Yentreve: effetti collaterali e controindicazioni

Yentreve: effetti collaterali e controindicazioni

Yentreve 20 mg capsule gastroresistenti (Duloxetina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

YENTREVE è indicato nelle donne per il trattamento dell’Incontinenza Urinaria da Sforzo (SUI) di entità da moderata a grave.

YENTREVE è indicato negli adulti.

Per ulteriori informazioni vedere paragrafo 5.1.

Yentreve 20 mg capsule gastroresistenti: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Yentreve 20 mg capsule gastroresistenti ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Yentreve 20 mg capsule gastroresistenti, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Yentreve 20 mg capsule gastroresistenti: controindicazioni

YENTREVE non deve essere usato nelle donne con epatopatia con alterazione della funzionalità epatica (vedere paragrafì 4.3 e 5.2).

Alterazione della funzionalitĂ  renale

Nelle pazienti con lieve o moderata alterazione della funzionalità renale (clearance della creatinina da 30 a 80 ml/min) non è necessario un aggiustamento del dosaggio. YENTREVE non deve essere usato nelle pazienti con alterazione grave della funzionalità renale (clearance della creatinina < 30 ml/min; vedere paragrafo 4.3).

Popolazione pediatrica

Non è stata studiata la sicurezza ed efficacia di duloxetina nell’incontinenza urinaria da sforzo. Non ci sono dati disponibili.

Particolari popolazioni Pazienti anziane

Si deve osservare cautela nel trattamento delle pazienti anziane.

Sospensione del trattamento

La sospensione brusca deve essere evitata. Quando si interrompe il trattamento con YENTREVE la dose deve essere gradualmente ridotta in un periodo di almeno una-due settimane allo scopo di ridurre il rischio di comparsa di reazioni da sospensione (vedere paragrafì 4.4 e 4.8). Se a seguito della riduzione della dose o della sospensione del trattamento si presentino sintomi intollerabili, è da tenere in considerazione la possibilità di riprendere il trattamento con la dose precedentemente prescritta.

Successivamente, il medico puĂ² decidere di continuare a ridurre la dose in maniera piĂ¹ graduale.

Modo di somministrazione Per uso orale.

Yentreve 20 mg capsule gastroresistenti: effetti collaterali

Sommario del profilo di sicurezza

Nelle pazienti trattate con YENTREVE durante studi clinici sulla SUI e in altre alterazioni del tratto urinario inferiore, le reazioni avverse piĂ¹ comunemente riportate sono state nausea, secchezza della bocca, affaticamento e stipsi. L’analisi dei dati di 4 studi clinici della durata di 12 settimane, controllati con placebo e condotti in pazienti con SUI, di cui 958 trattate con duloxetina e 955 trattate con placebo, indicĂ² che l’inizio delle reazioni avverse riportate si manifestava tipicamente durante la prima settimana di terapia. Comunque, la maggior parte delle reazioni avverse piĂ¹ frequenti si sono presentate da lievi a moderate e si sono risolte entro 30 giorni dalla comparsa (ad es., la nausea).

Tabella riassuntiva delle reazioni avverse

La Tabella 1 mostra le reazioni avverse osservate in segnalazioni spontanee e in studi clinici controllati con placebo.

Tabella 1: Reazioni avverse

Valutazione della frequenza: Molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1/10.000, ? 1/1.000), molto raro (< 1/10.000).

Per ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravitĂ .

Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro
Infezioni ed infestazioni
Laringite
Disturbi del sistema immunitario
Disturbo di ipersensibilitĂ  Reazione anafilattica
Patologie endocrine
Ipotiroidismo
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Diminuzione dell’appetito Disidratazione Iperglicemia (riportata specialmente nei pazienti diabetici) Iposodiemia SIADH6
Disturbi psichiatrici
Insonnia Agitazione Diminuzione della libido
Ansia
Disturbi del sonno
Bruxismo Disorientamento Apatia
Orgasmo anormale Sogni anormali
Comportamento suicidario5,6 Ideazione suicidaria5,7 Mania6 Allucinazioni Comportamento aggressivo e ira4,6
Patologie del sistema nervoso
Cefalea Capogiro Letargia Sonnolenza Tremore Parestesia Nervosismo Disturbo dell’attenzione Disgeusia
Scarsa qualitĂ  del sonno
Sindrome serotoninergica6 Convulsioni1,6 Mioclono Acatisia6 Irrequietezza psicomotoria6 Sintomi extra- piramidali6
Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro
Discinesia Sindrome delle gambe senza riposo
Patologie dell’occhio
Visione offuscata Midriasi Deterioramento visivo
Secchezza oculare
Glaucoma
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Vertigini Tinnito1 Otalgia
Patologie cardiache
Palpitazioni Tachicardia Aritmia sopraventricolare, principalmente fibrillazione atriale6
Patologie vascolari
Ipertensione3,7 Vampata Sincope2 Aumento della pressione sanguigna3 Crisi ipertensiva3 Ipotensione ortostatica2 EstremitĂ  fredde
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Sbadiglio Costrizione alla gola Epistassi
Malattia polmonare
interstiziale10 Polmonite eosinofila6
Patologie gastrointestinali
Nausea Secchezza della bocca
Stipsi
Diarrea
Dolore addominale Vomito
Dispepsia
Emorragia gastrointestinale7 Gastroenterite Stomatite Eruttazione Gastrite
Disfagia
Flatulenza Alitosi
Ematochezia
Colite microscopica9
Patologie epatobiliari
Epatite3 Enzimi epatici
elevati (ALT, AST, fosfatasi alcalina) Danno epatico
acuto
Insufficienza epatica6 Ittero6
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Aumentata sudorazione Eruzione cutanea Sudorazioni notturne Orticaria Dermatite da contatto
Sudorazione fredda Aumentata tendenza
a sviluppare lividi
Sindrome di Stevens-Johnson6 Edema angioneurotico6 Reazioni di fotosensibilitĂ  Vasculite cutanea
Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore muscolo- scheletrico RigiditĂ  muscolare Spasmo muscolare Trisma Contrazione muscolare
Patologie renali e urinarie
DifficoltĂ  ad iniziare la minzione Disuria
Nicturia Pollachiuria
Odore alterato delle
urine
Ritenzione urinaria6 Poliuria
Ridotto flusso urinario
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Emorragia a carico dell’apparato riproduttivo femminile
Sintomi della
menopausa
Disturbo mestruale Galattorrea Iperprolattinemia Emorragia post-parto6
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Affaticamento Astenia
Brividi di freddo
Dolore toracico7 Cadute8 Sensazione di anormalitĂ  Sensazione di freddo
Sete Malessere
Sensazione di caldo
Disturbo della deambulazione
Esami diagnostici
Riduzione di peso Aumento di peso Aumento della colesterolemia Aumento della creatina fosfochinasi ematica Aumento della potassiemia

1Casi di convulsione e casi di tinnito sono stati inoltre riportati dopo la sospensione del trattamento.

2Casi di ipotensione ortostatica e sincope sono stati riportati soprattutto all’inizio del trattamento.

3Vedere paragrafo 4.4.

4Casi di comportamento aggressivo e ira sono stati riportati specialmente nelle fasi precoci del trattamento o dopo la sua sospensione.

5Casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono stati riportati durante terapia con duloxetina o nelle fasi precoci dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

6Valutazione della frequenza delle reazioni avverse riportate durante il periodo di farmacovigilanza successivo alla commercializzazione; non osservate negli studi clinici controllati con placebo.

7Differenza non statisticamente significativa dal placebo.

8Le cadute sono state piĂ¹ comuni nei soggetti anziani (? 65 anni di etĂ ).

9Frequenza stimata in base a tutti i dati degli studi clinici.

10Frequenza stimata in base a studi clinici controllati con placebo.

Descrizione di reazioni avverse selezionate

La sospensione della terapia con duloxetina (specialmente quando avviene in maniera rapida) porta comunemente alla comparsa di sintomi da sospensione. Le reazioni piĂ¹ comunemente riportate sono capogiro, disturbi del sensorio (incluse parestesie o sensazioni tipo scossa elettrica, con particolare localizzazione cranica), disturbi del sonno (insonnia e sogni vividi), affaticamento, sonnolenza, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, cefalea, mialgia, irritabilitĂ , diarrea, iperidrosi e vertigini.

Generalmente, per gli SSRI e gli SNRI, questi eventi sono di entitĂ  da lieve a moderata ed auto- limitanti, tuttavia, in alcune pazienti possono essere gravi e/o prolungati. Pertanto, quando il trattamento con duloxetina non è piĂ¹ necessario, si consiglia di effettuare una sospensione graduale della terapia mediante una progressiva riduzione della dose (vedere paragrafì 4.2 e 4.4).

Nei pazienti trattati con duloxetina l’intervallo QT corretto per la frequenza cardiaca non è risultato diverso da quello osservato nei pazienti trattati con placebo. Nei pazienti trattati con duloxetina e in quelli trattati con placebo non sono state osservate differenze clinicamente significative per le misurazioni del QT, PR, QRS, o QTcB.

In tre studi clinici di fase acuta della durata di 12 settimane con duloxetina, in pazienti con dolore neuropatico diabetico, è stato osservato un aumento della glicemia a digiuno di lieve entità ma statisticamente significativo nei pazienti trattati con duloxetina. Il valore di HbA1c è risultato stabile sia nei pazienti trattati con duloxetina che in quelli trattati con placebo. Nella fase di estensione di questi studi, durata fino a 52 settimane, c’è stato un aumento del valore di HbA1c in entrambi i gruppi di pazienti trattati con duloxetina e con trattamento di routine, ma l’aumento medio è stato maggiore dello 0,3 % nel gruppo trattato con duloxetina. C’è stato anche un lieve aumento della glicemia a digiuno e del colesterolo totale nei pazienti trattati con duloxetina mentre i test di laboratorio hanno mostrato una lieve diminuzione nel gruppo sottoposto a trattamento di routine.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il continuo monitoraggio del bilancio beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema

nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Yentreve 20 mg capsule gastroresistenti: avvertenze per l’uso

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Epatopatia con alterazione della funzionalitĂ  epatica (vedere paragrafo 5.2).

YENTREVE non deve essere utilizzato in combinazione con gli Inibitori della Monoamino Ossidasi (IMAO) non selettivi ed irreversibili (vedere paragrafo 4.5).

Grave alterazione della funzionalitĂ  renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).

L’inizio del trattamento con YENTREVE è controindicato nelle pazienti con ipertensione non controllata, che potrebbe esporre le pazienti ad un potenziale rischio di crisi ipertensiva (vedere paragrafì 4.4 e 4.8).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco