Clexane: Foglietto Illustrativo (Bugiardino)

Se sei un professionista della salute, consulta anche la Scheda Tecnica del Clexane


Clexane 2.000 U.I. aXa/0,2 ml soluzione iniettabile
Clexane 4.000 U.I. aXa/0,4 ml soluzione iniettabile

enoxaparina sodica

 

Legga attentamente questo foglio prima di prendere questo medicinale perché contiene importanti informazioni per lei.

  • Conservi questo foglio. Potrebbe aver bisogno di leggerlo di nuovo.
  • Se ha qualsiasi dubbio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere.
  • Questo medicinale è stato prescritto soltanto per lei. Non lo dia ad altre persone, anche se i sintomi della malattia sono uguali ai suoi, perché potrebbe essere pericoloso.
  • Se si manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico, al farmacista o all’infermiere. Vedere paragrafo 4. 

    Contenuto di questo foglio:

    1. Che cos’è Clexane e a cosa serve
    2. Cosa deve sapere prima di prendere Clexane
    3. Come prendere Clexane
    4. Possibili effetti indesiderati
    5. Come conservare Clexane
    6. Contenuto della confezione e altre informazioni

     

    1. Che cos’è Clexane e a cosa serve

       

      Clexane contiene enoxaparina, un derivato dell’eparina che appartiene ad un gruppo di farmaci chiamati eparine a basso peso molecolare capace di inibire l’aggregazione di alcune cellule e sostanze presenti nel sangue, aiutando a prevenire la formazione di coaguli di sangue (trombi).

      Clexane è quindi utilizzato nel trattamento delle seguenti malattie, caratterizzate dall’occlusione dei vasi sanguigni, per:

       

  • prevenire la formazione di coaguli di sangue nelle vene (trombosi venosa profonda) in pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia generale, dichirurgia ortopedica ed in pazienti costretti a letto per lungo tempo e a rischio di sviluppare questa condizione;
  • prevenire la coagulazione del sangue durante la dialisi del sangue;
  • trattare l’ostruzione dei vasi sanguigni polmonari da parte di trombi provenienti dalla circolazione venosa (embolia polmonare);
  • alcune malattie del cuore (angina instabile e infarto del miocardio non-Q) in associazione con acido acetilsalicilico
    1. Cosa deve sapere prima di prendere Clexane Non prenda Clexane

  • se è allergico al principio attivo, a sostanze simili (eparina e i suoi derivati) o ad uno qualsiasi degli altri componenti di questo medicinale (elencati al paragrafo 6);
  • se in passato l’assunzione di enoxaparina le ha causato un’eccessiva riduzione del numero dellePiastrine nel sangue (trombocitopenia);
  • se lei soffre di disturbi della coagulazione del sangue che provocano un aumentato rischio di emorragia (disturbi dell’emostasi) eccetto le alterazioni della coagulazione chiamate “coagulopatie da consumo” non causate dall’eparina;
  • se soffre di malattie che possono aumentare il rischio di sanguinamento (ulcera dello stomaco, malattie della retina, emorroidi o traumi recenti a carico del sistema nervoso centrale);
  • se soffre di un’infezione del cuore, non correlata ad una protesi delle valvole cardiache (endocardite infettiva acuta);
  • se è stato affetto da emorragia cerebrale;
  • se assume enoxaparina per ragioni diverse dalla prevenzione della formazione di trombi e si deve sottoporre ad un intervento che prevede un’anestesia loco-regionale.

 

è possibile che lei debba evitare l’assunzione contemporanea di Clexane e altri medicinali come acido acetilsalicilico, gli antinfiammatori non steroidei (FANS) e gli antiaggreganti piastrinici (per esempio la ticlopidina, il dipiridamolo, il sulfinpirazoneetc). Il suo medico valuterà se può prendere questi farmaci insieme alla enoxaparina, in base alle sue condizioni fisiche (vedere anche il paragrafo “Altri medicinali e Clexane”).

 

Avvertenze e precauzioni

Si rivolga al medico,al farmacista o all’infermiere prima di prendere Clexane.

 

Segua attentamente le istruzioni per l’uso di questo medicinale e non utilizzi alternativamente eparine a basso peso molecolare di tipo diverso, in quanto ci sono differenze di attività tra questi tipi di medicinali.

 

L’uso di enoxaparina può aumentare il rischio di sanguinamento (emorragie) in qualsiasi parte del corpo (vedere anche il paragrafo “Possibili effetti indesiderati”).

Di conseguenza l’uso di Clexane sarà valutato con attenzione dal suo medico qualora dovesse soffrire di condizioni che aumentano il rischio di sanguinamenti, come:

  • difficoltà nel normale processo di coagulazione o fluidificazione del sangue (disturbi dell’emostasi);
  • lesioni alla mucosa dello stomaco (ulcera peptica), ictus ischemico (danno cerebrale che si verifica quando l’afflusso di sangue diretto al cervello si interrompe improvvisamente);
  • malattie della retina dovute al diabete (retinopatia diabetica), interventi neurochirurgici recenti o a carico degli occhi, utilizzo concomitante di farmaci che influenzano la sua capacità di coagulare il sangue;
  • pressione sanguigna alta (ipertensione arteriosa grave non controllata).

 

Anestesia spinale/epidurale

Nei pazienti sottoposti ad anestesia (anestesia spinale o peridurale o epidurale) o puntura lombare l’eparina a basso peso molecolare può raramente provocare raccolte di sangue nella zona dell’ intervento (ematomi spinali o epidurali) che possono portare a paralisi prolungate o permanenti. Il rischio è aumentato dall’uso di cateteri nella colonna vertebrale (cateteri peridurali a permanenza per infusione continua), dall’assunzione concomitante di farmaci che influenzano la coagulazione del sangue (emostasi) come gli antinfiammatori non steroidei (FANS), gli inibitori dell’aggregazione piastrinica o gli anticoagulanti, da traumi o da punture spinali o lombari ripetute, dalla presenza di una malattia della coagulazione del sangue (disturbo della emostasi), dalla età avanzata, in pazienti che hanno subito interventi chirurgici o hanno deformità della colonna vertebrale e del midollo spinale.

Se il medico decide di somministrare eparina a basso peso molecolare prima o dopo un’anestesia spinale (peridurale o subaracnoidea), lei potrebbe avvertire: dolore lombare, intorpidimento e debolezza degli arti inferiori (deficit sensoriale e motorio), alterazioni della produzione di urina o del funzionamento dell’intestino. Se dovesse avere uno di questi disturbi informi immediatamente il personale medico o infermieristico.

 

Trombocitopenia

L’assunzione di enoxaparina può portare ad una condizione chiamata Trombocitopenia, che consiste in una riduzione eccessiva del numero delle Piastrine nel sangue. Questa complicazione, può insorgere fino a 10 giorni dopo l’inizio del trattamento e può essere lieve, restando stabile o regredendo, oppure può svilupparsi in forma molto seria (su base immunitaria), causando gravi conseguenze, dovute alla formazione di anticorpi che provocano la formazione di nuovi trombi, dati dal legame non scindibile delle piastrine con l’eparina,, come: grave degenerazione della pelle (necrosi cutanea), improvvisa interruzione del flusso sanguigno ad uno degli arti o a livello polmonare, causata da un coagulo di sangue (embolia arteriosa delle estremità ed embolia polmonare), infarto cardiaco, ictus cerebrale e a volte morte (vedere anche il paragrafo “Possibili effetti indesiderati”). Per tali ragioni il medico controllerà attentamente il suo stato di salute dopo

l’assunzione di enoxaparina in modo da verificare l’eventuale comparsa di una nuova trombosi, o il peggioramento della trombosi preesistente. Dovrà inoltre prescriverle gli esami del sangue, per controllare il numero delle piastrine, prima, durante e dopo il trattamento con Clexane (almeno per il primo mese di trattamento, in caso di terapie a lungo termine). Alla comparsa di un qualsiasi disturbo sopradescritto, il medico provvederà ad interrompereil trattamento con enoxaparina e valuterà quale anticoagulante alternativo poterle somministrare.

 

Trattamento dell’infarto

Durante il trattamento di gravi patologie del cuore (angina instabile, infarto del miocardio non-Q e infarto acuto del miocardio con sovraslivellamento del segmento ST) l’assunzione di enoxaparina può aumentare il rischio di sanguinamento conseguente all’uso della strumentazione per trattare questi disturbi: per ridurre questo rischio deve rispettare con precisione gli intervalli fra le somministrazioni di enoxaparina sodica raccomandati dal medico.

 

Donne in gravidanza portatrici di protesi al cuore Pazienti portatori di protesi meccaniche delle valvole cardiache e donne in gravidanza portatrici di protesi delle valvole cardiache

Se lei è portatore di protesi meccaniche delle valvole cardiache deve sapere che non ci sono dati sufficienti a valutare il rischio di sviluppare trombi a carico delle valvole stesse durante la terapia con enoxaparina. La maggior parte dei casi sono stati riportati per donne in gravidanza portatrici di protesi cardiache.

Se lei è una donna in gravidanza che ha una protesi delle valvole del cuore, ha un rischio maggiore di sviluppare occlusioni arteriose (eventi tromboembolici).

 

Pazienti anziani

Se lei è una persona anziana (specialmente di età uguale o superiore a 80 anni), l’assunzione di enoxaparina potrebbe aumentare il rischio di sviluppare complicazioni emorragiche (sanguinamento). Il medico terrà quindi attentamente monitorato il suo stato di salute, durante la terapia con Clexane.

 

Compromissione della funzionalità renale

Se dovesse soffrire di problemi ai reni (insufficienza renale), il trattamento con enoxaparina potrebbe portare ad un aumento del rischio di sanguinamento. Il medico dovrà adattare la dose di Clexane alle sue condizioni cliniche.

 

Pazienti in emodialisi

Se lei è un paziente che deve sottoporsi a dialisi, la dose di Clexane dovrà necessariamente essere stabilita dal suo medico in base alle sue condizioni.

 

Pazienti a basso peso corporeo e pazienti obesi

Se lei è sottopeso (donne < 45 kg e uomini < 57 kg) ha maggiore probabilità di sviluppare fenomeni di sanguinamento. Se lei è una persona obesa (BMI>30 kg/m2) ha un rischio maggiore di sviluppare occlusioni delle arterie (tromboembolia). Il medico terrà quindi attentamente sotto controllo il suo stato di salute, durante la terapia con Clexane.

 

Clexane contiene sodio:

questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per siringa, cioè è praticamente “senza sodio”.

 

Altri medicinali e Clexane

Informi il medico, il farmacista o l’infermiere se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe assumere qualsiasi altro medicinale.

 

In particolare, a causa dell’aumento del rischio di sanguinamento, informi il medico se sta prendendo uno di questi medicinali, in quanto l’associazione con enoxaparina è sconsigliata o richiede precauzione:

  • acido acetilsalicilico ed altri salicilati. Se avesse bisogno di assumere un antidolorifico (analgesico) o un farmaco per abbassare la febbre (antipiretico), si consiglia l’uso di un altro medicinale;

  • antinfiammatori non steroidei (FANS);

  • ticlopidina e altri farmaci antiaggreganti piastrinici (clopidogrel, dipiridamolo, sulfinpirazone, etc.);

  • anticoagulanti orali (medicinali che fluidificano il sangue);

  • glucocorticoidi (cortisonici, usati come antinfiammatori);

  • destrano (usato per trattare la diminuzione del volume di sangue). Durante e dopo l’assunzione di questa sostanza il medico dovrà adattare la dose di Clexane alle sue condizioni cliniche.

 

Gravidanza e allattamento

Se è in corso una gravidanza, se sospetta o sta pianificando una gravidanza, o se sta allattando con latte materno chieda consiglio al medico, al farmacista o all’infermiere prima di prenderequesto medicinale.

 

Gravidanza

Il medico le prescriverà Clexane solo se le sue condizioni cliniche lo renderanno assolutamente necessario (vedere anche paragrafo”Donne in gravidanza portatrici di protesi al cuore”).

 

Allattamento

A scopo precauzionale l’allattamento materno dovrebbe essere interrotto durante il trattamento con Clexane.

 

Guida di veicoli e utilizzo di macchinari

Clexane non altera la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari.

 

  1. Come prendere Clexane

     

    Prenda questo medicinale seguendo sempre esattamente le istruzioni del medico, dell’infermiere o del farmacista. Se ha dubbi consulti il medico oil farmacista.

     

    Non somministrare per via intramuscolare.

    La dose raccomandata è stabilita dal medico in base al peso del paziente. Di seguito si riportano le dosi somministrate usualmente.

     

    Iniezione sottocutanea:

     

    Trattamento dell’angina instabile e dell’infarto del miocardio non-Q:

    La dose raccomandata è di 100 U.I. aXa (1 mg)/kg di peso corporeo ogni 12 ore per iniezione sottocutanea, somministrata contemporaneamente ad acido acetilsalicilico per bocca (da 100 a 325 mg al giorno), per almeno 2 giorni e continuando fino a stabilizzazione della situazione clinica. Generalmente la durata del trattamento varia da 2 a 8 giorni.

     

    Prevenzione della trombosi venosa profonda:

    La dose raccomandata nei pazienti a rischio tromboembolico moderato è di 2.000 U.I. aXa (0,2 ml) al giorno.

     

    La dose raccomandata nei pazienti ad alto rischio tromboembolico ed in particolare prima di interventi chirurgici di tipo ortopedico, è di 4.000 U.I. aXa (0,4 ml) al giorno, in un’unica iniezione.

    In chirurgia ortopedica la prima iniezione le sarà effettuata 12 ore prima dell’intervento. In chirurgia generale la prima iniezione le sarà effettuata circa 2 ore prima dell’intervento.

     

    La durata del trattamento di solito coincide con il momento in cui riprenderà a camminare dopo l’intervento (in media da 7 a 10 giorni), ovvero quando il rischio di sviluppare trombi diminuisce.

     

    Trattamento della trombosi venosa profonda:

    La dose raccomandata è di 100 U.I. aXa (1 mg)/kg di peso corporeo in 1 iniezione sottocutanea ogni 12 ore, per 10 giorni.

    Nei pazienti che non hanno subito interventi chirurgici, costretti a letto per lunghi periodi e a rischio di sviluppare trombi, la dose raccomandata è di 4.000 U.I. aXa (0,4 ml; 40 mg) al giorno per via sottocutanea, per un minimo di 6 giorni e fino a quando riprenderà a camminare, per un massimo di 14 giorni.

    Il medico valuterà se farle continuare la terapia, dopo questo termine.

     

    Tecnica dell’iniezione

    L’iniezione sottocutanea va praticata preferibilmente nella zona dell’addome e dei fianchi (cintura addominale antero-laterale o postero-laterale) alternativamente a destra e a sinistra. Se ha qualcuno che può farle l’iniezione è preferibile che le venga fatta in posizione sdraiata.

    Le siringhe preriempite sono pronte per l’uso, non deve quindi espellere l’aria presente nella siringa prima dell’iniezione.

     

    Procedura:

    • lavie asciughi bene le mani;
    • identifichi il punto dove praticare l’iniezione, cercando di evitare la zona della puntura precedente;
    • pulisca (non strofini) la zona prescelta dell’iniezione passando su di essa del cotone idrofilo o un tampone imbevuto di alcol;
    • prenda tra il pollice e l’indice la pelle sollevandola per formare una piega cutanea;
    • inserisca interamente l’ago in modo perpendicolare (e non trasversale) all’addome, nello spessore della piega di pelle;
    • trattenga la pelle tra le dita per tutta la durata dell’iniezione;
    • inietti lentamente il contenuto della siringa.

     

    Oltre alle siringhe preriempite, sono disponibili anche delle siringhe preriempite con sistema automatico di sicurezza. Queste siringhe sono dotate di un sistema automatico di sicurezza per prevenire le punture accidentali da ago dopo l’iniezione. Al termine dell’iniezione, mantenendo il pistone a fine corsa, estrarre l’ago dal sito di iniezione e, orientandolo lontano da sé stessi o altre persone, premere nuovamente sul pistone con fermezza per attivare il sistema di sicurezza: il manicotto di protezione coprirà automaticamente l’ago e simultaneamente si sentirà un “clic” a conferma dell’attivazione del sistema. (vedere figura)

    Oltre alle siringhe preriempite, sono disponibili anche delle siringhe preriempite con sistema automatico di sicurezza. Queste siringhe sono dotate di un sistema automatico di sicurezza per prevenire le punture accidentali da ago dopo l’iniezione. Al termine dell’iniezione, mantenendo il pistone a fine corsa, estrarre l’ago dal sito di iniezione e, orientandolo lontano da sé stessi o altre persone, premere nuovamente sul pistone con fermezza per attivare il sistema di sicurezza: il manicotto di protezione coprirà automaticamente l’ago e simultaneamente si sentirà un “clic” a conferma dell’attivazione del sistema. (vedere figura)

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    Somministrazione intravascolare:

     

    Prevenzione della coagulazione del sangue durante l’emodialisi

    Nei pazienti che devono sottoporsi a sedute ripetute di emodialisi, la dose raccomandata per la prevenzione della coagulazione è di 100 U.I./kg di peso corporeo, somministrati direttamente nella linea arteriosa del circuito di emodialisi, all’inizio della seduta. Questa dose è solitamente sufficiente per una seduta di emodialisi della durata di 4 ore. Se fosse necessario, durante la seduta, le potrà essere somministrata una nuova dose di enoxaparina pari e 50 – 100 U.I./kg di peso corporeo, a seconda del tempo mancante alla fine della seduta.

    Nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento (soprattutto in casi emodialisi pre- o post-operatoria) o che soffrono di malattie emorragiche, le sedute di dialisi potranno essere eseguite utilizzando una dose più bassa di enoxaparina, da50 U.I./kg di peso corporeo a 75 U.I./kg di peso corporeo.

     

    Se prende più Clexane di quanto deve

    Se dovesse prendere una dose eccessiva di enoxaparina potrebbero manifestarsicomplicazioni emorragiche (sanguinamento). In questi casi, se necessario, le sarà somministrata una sostanza in grado di neutralizzare parzialmente l’attività dell’eparina (per esempio la protamina).

    Se dovesse invece accidentalmente ingerire il medicinale non sono da temere gravi conseguenze, perché il farmaco è assorbito in quantità minima a livello intestinale.

     

    Se dimentica di prendere Clexane

    Non prenda una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.

     

    Se interrompe il trattamento con Clexane

    Nel caso dovesse interrompere il trattamento avverta immediatamente il medico.

     

    Se ha qualsiasi dubbio sull’uso di questo medicinale, si rivolga al medico,al farmacista o all’infermiere.

     

  2. Possibili effetti indesiderati

     

    Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le persone li manifestino.

     

    Interrompa il trattamento con questo medicinale e si rivolga immediatamente al medico o all’infermiere o vada in un pronto soccorso se si manifestano i seguenti disturbi:

    • difficoltà a respirare o a deglutire, gonfiore del viso, degli occhi, delle labbra e/o della lingua, irritazione della pelle: questi possono essere i segni di una reazione allergica grave (shock anafilattico), che si manifesta raramente;
    • dolore lombare, intorpidimento e debolezza degli arti inferiori o alterazioni della funzione vescicale ointestinale, nel caso avesse subito una anestesia spinalae o epidurale o puntura lombare durante la terapia con Clexane: questi possono essere disturbi dovuti a raccolte di sangue nella zona di intervento (ematomi spinali o epidurali) che si manifestano raramente.

       

      Il trattamento con Clexane dovrà essere interrotto e dovrà rivolgersi immediatamente al medico anche nel caso di:

    • comparsa di macchie rosso-violacee (porpora) o zone doloranti più o meno ampie di irritazione dellapelle (placche eritematose);
    • infiammazione dei piccoli vasi sanguigni presenti sulla superficie della pelle con alterazioni della pelle, causata da una reazione di tipo allergico al farmaco (vasculite cutanea di natura allergica accompagnata da necrosi dei tessuti);
    • diminuzione delle piastrine (piastrinopenia) o comparsa di una nuova trombosi o un peggioramentodi una trombosi precedente.

       

      Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi con l’uso di Clexane sono riportati di seguito in base alla loro frequenza:

       

      Molto Comuni (possono interessare più di 1 persona su 10)

      • sanguinamenti (emorragie);
      • accumulodi sangue nei tessuti al sito di iniezione (come ematomi ed ecchimosi), formazione di ematomi in caso di ferite, presenza di sangue nelle urine (ematuria), perdita disangue dal naso (epistassi) ed emorragie gastrointestinali. Le emorragie sono le reazioni avverse più comuni e nei casi in cui il paziente presenti dei fattori di rischio associati, si sono verificati sanguinamenti di entità importante che, in alcuni casi, hannoavuto esito fatale;
      • aumento eccessivo del numero delle Piastrine nel sangue (trombocitosi);
        • aumento di alcuni esami del sangue che riflettono la funzionalità del fegato (principalmente le transaminasi). 

          Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)

        • diminuzione lieve e transitoria del numero delle Piastrine nel sangue (trombocitopenia);
        • reazioni allergiche;
        • orticaria, prurito, irritazione della pelle (eritema);
      • reazioni nel punto in cui viene fatta l’iniezione come dolore, accumulo di sangue (ematomi), sanguinamento dopo l’iniezione, reazione di tipo allergico, infiammazione, lieve gonfiore. 

        Non Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)

        • sanguinamento cerebrale (emorragia intracranica);
        • accumulo di sangue nella zona posteriore dell’addome (emorragia retroperitoneale);
        • formazione di bolle sulla pelle (dermatiti bollose);
        • degenerazionedella pelle molto grave (necrosi cutanea), localizzata nel punto dell’iniezione. 

          Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1.000)

        • aumento anomalo del potassio nel sangue (iperkaliemia);
        • reazioni allergiche (anafilattico/anafilattoide). 

          Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

        • mal di testa;
        • paralisi prolungata o permanente causata da ematomi del midollo spinale in seguito ad anestesia spinale, epidurale o a puntura lombare, in associazione all’uso di eparina;
        • eccessiva diminuzione dei globuli rossi (anemia), soprattutto in caso di emorragia;
        • elevata concentrazione di alcuni globuli bianchi nel sangue (eosinofilia), talvolta associata a disturbi della pelle (manifestazioni cutanee);
        • noduli nel sito di iniezione (noduli infiammatori);
        • perdita dei capelli (alopecia);
        • degenerazione delle ossa (osteoporosi) in seguito a terapia a lungo termine;
        • formazione di coaguli di sangue (trombosi), dovuti allo sviluppo di una reazione allergica da parte dell’organismo, che porta alla riduzionedel numero delle piastrine (trombocitopenia immuno- allergica). Talvolta, in conseguenza di questo fenomeno, si è verificata una mancanza di circolazione di sangue in alcuni organi o arti (infarto dell’organo o ischemia dell’arto colpito) con gravi conseguenze, come infarto del cuore, emboli ai polmoni, ictus al cervello e a volte morte.

       

      Per qualsiasi dubbio si rivolga al medico, all’infermiere o al farmacista.

       

      Segnalazione degli effetti indesiderati

      Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

      Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

       

  3. Come conservare Clexane

     

    Conservi questo medicinale fuori dalla vista e dalla portata dei bambini. Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

    Non usi questo medicinale dopo la data di scadenza che è riportata sulla scatola dopo “Scad.”. La data di scadenza si riferisce all’ultimo giorno di quel mese.

     

    Non getti alcun medicinale nell’acqua di scarico e nei rifiuti domestici. Chieda al farmacista come eliminare i medicinali che non utilizza più. Questo aiuterà a proteggere l’ambiente.

     

  4. Contenuto della confezione e altre informazioni Cosa contiene Clexane

Clexane 2.000 U.I. aXa/0,2 ml soluzione iniettabile

  • Il principio attivo è enoxaparina sodica. Una siringa preriempita contiene 20 mg di enoxaparina sodica, corrispondenti a 2.000 U.I. aXa.
  • L’altro componente èacqua per preparazioni iniettabili. 

    Clexane 4.000 U.I. aXa/0,4 ml soluzione iniettabile

  • Il principio attivo è enoxaparina sodica. Una siringa preriempita contiene 40 mg di enoxaparina sodica, corrispondenti a 4.000 U.I. aXa.
  • L’altro componente è acqua per preparazioni iniettabili.

 

Descrizione dell’aspetto di Clexane e contenuto della confezione

 

Clexane 2.000 U.I. aXa/0,2 ml soluzione iniettabilesi presenta in una scatola contenente 6 siringhe preriempite con 0,2 ml di soluzione iniettabile,con o senza sistema automatico di sicurezza.

 

Clexane 4.000 U.I. aXa/0,4 ml soluzione iniettabile si presenta in una scatola contenente 6 siringhe preriempite con 0,4 ml di soluzione iniettabile, con o senza sistema automatico di sicurezza.

 

Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio e produttore

 

Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Sanofi S.p.A. – Viale L. Bodio, 37/B – Milano

 

Produttore

Sanofi Winthrop Industrie – Boulevard Industriel, 76580 Le Trait – Francia oppure

Sanofi Winthrop Industrie – 180, rue Jean Jaurès, BP40, 94702 Maisons – AlfortCedex – Francia oppure

Chinoin Pharmaceutical and Chemical Works Private Co. Ltd – Csanyikvölgy site, Miskolc, Csanyikvölgy, H-3510 – Ungheria (solo per le siringhe senza sistema automatico di sicurezza).

 

Questo foglio illustrativo è stato aggiornato il