Acido Tricloroacetico Zeta: Bugiardino (Foglietto Illustrativo)

Acido Tricloroacetico Zeta Bugiardino. Fonte A.I.Fa.


Se sei un professionista della salute, consulta anche la Scheda Tecnica di Acido Tricloroacetico Zeta


Acido tricloroacetico Zeta 50% soluzione cutanea

Categoria Farmacoterapeutica

Preparati per calli e verruche

Indicazioni terapeutiche

L’acido tricloroacetico è utilizzato per il trattamento di verruche.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.

Precauzioni per l’uso

L’acido tricloroacetico è un agente caustico e corrosivo che può causare danni irreversibili. In caso di contatto con gli occhi o la pelle, lavare immediatamente e abbondantemente con acqua corrente. Se necessario consultare il medico.

Evitare l’uso per periodi prolungati sulla stessa zona di pelle. A causa della corrosività del medicinale si possono verificare notevoli ustioni nelle zone di applicazione non controllate.

Se applicato con batuffolo di cotone eliminare da questo l’eccesso di liquido su un materiale assorbente.

Poiché l’acido tricloroacetico è fortemente caustico e corrosivo, è necessario usare la massima cautela nell’applicazione, evitando di inalare il medicinale e il suo contatto con occhi, mucose e cute integra.

Interazioni

Informare il medico o il farmacista se si è recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, anche quelli senza prescrizione medica.

Non usare con basi forti, alcoolati e ammine perché si può sviluppare un forte calore.

Avvertenze speciali

Gravidanza

Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di prendere qualsiasi medicinale. Non vi sono dati adeguati riguardanti l’uso dell’acido tricloroacetico in donne in gravidanza. Il rischio potenziale per l’uomo non è noto. Se utilizzato secondo le modalità d’uso, il medicinale viene assorbito in modo trascurabile e quindi non determina effetti sistemici. Studi condotti su animali, in cui è stato somministrato acido tricloroacetico per via orale, hanno evidenziato una tossicità riproduttiva. Pertanto, è necessario usare cautela nel prescrivere il medicinale a donne in stato di gravidanza.

Allattamento

Non sono disponibili dati sull’utilizzo dell’acido tricloroacetico durante l’allattamento e non è noto se tale principio attivo venga escreto nel latte materno. Tuttavia, poiché l’assorbimento del farmaco può ritenersi trascurabile, è molto improbabile che quantità rilevanti raggiungano il latte materno.

È necessario usare cautela nel prescrivere il medicinale durante l’allattamento.

Effetti sulle capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non pertinente.

Dose, modo e tempo di somministrazione

Applicare sulla parte interessata della cute, utilizzando un bastoncino ricoperto di cotone.

Occorre usare particolare cautela per evitare il contatto con le zone circostanti all’area trattata, che devono essere opportunamente protette.

Non ci sono indicazioni relative all’uso di acido tricloroacetico nei bambini.

Sovradosaggio

L’eccessiva applicazione del medicinale può provocare gravi ustioni.

Esposizione acuta

L’ingestione accidentale può provocare irritazione e corrosione gastrointestinale, con forti dolori alla bocca, gola e addome, vomito violento, ematemesi e diarrea.

Un’inalazione acuta può causare tosse, soffocamento, capogiri e debolezza seguiti da dispnea, edema polmonare, espettorato schiumoso, cianosi, ipotensione, tachicardia e aumento dei globuli rossi e dell’ematocrito.

Esposizione cronica

L’inalazione cronica può causare erosione dello smalto dentale, necrosi della mandibola, irritazione bronchiale, tosse cronica, attacchi frequenti di polmoniti e disturbi gastrointestinali.

La formazione e l’accumulo di acido tricloroacetico può causare l’encefalopatia da solvente riscontrata in alcuni pazienti esposti cronicamente al tricloroetilene.

In caso di ingestione/assunzione accidentale di una dose eccessiva di acido tricloroacetico Zeta avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.

Se si ha qualsiasi dubbio sull’uso di acido tricloroacetico Zeta, rivolgersi al medico o al farmacista.

Effetti indesiderati

Come tutti i medicinali, l’acido tricloroacetico Zeta può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

A causa della corrosività del medicinale si possono verificare notevoli ustioni nelle zone di applicazione.

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Se una qualsiasi degli effetti indesiderati si aggrava, o se si nota la comparsa di un qualsiasi effetto indesiderato non elencato in questo foglio illustrativo, informare il medico o il farmacista.

Scadenza e conservazione

Scadenza: vedere la data di scadenza indicata sulla confezione.

La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.

ATTENZIONE: non utilizzare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Condizioni di conservazione

Conservare nel contenitore ben chiuso, al riparo dalla luce

I medicinali non devono essere gettati nell’acqua dello scarico o nei rifiuti domestici. Chiedere al farmacista come eliminare i medicinali che non si utilizzano più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

Composizione

100 g di soluzione contengono

Principio attivo: acido tricloroacetico 50 g Eccipienti: acqua depurata

Forma Farmaceutica e Contenuto

Soluzione cutanea

Flacone in vetro da 10 ml con applicatore

Titolare Dell’autorizzazione All’immissione in Commercio

Zeta Farmaceutici S.p.A. Via Mentana, 38 – 36100 Vicenza

Produttore

Zeta Farmaceutici S.p.A. Via Galvani, 10 – 36066 Sandrigo (VI)

Revisione del foglio illustrativo da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco:

Determinazione Aifa del 29/07/2011