Solplex: effetti collaterali e controindicazioni

Solplex: effetti collaterali e controindicazioni

Solplex (Destrano 70) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Insufficienza cardiocircolatoria da riduzione del volume plasmatico.

Il prodotto può essere usato per la profilassi delle trombosi venose dell’embolia polmonare in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici associati ad alto rischio di complicazioni trombo-emboliche (es. chirurgia dell’anca).

Solplex: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Solplex ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Solplex, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Solplex: controindicazioni

Il destrano non deve essere impiegato nei pazienti con ipersensibilità accertata verso il farmaco; particolare cautela va comunque adottata nei soggetti eventualmente sensibilizzati da precedenti somministrazioni. Malattie renali con grave oliguria o anuria.

Scompenso cardiaco congestizio in atto.

Spiccata tendenza alle emorragie specialmente per trombocitopenia ipofibrinogenemia.

Solplex: effetti collaterali

REAZIONI ALLERGICHE

Con l’infusione, talora di piccoli volumi, sono possibili reazioni allergiche di lieve e media gravità con febbre, orticaria, dolori articolari, nausea, vomito, ipotensione e broncospasmo; occasionalmente queste manifestazioni possono assumere un andamento gravissimo con la comparsa di shock anafilattico o arresto cardiaco.

In presenza di una reazione anafilattoide, sospendere la somministrazione, se necessario, aumentare l’ossigenazione del paziente ed effettuare una adatta terapia endovenosa secondo la metodica sotto riportata:

1. Adrenalina 0.05 – 0.1 mg endovena.

A seconda dell’effetto e delle condizioni del paziente, questa dose dovrà eventualmente essere ripetuta ad intervalli regolari di 1-2 min.

È necessario un preciso controllo della pressione e soprattutto della risposta cardiaca (per evitare turbe del ritmo).

2. Corticosteroidi, ad esempio Prednisolone da 250 a 1000 mg endovena, oppure dosi ad effetto equivalente di altri preparati corticosteroidi.

3 Soluzione di albumina al 5% o, in alternativa, Soluzione di Ringer Acetato o Ringer Lattato, quale sostituto di volume.

Nel caso di incidenti gravi si consiglia l’ordine qui indicato:

a) Adrenalina

b) Corticosteroidi

c) Antistaminici

Solo mediante l’Adrenalina si può ottenere un effetto immediato. I corticosteroidi, anche a forte dosaggio, necessitano di un lasso di tempo di 10-15 minuti prima di entrare in azione. In sintesi, il procedimento suggerito è il seguente:

a) nell’infusione dei plasma-expanders tenere il paziente sotto costante controllo e sorvegliarlo con particolare attenzione nei primi trenta minuti di somministrazione;

b) non appena si profila una reazione collaterale interrompere immediatamente l’infusione;

c) chiamare il medico capo e personale paramedico aggiuntivo;

d) oggettivare il quadro clinico e conseguentemente decidere la necessaria terapia;

e) applicare tutte le misure basiliari di rianimazione,

f) effettuare la terapia con farmaci adeguati al quadro clinico.

ALTERAZIONI RENALI

La rapida eliminazione del farmaco determina un aumento della viscosità e del peso specifico delle urine che, specie nei soggetti mal idratati, possono essere causa di stasi tubolare.

ALTERAZIONI EPATICHE

Episodici aumenti delle transaminasi del siero

Le reazioni da plasma expanders sono più comuni nel paziente vigile e/o con modesto deficit di volume.

Solplex: avvertenze per l’uso

La somministrazione delle soluzioni di destrano va fatta esclusivamente per via endovenosa sotto diretto controllo medico.

Poichè le reazioni d’ipersensibilità si possono verificare anche in pazienti che non sono mai stati trattati in precedenza con destrano e si manifestano soprattutto nella fase iniziale del trattamento si raccomanda di controllare ripetutamente la pressione arteriosa del paziente e l’eventuale comparsa di reazioni cutanee o broncospasmo tenendolo sotto attenta osservazione durante l’infusione e specialmente durante i primi trenta minuti. Poichè occasionalmente è stata osservata l’insorgenza di shock alla prima inoculazione di destrano, si raccomanda che tale inoculazione sia preceduta dalla somministrazione endovenosa di un cortisonico.

La comparsa dei segni prodromici di una reazione allergica richiede l’immediata sospensione del trattamento e l’adozione di idonee misure di rianimazione.

Prima della somministrazione è necessario correggere un’eventuale preesistente disidratazione del paziente che deve inoltre essere mantenuto ben idratato per tutto il periodo dell’infusione. In questi pazienti la somministrazione deve essere eseguita sotto diretto controllo del medico e la quantità non deve superare i 500 ml/ora.

Alle dosi raccomandate, il destrano 70 non modifica sensibilmente i processi di coagulazione del sangue; tuttavia a dosi superiori 15 ml/Kg si può verificare un prolungamento del tempo di coagulazione ed una sensibile riduzione dell’attività piastrinica. Per questo motivo il prodotto deve essere usato con cautela nei soggetti con tendenza alle emorragie; poichè le alterazioni della coagulazione e dell’emostasi tendono ad essere più accentuate dopo i traumi od interventi chirurgici di maggiore importanza, è necessario in ogni caso controllare attentamente l’insorgere di eventuali complicanze emorragiche.

Si tenga inoltre presente che nei soggetti con emorragia in atto, l’aumento della pressione di perfusione può causare una ulteriore perdita di sangue. Infine è necessario impedire che il valore dell’ematocrito scenda al di sotto del 30%.

Se esiste l’indicazione adatta (shock ipovolemico), l’infusione iniziale anche rapida del prodotto è in genere ben tollerata; poichè tuttavia con le sostanze che espandono il volume plasmatico è possibile il verificarsi di sovraccarico circolatorio, un’estrema attenzione richiede la somministrazione di destrano negli ipertesi, nei cardiopatici specie se esiste pericolo di edema polmonare acuto, nei soggetti con policitemia o malattie renali. La massima cautela richiede anche l’infusione in pazienti che abbiano da poco subito una trasfusione o che siano stati trattati con dosi elevate di soluzioni elettrolitiche.

In ogni caso è necessario monitorare la pressione venosa e la diuresi; una bassa densità urinaria può indicare un deficit renale nell’eliminare destrano e può rappresentare un’indicazione alla sospensione del trattamento che deve essere sempre interrotto in caso di oliguria o anuria.

In generale l’impiego di soluzioni che modificano le proprietà osmotiche del sangue deve essere valutato e controllato con i dati dello ionogramma e del pH ematico, al fine di evitare indesiderati effetti di accumulo elettrolitico o pericolose interferenze con la funzione cardiaca, polmonare, renale, o con il sistema nervoso centrale .

Nel trattamento profilattico delle trombosi venose, la somministrazione del farmaco deve iniziare durante l’intervento chirurgico e mai a paziente sveglio o all’inizio dell’anestesia; tale indicazione deve essere valutata dal medico anche in confronto ad altre profilassi farmacologiche.

Si devono usare soltanto soluzioni limpide da flaconi intatti

Ispezionare ogni flacone prima dell’uso. Capovolgere il flacone e controllare attentamente la soluzione in condizioni ottimali di visibilità per rilevare eventuali particelle o torbidità ; controllare che il flacone non presenti incrinature od altri danni. La presenza del vuoto assicura l’integrità del flacone. Per verificarlo innestare il raccordo a flacone capovolto o orrizzontale.

Se non si osserva un vivace gorgogliamento, scartare il flacone.

Non si deve utilizzare la soluzione prelevata da flaconi già aperti e parzialmente impiegati.

Durante la somministrazione ricontrollare il flacone almeno una volta ogni ora. Se si notano segni di contaminazione della soluzione, oppure se il paziente manifesta febbre o brividi, sospendere immediatamente la somministrazione e informare il medico.

Per evitare precipitazioni delle globuline ed aggregazione spontanea dei globuli rossi, il Solplex 70 al 6% in soluzione glucosata non va somministrato con lo stesso raccordo usato per il sangue in ACD. Questa avvertenza non si applica al Solplex 70 al 6% in soluzione fisiologica.

Poichè la presenza di destrano nel sangue può falsare i risultati di alcune analisi ematochimiche (glicemia, bilirubinemia, protidemia totale) nonchè l’interpretazione dei gruppi sanguigni e le prove di compatibilità del sangue, si consiglia di prelevare i campioni ematici destinati alle suddette analisi prima di iniziare le infusioni di destrano o quanto meno di informare il laboratorio affinchè vengano adottati metodi di analisi più idonei.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco