Bysabel 20 Mg – Bilastina: Scheda Tecnica e Prescrivibilità

Bysabel 20 Mg

Bysabel 20 Mg

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Bysabel 20 Mg: ultimo aggiornamento pagina: (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Bysabel 20 mg compresse orodispersibili

 

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa orodispersibile contiene 20 mg di bilastina.

Eccipiente con effetti noti: ogni compressa orodispersibile contiene 0,0030 mg di etanolo.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

 

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa orodispersibile.

Compresse bianche, rotonde, piatte con inciso "20" su un lato e diametro di 8 mm.

 

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Trattamento sintomatico della rinocongiuntivite allergica (stagionale e perenne) e dell’orticaria. Bysabel è indicato negli adulti e negli adolescenti (dai 12 anni di età ed oltre).

 

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Adulti e adolescenti (dai 12 anni di età ed oltre).

20 mg di bilastina una volta al giorno per alleviare i sintomi della rinocongiuntivite allergica (RAS e RAP) e dell’orticaria.

La compressa deve essere assunta un’ora prima o due ore dopo l’assunzione di cibo o succo di frutta (vedere paragrafo 4.5).

Durata del trattamento:

Per la rinocongiuntivite allergica il trattamento deve essere limitato al periodo di esposizione agli allergeni. Per la rinite allergica stagionale il trattamento può essere interrotto dopo la scomparsa dei sintomi e ripreso alla loro ricomparsa. Nella rinite allergica perenne può essere proposto ai pazienti un trattamento continuativo durante i periodi di esposizione agli allergeni. Nell’orticaria la durata del trattamento dipende dal tipo, dalla durata e dal decorso dei disturbi.

Popolazioni speciali

Anziani

Non sono richiesti aggiustamenti del dosaggio nei pazienti anziani (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).

Compromissione renale

Studi condotti negli adulti in speciali gruppi di rischio (pazienti con compromissione renale) indicano che non è necessario un aggiustamento della dose di bilastina negli adulti (vedere paragrafo 5.2).

Compromissione epatica

Non esiste esperienza clinica in pazienti adulti con compromissione epatica. Tuttavia, dato che la bilastina non viene metabolizzata e viene eliminata come immodificata nelle urine e nelle feci, non si prevede che la compromissione epatica aumenti l’esposizione sistemica oltre il margine di sicurezza nei pazienti adulti. Pertanto, non è richiesto alcun aggiustamento del dosaggio nei pazienti adulti con compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2).

Popolazione pediatrica

– Bambini dai 6 agli 11 anni di età con un peso corporeo di almeno 20 kg.

Bilastina 10 mg compresse orodispersibili e bilastina 2,5 mg/ml soluzione orale sono appropriate per la somministrazione a questa popolazione.

– Bambini sotto i 6 anni di età e sotto i 20 kg

I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.4, 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia. Pertanto, la bilastina non deve essere utilizzata in questa fascia di età.

La sicurezza e l’efficacia della bilastina nei bambini con compromissione renale ed epatica non sono state ancora stabilite.

Modo di somministrazione

Uso orale

La compressa orodispersibile deve essere posta in bocca, dove si dissolve rapidamente nella saliva in modo da poter essere facilmente deglutita.

In alternativa, la compressa orodispersibile può essere dissolta in acqua prima della somministrazione. Non devono essere usati succo di pompelmo o altri succhi di frutta per la dispersione (vedere paragrafo 4.5).

 

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

 

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Popolazione pediatrica

L’efficacia e la sicurezza della bilastina nei bambini di età inferiore ai 2 anni non sono state stabilite ed esiste una limitata esperienza clinica nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni; pertanto, la bilastina non deve essere utilizzata in queste fasce di età.

Nei pazienti con compromissione renale da moderata a grave la somministrazione concomitante di bilastina con inibitori della glicoproteina-P, quali ad esempio chetoconazolo, eritromicina, ciclosporina, ritonavir o diltiazem, può aumentare i livelli plasmatici di bilastina e quindi aumentare il rischio di effetti avversi della bilastina. Pertanto, la co-somministrazione di bilastina e di inibitori della glicoproteina-P deve essere evitata nei pazienti con compromissione renale da moderata a grave.

Eccipienti

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa orodispersibile, cioè essenzialmente "senza sodio".

Questo medicinale contiene 0,0030 mg di alcol (etanolo) in ciascuna compressa orodispersibile, equivalenti a 1,6 mg/100 g (0,0 016 % p/p). La quantità in una compressa orodispersibile del peso di 185 mg equivale a meno di 1 ml di birra o 1 ml di vino.

La piccola quantità di alcol in questo medicinale non ha alcun effetto degno di nota.

 

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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Studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti e vengono riepilogati qui di seguito.

Interazione con il cibo: il cibo riduce significativamente la biodisponibilità orale della bilastina del 30%.

Interazione con il succo di pompelmo: l’assunzione concomitante di bilastina 20 mg e succo di pompelmo ha ridotto la biodisponibilità della bilastina del 30%. Questo effetto può verificarsi anche con altri succhi di frutta. Il grado di diminuzione della biodisponibilità può variare a seconda dei diversi produttori e del tipo di frutta. Il meccanismo di questa interazione è l’inibizione dell’OATP1A2, un trasportatore di uptake per il quale la bilastina è un substrato (vedere paragrafo 5.2). Anche i medicinali che sono substrati o inibitori dell’OATP1A2, come ritonavir o rifampicina, possono avere il potenziale di ridurre le concentrazioni plasmatiche di bilastina.

Interazione con chetoconazolo o eritromicina: l’assunzione concomitante di bilastina 20 mg una volta al giorno e chetoconazolo 400 mg una volta al giorno o eritromicina 500 mg tre volte al giorno ha aumentato l’AUC della bilastina di 2 volte e la Cmax di 2-3 volte. Questi cambiamenti possono essere spiegati dall’interazione con le pompe di efflusso intestinali, poiché la bilastina è un substrato della gp-P e non viene metabolizzata (vedere paragrafo 5.2). Questi cambiamenti non sembrano influenzare il profilo di sicurezza di bilastina, chetoconazolo o eritromicina, rispettivamente. Anche altri medicinali che sono substrati o inibitori della gp-P, come la ciclosporina, potrebbero potenzialmente aumentare le concentrazioni plasmatiche di bilastina.

Interazione con diltiazem: l’assunzione concomitante di bilastina 20 mg una volta al giorno e diltiazem 60 mg una volta al giorno ha aumentato la Cmax della bilastina del 50%. Questo effetto può essere spiegato dall’interazione con le pompe di efflusso intestinali (vedere paragrafo 5.2) e non sembra influenzare il profilo di sicurezza della bilastina.

Interazione con l’alcol: la performance psicomotoria dopo l’assunzione concomitante di alcol e di bilastina 20 mg una volta al giorno è risultata simile a quella osservata dopo l’assunzione di alcol e placebo.

Interazione con lorazepam: l’assunzione concomitante di bilastina 20 mg una volta al giorno e lorazepam 3 mg una volta al giorno per 8 giorni non ha potenziato gli effetti sedativi sul SNC del lorazepam.

Popolazione pediatrica

Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti. Poiché non c’è esperienza clinica riguardo l’interazione della bilastina con altri medicinali, alimenti o succhi di frutta nei bambini, quando si prescrive bilastina ai bambini devono essere al momento presi in considerazione i risultati ottenuti negli studi di interazione nella popolazione adulta. Non esistono dati clinici nei bambini per stabilire se le variazioni dell’AUC o della Cmax dovute a interazioni influenzino il profilo di sicurezza della bilastina.

 

04.6 Gravidanza e allattamento

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Gravidanza

I dati relativi all’uso di bilastina in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.

Studi condotti sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva, ma questi effetti si sono verificati solo ad esposizioni considerate sufficientemente superiori all’esposizione massima umana, ad indicare scarsa rilevanza per l’uso clinico (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Bysabel durante la gravidanza.

Allattamento

L’escrezione di bilastina nel latte non è stata studiata nell’uomo. I dati di farmacocinetica disponibili sugli animali hanno mostrato l’escrezione di bilastina nel latte (vedere paragrafo 5.3). La decisione se continuare/interrompere l’allattamento al seno o interrompere/astenersi dalla terapia con Bysabel deve essere presa tenendo conto del beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e del beneficio della terapia con bilastina per la madre.

Fertilità

Non esistono dati clinici oppure sono limitati. Uno studio condotto sui ratti non ha indicato alcun effetto negativo sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).

 

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Uno studio condotto negli adulti per stabilire gli effetti della bilastina sulla capacità di guidare ha dimostrato che il trattamento con bilastina 20 mg non ha influenzato la capacità di guida. Tuttavia, poiché la risposta individuale al medicinale può variare, ai pazienti deve essere consigliato di non guidare veicoli o usare macchinari fino a quando non abbiano stabilito la propria risposta alla bilastina.

 

04.8 Effetti indesiderati

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Sintesi del profilo di sicurezza nei pazienti adulti e adolescenti

L’incidenza di eventi avversi in pazienti adulti e adolescenti affetti da rinocongiuntivite allergica o da orticaria cronica idiopatica trattati con bilastina 20 mg negli studi clinici è stata paragonabile all’incidenza nei pazienti trattati con placebo (12,7% rispetto a 12,8%).

Gli studi clinici di fase II e III condotti durante lo sviluppo clinico hanno incluso 2525 pazienti adulti e adolescenti trattati con diversi dosaggi di bilastina, di cui 1697 hanno ricevuto bilastina 20 mg. In questi studi 1362 pazienti hanno ricevuto placebo. Le reazioni avverse più comunemente riportate dai pazienti che hanno ricevuto bilastina 20 mg per l’indicazione di rinocongiuntivite allergica od orticaria cronica idiopatica sono state cefalea, sonnolenza, capogiri e stanchezza. Questi eventi avversi si sono verificati con una frequenza comparabile nei pazienti trattati con placebo.

Tabella riassuntiva delle reazioni avverse in pazienti adulti e adolescenti

Nella tabella che segue sono riportate le reazioni avverse almeno potenzialmente correlate alla bilastina e riportate in più dello 0,1% dei pazienti trattati con bilastina 20 mg durante lo sviluppo clinico (N = 1697).

Le frequenze sono assegnate come segue: Molto comune (≥1/10)

Comune (da ≥1/100 a <1/10)

Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100) Rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000) Molto rara (<1/10.000) Non nota (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili)

Le reazioni rare, molto rare e con frequenza non nota non sono state incluse nella tabella.

Classificazione per sistemi e organi Bilastina 20 mg N=1697 Bilastina
Tutte le dosi
N=2525
Placebo N=1362
Frequenz a Reazione avversa
Infezioni e infestazioni
Non comune Herpes orale 2 (0,12%) 2 (0,08%) 0 (0,0%)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Non comune Aumento dell’appetito 10 (0,59%) 11
(0,44%)
7 (0,51%)
Disturbi psichiatrici
Non comune Ansia 6 (0,35%) 8 (0,32%) 0 (0,0%)
Insonnia 2 (0,12%) 4 (0,16%) 0 (0,0%)
Patologie del sistema nervoso
Comune Sonnolenza 52 (3,06%) 82 (3,25%) 39 (2,86%)
Cefalea 68 (4,01%) 90 (3,56%) 46 (3,38%)
Non comune Capogiri 14 (0,83%) 23 (0,91%) 8 (0,59%)
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non comune Tinnito 2 (0,12%) 2 (0,08%) 0 (0,0%)
Vertigine 3 (0,18%) 3 (0,12%) 0 (0,0%)
Patologie cardiache
Non comune Blocco di branca destra 4 (0,24%) 5 (0,20%) 3 (0,22%)
Aritmia sinusale 5 (0,30%) 5 (0,20%) 1 (0,07%)
Prolungamento dell’intervallo QT dell’elettrocardiogramma 9 (0,53%) 10
(0,40%)
5 (0,37%)
Altre anomalie dell’ECG 7 (0,41%) 11
(0,44%)
2 (0,15%)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Classificazione per sistemi e organi Bilastina
20 mg N=1697
Bilastina
Tutte le dosi
Placebo N=1362
Frequenz a Reazione avversa
Non comune Dispnea 2 (0,12%) 2 (0,08%) 0 (0,0%)
Fastidio nasale 2 (0,12%) 2 (0,08%) 0 (0,0%)
Secchezza nasale 3 (0,18%) 6 (0,24%) 4 (0,29%)
Patologie gastrointestinali
Non comune Dolore all’addome superiore 11 (0,65%) 14
(0,55%)
6 (0,44%)
Dolore addominale 5 (0,30%) 5 (0,20%) 4 (0,29%)
Nausea 7 (0,41%) 10
(0,40%)
14 (1,03%)
Fastidio allo stomaco 3 (0,18%) 4 (0,16%) 0 (0,0%)
Diarrea 4 (0,24%) 6 (0,24%) 3 (0,22%)
Xerostomia 2 (0,12%) 6 (0,24%) 5 (0,37%)
Dispepsia 2 (0,12%) 4 (0,16%) 4 (0,29%)
Gastrite 4 (0,24%) 4 (0,16%) 0 (0,0%)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune Prurito 2 (0,12%) 4 (0,16%) 2 (0,15%)
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune Stanchezza 14 (0,83%) 19
(0,75%)
18 (1,32%)
Sete 3 (0,18%) 4 (0,16%) 1 (0,07%)
Miglioramento della condizione preesistente 2 (0,12%) 2 (0,08%) 1 (0,07%)
Piressia 2 (0,12%) 3 (0,12%) 1 (0,07%)
Astenia 3 (0,18%) 4 (0,16%) 5 (0,37%)
Esami diagnostici
Non comune Aumento della gamma- glutamiltransferasi 7 (0,41%) 8 (0,32%) 2 (0,15%)
Aumento dell’alanina aminotransferasi 5 (0,30%) 5 (0,20%) 3 (0,22%)
Aumento dell’aspartato aminotransferasi 3 (0,18%) 3 (0,12%) 3 (0,22%)
Aumento della creatinina ematica 2 (0,12%) 2 (0,08%) 0 (0,0%)
Aumento dei trigliceridi ematica 2 (0,12%) 2 (0,08%) 3 (0,22%)
Classificazione per sistemi e organi Bilastina
20 mg N=1697
Bilastina
Tutte le dosi
Placebo N=1362
Frequenz a Reazione avversa
Aumento di peso 8 (0,47%) 12
(0,48%)
2 (0,15%)

Frequenza non nota (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili): durante il periodo post-marketing sono stati osservati palpitazioni, tachicardia, reazioni di ipersensibilità (come anafilassi, angioedema, dispnea, eruzione cutanea, edema localizzato/gonfiore locale ed eritema) e vomito.

Descrizione di reazioni avverse selezionate in pazienti adulti e adolescenti

Sonnolenza, cefalea, capogiro e stanchezza sono stati osservati sia in pazienti trattati con bilastina 20 mg che in pazienti trattati con placebo. Le frequenze riportate per bilastina vs placebo sono state: 3,06% vs 2,86% per sonnolenza; 4,01% vs 3,38% per cefalea; 0,83% vs 0,59% per capogiri e 0,83% vs 1,32% per stanchezza.

Le informazioni raccolte durante la sorveglianza post-marketing hanno confermato il profilo di sicurezza osservato durante lo sviluppo clinico.

Sintesi del profilo di sicurezza nella popolazione pediatrica

Durante lo sviluppo clinico la frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse negli adolescenti (di età compresa tra 12 e 17 anni) sono stati gli stessi osservati negli adulti. Le informazioni raccolte in questa popolazione (adolescenti) durante la sorveglianza post- marketing hanno confermato i risultati degli studi clinici.

In uno studio clinico controllato a 12 settimane la percentuale di bambini (2-11 anni) che hanno riscontrato eventi avversi (EA) dopo il trattamento con bilastina 10 mg per rinocongiuntivite allergica od orticaria cronica idiopatica è stata paragonabile alla percentuale relativa ai pazienti trattati con placebo (68,5% vs 67,5%).

Gli eventi avversi correlati al medicinale più comunemente riportati da 291 bambini (2-11 anni) che ricevevano bilastina (formulazione in compresse orodispersibili) durante gli studi clinici (#260 bambini esposti nello studio di sicurezza clinica, 31 bambini esposti nello studio di farmacocinetica) sono stati cefalea, congiuntivite allergica, rinite e dolore addominale. Questi eventi avversi correlati al medicinale si sono verificati con una frequenza comparabile nei 249 pazienti trattati con placebo.

Tabella riassuntiva delle reazioni avverse nella popolazione pediatrica

Nella tabella che segue sono riportati gli eventi avversi almeno potenzialmente correlati alla bilastina e riportati in più dello 0,1% dei bambini (2-11 anni) trattati con bilastina durante lo sviluppo clinico.

Le frequenze sono assegnate come segue:

Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥ 1/100 a < 1/10)

Non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100) Raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000) Molto raro (< 1/10.000) Non nota (non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili)

Le reazioni rare, molto rare e reazioni di frequenza non nota non sono state incluse nella tabella.

Classificazione per sistemi e organi Bilastina 10 mg
(n = 291) 4
Placebo (n = 249)
Frequenza Reazione avversa
Infezioni e infestazioni
Comune Rinite 3 (1,0%) 3 (1,2%)
Disturbi del sistema nervoso
Comune Cefalea 6 (2,1%) 3 (1,2%)
Non comune Capogiro 1 (0,3%) 0 (0,0%)
Perdita di coscienza 1 (0,3%) 0 (0,0%)
Disturbi oculari
Comune Congiuntivite allergica 4 (1,4%) 5 (2,0%)
Non comune Irritazione oculare 1 (0,3%) 0 (0,0%)
Disturbi gastrointestinali
Comune Dolore addominale / Dolore addominale superiore 3 (1,0%) 3 (1,2%)
Non comune Diarrea 2 (0,7%) 0 (0,0%)
Nausea 1 (0,3%) 0 (0,0%)
Gonfiore delle labbra 1 (0,3%) 0 (0,0%)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune Eczema 1 (0,3%) 0 (0,0%)
Orticaria 2 (0,7%) 2 (0,8%)
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
Non comune Stanchezza 2 (0,7%) 0 (0,0%)

# 260 bambini esposti nello studio di sicurezza clinica, 31 bambini esposti nello studio di farmacocinetica.

Descrizione di reazioni avverse selezionate nella popolazione pediatrica

Cefalea, dolore addominale, congiuntivite allergica e rinite sono stati osservati nei bambini trattati sia con bilastina 10 mg che con placebo. Le frequenze riportate per la bilastina vs placebo sono state: 2,1% vs 1,2% per cefalea; 1,0% vs 1,2% per dolore addominale; 1,4% vs 2,0% per congiuntivite allergica e 1,0% vs 1,2% per rinite.

Segnalazione di reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

 

04.9 Sovradosaggio

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Le informazioni relative al sovradosaggio acuto di bilastina provengono dalle esperienze raccolte in studi clinici condotti durante lo sviluppo negli adulti e dalla sorveglianza post- marketing. Negli studi clinici, dopo somministrazione di bilastina a dosi superiori di 10 o 11 volte la dose terapeutica (220 mg come dose singola o 200 mg/die per 7 giorni) a 26 volontari sani adulti, la frequenza degli eventi avversi occorsi durante il trattamento è stata di due volte superiore rispetto al placebo. Le reazioni avverse segnalate più frequentemente sono state capogiri, cefalea e nausea. Non sono stati riportati eventi avversi gravi e nessun prolungamento significativo dell’intervallo QTc. Le informazioni raccolte nel corso della sorveglianza post- marketing sono coerenti con quanto riportato negli studi clinici.

La valutazione critica dell’effetto di dosi multiple di bilastina (100 mg x 4 giorni) sulla ripolarizzazione ventricolare mediante un "approfondito studio cross-over sul QT/QTc" che ha coinvolto 30 volontari adulti sani non ha mostrato un prolungamento significativo del QTc.

Non esistono dati relativi al sovradosaggio nei bambini.

In caso di sovradosaggio si raccomanda un trattamento sintomatico e di supporto. Non esiste alcun antidoto specifico noto alla bilastina.

 

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: antistaminici per uso sistemico; altri antistaminici per uso sistemico. Codice ATC: R06AX29.

Meccanismo d’azione

La bilastina è un antistaminico non sedativo, ad azione prolungata con affinità selettiva antagonista per il recettore H1 periferico e nessuna affinità per i recettori muscarinici.

La bilastina ha inibito le reazioni cutanee eritemato-pomfoidi indotte dall’istamina per 24 ore dopo la somministrazione di dosi singole.

Efficacia clinica e sicurezza

Gli studi di efficacia e sicurezza sono stati condotti con la formulazione in compresse, alla quale la bilastina 20 mg ODT ha dimostrato di essere bioequivalente.

Negli studi clinici condotti in pazienti adulti e adolescenti con rinocongiuntivite allergica (stagionale e perenne), la bilastina 20 mg, somministrata una volta al giorno per 14-28 giorni, è risultata efficace nell’alleviare sintomi quali starnuto, secrezione nasale, prurito nasale, congestione nasale, prurito oculare, lacrimazione e arrossamento oculare. La bilastina ha mantenuto efficacemente sotto controllo i sintomi per 24 ore.

In due studi clinici condotti in pazienti con orticaria idiopatica cronica, la bilastina 20 mg, somministrata una volta al giorno per 28 giorni, è stata efficace nell’alleviare l’intensità del prurito e il numero e le dimensioni dei pomfi, nonché il disagio dei pazienti dovuto all’orticaria. Nei pazienti sono migliorate le condizioni del sonno e la qualità della vita.

Negli studi clinici condotti con bilastina non è stato osservato alcun prolungamento clinicamente rilevante dell’intervallo QTc o qualsiasi altro effetto cardiovascolare, anche a dosi di 200 mg al giorno (10 volte la dose clinica) per 7 giorni in 9 soggetti, o anche quando somministrato in concomitanza con inibitori della gp-P, come chetoconazolo (24 soggetti) ed eritromicina (24 soggetti). Inoltre, è stato eseguito uno studio approfondito sul QT su 30 volontari.

In studi clinici controllati alla dose raccomandata di 20 mg una volta al giorno, il profilo di sicurezza della bilastina per il SNC è stato simile al placebo e l’incidenza di sonnolenza non è stata statisticamente diversa dal placebo. La bilastina a dosi fino a 40 mg al giorno non ha influenzato la performance psicomotoria negli studi clinici e non ha influenzato la capacità di guida in un test di guida standard.

Nei pazienti anziani (≥ 65 anni) inclusi negli studi di fase II e III non sono emerse differenze in termini di efficacia o sicurezza rispetto ai pazienti più giovani. Uno studio post-autorizzazione su 146 pazienti anziani non ha mostrato differenze nel profilo di sicurezza rispetto alla popolazione adulta.

Popolazione pediatrica

Gli adolescenti (di età compresa tra 12 e 17 anni) sono stati inclusi nello sviluppo clinico. Nel corso degli studi clinici 128 adolescenti hanno ricevuto bilastina (81 in studi in doppio cieco sulla rinocongiuntivite allergica). Altri 116 soggetti adolescenti sono stati randomizzati per la somministrazione di comparatori attivi o placebo. Non sono state osservate differenze nell’efficacia e nella sicurezza tra adulti e adolescenti.

Secondo le linee guida, l’efficacia dimostrata negli adulti e negli adolescenti può essere estrapolata per i bambini, avendo dimostrato che l’esposizione sistemica a 10 mg di bilastina nei bambini dai 6 agli 11 anni di età con peso corporeo di almeno 20 kg è equivalente all’esposizione a 20 mg di bilastina negli adulti (vedere paragrafo 5.2). L’estrapolazione dai dati degli adulti e degli adolescenti è ritenuta appropriata per questo prodotto in quanto la fisiopatologia della rinocongiuntivite allergica e dell’orticaria è la stessa per tutte le fasce d’età.

In uno studio clinico controllato della durata di 12 settimane con bambini tra i 2 e gli 11 anni di età (totale 509 bambini, 260 trattati con bilastina 10 mg: 58 tra 2 anni< 6 anni, 105 tra 6 anni e < 9 anni e 97 tra 9 anni e < 12 anni e 249 trattati con placebo: 58 tra 2 anni e < 6 anni, 95 tra 6 anni e < 9 anni e 96 tra 9 anni e < 12 anni), alla dose pediatrica raccomandata di 10 mg una volta al giorno, il profilo di sicurezza della bilastina (n = 260) è stato simile al placebo (n = 249), con reazioni avverse al farmaco osservate nel 5,8% e nell’8,0% dei pazienti che assumevano rispettivamente bilastina 10 mg e placebo. Durante questo studio, entrambi i gruppi di trattamento, la bilastina 10 mg e placebo hanno mostrato una lieve diminuzione nei punteggi di sonnolenza e sedazione nel Questionario Pediatrico del Sonno, senza differenze statisticamente significative tra i gruppi di trattamento. In questi bambini di età compresa tra i 2 e gli 11 anni non sono state osservate differenze significative nel QTC in seguito a somministrazione giornaliera di bilastina 10 mg rispetto al placebo. I questionari sulla Qualità della Vita specifici per i bambini con rinocongiuntivite allergica od orticaria cronica hanno mostrato un aumento generale nei punteggi oltre le 12 settimane senza differenze statisticamente significative tra i due gruppi di trattamento (bilastina e placebo). La popolazione totale di 509 bambini comprendeva: 479 soggetti con rinocongiuntivite allergica e 30 soggetti con diagnosi di orticaria cronica. 260 bambini hanno ricevuto bilastina, 252 (96,9%) per rinocongiuntivite allergica e 8 (3,1%) per orticaria cronica. In analogia, 249 bambini hanno ricevuto placebo, 227 (91,2%) per rinocongiuntivite allergica e 22 (8,8%) per orticaria cronica.

L’Agenzia Europea dei Medicinali ha disposto l’esonero dall’obbligo di presentare i risultati degli studi con bilastina per tutti i sottoinsiemi di popolazione pediatrica di età inferiore a 2 anni (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

 

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Le proprietà farmacocinetiche sono state studiate sulla formulazione in compresse.

Sono stati condotti due studi di farmacocinetica su volontari sani per confrontare bilastina 20 mg compresse orodispersibili e bilastina 20 mg compresse, che hanno dimostrato la bioequivalenza delle due formulazioni.

Assorbimento

La bilastina viene rapidamente assorbita dopo somministrazione orale con un tempo alla concentrazione plasmatica massima di circa 1,3 ore. Non è stato osservato alcun accumulo. La biodisponibilità media della bilastina dopo somministrazione oraleè del 61%.

Distribuzione

Studi in vitro e in vivo hanno dimostrato che la bilastina è un substrato del gp-P (vedere paragrafo 4.5 "Interazione con chetoconazolo, eritromicina e diltiazem") e dell’OATP (vedere paragrafo 4.5 "Interazione con succo di pompelmo"). La bilastina non sembra essere un substrato del trasportatore BCRP o dei trasportatori renali OCT2, OAT1 e OAT3. Sulla base di studi in vitro, non si prevede che la bilastina inibisca i seguenti trasportatori nella circolazione sistemica: gp-P, MRP2, BCRP, BSEP, OATP1B1, OATP1B3, OATP2B1, OAT1, OAT3, OCT1, OCT2 e NTCP, poiché è stata rilevata solo una lieve inibizione per gp-P, OATP2B1 e OCT1, con una IC50 stimata ≥ 300 μM, molto più elevata rispetto alla Cmax plasmatica clinica calcolata, e quindi queste interazioni non saranno clinicamente rilevanti. Tuttavia, sulla base di questi risultati, non può essere esclusa l’inibizione, da parte della bilastina, dei trasportatori presenti nella mucosa intestinale, ad esempio gp-P.

A dosi terapeutiche la bilastina è legata per l’84-90% alle proteine plasmatiche.

Biotrasformazione

La bilastina non ha indotto o inibito l’attività degli isoenzimi CYP450 negli studi in vitro.

Eliminazione

In uno studio di bilancio di massa condotto su volontari adulti sani, dopo la somministrazione di una singola dose di 20 mg 14C-bilastina quasi il 95% della dose somministrata è stata individuata nelle urine (28,3%) e nelle feci (66,5%) come bilastina immodificata, a conferma che la bilastina non viene metabolizzata in modo significativo nell’uomo. L’emivita media di eliminazione calcolata in volontari sani è stata di 14,5 ore.

Linearità

La bilastina presenta una farmacocinetica lineare nell’intervallo di dosaggio studiato (da 5 a 220 mg), con bassa variabilità interindividuale.

Compromissione renale

In uno studio condotto su soggetti con compromissione renale l’AUC0-

media (±DS) è aumentata da 737,4 (± 260,8) ng x hr/ml; in soggetti senza compromissione (GFR: > 80 ml/min/1,73 m 2) a: 967,4 (± 140,2) ng x hr/ml; in soggetti con compromissione lieve (GFR: 50-80 ml/min/1,73 m2), 1384,2 (± 263,23) ng x hr/ml; in soggetti con compromissione moderata (GFR: 30 – <50 ml/min/1,73 m 2), e 1708,5 (± 699,0) ng x hr/ml; in soggetti con compromissione grave (GFR: < 30 ml/min/1,73 m 2). L’emivita media (±DS) della bilastina è stata di 9,3 h (± 2,8) nei soggetti senza compromissione, 15,1 h (± 7,7) nei soggetti con compromissione lieve, 10,5 ore (± 2,3) nei soggetti con compromissione moderata e 18,4 ore (± 11,4) nei soggetti con compromissione grave. L’escrezione urinaria di bilastina era essenzialmente completa dopo 48-72 ore in tutti i soggetti. Non si prevede che questi cambiamenti farmacocinetici abbiano un’influenza clinicamente rilevante sulla sicurezza della bilastina, poiché i livelli plasmatici di bilastina nei pazienti con compromissione renale sono ancora all’interno del range di sicurezza della bilastina.

Compromissione epatica

Non ci sono dati di farmacocinetica in soggetti con compromissione epatica. La bilastina non viene metabolizzata nell’uomo. Poiché i risultati dello studio sulla compromissione renale indicano che l’eliminazione renale contribuisce in modo determinante all’eliminazione, si prevede che l’escrezione biliare sia coinvolta solo marginalmente nell’eliminazione della bilastina. Non si prevede che alterazioni della funzionalità epatica abbiano un’influenza clinicamente rilevante sulla farmacocinetica della bilastina.

Anziani

Sono disponibili solo dati limitati di farmacocinetica in soggetti di età superiore ai 65 anni. Non sono state osservate differenze statisticamente significative per quanto riguarda la farmacocinetica della bilastina negli anziani di età superiore ai 65 anni rispetto alla popolazione adulta di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Popolazione pediatrica

Non sono disponibili dati di farmacocinetica in adolescenti (di età compresa tra 12 e 17 anni), poiché, per questo prodotto, è stata ritenuta appropriata l’estrapolazione dai dati degli adulti. I dati di farmacocinetica nei bambini sono stati ottenuti in uno studio di farmacocinetica di fase II che ha coinvolto 31 bambini di età compresa tra 4 e 11 anni con rinocongiuntivite allergica od orticaria cronica, trattati una volta al giorno con una compressa orodispersibile di bilastina 10 mg. L’analisi farmacocinetica dei dati sulla concentrazione plasmatica ha mostrato che la dose pediatrica di bilastina 10 mg una volta al giorno determina un’esposizione sistemica equivalente a quella osservata dopo una dose di 20 mg negli adulti e negli adolescenti, essendo il valore medio di AUC 1014 ng x hr/ml per i bambini dai 6 agli 11 anni di età. Questi risultati sono nettamente al di sotto della soglia di sicurezza basandosi sui dati di una dose da 80 mg una volta al giorno negli adulti, in conformità al profilo di sicurezza del farmaco. Questi risultati hanno confermato la scelta della bilastina 10 mg per via orale una volta al giorno come dose terapeutica appropriata per la popolazione pediatrica nella fascia di età dai 6 agli 11 anni con peso corporeo di almeno 20 kg.

 

05.3 Dati preclinici di sicurezza

Indice

I dati non-clinici sulla bilastina non evidenziano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità e potenziale cancerogeno.

Negli studi di tossicità riproduttiva, gli effetti della bilastina sul feto (perdita pre- e post- impianto nei ratti e ossificazione incompleta delle ossa craniche, dello sterno e degli arti nei conigli) sono stati osservati solo a dosi tossiche per la madre. I livelli di esposizione al NOAEL (No Observed Adverse Effect Level) sono sufficientemente superiori (> 30 volte) all’esposizione umana alla dose terapeutica raccomandata.

In uno studio sull’allattamento, la bilastina è stata riscontrata nel latte di ratti in allattamento a cui era stata somministrata una singola dose orale (20 mg/kg). Le concentrazioni di bilastina nel latte erano circa la metà di quelle nel plasma materno. La rilevanza di questi risultati per l’uomo non è nota.

In uno studio sulla fertilità nei ratti, la bilastina somministrata per via orale fino a 1000 mg/kg/die non ha indotto alcun effetto sugli organi riproduttivi maschili e femminili. Gli indici di accoppiamento, fertilità e gravidanza non sono stati influenzati.

Come osservato in uno studio di distribuzione nei ratti con determinazione delle concentrazioni di farmaco mediante autoradiografia, la bilastina non si è accumulata nel SNC.

 

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Mannitolo (E421) Sodio croscaramelloso Sodio stearil fumarato Sucralosio (E955) Aroma di uva rossa (componenti principali: gomma arabica, butirrato di etile, triacetina, antranilato di metile, etanolo, d-limonene, linalolo)

 

06.2 Incompatibilità

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Non applicabile.

 

06.3 Periodo di validità

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4 anni

 

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione

 

06.5 Natura e contenuto della confezione

Indice

Blister in OPA/Alu/PVC/Alu divisibili per dose unitaria da 10, 20, 30, 40, 50 compresse orodispersibili, confezionati in astucci di cartone.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

 

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

 

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Menarini International Operations Luxembourg S.A. 1 Avenue de la Gare L-1611 Lussemburgo

 

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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Bysabel 20 mg compresse orodisperisibili:

041044064 – "20 MG COMPRESSE ORODISPERSIBILI" 10 COMPRESSE IN BLISTER DIVISIBILE PER DOSE UNITARIA OPA/AL/PVC/AL 041044076 – "20 MG COMPRESSE ORODISPERSIBILI" 20 COMPRESSE IN BLISTER DIVISIBILE PER DOSE UNITARIA OPA/AL/PVC/AL 041044088 – “20 MG COMPRESSE ORODISPERSIBILI" 30 COMPRESSE IN BLISTER DIVISIBILE PER DOSE UNITARIA OPA/AL/PVC/AL 041044090 – "20 MG COMPRESSE ORODISPERSIBILI" 40 COMPRESSE IN BLISTER DIVISIBILE PER DOSE UNITARIA OPA/AL/PVC/AL 041044102 – "20 MG COMPRESSE ORODISPERSIBILI" 50 COMPRESSE IN BLISTER DIVISIBILE PER DOSE UNITARIA OPA/AL/PVC/AL

 

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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Data di prima autorizzazione:

 

10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 05/09/2023

 


FARMACI EQUIVALENTI (stesso principio attivo)

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