Vasosuprina: a cosa serve e come si usa

Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile (Isoxsuprina Cloridrato): indicazioni e modo d’uso

Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile (Isoxsuprina Cloridrato) è un farmaco che serve per curare le seguenti condizioni patologiche:

Per la gestione a breve termine del parto prematuro non complicato.

Per impedire il parto tra la 22a e la 37a settimana di gestazione nelle pazienti senza alcuna controindicazione medica od ostetrica alla terapia tocolitica.

Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile: come si usa?

farmaco: indicazioni e modo d'uso

Come per tutti i farmaci, anche per Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile è molto importante rispettare e seguire i dosaggi consigliati dal medico al momento della prescrizione.

Se perĂ² non ricordate come prendere Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile ed a quali dosaggi (la posologia indicata dal medico), è quanto meno necessario seguire le istruzioni presenti sul foglietto illustrativo. Vediamole insieme.

Posologia di Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile

Nella gestione a breve termine del parto prematuro non complicato

Il trattamento con Vasosuprina ILFI 10 mg/2 ml soluzione iniettabile deve essere avviato soltanto da personale ostetrico/medici con esperienza nell’impiego di farmaci tocolitici. Deve essere eseguito in strutture sanitarie adeguatamente attrezzate per effettuare un monitoraggio continuo dello stato di salute della madre e del feto.

La durata del trattamento non deve essere superiore a 48 ore poichĂ©, in base ai dati, l’effetto principale della terapia tocolitica consiste nel ritardare il parto di 48 ore al massimo; non è stato osservato alcun effetto statisticamente significativo sulla mortalitĂ  o sulla morbilitĂ  perinatale nell’ambito di studi clinici randomizzati controllati. Questo ritardo di breve durata puĂ² essere utilizzato per attuare altre misure che è noto migliorano la salute perinatale.

Vasosuprina ILFI 10 mg/2 ml soluzione iniettabile deve essere somministrata quanto prima possibile dopo la diagnosi di parto prematuro e dopo la valutazione della paziente per escludere eventuali controindicazioni all’impiego di isossisuprina (vedere paragrafo 4.3). CiĂ² deve includere una valutazione adeguata dei

parametri cardiovascolari della paziente tramite la supervisione della funzionalitĂ  cardiorespiratoria e il monitoraggio elettrocardiografico (ECG) per tutta la durata del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Infusione venosa continua alla velocitĂ  di 0,2-0,5 mg/min fino all’arresto delle contrazioni; passare quindi alla somministrazione intramuscolare di 1 fiala ogni 3-8 ore; la dose dovrebbe essere incrementata fino al raggiungimento dell’arresto delle contrazioni uterine, oppure fino a quando non si abbia una frequenza cardiaca superiore a 120 battiti/min o sia stata raggiunta la dose massima (vedere paragrafo 4.4); una volta ottenuto l’arresto delle contrazioni uterine, è possibile proseguire il trattamento d’attacco per 12-48 ore in modo da consentire l’attuazione di altre misure che potrebbero migliorare lo stato di salute del nascituro; quando necessario la terapia puĂ² essere iniziata con la somministrazione di 1 fiala per via intramuscolare.

Speciali avvertenze per l’infusione: la dose deve essere titolata individualmente in funzione della soppressione delle contrazioni, dell’aumento delle pulsazioni e delle variazioni della pressione sanguigna, che rappresentano fattori limitanti. Questi parametri devono essere monitorati attentamente nel corso del trattamento. La frequenza cardiaca massima della madre non deve superare i 120 battiti/min.

Ăˆ essenziale controllare attentamente il livello di idratazione per prevenire il rischio di edema polmonare nella madre (vedere paragrafo 4.4). Il volume del liquido con cui viene somministrato il farmaco deve essere ridotto al minimo. Si deve utilizzare un dispositivo di infusione controllata, preferibilmente una pompa a siringa.

Ricordate in ogni caso che se non ricordate la posologia indicata dal medico e utilizzate Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile seguendo le istruzioni del foglietto illustrativo, sarĂ  poi opportuno che contattiate il vostro medico e lo avvisiate del dosaggio che avete assunto, per avere conferma o ulteriori consigli!

Lo posso prendere se sono incinta?

Un’altra domanda che spesso ci poniamo prima di prendere una medicina è se è possibile assumerla in gravidanza

Tenendo presente che in gravidanza sarebbe opportuno evitare qualsiasi farmaco se non strettamente necessario e che prima di assumere qualsiasi farmaco in gravidanza va sentito il medico curante, vediamo insieme quali sono le istruzioni sulla scheda tecnica di Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile per quanto riguarda la gravidanza:

Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile: si puĂ² prendere in gravidanza?

Vasosuprina ILFI è indicata per la gestione a breve termine del parto prematuro non complicato. Ne viene sconsigliato l’impiego durante l’allattamento.

Ne ho preso troppo! Cosa fare?

Può anche capitare che per errore o distrazione assumiate una quantitĂ  di farmaco superiore a quella prescritta dal vostro medico.

Talvolta capita che bambini piccoli per gioco ingeriscano dei farmaci lasciati a portata di mano: raccomandiamo sempre di tenere i farmaci lontano dalla portata dei bambini, in luoghi chiusi e custoditi.

Cosa devo fare se per sbaglio ho preso un dosaggio eccessivo di Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile?

Qualunque sia la causa dell’ingestione di una quantitĂ  eccessiva di farmaco, ecco cosa riporta la Scheda Tecnica di Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile in caso di sovradosaggio.

Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile: sovradosaggio

E’ possibile la comparsa di tachicardia ed ipotensione arteriosa che regrediscono tenendo la paziente sdraiata in posizione supina laterale e somministrando quale antidoto un farmaco ad attivitĂ  beta-simpaticolitica.

Vasosuprina ilfi 10 mg/2 ml soluzione iniettabile: istruzioni particolari

Nessuna istruzione particolare.


Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco