Myfortic: effetti collaterali e controindicazioni
Myfortic 180 mg (Micofenolato Sodico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Myfortic è indicato in associazione con ciclosporina e corticosteroidi, per la profilassi del rigetto acuto, in pazienti adulti che ricevono un trapianto allogenico di rene.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Myfortic 180 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Myfortic 180 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Myfortic 180 mg: controindicazioni
Myfortic non deve essere usato in pazienti con ipersensibilità al micofenolato sodico, all’acido micofenolico, al micofenolato mofetile o ad uno qualsiasi degli eccipienti (vedere paragrafo 6.1).
Myfortic non deve essere usato in donne che allattano e in donne in età fertile che non stanno usando metodi contraccettivi altamente efficaci e non deve essere iniziato senza l’esito di un test di gravidanza in modo da escludere l’uso involontario del medicinale in gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
Myfortic non deve essere usato in gravidanza a meno che non ci sia un idoneo trattamento alternativo per prevenire il rigetto d’organo (vedere paragrafo 4.6).
Myfortic non deve essere somministrato a donne che allattano (vedere paragrafo 4.6).
Myfortic 180 mg: effetti collaterali
I seguenti effetti indesiderati si riferiscono alle reazioni avverse al farmaco osservate negli studi clinici.
Neoplasie
I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva costituita da una combinazione di farmaci, incluso l’acido micofenolico, sono maggiormente a rischio di sviluppare linfomi o altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.4). Una malattia linfoproliferativa o un linfoma si è sviluppato in 2 pazienti de-novo (0,9%) ed in 2 pazienti in fase di mantenimento (1,3%) che hanno assunto Myfortic per un anno. Nello 0,9% dei pazienti de-novo e nell’1,8% dei pazienti in fase di mantenimento che hanno assunto Myfortic per un anno si è osservato un carcinoma cutaneo non melanoma; altri tipi di neoplasia sono stati osservati nello 0,5% dei pazienti de-novo e nello 0,6% dei pazienti in fase di mantenimento.
Infezioni opportunistiche
Il rischio di infezioni opportunistiche aumenta in tutti i pazienti sottoposti a trapianto, il rischio aumenta con il carico immunosoppressivo totale (vedere paragrafo 4.4). Le infezioni opportunistiche piĂ¹ comuni nei pazienti con trapianto renale de-novo trattati con Myfortic in associazione con altri immunosoppressori, osservati in studi clinici controllati di pazienti con trapianto renale, seguiti per 1 anno, sono state il CMV (citomegalovirus), la candidiasi e l’herpes simplex. Le infezioni da CMV (sierologia, viremia o malattia conclamata) sono state del 21,6% nei pazienti con trapianto renale de novo e dell’1,9% nei pazienti in terapia di mantenimento.
Anziani
In generale, i pazienti anziani possono essere soggetti ad un maggior rischio di sviluppare reazioni avverse a causa dell’immunosoppressione.
Altre reazioni avverse al farmaco
La seguente tabella 1 riporta le reazioni avverse con correlazione possibile o probabile a Myfortic, segnalate nell’ambito di studi clinici controllati in pazienti con trapianto di rene nei quali Myfortic veniva somministrato in associazione con ciclosporina in microemulsione e corticosteroidi alla dose di 1440 mg/die per 12 mesi. La tabella è stata compilata secondo la classificazione MedDRA per classe di sistema organo.
Le reazioni avverse sono elencate secondo le categorie seguenti: Molto comune (? 1/10)
Comune (>1/100, <1/10)
Non comune (> 1/1.000, <1/100)
Raro (>1/10.000, < 1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Tabella 1
Infezioni e infestazioni
Molto comune: Infezioni virali, batteriche e micotiche
Comune:
Infezioni delle alte vie respiratorie, polmonite
Non comune: Infezione della ferita, sepsi*, osteomielite*
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
Non comune: Patologie del sistema emolinfopoieticoPapillo ma cutaneo*, basalioma*,
sarcoma di Kaposi*, disordini linfoproliferativi, carcinoma a cellule squamose*
Molto comune:
Leucopenia Comune: Anemia, trombocitopenia
Non comune: Linfopenia*, neutropenia*, linfoadenopatia*
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune: Ipocalcemia, ipokaliemia, iperuricemia Comune:
Iperkaliemia, ipomagnesemia
Non comune: Anoressia, iperlipidemia, diabete mellito*, ipercolesterolemia*, ipofosfatemia
Disturbi psichiatrici
Molto comune:
Ansia Non comune: Sogni anomali*, senso di delusione*, insonnia*
Patologie del sistema nervoso
Comune:
Non comune:Capogiri, cefalea
Patologie dell’occhio
Non comune: Congiuntivite*, visione annebbiata*
Patologie cardiache
Tremore
Non comune: Tachicardia, extrasistoli ventricolari
Patologie vascolari
Molto comune: Ipertensione
Comune: Ipotensione
Non comune: Linfocele*
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: Tosse, dispnea
Non comune: Malattia polmonare interstiziale, congestione polmonare*, respiro sibilante*,edema polmonare*
Patologie gastrointestinali
Molto comune: Diarrea
Comune: Distensione addominale, dolore addominale, costipazione, dispepsia, flatulenza, gastrite, nausea, vomito
Non comune: Tensione addominale, emorragia gastrointestinale, eruttazione, alitosi*, ileo*, ulcerazione delle labbra*, esofagite*, subileo*, alterazione del colore della lingua*, secchezza delle fauci*, malattia da reflusso gastro- esofageo*, iperplasia gengivale*, pancreatite, ostruzione del dotto parotideo*, ulcera peptica*, peritonite*
Patologie epatobiliari
Comune: Alterazione dei parametri della funzionalitĂ epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: Acne, prurito
Non comune: Alopecia
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune: Artralgia
Comune: Mialgia
Non comune: Artrite*, dolore alla schiena*, crampi muscolari
Patologie renali e urinarie
Comune: Aumento della creatininemia
Non comune: Ematuria*, necrosi tubulare renale*, stenosi uretrale
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Non comune: Impotenza*
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune: Astenia, stanchezza, edema periferico, piressia
Non comune: Malattia similinfluenzale, edema agli arti inferiori*, dolore, brividi*, sete*, debolezza*
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Non comune: Contusione*
* evento riportato in un solo paziente (su 372).
Nota: I pazienti con trapianto di rene sono stati trattati con 1440 mg/die di Myfortic fino ad un anno. Il profilo delle reazioni avverse è simile nei pazienti de-novo e nella popolazione in terapia di mantenimento dopo trapianto, anche se l’incidenza delle reazioni avverse risulta essere minore in quest’ultima popolazione.
Dall’esperienza post-marketing, rash e agranulocitosi sono stati identificati come reazioni avverse.
Le seguenti ulteriori reazioni avverse sono state attribuite come effetto di classe ai derivati dell’acido micofenolico:
Infezioni ed infestazioni:
Infezioni gravi, potenzialmente fatali, comprese meningite, endocardite infettiva, tubercolosi e infezione da micobatteri atipici. In pazienti trattati con immunosoppressori, incluso Myfortic (vedere paragrafo 4.4) sono stati riportati casi di nefropatia associata al virus BK così come casi di leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata al virus JC.
Patologie del sistema emolinfopoietico: Neutropenia, pancitopenia.
Sono stati riportati casi di aplasia eritroide pura (PRCA) in pazienti trattati con derivati dell’acido micofenolico (vedere paragrafo 4.4).
Disturbi del sistema immunitario
E’stata riportata ipogammaglobulinemia in pazienti in trattamento con Myfortic in combinazione con altri immunosoppressori.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Vi sono state segnalazioni isolate di malattia polmonare interstiziale in pazienti trattati con Myfortic in combinazione con altri immunosoppressori. Vi sono state anche segnalazioni di bronchiectasia in combinazione con altri immunosoppressori.
Casi isolati di anomalie morfologiche dei neutrofili, inclusa l’anomalia acquisita di Pelger-Huet, sono stati riportati in pazienti trattati con i derivati dell’acido micofenolico. Queste alterazioni non sono comunque associate con un danno della funzionalitĂ dei neutrofili. Queste alterazioni possono essere suggestive di un fenomeno di left shift di maturazione dei neutrofili, che puĂ² essere interpretato erroneamente come un segno di infezione in pazienti immunosoppressi come quelli trattati con Myfortic.
Patologie gastrointestinali:
Colite, gastrite da CMV, perforazione intestinale, ulcera gastrica, ulcera duodenale.
Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali:
Casi di aborto spontaneo sono stati riportati in pazienti esposte a micofenolato principalmente nel primo trimestre (vedere paragrafo 4.6).
Disturbi congeniti:
Malformazioni congenite sono state osservate dopo la commercializzazione in bambini di pazienti esposte a micofenolato in associazione con altri immunosoppressori (vedere paragrafo 4.6).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare- una-sospetta-reazione-avversa.
Myfortic 180 mg: avvertenze per l’uso
I pazienti che ricevono una terapia immunosoppressiva basata su una combinazione di farmaci, comprendente Myfortic, hanno un rischio aumentato di sviluppare linfomi o altri tumori maligni, soprattutto della pelle (vedere paragrafo 4.8). Il rischio sembra essere correlato all’intensità e alla durata del trattamento immunosoppressivo piuttosto che all’uso di uno specifico prodotto. Come avvertenza di carattere generale, allo scopo di ridurre il rischio di tumore della pelle, è necessario limitare l’esposizione alla luce solare e ai raggi UV mediante l’uso di indumenti protettivi e di creme solari con un elevato fattore di protezione.
I pazienti trattati con Myfortic devono essere istruiti in merito alla necessitĂ di riferire immediatamente qualsiasi segno di infezione o la presenza di ematomi imprevisti, sanguinamento o qualsiasi altra manifestazione di depressione midollare.
I pazienti trattati con immunosoppressori, incluso Myfortic, sono a maggior rischio di infezioni opportunistiche (batteriche, fungine, virali e da protozoi), di infezioni fatali e sepsi (vedere paragrafo 4.8). Tra le infezioni opportunistiche sono comprese la nefropatia associata al virus BK e la leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata al virus JC. Queste infezioni sono spesso dovute ad un elevato carico immunodepressivo totale e possono portare a condizioni gravi o fatali che i medici devono prendere in considerazione durante la diagnosi differenziale in pazienti immunodepressi con funzione renale in peggioramento o con sintomi neurologici.
Vi sono state segnalazioni di ipogammaglobulinemia in associazione con infezioni ricorrenti in pazienti in trattamento con Myfortic in combinazione con altri immunosoppressori. In alcuni di questi casi, il passaggio da derivati del MPA a un immunosoppressore alternativo ha portato al ritorno alla normalità dei livelli sierici di IgG. Nei pazienti in trattamento con Myfortic che sviluppano infezioni ricorrenti si devono misurare le immunoglobuline sieriche. In casi di ipogammaglobulinemia clinicamente rilevante persistente si deve prendere in considerazione un intervento clinico adeguato tenendo conto dei potenti effetti citostatici dell’acido micofenolico sui linfociti T e B.
Vi sono state segnalazioni di bronchiectasia in pazienti trattati con Myfortic in combinazione con altri immunosoppressori. In alcuni di questi casi, il passaggio da derivati del MPA ad un altro immunosoppressore ha portato a miglioramento dei sintomi respiratori. Il rischio di bronchiectasia puĂ² essere collegato all’ipogammaglobulinemia o a un effetto diretto sul polmone. Vi sono state anche segnalazioni isolate di malattia polmonare interstiziale (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda che i pazienti che sviluppano sintomi respiratori persistenti, come tosse e dispnea, siano studiati per qualsiasi evidenza di malattia polmonare interstiziale sottostante.
E’ stata riportata riattivazione dell’epatite B (HBV) o dell’epatite C (HCV) in pazienti trattati con immunosoppressori, incluso i derivati dell’acido micofenolico (MPA) Myfortic e il micofenolato mofetile (MMF). Si raccomanda di monitorare i pazienti infetti per i segni clinici e di laboratorio dell’infezione attiva da HBV o HCV.
In pazienti trattati con derivati dell’acido micofenolico (che includono micofenolato mofetile e micofenolato sodico) in associazione con altri farmaci immunosoppressivi sono stati segnalati casi di aplasia eritroide pura (Pure Red Cell Aplasia, PRCA). Il meccanismo con cui i derivati dell’acido micofenolico hanno indotto la PRCA non è noto. La PRCA puĂ² risolversi con la riduzione della dose o con l’interruzione della terapia. Le modifiche al trattamento con Myfortic nei pazienti trapiantati devono essere effettuate esclusivamente sotto un’appropriata supervisione clinica al fine di minimizzare il rischio di rigetto (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti trattati con Myfortic devono essere controllati per la comparsa di disturbi ematici (es.: neutropenia o anemia – vedere paragrafo 4.8), che puĂ² essere collegata allo stesso acido micofenolico, ai farmaci concomitanti, ad infezioni virali o a combinazioni di queste cause. I pazienti trattati con Myfortic devono pertanto effettuare un esame emocromocitometrico completo ogni settimana durante il primo mese di terapia, due volte al mese durante il secondo e terzo mese e poi mensilmente fino al termine del primo anno di terapia. In caso di disturbi ematici (es: neutropenia con conta assoluta dei neutrofili <1,5 x 103/µl o anemia) puĂ² essere opportuno interrompere o sospendere il trattamento con Myfortic.
I pazienti devono essere informati che, durante il trattamento con acido micofenolico, le vaccinazioni possono essere meno efficaci, mentre devono essere evitate le vaccinazioni con vaccini vivi attenuati (vedere paragrafo 4.5). La vaccinazione antinfluenzale puĂ² comunque essere utile; i medici devono fare riferimento alle linee guida nazionali per la vaccinazione antiinfluenzale.
Poiché i derivati dell’acido micofenolico sono stati associati ad una aumentata incidenza di eventi avversi a carico del sistema digestivo, compresi casi non frequenti di ulcera del tratto gastrointestinale, di emorragia e di perforazione, Myfortic deve essere somministrato con cautela in pazienti con malattie gravi in fase attiva del sistema digestivo.
Si raccomanda di non somministrare Myfortic contemporaneamente ad azatioprina in quanto non è stata studiata la somministrazione contemporanea di questi farmaci.
A causa del diverso profilo farmacocinetico, l’acido micofenolico (come sale sodico) ed il micofenolato mofetile non devono essere scambiati tra di loro o sostituiti in modo indiscriminato. Myfortic è stato somministrato in combinazione con ciclosporina e corticosteroidi.
L’esperienza di somministrazione del farmaco con terapie di induzione come la globulina antilinfociti- T o basiliximab è limitata. L’efficacia e la sicurezza di Myfortic in associazione ad altri agenti immunosoppressori (per esempio il tacrolimus) non sono state studiate.
Myfortic contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp-Lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
La somministrazione di Myfortic in concomitanza a farmaci che interferiscono con la circolazione enteroepatica, come ad esempio la colestiramina ed il carbone attivo, puĂ² risultare in una esposizione sistemica al MPA al di sotto dei livelli terapeutici e conseguentemente in una minore efficacia.
Myfortic è un inibitore dell’enzima inosina monofosfato deidrogenasi (IMPDH). Per questa ragione non deve essere utilizzato in pazienti affetti da rare patologie ereditarie che comportano un deficit dell’enzima ipoxantina-guanina-fosforibosil-transferasi (HGPRT), come la sindrome di Lesch-Nyhan e la sindrome di Kelley-Seegmiller.
La terapia con Myfortic non deve essere iniziata prima dell’ottenimento di un test di gravidanza negativo. Prima di iniziare la terapia con Myfortic, durante la terapia e per le sei settimane successive all’interruzione, deve essere utilizzato un efficace metodo di contraccezione (vedere paragrafo 4.6).
Effetti teratogeni
Il micofenolato è un potente teratogeno nell’uomo. Sono stati segnalati aborti spontanei (tasso del 45- 49%) e malformazioni congenite (percentuale stimata del 23-27%) a seguito dell’esposizione a micofenolato mofetile durante la gravidanza. Pertanto Myfortic è controindicato in gravidanza a meno che non ci siano trattamenti alternativi adeguati per prevenire il rigetto del trapianto. Le pazienti di sesso femminile in età fertile devono essere informate sui rischi e seguire le raccomandazioni fornite al paragrafo 4.6 (es. metodi contraccettivi, test di gravidanza) prima, durante e dopo la terapia con Myfortic. I medici devono assicurarsi che le donne in trattamento con micofenolato comprendano il rischio di arrecare danno al feto, nonchè la necessità di una contraccezione efficace e di rivolgersi immediatamente al medico nel caso in cui ci sia la possibilità di una gravidanza.
Contraccezione (vedere paragrafo 4.6)
Alla luce di solide evidenze cliniche che mostrano un rischio elevato di aborto e di malformazioni congenite quando il micofenolato mofetile è utilizzato durante la gravidanza, devono essere adottate tutte le azioni possibili per evitare la gravidanza durante il trattamento. Pertanto le donne in età fertile devono usare almeno un metodo affidabile di contraccezione (paragrafo 4.3) prima di iniziare la terapia con Myfortic, durante la terapia e per sei settimane dopo l’interruzione della terapia, a meno che il metodo contraccettivo scelto non sia l’astinenza. Sono preferibili due metodi complementari di contraccezione concomitanti per minimizzare la possibilità di insuccesso della contraccezione e di una gravidanza indesiderata.
Per consigli sulla contraccezione per l’uomo, vedere paragrafo 4.6. Materiali educazionali
Per aiutare i pazienti a evitare l’esposizione del feto al micofenolato e per fornire ulteriori importanti informazioni di sicurezza, il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio fornirà materiali educazionali agli operatori sanitari. I materiali educazionali rinforzeranno le avvertenze sulla teratogenicità di micofenolato e forniranno consigli sulla contraccezione prima dell’inizio della terapia e guida sulla necessità di effettuare il test di gravidanza. Le informazioni complete per il paziente sul rischio teratogeno e i metodi di prevenzione della gravidanza devono essere fornite dal medico alle donne in età fertile e, se pertinente, ai pazienti di sesso maschile.
Precauzioni addizionali
I pazienti non devono donare sangue durante la terapia o per almeno 6 settimane dopo l’interruzione del micofenolato. Gli uomini non devono donare sperma durante la terapia o per 90 giorni dopo l’interruzione del micofenolato.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco