Prialt: effetti collaterali e controindicazioni

Prialt: effetti collaterali e controindicazioni

Prialt 100 mcg/ml soluzione per infusione (Ziconotide) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Ziconotide è indicato per il trattamento del dolore severo, cronico, negli adulti che richiedono analgesia intratecale.

Prialt 100 mcg/ml soluzione per infusione: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Prialt 100 mcg/ml soluzione per infusione ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Prialt 100 mcg/ml soluzione per infusione, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Prialt 100 mcg/ml soluzione per infusione: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Associazione con la chemioterapia intratecale (vedere paragrafo 4.5).

Prialt 100 mcg/ml soluzione per infusione: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

La sicurezza di ziconotide somministrato sotto forma di infusione intratecale continua è stata valutata in piĂ¹ di 1400 pazienti che hanno partecipato a sperimentazioni cliniche sul dolore acuto e cronico. La durata del trattamento variava da un’infusione di un’ora di un bolo intratecale ad un uso continuo per oltre 6 anni. Il tempo medio di esposizione è stato di 43 giorni. Il dosaggio dell’infusione era compreso fra 0,03 e 912 ?g/die con un dosaggio finale medio pari a 7,2 ?g/die.

Nelle sperimentazioni cliniche, l’88% dei pazienti ha presentato reazioni avverse. Le reazioni avverse piĂ¹ comuni segnalate negli studi clinici a lungo termine sono state capogiro (42%), nausea (30%), nistagmo (23%), stato confusionale (25%), andatura anomala (16%), deficit della memoria (13%),

offuscamento della vista (14%), mal di testa (12%), astenia (13%), vomito (11%), e sonnolenza (10%). La maggior parte delle reazioni avverse è stata di grado da lieve a moderato e si è risolta con il tempo.

Elenco tabulato delle reazioni avverse

Se non diversamente indicato, la tabella seguente mostra i tassi di incidenza delle reazioni avverse segnalate nelle sperimentazioni cliniche con ziconotide somministrato per via intratecale (esposizione sia a breve sia a lungo termine). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di frequenza.

Molto comune (? 1/10) Comune (? 1/100, < 1/10)

Non comune (? 1/1.000, < 1/100)

Raro (> 1/10.000, < 1/1.000)

Molto raro (< 1/10.000)

Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili)

Classificazione
per sistemi e organi
Molto comune Comune Non comune Non nota
Infezioni ed
infestazioni
sepsi, meningite
Disturbi del
sistema immunitario
reazione anafilatticaa
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
diminuzione
dell’appetito, anoressia
Disturbi stato ansia, allucinazioni delirio, disturbi
psichiatrici confusionale uditive, insonnia, psicotici, ideazioni
agitazione, suicidarie, tentativi di
disorientamento, suicidio, blocco del
allucinazioni, pensiero, sogni
allucinazioni visive, anomali, aggressivitĂ 
depressione,
paranoia, irritabilitĂ ,
aggravamento di una
depressione,
nervosismo,
Classificazione per sistemi e
organi
Molto comune Comune Non comune Non nota
alterazioni dell’emotività, alterazioni dello stato mentale, aggravamento
dell’ansia e degli stati confusionali
Patologie del sistema nervoso capogiro, nistagmo, deficit della memoria, cefalea, sonnolenza disartria, amnesia, disgeusia, tremore, alterazione dell’equilibrio, atassia, afasia, sensazione di bruciore, sedazione, parestesie, ipoestesia, disturbi dell’attenzione, disturbi del linguaggio, areflessia, anomalie del coordinamento, vertigine posturale, disturbi cognitivi, iperestesia, iporeflessia, ageusia, depressione del livello di coscienza,
disestesia, parosmia, deficit mentale
incoerenza, perdita di coscienza, coma, stupore, convulsioni, ictus, encefalopatia
Patologie dell’occhio offuscamento della vista diplopia, disturbi visivi, fotofobia
Patologie
dell’orecchio e del labirinto
vertigine, tinnito
Patologie
cardiache
fibrillazione atriale
Patologie vascolari ipotensione ortostatica,
ipotensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche dispnea disturbo respiratorio
Patologie gastrointestinali nausea, vomito diarrea, secchezza delle fauci, stipsi, aggravamento della nausea, dolore
all’addome superiore
dispepsia
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
prurito, aumentata sudorazione rash cutaneo
Patologie del dolore agli arti, rabdomiolisi, miosite,
Classificazione per sistemi e
organi
Molto comune Comune Non comune Non nota
sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo mialgia, spasmi muscolari, crampi muscolari, debolezza
muscolare, artralgia, edema periferico,
mal di schiena, contrazioni muscolari, dolore al collo
Patologie renali e urinarie ritenzione urinaria, difficoltĂ  della minzione, disuria,
incontinenza urinaria
insufficienza renale acuta
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione andatura anomala, astenia spossatezza, febbre, letargia, edema periferico, rigiditĂ , cadute, dolore toracico, sensazione di freddo, dolori, stato di tensione nervosa, esacerbazione del dolore difficoltĂ  deambulatorie
Esami diagnostici aumento dei valori della creatin fosfochinasi nel sangue, diminuzione del peso corporeo anomalie elettrocardiografiche, aumento dell’aminotransferasi- aspartato, della creatin fosfochinasi
MM ematica e della temperatura corporea

a. Da segnalazione spontanea

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Meningite

La somministrazione di medicinali per via intratecale comporta un rischio di infezioni potenzialmente gravi, come la meningite, che possono mettere in pericolo la vita del paziente. I pazienti ed i medici devono vigilare per rilevare i sintomi ed i segni tipici di meningite (vedere paragrafo 4.4).

Aumento dei valori della creatinfosfochinasi

Aumenti dei valori della creatinfosfochinasi sono stati generalmente asintomatici. Si raccomanda di monitorare i livelli della creatinfosfochinasi. In caso di un aumento progressivo o clinicamente significativo della creatinfosfochinasi, associato a caratteristiche cliniche di miopatia o rabdomiolisi, si deve considerare la sospensione di ziconotide (vedere paragrafo 4.4).

Reazioni avverse a carico del SNC

Reazioni avverse di tipo cognitivo e neuropsichiatrico sono comuni nei pazienti trattati con ziconotide. Il deficit cognitivo compare tipicamente dopo varie settimane di trattamento. In pazienti trattati con ziconotide sono stati segnalati episodi di disturbi psichiatrici acuti, quali allucinazioni, reazioni paranoidi, atteggiamento ostile, aggressivitĂ , delirio, psicosi e reazioni maniacali. La dose di ziconotide deve essere diminuita o sospesa se compaiono segni o sintomi di deficit cognitivo o reazioni avverse di tipo neuropsichiatrico, ma devono essere prese in considerazione anche altre cause concomitanti. Gli effetti di ziconotide a livello cognitivo sono tipicamente reversibili entro 1- 4

settimane dalla sospensione del medicinale, ma in alcuni casi possono persistere. Si raccomanda di sottoporre i pazienti a una valutazione neuropsichiatrica prima e dopo l’inizio del trattamento con ziconotide intratecale (vedere paragrafo 4.4).

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il

sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V

.

Prialt 100 mcg/ml soluzione per infusione: avvertenze per l’uso

Uso a lungo termine

Sebbene ziconotide sia stato studiato mediante studi clinici in aperto d’efficacia e di sicurezza a lungo termine, non sono stati condotti studi controllati di durata superiore a 3 settimane (vedere paragrafo 5.1). Non si escludono possibili effetti tossici locali a carico del midollo spinale ed i dati preclinici a tale riguardo sono limitati (vedere paragrafo 5.3). Quindi è necessario essere prudenti in caso di trattamento a lungo termine.

Rischio di infezione

La somministrazione di medicinali per via intratecale comporta un rischio di infezioni potenzialmente gravi, come la meningite, che possono mettere in pericolo la vita del paziente. La meningite provocata dalla penetrazione di microrganismi nel punto d’ingresso del catetere o per contaminazione accidentale del sistema di infusione, rappresenta una complicazione nota della somministrazione di medicinali per via intratecale, specialmente con sistemi esterni.

I pazienti ed i medici devono vigilare per i sintomi ed i segni tipici di meningite.

Il posizionamento intratecale ottimale della punta del catetere non è stato stabilito. Un posizionamento piĂ¹ in basso della punta del catetere, ad esempio a livello lombare, puĂ² ridurre l’incidenza di reazioni avverse di tipo neurologico legate a ziconotide. PerciĂ² si deve valutare attentamente il posizionamento della punta del catetere in modo da consentire un accesso adeguato ai segmenti nocicettivi spinali, riducendo al minimo, le concentrazioni del medicinale a livello cerebrale.

Soltanto un piccolo numero di pazienti è stato sottoposto a chemioterapia sistemica e ziconotide per via intratecale. Si deve usare cautela nel somministrare ziconotide a pazienti sottoposti a chemioterapia sistemica (vedere paragrafo 4.5).

Aumento dei valori della creatin-chinasi

Aumenti dei valori della creatin-chinasi, generalmente asintomatici, sono comuni nei pazienti trattati con ziconotide intratecale. Un aumento progressivo della creatin-chinasi non è comune. Tuttavia, si raccomanda di monitorare i livelli della creatin-chinasi. In caso di un aumento progressivo, o di un aumento clinicamente significativo associato a caratteristiche cliniche di miopatia o rabdomiolisi, si deve considerare la sospensione di ziconotide.

Reazioni di ipersensibilitĂ 

Nelle sperimentazioni cliniche non sono state osservate reazioni di ipersensibilitĂ , fra cui anafilassi, e l’immunogenicitĂ  di ziconotide somministrato per via intratecale appare bassa. Tuttavia, non si puĂ² escludere la possibilitĂ  di reazioni allergiche gravi e sono state ricevute segnalazioni spontanee di reazioni anafilattiche.

Reazioni avverse di tipo cognitivo e neuropsichiatrico

Reazioni avverse di tipo cognitivo e neuropsichiatrico, specialmente confusione, sono comuni nei pazienti trattati con ziconotide. Il deficit cognitivo compare tipicamente dopo varie settimane di trattamento. In pazienti trattati con ziconotide sono stati segnalati episodi di disturbi psichiatrici acuti, quali allucinazioni, reazioni paranoidi, atteggiamento ostile, aggressività, delirio, psicosi e reazioni maniacali. La dose di ziconotide deve essere diminuita o sospesa in caso di presenza di segni o sintomi di deficit cognitivo o di reazioni avverse di tipo psichiatrico, ma devono essere prese in considerazione anche altre cause contribuenti. Gli effetti di ziconotide a livello cognitivo sono tipicamente reversibili entro 1 – 4 settimane dalla sospensione del medicinale, ma in alcuni casi questi possono persistere. Si raccomanda di sottoporre i pazienti a una valutazione neuropsichiatrica prima e dopo l’inizio del trattamento con ziconotide intratecale.

Nei pazienti con dolore cronico severo esiste una piĂ¹ elevata incidenza di suicidi e di tentativi di suicidio rispetto alla popolazione generale. Ziconotide puĂ² provocare o peggiorare la depressione con rischio di suicidio nei pazienti predisposti.

Depressione del Sistema Nervoso Centrale (SNC)

Alcuni pazienti hanno presentato un abbassamento dei livelli di coscienza durante il trattamento con ziconotide. Abitualmente il paziente rimane cosciente e la respirazione non risulta depressa.

L’episodio puĂ² autolimitarsi, tuttavia ziconotide deve essere sospeso fino alla cessazione dell’episodio stesso. In tali pazienti si sconsiglia la reintroduzione di ziconotide. Si deve anche considerare la sospensione di altri medicinali che deprimono il SNC somministrati contemporaneamente, poichĂ© questi possono contribuire al livello ridotto di reattivitĂ .


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco