di queste condizioni cliniche includevano malattie cardiache preesistenti, uso di corticosteroidi, ipertensione, disfunzione renale o epatica, infezioni, sovraccarico volemico ed edema. Analogalmente i pazienti ad alto rischio, in particolar modo i bambini piccoli e i pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva importante, devono essere controllati con esami strumentali quali ecocardiografia o ECG prima e dopo il trapianto (ad esempio inizialmente, dopo 3 mesi e poi dopo 9-12 mesi). In caso di alterazioni, si deve prendere in considerazione la riduzione della dose di Modigraf oppure il trasferimento al trattamento con un altro farmaco immunosoppressivo. Tacrolimus può causare il prolungamento dell’intervallo QT ma attualmente non ci sono prove sostanziali che possa causare Torsades de Pointes. Si raccomanda cautela nell’utilizzo del farmaco in pazienti con diagnosi o con sospetto di Sindrome Congenita del Prolungamento dell’Intervallo QT.

Disordini linfoproliferativi e tumori Ci sono state segnalazioni di pazienti trattati con tacrolimus che hanno sviluppato disordini linfoproliferativi EBV-associati (vedere paragrafo 4.8). Una combinazione con immunosoppressori, quali gli anticorpi anti-linfociti (ad esempio basiliximab, daclizumab) somministrati in concomitanza, aumenta il rischio di disordini linfoproliferativi EBV-associati. E’stato segnalato che pazienti EBV-Antigene Capsidico Virale (VCA)-negativi corrono un rischio maggiore di sviluppare disordini linfoproliferativi. Di conseguenza, in tale gruppo di pazienti si deve verificare la sierologia EBV-VCA prima di cominciare il trattamento con Modigraf. Durante il trattamento si consiglia uno stretto monitoraggio con EBV-PCR. EBV-PCR positive possono persistere per mesi e ciò non è per se indicativo di disordini linfoproliferativi o di linfoma.

Come nel caso di altri potenti medicinali immunosoppressivi, non è noto il rischio di un tumore di derivazione secondaria (vedere paragrafo 4.8).

Come con altri medicinali immunosoppressivi, che hanno in sè il rischio di poter causare alterazioni maligne a livello della pelle, l’esposizione al sole e ai raggi UV deve essere limitata indossando vestiti che proteggono e utilizzando uno schermo solare con un fattore ad alta protezione.

I pazienti trattati con immunosoppressori, Modigraf incluso, sono esposti a un maggior rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi). Tra queste patologie sono annoverate la nefropatia associata al virus BK e la leucoencefalopatia multifocale progressiva (LMP) associate al virus JC. Tali infezioni sono spesso correlate a un alto carico immunosoppressivo totale e possono avere esiti gravi o addirittura fatali, esiti che il medico deve tenere in considerazione durante

la diagnosi differenziale nei pazienti immunodepressi con funzione renale in progressivo
peggioramento o con sintomi neurologici.

Sono stati segnalati casi di pazienti in terapia con tacrolimus che hanno sviluppato sindrome da
encefalopatia posteriore reversibile (Posterior Reversible Encephalopathy Syndrome – PRES). Se i
pazienti che assumono tacrolimus presentano sintomi da PRES quali cefalea, stato mentale alterato,
convulsioni, disturbi visivi, deve essere effettuata una indagine radiologica (per esempio una risonanza
magnetica). Se la PRES viene diagnosticata, si raccomanda un opportuno controllo della pressione
sanguigna e delle convulsioni insieme all’immediata sospensione di tacrolimus sistemico. La maggior
parte dei pazienti si sono ristabiliti completamente dopo che le opportune misure sono state adottate.

Popolazioni particolari
Nei pazienti non caucasici e in quelli a elevato rischio immunologico (cioè, secondo trapianto,
evidenze di un pannello di anticorpi reattivi (PRA)) l’esperienza clinica è limitata.

In pazienti con grave compromissione epatica può rendersi necessaria una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2).

Modigraf granulato contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi,, o da malassorbimento di glucosio/galattosio non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco