Corgard: a cosa serve e come si usa

Corgard (Nadololo): indicazioni e modo d’uso

Corgard (Nadololo) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

CORGARD è indicato nelle seguenti condizioni morbose:

Ipertensione: CORGARD è utile sia da solo che in associazione con altri farmaci antipertensivi, nel trattamento dell’ipertensione essenziale. N.B. Esso è indicato per il trattamento a lungo termine dell’ipertensione, piuttosto che per crisi acute.

Angina pectoris: lo schema iniziale di trattamento dell’angina pectoris da aterosclerosi coronarica comprende il controllo del peso corporeo, il riposo, l’eliminazione del fumo, l’impiego di nitroglicerina per via sublinguale e l’allontanamento dei fattori scatenanti. CORGARD è specificatamente indicato per il trattamento a lungo termine di pazienti affetti da angina pectoris che non hanno risposto adeguatamente a queste misure convenzionali.

Aritmie: tachicardia atriale parossistica, fibrillazione atriale parossistica, extrasistoli ventricolari e sopraventricolari, manifestazioni cardiovascolari degli ipertiroidei, segni funzionali di cardiomiopatia ostruttiva.

Corgard: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Corgard è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se però non ricordate come prendere Corgard ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Corgard

Il dosaggio deve essere stabilito individualmente e il nadololo può essere somministrato indipendentemente dal cibo.

Ipertensione: la dose iniziale, di norma, è di 40 mg una volta al giomo, sia in monoterapia che in associazione con una terapia diuretica. Il dosaggio può essere gradualmente aumentato con incrementi di 40-80 mg fino al raggiungimento di una pressione arteriosa ottimale. In alcuni casi possono essere necessari dosi fino a 240-320 mg in un’unica dose giornaliera.

Angina pectoris: la dose iniziale, di norma, è di 40 mg una volta al giomo. Il dosaggio può essere gradualmente aumentato con incrementi di 40-80 mg ad intervalli di 3-7 giorni, fino al raggiungimento di una risposta clinica ottimale o al manifestarsi di una marcata bradicardia. In alcuni casi possono essere necessari dosi fino a 160-240 mg in un’unica dose giornaliera. L’utilità terapeutica e la tollerabilità di dosi superiori a 240 mg/die nel trattamento dell’angina pectoris non sono state determinate. Se il trattamento deve essere sospeso, il dosaggio va ridotto gradualmente nell’arco di almeno due settimane (vedere 4.4).

Aritmie: iniziando con 40 mg somministrati in dose unica giornaliera, il dosaggio potrà essere aumentato, se necessario, fino a 160 mg. Se interviene bradicardia si dovrà ridurre il dosaggio a 40 mg in un’unica somministrazione giornaliera.

Pazienti con ridotta funzione renale:in caso di insufficienza renale si ha una riduzione dell’eliminazione del farmaco dato che il nadololo è escreto immodificato attraverso questa via.

Anche se esiste un’eliminazione non renale del CORGARD, in pazienti con disfunzione renale è necessario un adattamento al dosaggio. Si consigliano i seguenti intervalli tra le dosi:

Creatinina clearance (ml/min/1,73 m² ) Intervallo di somministrazione (ore)
<10 40-60
10-30 24-48
31-50 24-36
>50 24

CORGARD può essere eliminato dalla circolazione generale per mezzo di emodialisi. Con questo procedimento, la clearance del nadololo varia da 40 a 100 ml al minuto.

Pazienti anziani:

Il nadololo viene eliminato attraverso i reni. Pertanto una certa riduzione del dosaggio può essere adottata nei soggetti anziani nei quali un calo della funzione renale risulta correlato all’età.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Corgard seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarà poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Corgard per quanto riguarda la gravidanza:

Corgard: si può prendere in gravidanza?

Gravidanza:

Non sono stati condotti studi clinici adeguati e ben controllati per indicare il trattamento con beta-bloccanti in gravidanza. Pertanto il nadololo va utilizzato in gravidanza solo nel caso in cui i benefici attesi superino i rischi potenziali per il feto e sotto il diretto controllo del medico. I neonati di madri che assumevano beta-bloccanti hanno talvolta evidenziato bradicardia, ipoglicemia e sintomi associati al momento del parto.

Allattamento:

Il nadololo è escreto nel latte materno, ed è potenzialmente in grado di indurre nel neonato la comparsa di eventi indesiderati. Pertanto la decisione di trattare la madre, che implica la sospensione dell’allattamento, deve essere attentamente valutata alla luce dell’importanza del nadololo per la madre stessa.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantità di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Corgard?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantità eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Corgard in caso di sovradosaggio.

Corgard: sovradosaggio

In caso di sovradosaggio o di risposte esagerate la valutazione della durata della terapia correttiva deve tener conto della lunga durata dell’effetto del nadololo. Oltre alla lavanda gastrica, vanno prese le seguenti misure:

Bradicardia: in caso di una eccessiva bradicardia derivante da terapia con farmaci beta- bloccanti, si somministri atropina (0,25-1 mg). Se non si osserva risposta al blocco vagale, somministrare con cautela isoproterenolo.

Insufficienza cardiaca: somministrare digitale e diuretici. E’ stato anche riferito che il glucagone può risultare utile in questi casi.

Ipotensione: se la somministrazione di liquidi fosse inefficace, somministrare vasopressori come dopamina, dobutamina, isoproterenolo o nor-adrenalina o adrenalina. (Si ha motivo di ritenere che il farmaco di elezione sia la nor-adrenalina).

Broncospasmo: somministrare un beta2 agonista e/o derivati della teofillina.

Si tenga presente che il nadololo può essere rimosso dalla circolazione generale con l’emodialisi.

Corgard: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco