Xeristar: effetti collaterali e controindicazioni

Xeristar: effetti collaterali e controindicazioni

Xeristar 30 mg (Duloxetina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento del disturbo depressivo maggiore. Trattamento del dolore neuropatico diabetico periferico. Trattamento del disturbo d’ansia generalizzato.

Xeristar è indicato negli adulti.

Per ulteriori informazioni vedere paragrafo 5.1.

Xeristar 30 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Xeristar 30 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Xeristar 30 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Xeristar 30 mg: controindicazioni

Xeristar non deve essere usato nei pazienti con epatopatia con alterazione della funzionalità epatica (vedere paragrafì 4.3 e 5.2).

Alterazione della funzionalitĂ  renale

Nei pazienti con lieve o moderata alterazione della funzionalità renale (clearance della creatinina da 30 a 80 ml/min) non è necessario un aggiustamento del dosaggio. Xeristar non deve essere usato nei

pazienti con alterazione grave della funzionalitĂ  renale (clearance della creatinina < 30 ml/min; vedere paragrafo 4.3).

Popolazione pediatrica

Duloxetina non deve essere usata nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni per il trattamento del disturbo depressivo maggiore a causa di problemi di sicurezza ed efficacia (vedere aì paragrafì 4.4, 4.8 e 5.1).

La sicurezza e l’efficacia di duloxetina per il trattamento del disturbo d’ansia generalizzato nei pazienti pediatrici di età compresa tra 7 e 17 anni non sono state stabilite. I dati attualmente disponibili sono descritti ai paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2.

La sicurezza e l’efficacia di duloxetina per il trattamento del dolore neuropatico diabetico periferico non sono state studiate. Non ci sono dati disponibili.

Sospensione del trattamento

La sospensione brusca deve essere evitata. Quando si interrompe il trattamento con Xeristar la dose deve essere gradualmente ridotta in un periodo di almeno una-due settimane allo scopo di ridurre il rischio di comparsa di reazioni da sospensione (vedere paragrafì 4.4 e 4.8). Se a seguito della riduzione della dose o della sospensione del trattamento si presentino sintomi intollerabili, è da tenere in considerazione la possibilità di riprendere il trattamento con la dose precedentemente prescritta.

Successivamente, il medico puĂ² decidere di continuare a ridurre la dose in maniera piĂ¹ graduale.

Modo di somministrazione Per uso orale.

Xeristar 30 mg: effetti collaterali

Sommario del profilo di sicurezza

Nei pazienti trattati con Xeristar le reazioni avverse piĂ¹ comunemente riportate sono state nausea, cefalea, secchezza della bocca, sonnolenza e capogiro. Tuttavia, la maggioranza delle reazioni avverse comuni si è presentata da lieve a moderata, generalmente esse sono iniziate precocemente durante la terapia e la maggior parte di esse tendeva a ridursi con il proseguimento della terapia.

Tabella riassuntiva delle reazioni avverse

La Tabella 1 mostra le reazioni avverse osservate in segnalazioni spontanee e in studi clinici controllati con placebo.

Tabella 1: Reazioni avverse

Valutazione della frequenza: molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1/10.000, ? 1/1.000), molto raro (< 1/10.000).

Per ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravitĂ .

Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro
Infezioni ed infestazioni
Laringite
Disturbi del sistema immunitario
Reazione anafilattica Disturbo di
ipersensibilitĂ 
Patologie endocrine
Ipotiroidismo
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Diminuzione dell’appetito Iperglicemia (riportata specialmente nei
pazienti diabetici)
Disidratazione Iposodiemia SIADH6
Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro
Disturbi psichiatrici
Insonnia Agitazione Diminuzione della libido Ansia Orgasmo anormale
Sogni anormali
Ideazione suicidaria5,7 Disturbo del sonno Bruxismo Disorientamento Apatia Comportamento suicidario5,7 Mania Allucinazioni Comportamento aggressivo e ira4
Patologie del sistema nervoso
Cefalea Sonnolenza Capogiro Letargia Tremore Parestesia Mioclono Acatisia7 Nervosismo Disturbo dell’attenzione Disgeusia Discinesia Sindrome delle
gambe senza riposo Scarsa qualitĂ  del
sonno
Sindrome serotoninergica6 Convulsioni1 Irrequietezza psicomotoria6 Sintomi extra- piramidali6
Patologie dell’occhio
Visione offuscata Midriasi Deterioramento
visivo
Glaucoma
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Tinnito1 Vertigini
Otalgia
Patologie cardiache
Palpitazioni Tachicardia Aritmia sopraventricolare, principalmente
fibrillazione atriale
Patologie vascolari
Aumento della pressione sanguigna3 Vampata Sincope2 Ipertensione3,7 Ipotensione
ortostatica2 EstremitĂ  fredde
Crisi ipertensive3,6
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Sbadiglio Costrizione alla gola
Epistassi
Malattia polmonare interstiziale10 Polmonite
eosinofila6
Patologie gastrointestinali
Nausea Secchezza della bocca Stipsi Diarrea Dolore addominale Vomito Dispepsia
Flatulenza
Emorragia gastrointestinale7 Gastroenterite Eruttazione Gastrite
Disfagia
Stomatite Ematochezia Alitosi Colite
microscopica9
Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro
Patologie epatobiliari
Epatite3 Enzimi epatici
elevati (ALT, AST, fosfatasi alcalina) Danno epatico
acuto
Insufficienza epatica6 Ittero6
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Aumentata sudorazione Eruzione cutanea Sudorazioni notturne Orticaria Dermatite da contatto
Sudorazione fredda Reazioni di fotosensibilitĂ  Aumentata tendenza a
sviluppare lividi
Sindrome di Stevens-Johnson6 Edema angioneurotico6 Vasculite cutanea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore muscolo- scheletrico Spasmo
muscolare
RigiditĂ  muscolare Contrazione muscolare Trisma
Patologie renali e urinarie
Disuria Pollachiuria Ritenzione urinaria DifficoltĂ  ad iniziare la minzione Nicturia
Poliuria
Ridotto flusso urinario
Odore alterato delle urine
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Disfunzione erettile Disturbi
dell’eiaculazione Eiaculazione ritardata
Emorragia a carico dell’apparato riproduttivo femminile Disturbo mestruale Disfunzioni di
natura sessuale Dolore testicolare
Sintomi della menopausa Galattorrea Iperprolattinemia Emorragia post- parto6
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Cadute8 Affaticamento Dolore toracico7 Sensazione di anormalitĂ  Sensazione di freddo
Sete
Brividi di freddo Malessere Sensazione di caldo Disturbo della
deambulazione
Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro
Esami diagnostici
Riduzione di peso Aumento di peso Aumento della
Aumento della colesterolemia
creatina fosfochinasi
ematica
Aumento della
potassiemia

1Casi di convulsione e casi di tinnito sono stati inoltre riportati dopo la sospensione del trattamento.

2Casi di ipotensione ortostatica e sincope sono stati riportati soprattutto all’inizio del trattamento.

3Vedere paragrafo 4.4.

4Casi di comportamento aggressivo e ira sono stati riportati specialmente nelle fasi precoci del trattamento o dopo la sua sospensione.

5Casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono stati riportati durante terapia con duloxetina o nelle fasi precoci dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

6Frequenza stimata delle reazioni avverse riportate durante il periodo di farmacovigilanza successivo alla commercializzazione; non osservate negli studi clinici controllati con placebo.

7Differenza non statisticamente significativa dal placebo.

8Le cadute sono state piĂ¹ comuni nei soggetti anziani (? 65 anni di etĂ ).

9Frequenza stimata in base a tutti i dati degli studi clinici.

10Frequenza stimata in base a studi clinici controllati con placebo.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

La sospensione della terapia con duloxetina (specialmente quando avviene in maniera brusca) porta comunemente alla comparsa di sintomi da sospensione. Le reazioni piĂ¹ comunemente riportate sono capogiro, disturbi del sensorio (incluse parestesie o sensazioni tipo scossa elettrica, con particolare localizzazione cranica), disturbi del sonno (insonnia e sogni vividi), affaticamento, sonnolenza, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, cefalea, mialgia, irritabilitĂ , diarrea, iperidrosi e vertigini.

Generalmente, per gli SSRI e gli SNRI, questi eventi sono di entitĂ  da lieve a moderata ed

auto-limitanti, tuttavia, in alcuni pazienti possono essere gravi e/o prolungati. Pertanto, quando il trattamento con duloxetina non è piĂ¹ necessario, si consiglia di effettuare una sospensione graduale della terapia mediante una progressiva riduzione della dose (vedere paragrafì 4.2 e 4.4).

In tre studi clinici di fase acuta della durata di 12 settimane con duloxetina, in pazienti con dolore neuropatico diabetico, è stato osservato un aumento della glicemia a digiuno di lieve entità ma statisticamente significativo nei pazienti trattati con duloxetina. Il valore di HbA1c è risultato stabile sia nei pazienti trattati con duloxetina che in quelli trattati con placebo. Nella fase di estensione di questi studi, durata fino a 52 settimane, c’è stato un aumento del valore di HbA1c in entrambi i gruppi di pazienti trattati con duloxetina e con trattamento di routine, ma l’aumento medio è stato maggiore dello 0,3 % nel gruppo trattato con duloxetina. C’è stato anche un lieve aumento della glicemia a digiuno e del colesterolo totale nei pazienti trattati con duloxetina mentre i test di laboratorio hanno mostrato una lieve diminuzione nel gruppo sottoposto a trattamento di routine.

Nei pazienti trattati con duloxetina l’intervallo QT corretto per la frequenza cardiaca non è risultato diverso da quello osservato nei pazienti trattati con placebo. Nei pazienti trattati con duloxetina e in quelli trattati con placebo non sono state osservate differenze clinicamente significative per le misurazioni del QT, PR, QRS, o QTcB.

Popolazione pediatrica

In studi clinici, 509 pazienti pediatrici di età compresa tra 7 e 17 anni con disturbo depressivo maggiore e 241 pazienti pediatrici di età compresa tra 7 e 17 anni con disturbo d’ansia generalizzato sono stati trattati con duloxetina. In generale, il profilo delle reazioni avverse con duloxetina in bambini e adolescenti è stato simile a quello osservato negli adulti.

Un totale di 467 pazienti pediatrici inizialmente randomizzati a duloxetina in studi clinici, hanno presentato una diminuzione media di peso di 0,1 kg alla decima settimana rispetto ad un aumento medio di 0,9 kg nei 353 pazienti trattati con placebo. Nella fase successiva, durante il periodo di 4-6 mesi di estensione dello studio, i pazienti hanno presentato mediamente la tendenza al recupero del percentile atteso per il loro peso basale previsto sulla base dei dati di popolazione di soggetti sani di pari etĂ  e sesso.

In studi della durata fino a 9 mesi nei pazienti pediatrici trattati con duloxetina (vedere paragrafo 4-4) è stata osservata una diminuzione media complessiva dell’1% del percentile altezza [una diminuzione del 2% nei ragazzi (di età compresa tra 7 e 11 anni) ed un aumento dello 0,3% negli adolescenti (di età compresa tra 12 e 17 anni)].

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V

.

Xeristar 30 mg: avvertenze per l’uso

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

L’uso contemporaneo di Xeristar con gli Inibitori della Monoamino Ossidasi (IMAO) non selettivi ed irreversibili è controindicato (vedere paragrafo 4.5).

Epatopatia con alterazione della funzionalitĂ  epatica (vedere paragrafo 5.2).

Alterazione grave della funzionalitĂ  renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).

L’inizio del trattamento con Xeristar è controindicato nei pazienti con ipertensione non controllata, che potrebbe esporre i pazienti ad un potenziale rischio di crisi ipertensiva (vedere paragrafì 4.4 e 4.8).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco