Atenigron: a cosa serve e come si usa

Atenigron (Atenololo + Clortalidone): indicazioni e modo d’uso

Atenigron (Atenololo + Clortalidone) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

ATENIGRON è indicato nel trattamento dell’ipertensione essenziale nei pazienti in cui la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata dalla sola monoterapia con atenololo o clortalidone.

Atenigron: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Atenigron è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Atenigron ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Atenigron

Quando clinicamente appropriato, nei pazienti in cui la pressione arteriosa non è adeguatamente controllata puĂ² essere considerato il passaggio diretto dalla monoterapia all’associazione fissa.

Adulti:

La dose di mantenimento abituale di Atenololo + Clortalidone 50 mg + 12,5 mg è una compressa al giorno. Per i pazienti che non rispondono in modo adeguato ad Atenololo + Clortalidone 50 mg + 12,5 mg, il dosaggio puĂ² essere aumentato a una compressa al giorno di ATENIGRON 100 mg + 25 mg.

PuĂ² essere combinato, se necessario, con altri ipotensivi, ad esempio vasodilatatori.

Popolazioni speciali:

Uso negli anziani

In questo gruppo di pazienti il dosaggio opportuno è spesso piĂ¹ basso.

Uso nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni)

Non c’è esperienza sull’uso di ATENIGRON nei bambini e negli adolescenti. Pertanto ATENIGRON non deve essere somministrato a bambini e adolescenti.

Uso nei pazienti con compromissione della funzionalitĂ  renale

A causa delle proprietĂ  del clortalidone, ATENIGRON mostra una ridotta efficacia in presenza di compromissione della funzionalitĂ  renale. Pertanto questa associazione a dose fissa non deve essere somministrata a pazienti con grave compromissione della funzionalitĂ  renale (vedere paragrafo 4.3).

Uso nei pazienti con compromissione della funzionalitĂ  epatica

Non sono necessari aggiustamenti posologici nei pazienti con compromissione della funzionalitĂ  epatica.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Atenigron seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Atenigron per quanto riguarda la gravidanza:

Atenigron: si puĂ² prendere in gravidanza?

epatico.

PuĂ² verificarsi iperuricemia. Solitamente si verifica solo un lieve aumento dell’acido urico nel siero, ma in caso di aumenti prolungati, la concomitante somministrazione di un agente uricosurico riporterĂ  l’iperuricemia entro limiti normali.

Per chi svolge attivitĂ  sportiva: l’uso del farmaco senza necessitĂ  terapeutica costituisce doping e puĂ² determinare comunque positivitĂ  ai test antidoping.

Interazioni con altri medicinali e altre forme di interazione Dovute all’atenololo:

L’uso concomitante di beta-bloccanti e calcio-antagonisti con effetto inotropo negativo come verapamil, diltiazem, puĂ² portare ad un aumento di questi effetti particolarmente nei pazienti con funzione ventricolare compromessa e/o anormalitĂ  della conduzione seno-atriale o atrio- ventricolare. CiĂ² puĂ² comportare ipotensione grave, bradicardia e insufficienza cardiaca. I beta-bloccanti non devono essere associati a terapia con calcio-antagonisti (verapamil, ecc.): è necessario che siano trascorse 48 ore dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare l’altra terapia.

I farmaci antiaritmici appartenenti alla classe I (es. disopiramide) e l’amiodarone possono potenziare l’effetto sul tempo di conduzione atriale e indurre un effetto inotropico negativo.

I farmaci glicosidi digitalici, in associazione ai beta-bloccanti, possono aumentare il tempo di conduzione atrioventricolare.

I beta-bloccanti possono aggravare l’ipertensione rebound che puĂ² verificarsi dopo la sospensione della clonidina. Se i due farmaci vengono somministrati contemporaneamente, il beta-bloccante deve essere sospeso parecchi giorni prima di interrompere la terapia con clonidina. Se si sostituisce la clonidina con terapia con beta-bloccante, l’inizio del trattamento con beta-bloccanti deve essere ritardato per parecchi giorni dopo che la terapia con clonidina è terminata.

L’uso concomitante di agenti simpaticomimetici, come l’adrenalina, possono contrapporsi all’effetto dei beta-bloccanti.

L’uso concomitante di farmaci inibitori della sintetasi prostaglandinica (es. ibuprofene, indometacina) puĂ² ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti.

Dovute al clortalidone:

Il clortalidone puĂ² ridurre la clearance renale del litio, portando all’aumento delle concentrazioni sieriche. Pertanto possono essere necessari degli aggiustamenti di dosaggio del litio.

Dovute all’associazione dei due farmaci:

La terapia concomitante con diidropiridine, come nifedipina, puĂ² aumentare il rischio di ipotensione, e puĂ² manifestarsi scompenso cardiaco nei pazienti con insufficienza cardiaca latente.

L’uso concomitante di baclofene puĂ² aumentare l’effetto antiipertensivo, rendendo necessari aggiustamenti posologici.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: ATENIGRON non deve essere somministrato durante la gravidanza. Allattamento: ATENIGRON non deve essere somministrato durante l’allattamento.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Atenigron?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Atenigron in caso di sovradosaggio.

Atenigron: sovradosaggio

I sintomi di sovradosaggio possono comprendere bradicardia, ipotensione, insufficienza cardiaca acuta e broncospasmo.

Le misure generali di supporto devono comprendere: stretta sorveglianza medica, ricovero nel reparto di terapia intensiva, lavanda gastrica, impiego di carbone attivo e di un lassativo per

prevenire l’assorbimento di qualsiasi farmaco ancora presente nel tratto gastrointestinale, impiego di plasma o sostituti del plasma per trattare l’ipotensione e lo shock. Ăˆ da considerare il possibile uso di emodialisi o emoperfusione.

Una spiccata bradicardia puĂ² essere corretta con 1-2 mg di atropina somministrata per via endovenosa e/o con un pacemaker cardiaco. Se necessario, il trattamento puĂ² essere seguito da una dose in bolo di 10 mg di glucagone per via endovenosa. Se richiesto, puĂ² essere ripetuta o seguita da un’infusione endovenosa di glucagone 1-10 mg/h a seconda della risposta. Nel caso non vi fosse risposta al glucagone o questo non fosse disponibile, puĂ² essere somministrato uno stimolante beta-adrenocettore come la dobutamina alla dose di 2,5- 10 mcg/kg/min per infusione endovenosa. La dobutamina, per i suoi effetti inotropi positivi, puĂ² essere usata per trattare l’ipotensione e l’insufficienza cardiaca acuta. Ăˆ probabile che queste dosi siano inadeguate per contrastare gli effetti cardiaci indotti dal beta-blocco se è stato assunto un ampio sovradosaggio. La dose di dobutamina deve essere quindi aumentata, se necessario, per ottenere la risposta desiderata sulla base delle condizioni cliniche del paziente.

Il broncospasmo puĂ² generalmente essere risolto mediante la somministrazione di preparati broncodilatatori.

Un’eccessiva diuresi deve essere contrastata mantenendo normale il bilancio idroelettrolitico.

Atenigron: istruzioni particolari

Il prodotto non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  ai requisiti di legge locali.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco