Termainflu: a cosa serve e come si usa

Termainflu (Paracetamolo + Guaifenesina + Fenilefrina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Termainflu (Paracetamolo + Guaifenesina + Fenilefrina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Sollievo a breve termine dei sintomi da raffreddore, brividi e influenza, quando associati a dolori da lievi a moderati e/o febbre e congestione nasale, con un effetto espettorante sulla tosse bronchiale.

Termainflu è indicato negli adulti e adolescenti dai 16 anni in poi.

Termainflu: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Termainflu è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Termainflu ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Termainflu

Posologia

Adulti, anziani e adolescenti dai 16 anni in poi, con peso pari a 50 kg ed oltre:

Una bustina ogni 4-6 ore al bisogno. La dose giornaliera totale non deve superare 3 bustine nelle 24 ore (1 bustina presa tre volte al giorno). La durata del trattamento non deve superare i 3 giorni.

I pazienti devono consultare il medico se i sintomi persistono per piĂ¹ di 3 giorni o peggiorano, o se la tosse è accompagnata da febbre alta, eruzione cutanea o mal di testa persistente.

Questo medicinale non deve essere usato negli adulti, anziani e adolescenti dai 16 anni in poi, con peso inferiore a 50 kg.

Popolazione pediatrica

Il medicinale non deve essere utilizzato in

Bambini sotto i 16 anni di etĂ 

Adolescenti di 16-18 anni con peso inferiore a 50 kg

Pazienti con insufficienza epatica

In pazienti con funzione epatica compromessa o sindrome di Gilbert, la dose deve essere ridotta o l’intervallo tra le dosi deve essere prolungato. La dose singola di 1000 mg di paracetamolo non è adatta a pazienti con insufficienza epatica quando è richiesta una dose ridotta. Sono disponibili sul mercato forme farmaceutiche piĂ¹ appropriate. Nei pazienti con compromissione epatica la dose totale giornaliera non deve superare le 2 bustine nelle 24 ore (con un intervallo minimo di 8 ore tra le bustine).

Pazienti con insufficienza renale

Questo medicinale deve essere usato con cautela e sotto la supervisione del medico in pazienti con insufficienza renale. La dose singola di 1000 mg di paracetamolo non è adatta per pazienti con filtrazione glomerulare ? 50 ml/min quando è richiesta una dose ridotta. Per l’uso sono disponibili sul mercato forme farmaceutiche piĂ¹ appropriate.

Modo di somministrazione

Solo per uso orale. Il contenuto di una bustina deve essere sciolto in una tazza con acqua calda, ma non bollente (250 ml). Lasciare raffreddare ad una temperatura bevibile, ma deve essere bevuta mentre è ancora calda.

Dopo dissoluzione della polvere in acqua calda, il liquido è una soluzione di colore giallo opalescente con un caratteristico odore di agrumi/mentolo, esente da contaminazione da particelle.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Termainflu seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Termainflu per quanto riguarda la gravidanza:

Termainflu: si puĂ² prendere in gravidanza?

Gravidanza

Termainflu non deve essere usato durante la gravidanza.

Paracetamolo: studi epidemiologici durante la gravidanza umana non hanno mostrato effetti negativi dovuti al paracetamolo utilizzato nella dose raccomandata, ma i pazienti devono seguire il consiglio del proprio medico per quanto riguarda il suo utilizzo.

Fenilefrina: ci sono dati limitati sull’uso della fenilefrina nelle donne in gravidanza. La vasocostrizione dei vasi uterini e il ridotto flusso sanguigno uterino associati all’uso di

fenilefrina possono causare ipossia fetale. L’uso di fenilefrina deve essere evitato durante la gravidanza.

Guaifenesina: la sicurezza della guaifenesina in gravidanza non è stata stabilita.

Allattamento

Termainflu non deve essere usato durante l’allattamento.

Il paracetamolo viene escreto nel latte materno ma in quantità non clinicamente significativa. Non vi sono dati disponibili se la fenilefrina viene rilasciata nel latte materno. La sicurezza della guaifenesina in allattamento non è stata stabilita.

FertilitĂ 

Gli effetti di questo medicinale sulla fertilitĂ  non sono stati studiati in maniera specifica.

Studi preclinici con il paracetamolo non indicano rischi particolari per la fertilitĂ  a dosi terapeuticamente rilevanti. Non ci sono sufficienti studi di tossicologia riproduttiva con la fenilefrina e la guaifenesina.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Termainflu?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Termainflu in caso di sovradosaggio.

Termainflu: sovradosaggio

Prendere piĂ¹ della dose raccomandata puĂ² causare gravi problemi di salute.

Una rapida assistenza medica è fondamentale anche se non sono stati notati segni o sintomi.

Paracetamolo

I pazienti NON devono assumere contemporaneamente altri medicinali contenenti paracetamolo a causa del rischio di gravi danni epatici in caso di sovradosaggio.

In caso di sovradosaggio acuto, il paracetamolo puĂ² esercitare un effetto epatotossico o addirittura causare necrosi epatica. Il sovradosaggio di paracetamolo, inclusi alti livelli di dose totale raggiunti per un periodo prolungato, puĂ² causare nefropatia con insufficienza epatica irreversibile.

Il danno epatico è possibile in adulti che hanno assunto 10 g o piĂ¹ di paracetamolo. L’ingestione di 5 g o piĂ¹ di paracetamolo puĂ² portare a danno epatico se il paziente ha fattori di rischio (vedere sotto).

I sintomi da sovradosaggio di paracetamolo nelle prime 24 ore sono pallore, nausea, vomito e anoressia. Il dolore addominale puĂ² essere la prima indicazione di danno epatico, che non è solitamente evidente per 24-48 ore e talvolta puĂ² essere ritardato fino a 4-6 giorni dopo l’ingestione. Il danno epatico si manifesta generalmente in un massimo di 72-96 ore dopo l’ingestione. Possono verificarsi anomalie del

metabolismo del glucosio e acidosi metabolica. In caso di grave intossicazione,

l’insufficienza epatica puĂ² progredire in encefalopatia, emorragia, ipoglicemia, edema cerebrale e morte. L’insufficienza renale acuta con necrosi tubulare acuta puĂ² svilupparsi anche in assenza di grave danno epatico. Sono state riportate aritmie cardiache e pancreatite.

Il trattamento con carbone attivo deve essere preso in considerazione se la dose eccessiva è stata assunta entro 1 ora. La concentrazione plasmatica di paracetamolo deve essere misurata a 4 ore o piĂ¹ tardi dopo l’ingestione (concentrazioni precedenti sono inaffidabili). Il trattamento con N-acetilcisteina puĂ² essere usato fino a 48 ore dopo l’ingestione di paracetamolo, tuttavia, l’effetto protettivo massimo è ottenuto fino a 8 ore dopo l’ingestione. L’efficacia dell’antidoto diminuisce nettamente dopo questo periodo. Se necessario, al paziente deve essere somministrata N- acetilcisteina per via endovenosa, in linea con il dosaggio stabilito. Se il vomito non è un problema, la metionina per via orale puĂ² essere una valida alternativa in zone remote, al di fuori dell’ospedale. La gestione dei pazienti che presentano disfunzione epatica grave oltre 24 ore dopo l’ingestione deve essere discussa con il Centro Antiveleni Nazionale locale o con una unitĂ  di eaptologia.

Ulteriori informazioni su popolazioni speciali

Vi è il rischio di avvelenamento, in particolare nei pazienti anziani, nei bambini, in pazienti con epatopatia, in caso di alcolismo cronico o in pazienti con malnutrizione cronica. Il sovradosaggio puĂ² essere fatale in questi casi.

Il rischio è maggiore se il paziente:

Ăˆ in trattamento da lungo termine con carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, primidone, rifampicina, erba di San Giovanni o altri farmaci che inducono gli enzimi epatici,

Consuma regolarmente etanolo in eccesso rispetto alle quantitĂ  raccomandate,

Ăˆ probabile che abbia una deplezione del glutatione ad es. disturbi del comportamento alimentare, fibrosi cistica, infezione da HIV, inedia, cachessia.

Fenilefrina

Sintomi dell’effetto simpaticomimetico della fenilefrina includono cambiamenti emodinamici e collasso cardiovascolare con depressione respiratoria come torpore, che puĂ² essere seguita da agitazione (specialmente nei bambini); disturbi visivi, eruzioni cutanee, nausea, vomito, mal di testa persistente, nervosismo, capogiri, insonnia, disturbi circolatori, coma, convulsioni, ipertensione e bradicardia. Il trattamento comprende immediata lavanda gastrica e misure sintomatiche e di supporto. Gli effetti ipertensivi possono essere trattati con un agente bloccante dei recettori alfa somministrati per via endovenosa. In caso di convulsioni si puĂ² somministrare diazepam.

Disturbi gastrointestinali, nausea e vomito sono stati riportati occasionalmente con la guaifenesina, soprattutto in dosi elevate. Il paziente puĂ² anche sperimentare sonnolenza. Sono stati riportati calcoli urinari in pazienti che consumano grandi quantitĂ  di preparati contenenti guaifenesina in combinazione con efedrina. La guaifenesina assorbita è tuttavia rapidamente metabolizzata ed escreta nelle urine. Il paziente deve essere trattato in modo sintomatico.

Termainflu: istruzioni particolari

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformitĂ  alla normativa locale vigente.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco