Dopergin
Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto
Dopergin: ultimo aggiornamento pagina: 09/02/2018 (Fonte: A.I.FA.)
01.0 Denominazione del medicinale
DOPERGIN COMPRESSE
02.0 Composizione qualitativa e quantitativa
Principio attivo:
Ogni compressa contiene 0,2 mg, 0,5 mg o 1 mg di lisuride maleato acido.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
03.0 Forma farmaceutica
Compresse.
04.0 INFORMAZIONI CLINICHE
04.1 Indicazioni terapeutiche
Agonista della dopamina in presenza delle seguenti patologie:
Morbo di Parkinson, Morbo di Parkinson postencefalitico, Morbo di Parkinson di altra origine esclusa la forma indotta da farmaci).
Inibitore della prolattina nei casi seguenti:
Inibizione della lattazione: per evitare la montata lattea o per far regredire la lattazione in atto,
Galattorrea; amenorrea prolattino-dipendente;
Infertilità femminile prolattino-dipendente
acromegalia.
04.2 Posologia e modo di somministrazione
Le compresse devono essere sempre assunte in occasione di un pasto o di uno spuntino. In genere, è possibile migliorare la tollerabilità iniziando il trattamento gradualmente (eccezione: inibizione della montata lattea) e possibilmente la sera. Ciò vale soprattutto in caso di somministrazione di dosi elevate.
Per dimezzare una compressa da 0.2 mg, posizionarla su una superficie dura con la linea di pre-rottura verso il basso, quindi premere sulla compressa con un dito.
È opportuno attenersi ai seguenti schemi:
Morbo di Parkinson
Il trattamento inizia con ½ compressa di Dopergin da 0,2 mg (0.1 mg) la sera; si consiglia di aumentare la dose di 0,1 mg alla settimana fino alla comparsa di un effetto clinico evidente.
Settimana di trattamento | Numero di compresse (0,2 mg) | ||
mattino | mezzogiorno | sera | |
1 | ½ | ||
2 | ½ | ½ | |
3 | ½ | ½ | ½ |
4 | ½ | ½ | 1 |
5 | 1 | ½ | 1 |
6 | 1 | 1 | 1 |
7 | Ulteriori incrementi settimanali di ½ compressa, se necessario |
Le compresse di Dopergin da 0,5 mg o da 1 mg di principio attivo devono essere impiegate esclusivamente per proseguire un trattamento iniziato con Dopergin compresse da 0,2 mg di principio attivo.
La dose giornaliera dipende dalla tollerabilità e dall’efficacia del trattamento e dalla gravità della malattia; generalmente è compresa tra 0,6 e 2 mg, sebbene in singoli casi possano essere necessarie dosi superiori. Essa viene generalmente suddivisa in 3-4 dosi singole che possono essere assunte insieme alla L-dopa e/o ad altri farmaci antiparkinson. In caso di fluttuazioni marcate, è consigliabile dividere la dose giornaliera in frazioni ancora più piccole.
La dose può essere ridotta nelle prime fasi del Morbo di Parkinson e deve essere aumentata solo lentamente. La dose di medicinali a base di L-dopa può essere ridotta all’aumentare delle dosi di Dopergin. Questo merita particolare attenzione nei casi in cui l’inibitore MAO‑B selegilina, che aumenta e prolunga la disponibilità della dopamina ai recettori, è somministrata in concomitanza con la L-dopa. In singoli casi è anche possibile la monoterapia con Dopergin.
Dopo ogni incremento della dose, l’effetto e la tollerabilità devono essere tenute sotto osservazione per almeno una settimana prima di aumentare nuovamente la dose.
In caso di comparsa di effetti collaterali, la dose non deve essere ulteriormente aumentata per nessuna ragione.
La tollerabilità di solito si sviluppa verso alcuni effetti collaterali (nausea, mal di testa, stanchezza, vertigine), così che la dose può, se necessario, essere aumentata ulteriormente dopo la scomparsa degli effetti collaterali. Più la dose totale giornaliera è divisa in dosi piccole, migliore è la tollerabilità di Dopergin.
In casi di Morbo di Parkinson in stato avanzato, la dose può essere a volte aumentata più velocemente in dipendenza della tolleranza e dell’efficacia.
Se la condizione clinica del paziente necessita di una rapida risposta terapeutica a Dopergin, gli effetti collaterali sopra esposti possono essere eliminati dalla concomitante somministrazione di domperidone e dal dosaggio ulteriormente aumentato, se necessario. Questa, tuttavia, deve essere un’eccezione. La necessità di continuare la cura con domperidone dovrebbe essere controllata dopo 4 settimane al massimo sospendendone l’assunzione.
In presenza di effetti collaterali marcati si consiglia una riduzione temporanea della dose di Dopergin.
Poiché sono stati riportati, in caso di interruzione improvvisa di terapia dopaminergica, sintomi indicativi di una sindrome neurolettica maligna, la sospensione del trattamento deve essere graduale.
Indicazioni endocrine
Inibizione della montata lattea
Se possibile, iniziare il trattamento immediatamente dopo il parto o l’aborto, ma comunque entro le prime24 ore. La dose giornaliera è di 1 compressa di Dopergin da 0,2 mg 2- 3 volte al giorno per un totale di 14 giorni.
Raramente può verificarsi una lieve ripresa dellasecrezione lattea dopo l’interruzione del trattamento con il Dopergin;in questo caso è sufficiente ripetere il trattamento per un’altra settimana.
Soppressione della lattazione in atto
Giomo di trattamento | Numero di compresse (0,2 mg) | ||
mattino | mezzogiorno | sera | |
1° | 1 | ||
2° | 1 | 1 | |
dal 3° fino al massimo 14° | 1 | 1 | 1 |
Per una soppressione rapida della secrezione lattea in atto è opportuno iniziare con 1 compressa di Dopergin da 0,2 mg 3 volte al giorno, a partire dal primo giorno di trattamento.
Il trattamento può essere interrotto 4 giorni dopo la scomparsa della secrezione lattea.
Galattorrea, Amenorrea prolattino-dipendente,
Infertilità femminile prolattino-dipendenti
Giomo di trattamento | Numero di compresse (0,2 mg) | ||
mattino | mezzogiorno | sera | |
1° | ½ | ||
2° | ½ | ½ | |
dal 3° | ½ | ½ | ½ |
Proseguire il trattamento della galattorrea fino alla scomparsa della secrezione lattea.
In caso di amenorrea, il trattamento deve proseguire (spesso per diversi mesi) fino al ripristino di cicli normali con regolari mestruazioni mensili.
A seconda dei livelli di prolattina o dell’effetto ottenuto, è possibile che la dose giornaliera debba essere aumentata: per una migliore tollerabilità, ciò deve avvenire non prima di 3-4 giorni dall’inizio del trattamento e la dose giornaliera deve essere suddivisa in più dosi singole.
Acromegalia
Posologia come per la galattorrea ecc. (vedi sopra). A seconda della tollerabilità e degli effetti sui livelli dell’ormone della crescita, la dose può essere ulteriormente aumentata fino a un massimo di 2 mg/die.
04.3 Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Gravi disturbi circolatori periferici ed insufficienza coronarica
In pazienti affetti da psicosi si dovrà usare cautela.
Uso concomitante di fenilpropanolamina
04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso
L’indicazione clinica deve essere valutata con attenzione in pazienti con psicosi in atto o nell’anamnesi. È opportuno valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio, tenendo in particolare considerazione l’indicazione clinica (agonista della dopamina vs. inibitore della prolattina). È possibile un peggioramento o la ricomparsa della sintomatologia.
Durante il trattamento con agonisti della dopamina possono essere osservati allucinazioni, incubi, disorientamento e confusione, con probabilità maggiore in pazienti anziani e con dosaggi alti. All’inizio del trattamento i pazienti devono essere attentamente monitorati in relazione a questi sintomi. Se questi persistono, il dosaggio deve essere ridotto, e se questo non è sufficiente, il trattamento deve essere sospeso.
Deve essere raccomandata cautela quando i pazienti assumono farmaci con effetto sedativo (es. benzodiazepine, antipsicotici o antidepressivi) contemporaneamente alla lisuride, perché l’effetto sedativo può essere potenziato (vedere paragrafo 4.5, Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione).
In pazienti trattati con lisuride è stata osservata sonnolenza eccessiva durante il giorno, ed i in pazienti trattati con agonisti dopaminergici, specialmente in pazienti affetti da morbo di Parkinson, improvvisi colpi di sonno sono stati osservati. I pazienti trattati con lisuride devono essere informati di ciò e della necessità di usare cautela mentre guidano veicoli o operano su macchinari. Pazienti che hanno avuto episodi di sonnolenza devono astenersi dal guidare veicoli od usare macchinari. In questi pazienti la cosomministrazione con un farmaco con effetto sedativo può aumentare il rischio di sonnolenza e deve essere evitata, se possibile (vedere paragrafo 4.5, Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione). Inoltre devono essere prese in considerazione la riduzione del dosaggio o la sospensione del trattamento.
Poiché in caso di interruzione improvvisa di terapia dopaminergica sono stati riportati sintomi indicativi di sindrome neurolettica maligna, la sospensione del trattamento deve essere graduale.
Valutare l’indicazione con estrema attenzione in presenza di disturbi della circolazione arteriosa periferica e cardiaca (insufficienza coronarica).
All’inizio del trattamento i pazienti che soffrono di ipotensione ortostatica possono avere improvvisi cali di pressione. Perciò in questi pazienti la lisuride deve essere usata con molta cautela. Si raccomanda di monitorare la regolazione della pressione arteriosa, specialmente all’inizio del trattamento, a causa del rischio generale di ipotensione ortostatica associato alla terapia dopaminergica.
Raramente sono stati osservati ipertensione, infarto miocardico, crisi convulsive e ictus (sintomi noti dell’angiopatia cerebrale post-partum) in associazione con l’impiego di agonisti della dopamina derivati dell’ergot come inibitori della secrezione lattea nel puerperio. Se tali effetti compaiono e se ne sospetta una relazione causale con la lisuride, è opportuno interrompere immediatamente il trattamento per evitare la comparsa di ipertensione, cefalea persistente o altri segni di alterazione del sistema nervoso centrale nelle donne che assumono Dopergin per inibire la secrezione lattea. Nell’inibizione della lattazione, non si deve attaccare il bambino al seno né estrarre il latte meccanicamente onde evitare lo stimolo alla lattazione stessa.
Prima di iniziare il trattamento dell’iperprolattinemia con Dopergin, deve essere chiarita la causa del disturbo (ad es. medicinali, ipotiroidismo). Di particolare importanza è considerare la presenza di un grande adenoma invasivo della ghiandola pituitaria. In caso di gravidanza nelle donne con adenoma ipofisario (prolattinoma), gli eventuali segni di ripresa della crescita tumorale devono essere sottoposti ad attento monitoraggio, servendosi degli strumenti diagnostici più indicati.
I soggetti con alterazioni della funzionalità renale, e in particolare i pazienti sottoposti a dialisi, sono particolarmente sensibili agli agonisti della dopamina. Pertanto, è opportuno iniziare sempre un trattamento con gli inibitori della prolattina con la minore dose possibile, e aumentare la dose gradualmente.
La lisuride è un ergot-derivato. In seguito all’uso prolungato degli ergot-derivati, compresa la lisuride, sono state osservate alterazioni infiammatorie di tipo fibrotico con patologie delle sierose quali pleurite, versamento pleurico, fibrosi pleurica, fibrosi polmonare, pericardite, versamento pericardico e fibrosi retroperitoneale. Poiché tali alterazioni hanno un esordio insidioso, i pazienti devono essere monitorati per l’intera durata del trattamento, prestando particolare attenzione alla comparsa di segni e sintomi indicativi di una patologia infiammatoria di tipo fibrotico o sieroso. In caso di sospetta patologia fibrotica, il trattamento deve essere interrotto e la diagnosi deve essere confermata tramite esami appropriati quali velocità di eritrosedimentazione, determinazione della creatinina sierica e procedure di diagnostica per immagini (ad es. radiografia del torace, ecocardiografia).
Sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d’azzardo, incremento della libido e ipersessualità, nei pazienti in trattamento con agonisti della dopamina, per il Morbo di Parkinson.
La lisuride viene metabolizzata quasi completamente nel fegato (vedere 5.2 Proprietà farmacocinetiche); dal momento che non sono disponibili dati controllati sufficienti relativi all’uso della lisuride nei pazienti con gravi alterazioni della funzionalità epatica clinicamente rilevanti, si consiglia di iniziare il trattamento con particolare cautela e con dosi basse.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti
Il medicinale contiene Lattosio monoidrato quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Associazioni controindicate
Fenilpropanolamina: rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensive (vedere paragrafo 4.3, Controindicazioni)
Associazioni non raccomandate
Antipsicotici neurolettici (esclusa la clozapina): antagonismo reciproco fra agonisti dopaminergici e neurolettici, con il rischio di una riduzione dell’efficacia
Alfa simpaticomimetici (forme orali e/o nasali) e simpaticomimetici indiretti: rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensive
Alcaloidi derivati dell’ergot ad attività vasocostrittrice: rischio di vasocostrizione e/o crisi ipertensive
Altri alcaloidi derivati dell’ergot (es. metilergometrina): la lisuride non deve essere usata contemporaneamente ad altri alcaloidi derivati dell’ergot dopo il parto e nel periodo puerperale, anche se fino ad ora non sono state osservate interazioni
Anticolinergici antiparkinsoniani: rischio di aumento di disturbi neuropsichici
Antiipertensivi: bisogna avere una particolare cautela nel prescrivere Dopergin a donne che hanno preso o stanno prendendo farmaci per il controllo della pressione del sangue
I neurolettici e altri antagonisti della dopamina (aloperidolo, sulpiride, metoclopramide, clorpromazina) possono ridurre gli effetti di Dopergin.
Il domperidone inibisce solo gli effetti periferici, ma non gli effetti centrali, di Dopergin e perciò non ha alcun effetto sui sintomi del morbo di Parkinson.
L’effetto sedativo della lisuride può essere potenziato da farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale o dall’alcol (vedere paragrafo 4.4, Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).
04.6 Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati sufficienti riguardnti l’uso della lisuride in donne in gravidanza. Gli studi condotti sugli animali non hanno evidenziato alcun effetto teratogeno, ma nei ratti sono stati osservati riduzione della fertilità ed embriotossicità, associati all’attività farmacodinamica. Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto. Perciò si raccomanda di evitare l’uso di Dopergin durante la gravidanza. Se Dopergin viene impiegato per il trattamento dell’infertilità indotta da prolattina, si consiglia, pertanto, di interrompere il trattamento non appena si sospetta una gravidanza (vedere paragrafo 4.4, Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).
Allattamento
Piccole quantità di lisuride sono escrete nel latte materno. Poiché la lisuride diminuisce la secrezione di prolattina negli esseri umani, è da aspettarsi un’inibizione della lattazione. Per queste ragioni la lisuride non deve essere somministrata a donne che desiderano allattare.
04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
I pazienti in trattamento con Dopergin che presentano sonnolenza devono essere avvertiti di evitare di guidare veicoli o di intraprendere attività per le quali una riduzione della vigilanza possa mettere se stessi o altri a rischio di lesioni gravi o morte (es. Utilizzo di macchinari) (vedere paragrafo 4.4, Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).
Occasionalmente Dopergin può causare una caduta improvvisa della pressione arteriosa e quindi alterare la capacità di reazione in misura tale da compromettere la capacità di guidare veicoli o azionare macchinari.
Durante il trattamento con lisuride deve essere evitato il consumo di alcol (vedere paragrafo 4.5, Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazioni).
04.8 Effetti indesiderati
Le tabelle seguenti riportano gli effetti indesiderati di Dopergin; i dati sono stati ottenuti da studi clinici. È opportuno ricordare che Dopergin provoca effetti indesiderati simili agli altri agonisti della dopamina. Nel Morbo di Parkinson, Dopergin viene impiegato quasi esclusivamente in combinazione con altri farmaci. Esistono solo dati molto limitati relativi all’impiego di Dopergin come monoterapia, sia per quanto riguarda gli studi clinici che i dati post-marketing. Pertanto, in caso di comparsa di effetti indesiderati, è necessario rivalutare l’intero regime terapeutico anti-Parkinson del paziente.
Cefalea, capogiro, nausea, secchezza delle fauci, stanchezza, sudorazione e raramente vomito possono comparire all’inizio del trattamento se l’aumento della dose avviene troppo rapidamente o se la dose è eccessiva o se le compresse non vengono assunte in occasione di un pasto o di uno spuntino.
La lisuride è associata a sonnolenza. Improvvisi colpi di sonno sono stati osservati in pazienti trattati con agonisti dopaminergici, specialmente in pazienti affetti da morbo di Parkinson (vedere paragrafo 4.4, Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego).
In casi isolati, caratterizzati da una particolare sensibilità individuale, sono stati osservati cali improvvisi della pressione (fino al collasso ortostatico) e vomito violento. In presenza di tali gravi e sproporzionate reazioni di intolleranza può essere somministrata la sulpiride.
Tali effetti indesiderati non rendono necessaria, generalmente, l’interruzione del trattamento e possono essere controllati tramite la riduzione della dose. Generalmente, nel corso del trattamento, gli effetti indesiderati cessano, anche in caso di somministrazione di dosi significativamente maggiori.
Da ricordare anche che alcuni dei sintomi considerati effetti indesiderati possono, in realtà, essere i segni della malattia in questione.
Frequenza degli effetti indesiderati secondo i dati derivati da studi clinici:
Le tabelle seguenti riportano gli effetti indesiderati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA (MedDRA SOCs).
Viene utilizzato il termine MedDRA più adatto per descrivere una determinata reazione, i suoi sinonimi e le condizioni correlate.
Tabella 1: Dopergin nel trattamento del Morbo di Parkinson
Dati basati su di uno studio randomizzato, controllato, a doppio cieco con L-dopa, lisuride e la loro combinazione precoce in pazienti con morbo di Parkinson; 30 pazienti per gruppo.
Le frequenze si riferiscono a 30 pazienti sottoposti a monoterapia con la lisuride.
Le reazioni avverse osservate durante la fase post-marketing e la cui frequenza non può essere definita sono elencate nella colonna Non nota.
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1,000, <1/100) | Non nota |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Diminuzione dell’appetito | |||
Disturbi psichiatrici | Allucinazioni*, Ansia | Confusione*, Incubi*, Insonnia | Reazioni paranoidi*, disorientamento*, ipersessualità§, aumento della libido§, sindrome patologica del gioco d’azzardo§ | |
Patologie del sistema nervoso | Discinesia, Sonnolenza, Vertigine, Cefalea | Distonia, Mioclonie | ||
Patologie cardiache | Palpitazioni | Pericardite, versamento pericardico | ||
Patologie vascolari | Ipotensione ortostatica Estremità fredde | Eritromelalgia | ||
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea | Versamento pleurico, fibrosi polmonare, fibrosi pleurica | ||
Patologie gastrointestinali | Nausea Secchezza delle fauci Costipazione | Vomito | Fibrosi retroperitoneale | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Edema periferico Sudorazione | |||
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni allergiche a carico della cute o delle mucose | |||
Esami diagnostici | Aumento di peso** | |||
* Eventi osservati quasi esclusivamente nei pazienti con Morbo di Parkinson e più frequenti nei pazienti anziani, in caso di demenza (sindrome cerebrale organica), infezioni acute, disidratazione e somministrazione di dosi elevate di Dopergin e/o di altri agonisti della dopamina. I sintomi possono generalmente essere controllati con la riduzione della dose. | ||||
** E’ stato osservato in alcuni pazienti con Morbo di Parkinson. Generalmente tale evento è considerato un effetto positivo del trattamento. | ||||
§ Casi segnalati in pazienti trattati con dopamino agonisti, per il Morbo di Parkinson, specialmente ad alti dosaggi, e generalmente reversibili con la riduzione o l’interruzione del trattamento. |
In casi isolati, dopo l’uso prolungato di agonisti della dopamina del tipo degli ergot-derivati, compreso Dopergin, sono stati osservati fibrosi polmonare, fibrosi pleurica, versamento pleuricoo fibrosi retroperitoneale (vedere paragrafo 4.4, Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). In presenza di difficoltà respiratoria, persistente stimolo alla tosse o alterazioni della funzionalità renale nel corso di un trattamento con Dopergin, l’origine di tali sintomi deve essere chiarita tramite procedure diagnostiche appropriate.
In pazienti trattati con derivati dell’ergot sono state osservate valvolopatie cardiache (incluso il rigurgito).
La comparsa di movimenti involontari anomali (discinesia) è una complicanza del trattamento a lungo termine del Morbo di Parkinson con agonisti della dopamina, in particolare con la L-dopa. Nei pazienti con Morbo di Parkinson avanzato che manifestano discinesia, è necessario stabilire con cura la dose ottimale e valutare i benefici di un trattamento con agonisti della dopamina, compreso Dopergin.
In pazienti trattati con dopamino agonisti, per il Morbo di Parkinson, specialmente ad alti dosaggi, sono stati segnalati casi di sindrome patologica del gioco d’azzardo, incremento della libido e ipersessualità, generalmente reversibili con la riduzione o l’interruzione del trattamento.
Tabella 2: Dopergin nel trattamento dell’infertilità femminile prolattino-dipendente
Dati basati su di uno studio aperto, non controllato, condotto in 1081 donne con disturbi del ciclo ed infertilità.
Le reazioni avverse osservate durante la fase post-marketing e la cui frequenza non può essere definita sono elencate nella colonna Non nota.
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥1/10) | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1,000, <1/100) | Non nota |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Inappetenza | |||
Patologie del sistema nervoso | Vertigine | |||
Cefalea | ||||
Patologie cardiache | Tachicardia | |||
Palpitazioni | ||||
Patologie vascolari | Ipotensione ortostatica | |||
Aumento della pressione arteriosa | ||||
Patologie gastrointestinali | Nausea | |||
Disturbi addominali | ||||
Disturbi del sistema immunitario | Reazioni allergiche a carico della cute o delle mucose |
04.9 Sovradosaggio
Dopo una singola ingestione accidentale di grandi quantità di compresse (ad es. 30 compresse da 0,2 mg di lisuride ciascuna) possono comparire reazioni gravi tipiche degli agonisti della dopamina, quali nausea, vomito e vertigine.
In caso di sovradosaggio moderato se necessario, può essere somministrata, come antidoto, la metoclopramide (nel parkinson: domperidone), sulpiride i.m. fino a 100 mg nei casi gravi.
05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE
05.1 Proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica:
Sostanze dopaminergiche. Agonisti della dopamina. Codice ATC:N04BC49
Inibitori della prolattina. Codice ATC G02CB02
Dopergin ha dimostrato di avere proprietà dopaminergica e, associato a questa, di inibire la secrezione di prolattina. Il principio attivo lisuride ha una spiccata affinità per i recettori della dopamina localizzati nello striato e nell’ipofisi.
Morbo di Parkinson
Nella cura del Morbo di Parkinson, Dopergin ristabilisce l’effetto della dopamina mancante. Migliora o elimina la riduzione del movimento (ipocinesia, bradicinesia, acinesia), la rigidità e il tremore. La combinazione di Dopergin con preparazioni contenenti L-dopa è particolarmente efficace e permette bassi dosaggi di entrambi i principi attivi. Le due sostanze si completano a vicenda nel loro meccanismo d’azione, dal momento che L-dopa necessita di neuroni dopaminergici intatti per essere attiva, mentre Dopergin stimola direttamente i recettori post-sinaptici della dopamina. La combinazione di farmaci contenenti L-dopa e Dopergin, influenza positivamente o ritarda il manifestarsi delle fluttuazioni della locomozione e della discinesia che si manifesta frequentemente nel corso di terapie a lungo termine con L-dopa.
Indicazioni endocrine
La funzionalità della ghiandola mammaria è controllata essenzialmente dalla prolattina. L’inibitore di prolattina Dopergin è pertanto adatto alla soppressione della normale produzione e del flusso di latte (secrezione lattea primaria e secondaria) e al miglioramento dello stato patologico della ghiandola mammaria (galattorea).
Un livello di prolattina elevato inibisce anche la funzionalità delle gonadi. L’amenorrea e altri disturbi del ciclo e l’infertilità nella donna risultante da queste condizioni può essere quindi trattata con Dopergin.
Tali disturbi possono essere causati da tumori ipofisari che influiscono sulla produzione di prolattina. Nei macroadenomi, Dopergin non porta solo al miglioramento dei sintomi clinici, ma frequentemente anche a marcata diminuzione delle dimensioni del tumore.
Nell’acromegalia, l’incremento della produzione di ormone della crescita può essere influenzato favorevolmente in alcuni pazienti. Di conseguenza, Dopergin può essere impiegato in questa indicazione quando altre forme di terapia non sono fattibili o sono inadeguate.
05.2 Proprietà farmacocinetiche
La lisuride maleato acido, somministrata per via orale, viene assorbita rapidamente (emivita di 1,2 ore) ed in maniera pressoché completa.
Livelli massimi di circa 200 pg/ml di farmaco nel plasma si raggiungono dopo 1,1-1,3 ore. La diminuzione dopo il picco massimo di concentrazione di farmaco nel plasma è caratterizzata da una (finale) emivita di 1-3 ore. Durante l’assorbimento e il primo passaggio attraverso il fegato la lisuride è intensamente metabolizzata. La biodisponibilità assoluta era stimata a 21% di una dose di 0,2 mg (range: 0 – 56 %) in volontari giovani e del 14 % (range: 1,3-50 %) in soggetti anziani. In accordo con questo alto metabolismo di primo passaggio” la clearance metabolica della lisuride somministrata per via parenterale è risultata tra 11-14 ml/min/kg. La lisuride è principalmente metabolizzata per ossidazione includendo l’N-dealchilazione dei gruppi etilici, l’idrossilazione dell’anello benzenico, la mono-ossigenazione e l’ossidazione dei doppi legami. La coniugazione dei metaboliti è di minore importanza. Il principale metabolita nelle urine è il 2-cheto-3-idrossi derivato della lisuride. Non sono noti metaboliti attivi farmacologicamente. I metaboliti della lisuride sono eliminati dal plasma con un’emivita di 10 ore. Oltre questa (principale) fase di escrezione piccole frazioni della dose sono escrete con un’emivita di circa 23 ore. Il farmaco immodificato non si trova quasi per niente nelle urine (0,1 % della dose). Quasi le stesse frazioni di dose sono escrete come metaboliti attraverso i reni e il fegato.
La lisuride si distribuisce ampiamente nel corpo. Il volume apparente di distribuzione è di 2,3 L/kg. Il legame alle proteine del plasma è non-specifico (albumina) e conta il 66 %. In seguito all’estesa metabolizzazione di primo passaggio e alle differenze interindividuali nella clearance metabolica i parametri farmacocinetici della lisuride nell’uomo sono costituiti da una varianza elevata e un dosaggio individuale dovrebbe essere guidato più da sintomi clinici degli effetti dopaminergici che da una dose prefissata. Infatti incrementi di dose individuali sono efficaci e determinano gli stessi livelli di concentrazione di farmaco nel sangue durante una somministrazione a lungo termine. Perciò, la variazione intraindividuale della farmacocinetica della lisuride è molto più bassa rispetto alle variazioni tra i pazienti. I coefficienti di variazione AUC di diversi studi variano da 2 a 27 % tra i pazienti e da 22 a 77 % tra individui. Seguendo tre o anche quattro somministrazioni al giorno non si verifica accumulo di farmaco nel plasma nei giorni successivi a causa della breve emivita del metabolita finale nel plasma.
Non ci sono indicazioni relative alla dipendenza della farmacocinetica della lisuride dall’età o dal sesso di volontari o pazienti affetti da Morbo di Parkinson. L’uso cronico di Dopergin non porta all’induzione degli enzimi epatici della famiglia P450 come seguito dall’escrezione renale del 6β-idrossicortisolo. Risultati in vitro con enzimi singoli mostrano che la lisuride è metabolizzata dal citocromo epatico umano P450 2D6 e 3A4. C’è un’indicazione che la disponibilità sistemica della lisuride in vivo sia di gran lunga aumentata in “lenti metabolizzatori” del tipo P450 2D6. In vivo non è stata trovata alcuna interazione farmaco – farmaco con eritromicina. Nessuna interazione farmaco – farmaco è attesa a livello di legame con le proteine. I livelli terapeutici di farmaco nel trattamento del Morbo di Parkinson dipendono dalla sensibilità individuale ma generalmente dovrebbero oscillare tra 0,2-2,0 ng/ml.
La concomitante ingestione di cibo e farmaci porta ad un ridotto livello massimo di farmaco nel sangue, mentre la biodisponibilità rimane invariata. Considerando che i livelli effettivi di farmaco nel sangue o nel siero sono strettamente correlati a un particolare effetto collaterale indesiderato, cioè la nausea, le compresse di Dopergin dovrebbero essere sempre assunte in occasione di un pasto o di uno spuntino.
La biodisponibilità assoluta di lisuride è altamente variabile dopo l’ingestione orale. Vari studi hanno evidenziato che la biodisponibilità è in media il 10 – 20 % della dose.
05.3 Dati preclinici di sicurezza
Gli studi di tossicità dopo somministrazione orale ripetuta hanno dimostrato che a dosi 0,1 mg/kg p.c. possono comparire, quale segno di sovradosaggio, reazioni eccessive tipiche degli agonisti della dopamina, ma non ci si attendono danni tossici a livello degli organi.
Gli studi di genotossicità in vitro e in vivo non hanno rivelato la presenza di un potenziale mutageno per le cellule somatiche o germinali nell’uomo.
Negli studi di oncogenesi non sono stati osservati effetti oncogeni del prodotto. A causa del suo effetto dopaminergico, il tasso di prolattinomi ipofisari era ridotto.
Nella cavia è stata riscontrata una leggera sensibilizzazione da contatto. Dal momento che il farmaco viene somministrato nell’uomo per via orale, questi dati sono indicativi al massimo di un leggero rischio di reazioni allergiche cutanee.
INFORMAZIONI FARMACEUTICHE
06.1 Eccipienti
lattosio monoidrato
cellulosa microcristallina
magnesio stearato
acido tartarico
sodio calcio edetato.
06.2 Incompatibilità
Non pertinente.
06.3 Periodo di validità
5 anni
06.4 Speciali precauzioni per la conservazione
Conservare a temperatura non superiore ai 30°C. Proteggere dalla luce.
06.5 Natura e contenuto della confezione
Ogni confezione contiene 1 flacone in vetro scuro con 30 compresse.
06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
Flaconi con chiusura non a prova di bambino. Conservare il farmaco in modo adeguato e tenere fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.
07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
BAYER S.p.A. – Viale Certosa, 130 – 20156 Milano
08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio
Dopergin 0,2 mg compresse A.I.C. n. 025997026
Dopergin 0,5 mg compresse A.I.C. n. 025997038
Dopergin 1 mg compresse A.I.C. n. 025997040 (confezione non in commercio)
09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione
Dopergin 0,2 mg compresse 4 dicembre 1985/1 giugno 2005
Dopergin 0,5 mg compresse 30 luglio 1987/1 giugno 2005
Dopergin 1 mg compresse 30 luglio 1987/1 giugno 2005
10.0 Data di revisione del testo
maggio 2010