Lorazepam Medochemie Romania: Scheda Tecnica del Farmaco

Lorazepam Medochemie Romania

Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto

Lorazepam Medochemie Romania: ultimo aggiornamento pagina: 17/06/2021 (Fonte: A.I.FA.)

01.0 Denominazione del medicinale

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Lorazepam Medochemie Romania 0,5 mg compresse Lorazepam Medochemie Romania 1 mg compresse

Lorazepam Medochemie Romania 2,5 mg compresse

02.0 Composizione qualitativa e quantitativa

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Ogni compressa contiene lorazepam 0,5 mg. Ogni compressa contiene lorazepam 1 mg.

Ogni compressa contiene lorazepam 2,5 mg.

Eccipiente con effetti noti:

0,5 mg: lattosio monoidrato 34,4 mg per compressa. 1 mg: lattosio monoidrato 68,8 mg per compressa.

2,5 mg: lattosio monoidrato 172,0 mg per compressa.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

03.0 Forma farmaceutica

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Compressa.

Lorazepam Medochemie Romania 0,5 mg: compresse bianche, rotonde, con bordo arrotondato. Le compresse hanno un diametro approssimativo di 4,7 mm.

Lorazepam Medochemie Romania 1 mg: compresse divisibili, bianche, rotonde, piatte, smussate, con

impresso “1.0” su un lato. Le compresse hanno un diametro approssimativo di 6,4 mm.

La compressa può essere divisa in due metà uguali.

Lorazepam Medochemie Romania 2,5 mg: compresse divisibili, bianche, rotonde, piatte, smussate,

con un diametro approssimativo di 9,1 mm.

La compressa può essere divisa in 2 metà uguali.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE

04.1 Indicazioni terapeutiche

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Lorazepam Medochemie Romania è indicato per il trattamento sintomatico a breve termine dell’ansia e dell’insonnia causata dall’ansia, quando l’ansia è grave, disabilitante o sottopone il soggetto ad un grave disagio.

Lorazepam Medochemie Romania può essere utilizzato anche come premedicazione prima di procedure diagnostiche o prima di interventi chirurgici.

04.2 Posologia e modo di somministrazione

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Posologia

Il dosaggio e la durata della terapia devono essere personalizzati. Generalmente, deve essere prescritta la dose minima efficace per il minor tempo possibile. Il rischio di fenomeni di astinenza e di effetti rebound è maggiore dopo una brusca interruzione; pertanto, il farmaco deve essere sospeso gradualmente in tutti i pazienti (vedere paragrafo 4.4).

La durata del trattamento non deve superare le 4 settimane incluso il processo di riduzione graduale. L’estensione del periodo di trattamento non deve avvenire senza rivalutazione della necessità di continuare la terapia.

Gli aumenti del dosaggio di lorazepam devono essere effettuati gradualmente per evitare effetti avversi. La dose serale deve essere aumentata prima delle dosi diurne.

Dosaggio

Adulti

Trattamento sintomatico dell’ansia e dell’insonnia causata dall’ansia:

Da 0,5 a 2,5 mg al giorno in dosi divise o in una singola dose serale.

Premedicazione prima delle procedure diagnostiche o prima degli interventi chirurgici:

Da 1 a 2,5 mg la notte prima dell’operazione e/o;

Da 2 a 4 mg una o due ore prima dell’operazione.

Popolazione pediatrica

Il lorazepam non deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni, poiché la sicurezza e l’efficacia non sono state testate in questa popolazione, ad eccezione di quanto indicato di seguito.

Premedicazione

Età inferiore ai 6 anni:

I bambini di età inferiore ai sei anni non devono essere trattati con lorazepam.

Età 6-12 anni:

Premedicazione prima delle procedure diagnostiche o prima degli interventi chirurgici: non deve essere superata la dose di 0,5 mg – 1 mg o 0,05 mg / kg di peso corporeo. La dose deve essere assunta da una a due ore prima dell’operazione.

Età 13-18 anni:

Premedicazione prima delle procedure diagnostiche o prima degli interventi chirurgici: 1–4 mg da una a due ore prima dell’operazione.

Pazienti anziani e debilitati

Nei pazienti anziani e debilitati la dose giornaliera totale iniziale deve essere ridotta di circa il 50%. La dose deve essere adattata alla risposta clinica e alla tollerabilità individuale (vedere paragrafo 4.4).

Pazienti con insufficienza epatica o renale

Nei pazienti con funzionalità renale compromessa o insufficienza epatica da lieve a moderata possono essere sufficienti dosi più basse (vedere paragrafo 4.4). L’uso nei pazienti con grave insufficienza epatica è controindicato (vedere paragrafo 4.3).

Pazienti con insufficienza respiratoria cronica

Si raccomandano dosi più basse (vedere paragrafo 4.4).

Metodo di somministrazione Per somministrazione orale.

La compressa deve essere deglutita intera con un po’ di liquido (ad esempio con mezzo bicchiere d’acqua).

04.3 Controindicazioni

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Ipersensibilità al principio attivo, ad altre benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Miastenia gravis.

Grave insufficienza respiratoria (ad es. malattia polmonare ostruttiva cronica). Sindrome da apnea notturna.

Grave insufficienza epatica.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso

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Sono state riportate gravi reazioni anafilattiche/anafilattoidi con l’uso di benzodiazepine. Casi di angioedema riguardanti la lingua, la glottide o la laringe sono stati riportati in pazienti dopo l’assunzione della prima dose o di dosi successive di benzodiazepine. Alcuni pazienti in trattamento con benzodiazepine hanno avuto ulteriori sintomi, come dispnea, chiusura della gola, o nausea e vomito. Alcuni pazienti hanno avuto necessità di terapie al pronto soccorso. Se l’angioedema coinvolge la lingua, la glottide o la laringe, può verificarsi un’ostruzione delle vie aeree che potrebbe essere fatale. I pazienti che sviluppano angioedema dopo il trattamento con una benzodiazepina non devono essere trattati nuovamente con il farmaco.

Il lorazepam deve essere usato con cautela nei pazienti con funzionalità respiratoria compromessa poiché l’uso di benzodiazepine, incluso il lorazepam, può causare depressione respiratoria potenzialmente fatale.

I pazienti devono essere informati che, poiché la loro tolleranza all’alcool e ad altri depressivi del SNC diminuirà in presenza di lorazepam, queste sostanze devono essere evitate o assunte a dosaggio ridotto.

L’ansia o l’insonnia possono essere un sintomo di molti altri disturbi. Si dovrebbe considerare la possibilità che la problematica possa essere correlata a un disturbo fisico o psichiatrico sottostante per il quale esiste un trattamento più specifico.

Abuso

È stato segnalato un abuso di benzodiazepine specialmente in pazienti con una storia di abuso di droghe, sostanze illecite e/o alcol.

Tolleranza

Dopo un uso ripetuto per alcune settimane, può svilupparsi una perdita di efficacia dell’effetto ipnotico delle benzodiazepine.

Dipendenza

L’uso del lorazepam può portare allo sviluppo di dipendenza fisica e psicologica. Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento. Anche se assunto quotidianamente per alcune settimane, esiste il rischio che si sviluppi dipendenza psicologica e fisica. Ciò vale non solo per l’uso improprio di dosi particolarmente elevate, ma anche nell’intervallo di dosi terapeutiche.

Il rischio di dipendenza è ancor più elevato nei pazienti con storia di alcolismo, abuso di sostanze o droghe o in pazienti con significativi disturbi della personalità. Pertanto, dovrebbe essere evitato l’uso in soggetti con una storia di alcolismo, abuso di sostanze o droghe.

La dipendenza può portare a sintomi di astinenza, specialmente se il trattamento viene interrotto bruscamente. Pertanto, il lorazepam deve essere sempre sospeso gradualmente.

I sintomi da astinenza (ad es. insonnia da sospensione) possono comparire dopo l’interruzione delle dosi raccomandate dopo appena una settimana di terapia. La brusca interruzione del trattamento può essere accompagnata da sintomi di astinenza.

I sintomi riportati a seguito della sospensione delle benzodiazepine comprendono mal di testa, dolore muscolare, ansia, tensione, depressione, insonnia, irrequietezza, capogiro, nausea, diarrea, perdita di appetito, confusione, allucinazioni/delirio, alterazioni percettive, irritabilità, disforia, convulsioni/crisi epilettiche, tremore, crampi addominali, mialgia, agitazione, palpitazioni, tachicardia, attacchi di panico, vertigini, iperreflessia, perdita di memoria a breve termine, ipertermia, sudorazione e insorgenza di fenomeni “da rimbalzo” in cui si ripresentano i sintomi che hanno portato al trattamento con benzodiazepine.

Questi sintomi possono essere difficili da distinguere dai sintomi originali per i quali è stato prescritto il medicinale.

Nei casi più gravi possono verificarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, tinnito, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico/alterazioni percettive, movimenti involontari, vomito, allucinazioni; convulsioni.

Le convulsioni/crisi epilettiche possono essere più comuni nei pazienti con disturbi convulsivi preesistenti o che assumono altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva, come gli antidepressivi.

Rischi da uso concomitante di oppioidi

L’uso concomitante di lorazepam e oppioidi può provocare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine come il lorazepam con oppioidi deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili opzioni terapeutiche alternative. Se viene presa la decisione di prescrivere il lorazepam in concomitanza con gli oppioidi, deve essere utilizzata la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere anche la raccomandazione generale sulla dose al paragrafo 4.2).

I pazienti devono essere strettamente monitorati per la comparsa di segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A questo proposito, si raccomanda vivamente di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura (ove applicabile) di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).

Durata del trattamento

Il trattamento deve essere il più breve possibile (vedere paragrafo 4.2) e non deve superare le 4 settimane incluso il processo di riduzione graduale.

Può essere utile informare il paziente quando inizia il trattamento che esso sarà di durata limitata e spiegare esattamente come la dose deve essere gradualmente diminuita quando il trattamento viene interrotto.

Il paziente deve, inoltre, essere informato della possibilità di fenomeni di "rebound" per ridurre al minimo l’ansia nel caso si verifichino.

Vi sono indicazioni che, nel caso di benzodiazepine con una breve durata d’azione, i fenomeni di astinenza possono manifestarsi entro l’intervallo di dosaggio, specialmente quando il dosaggio è elevato.

Quando vengono utilizzate benzodiazepine con una lunga durata d’azione, è importante avvertire di non passare a una benzodiazepina con una breve durata d’azione, poiché possono svilupparsi sintomi di astinenza.

Amnesia

Sono stati segnalati casi di amnesia anterograda transitoria o compromissione della memoria in associazione con l’uso di benzodiazepine.

Se il lorazepam viene utilizzato per l’insonnia causata dall’ansia, i pazienti devono assicurarsi di essere in grado di avere un periodo di sonno ininterrotto sufficiente per consentire la dissipazione dell’effetto del farmaco (ad es. 7-8 ore).

Reazioni psichiatriche e paradosse:

Durante l’uso di benzodiazepine sono state riportate, occasionalmente, reazioni paradosse (vedere paragrafo 4.8). Tali reazioni possono essere più probabili nei bambini e negli anziani. In questi casi, l’uso del medicinale deve essere interrotto.

Debolezza muscolare

Il lorazepam può causare debolezza muscolare. Pertanto, nei pazienti con debolezza muscolare preesistente o atassia spinale o cerebellare è richiesta particolare cautela e può essere necessaria una riduzione della dose.

Gruppi di pazienti specifici:

Il lorazepam non è indicato per il trattamento primario di malattie psicotiche o disturbi depressivi e non deve essere usato da solo per il trattamento di pazienti depressi. L’uso di benzodiazepine in pazienti depressi può avere un effetto disinibitorio e può causare tendenze suicide. Pertanto, a questi pazienti non devono essere prescritte grandi quantità di lorazepam. L’uso di benzodiazepine in questi pazienti non deve essere intrapreso senza un’adeguata terapia antidepressiva.

Durante l’uso di benzodiazepine può emergere una depressione preesistente.

Si deve usare cautela nel trattamento di pazienti con glaucoma acuto ad angolo stretto.

I pazienti con compromissione della funzionalità renale o con insufficienza epatica da lieve a moderata devono essere monitorati frequentemente e il loro dosaggio deve essere regolato attentamente in base alla risposta del paziente. In questi pazienti possono essere sufficienti dosaggi inferiori.

Le stesse precauzioni si applicano ai pazienti anziani o debilitati e ai pazienti con insufficienza respiratoria cronica.

Come con tutti i depressivi del SNC, l’uso di benzodiazepine può far precipitare l’encefalopatia in pazienti con grave insufficienza epatica. Pertanto, l’uso in questi pazienti è controindicato.

Alcuni pazienti in trattamento con benzodiazepine hanno sviluppato discrasia ematica e alcuni hanno avuto livelli elevati di enzimi epatici.

Sono raccomandate valutazioni ematologiche e della funzionalità epatica periodiche laddove i cicli ripetuti di trattamento siano considerati clinicamente necessari.

Sebbene l’ipotensione si sia verificata solo raramente, le benzodiazepine devono essere somministrate con cautela ai pazienti in cui un calo della pressione arteriosa potrebbe portare a complicanze cardiovascolari o cerebrovascolari; questo è particolarmente importante nei pazienti anziani.

Pazienti anziani

Il lorazepam deve essere usato con cautela negli anziani a causa del rischio di sedazione e/o debolezza muscoloscheletrica che può aumentare il rischio di cadute, con gravi conseguenze in questa popolazione. Ai pazienti anziani deve essere somministrata una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2).

Questo prodotto contiene lattosio monoidrato.

I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

04.5 Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

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L’assunzione concomitante di alcol deve essere evitata.

Gli effetti sedativi possono essere aumentati quando il medicinale è assunto in combinazione con alcol. Ciò influisce sulla capacità di guidare veicoli o utilizzare macchinari.

Le benzodiazepine, incluso il lorazepam, producono effetti depressivi aggiuntivi sul SNC quando somministrate in concomitanza con altri farmaci che producono essi stessi depressione del SNC, ad esempio barbiturici, antipsicotici, sedativi/ipnotici, ansiolitici, antidepressivi, analgesici narcotici, antistaminici sedativi, anticonvulsivanti e anestetici.

Gli oppioidi

L’uso concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine, come il lorazepam, con oppioidi aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell’effetto depressivo additivo sul SNC. La dose e la durata dell’uso concomitante devono essere limitate (vedere paragrafo 4.4).

Con l’uso di benzodiazepine può verificarsi un aumento dell’euforia indotta da analgesici narcotici che può portare ad un aumento della dipendenza psichica.

I composti che inibiscono determinati enzimi epatici (in particolare il citocromo P450) possono aumentare l’attività delle benzodiazepine. In misura minore, ciò vale anche per le benzodiazepine che vengono metabolizzate solo per coniugazione.

Sono stati segnalati casi di stupore eccessivo, riduzione significativa della frequenza respiratoria e, in un paziente, ipotensione quando lorazepam e loxapina sono stati somministrati in concomitanza.

Sono stati riportati casi di marcata sedazione, salivazione eccessiva e atassia quando il lorazepam e la clozapina sono stati somministrati in concomitanza.

La somministrazione concomitante di lorazepam con sodio valproato può determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche e una riduzione della clearance di lorazepam. Il dosaggio di lorazepam deve essere ridotto di circa il 50% quando co-somministrato con valproato di sodio.

La somministrazione concomitante di lorazepam con probenecid può determinare una insorgenza d’azione più rapida o un prolungamento dell’effetto di lorazepam a causa dell’aumento dell’emivita e della diminuzione della clearance totale. Il dosaggio di lorazepam deve essere ridotto di circa il 50% quando co-somministrato con probenecid.

La somministrazione di teofillina o aminofillina può ridurre gli effetti sedativi delle benzodiazepine, incluso il lorazepam.

Rilassanti muscolari

Se assunto con miorilassanti, l’effetto generale di rilassamento muscolare può essere aumentato, pertanto si consiglia cautela, specialmente nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4).

04.6 Gravidanza e allattamento

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Donne in età fertile:

Le donne in età fertile devono essere avvisate di usare una contraccezione efficace durante il trattamento con lorazepam. Se il medicinale viene prescritto a una donna in età fertile, deve essere invitata a contattare il proprio medico per interrompere il medicinale se intende rimanere incinta o se sospetta di essere incinta.

Gravidanza:

Non ci sono dati sufficienti sull’uso di lorazepam durante la gravidanza. Le benzodiazepine non devono essere utilizzate durante la gravidanza, in particolare durante il primo e l’ultimo trimestre, se non in caso di assoluta necessità. Le benzodiazepine possono causare danni al feto quando somministrate a donne in gravidanza.

Dati limitati nell’uomo, suggeriscono che il lorazepam è associato ad un aumentato rischio di malformazioni congenite, in particolare se usato durante il primo trimestre di gravidanza. Nell’uomo, i campioni di sangue dal cordone ombelicale indicano il trasferimento placentare delle benzodiazepine e dei loro metaboliti glucuronidi.

Se, per validi motivi medici, il prodotto viene somministrato a dosi elevate in una fase avanzata della gravidanza o durante il travaglio, sono prevedibili effetti sul neonato a causa dell’azione farmacologica del composto. Ciò include sintomi quali ipoattività, ipotonia, ipotermia, depressione respiratoria, apnea, problemi di alimentazione e alterata risposta metabolica al freddo (floppy infant syndrome).

I bambini nati da madri che hanno assunto benzodiazepine per diverse settimane o più, prima del parto hanno riportato sintomi di astinenza nel periodo postnatale.

Gli studi sugli animali non hanno rivelato alcuna evidenza di proprietà teratogene o disfunzione della riproduzione del lorazepam (vedere paragrafo 5.3).

Allattamento:

Esistono prove del fatto che il lorazepam viene escreto, sebbene in quantità farmacologicamente insignificanti, nel latte materno umano.

Pertanto il lorazepam non deve essere somministrato alle madri che allattano a meno che il beneficio atteso per la madre superi il potenziale rischio per il bambino. Nei neonati di madri che allattano assumendo benzodiazepine si sono verificate sedazione e incapacità di suzione. I neonati di madri che allattano devono essere osservati per gli effetti farmacologici (inclusi sedazione e irritabilità).

Fertilità:

Non ci sono dati sui possibili effetti sulla fertilità femminile. Nei maschi si è visto che le benzodiazepine possono causare disturbi dell’eiaculazione e un ritardo dell’orgasmo.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

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Lorazepam altera notevolmente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Ciò vale in particolare nell’interazione con l’alcol.

Sedazione, amnesia, compromissione della concentrazione e compromissione della funzione muscolare possono influenzare negativamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. Se si verifica una durata del sonno insufficiente, è possibile che aumenti la probabilità di riduzione della vigilanza (vedere paragrafo 4.5). I pazienti devono essere avvertiti di non usare macchinari pericolosi e autovetture se si verifica uno qualsiasi di questi effetti.

04.8 Effetti indesiderati

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Le reazioni avverse sono attese soprattutto all’inizio del trattamento, se la dose è troppo elevata e nei gruppi di pazienti menzionati nei paragrafi 4.3 e 4.4. Esse possono risolversi spontaneamente nel corso della terapia e/o con una riduzione della dose.

Classificazione per sistemi e organi Molto comune
≥1/10
Comune
≥1/100, <1/10
Non comune
≥1/1.000,
<1/100
Raro
≥1/10.
000,
<1/1.0 00
Molto raro
<1/10.000
Non nota
(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati
disponibili)
Patologie del sistema emolinfopoietic
o
Leucopenia Trombocitopenia, agranulocitosi, pancitopenia
Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità, reazioni anafilattiche/anafilatt
oidi
Patologie
endocrine
SIADH
Disturbi del
metabolismo e della nutrizione
Iponatriemia
Disturbi psichiatrici ± Confusione, depressione, smascherament o della depressione Variazione della libido, riduzione dell’orgasmo Disinibizione, euforia, idea suicida/ tentativo di suicidio, reazioni paradosse, tra cui ansia,
agitazione, idee
Classificazione per sistemi e organi Molto comune
≥1/10
Comune
≥1/100, <1/10
Non comune
≥1/1.000,
<1/100
Raro
≥1/10.
000,
<1/1.0 00
Molto raro
<1/10.000
Non nota
(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati
disponibili)
deliranti, eccitazione, comportamento aggressivo (ostilità, aggressività, rabbia), disturbi del sonno/insonnia,
eccitazione sessuale, allucinazioni, psicosi
Patologie del
sistema nervoso
±
Sedazione
,
affaticam ento, sonnolenz a
Atassia,
capogiro
Attenz
ione ridotta
Tempi di reazione
prolungati, sintomi extrapiramidali, tremore, disartria/linguaggio indistinto, mal di testa, convulsioni/crisi epilettiche, amnesia, coma, attenzione/concentra zione compromessa, disturbo
dell’equilibrio
Patologie dell’occhio Disturbi visivi
(inclusa diplopia e visione offuscata)
Patologie dell’orecchio e
del labirinto
Vertigini
Patologie vascolari Ipotensione, lieve
diminuzione della pressione sanguigna
Patologie vascolari Depressione respiratoria, apnea, peggioramento dell’apnea notturna, peggioramento della malattia polmonare
ostruttiva
Patologie gastrointestinali Nausea Cambi amenti della
salivaz ione
Stipsi
Patologie
epatobiliari
Itterizia
Patologie della cute e del tessuto
sottocutaneo
Eruzio ne cutane
a
Angioedema, reazioni allergiche cutanee, alopecia
Classificazione per sistemi e organi Molto comune
≥1/10
Comune
≥1/100, <1/10
Non comune
≥1/1.000,
<1/100
Raro
≥1/10.
000,
<1/1.0 00
Molto raro
<1/10.000
Non nota
(la frequenza non può essere definita sulla base dei dati
disponibili)
Patologie del sistema muscoloscheletr
ico e del tessuto connettivo
Debolezza muscolare
Patologie dell’apparato riproduttivo e
della mammella
Impotenza
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazion
e
Stanchezza Ipotermia
Esami diagnostici Aumento della bilirubina, aumento delle transaminasi epatiche, aumento della fosfatasi
alcalina

± Gli effetti della benzodiazepina sul SNC sono dose-dipendenti, una depressione del SNC più grave si manifesta con dosi elevate.

β L’entità della depressione respiratoria con benzodiazepine è dose-dipendente, una depressione più grave si verifica con dosi elevate.

Dipendenza/abuso

Anche dopo un periodo di trattamento di alcuni giorni con l’assunzione giornaliera di lorazepam, dopo l’interruzione della terapia, specialmente se brusca, possono verificarsi fenomeni di astinenza (ad es. disturbi del sonno, aumento dei sogni). Possono ripresentarsi in forma esagerata ansia, stati di tensione, agitazione e irrequietezza interiore (fenomeno di rimbalzo). Altri sintomi riportati dopo l’interruzione dell’assunzione di benzodiazepine comprendono mal di testa, depressione, confusione, irritabilità, sudorazione, disforia, capogiro, perdita della realtà, disturbi comportamentali, iperacusia, intorpidimento e formicolio agli arti, ipersensibilità alla luce e al tatto, percezione alterata, movimenti involontari, nausea, vomito, diarrea, perdita di appetito, allucinazioni/delirio, convulsioni/crisi epilettiche, tremore, spasmi addominali, mialgia, stati di agitazione, palpitazioni, tachicardia, attacchi di panico, vertigini, iperreflessia, perdita di memoria a breve termine e ipertermia. Con l’uso cronico di lorazepam in pazienti con epilessia o in quelli che assumono altri medicinali che riducono la soglia convulsiva (ad es. antidepressivi), l’interruzione improvvisa può innescare convulsioni più frequenti. Il rischio di fenomeni di astinenza aumenta con la durata dell’uso e della dose. Questi fenomeni possono di solito essere evitati mediante una graduale riduzione della dose.

Vi sono indicazioni dello sviluppo di tolleranza riguardo all’effetto sedativo delle benzodiazepine.

Il lorazepam ha un potenziale di abuso. Sono particolarmente a rischio i pazienti con una storia di abuso di medicinali e/o alcol.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del

medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni- reazioni-avverse

04.9 Sovradosaggio

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Sintomi:

Nella gestione del sovradosaggio di qualsiasi medicinale, dovrebbe essere presa in considerazione la possibile assunzione di più agenti. Nell’esperienza post-marketing, il sovradosaggio con lorazepam si è verificato principalmente in combinazione con alcol e/o altri medicinali.

Il sovradosaggio di benzodiazepine si manifesta generalmente con gradi di depressione del sistema nervoso centrale che vanno dalla sonnolenza al coma. In casi lievi, i sintomi includono sonnolenza, confusione mentale e letargia; nei casi più gravi, e in particolare quando vengono assunti alcool o altri medicinali depressivi del SNC, i sintomi possono includere disartria, atassia, reazioni paradosse, depressione del sistema nervoso centrale, ipotensione, ipotonia, depressione respiratoria e cardiovascolare, coma, e molto raramente, morte.

Trattamento:

Quando esiste il rischio di aspirazione, l’induzione dell’emesi non è raccomandata. Se l’ingestione è stata recente, deve essere indotto il vomito e/o intrapresa la lavanda gastrica, seguiti da cure generali di supporto, monitoraggio dei parametri vitali e stretta osservazione del paziente. Se non vi è alcun vantaggio nello svuotamento dello stomaco, il carbone attivo può essere efficace nel ridurre l’assorbimento. L’ipotensione, sebbene improbabile, può essere controllata con noradrenalina. Il lorazepam è scarsamente dializzabile. Il glucuronide del lorazepam, il metabolita inattivo, può essere altamente dializzabile.

L’antagonista della benzodiazepina, il flumazenil, può essere utile nei pazienti ospedalizzati in aggiunta, non in sostituzione, alla corretta gestione del sovradosaggio di benzodiazepina. Prima dell’uso devono essere consultate le informazioni sul prodotto flumazenil. Il medico deve essere consapevole del rischio di convulsioni associato al trattamento con flumazenil, in particolare in coloro che assumono benzodiazepine a lungo termine e in caso di sovradosaggio da antidepressivi ciclici.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

05.1 Proprietà farmacodinamiche

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Categoria farmacoterapeutica: derivati della benzodiazepina, ansiolitici Codice ATC: N05BA06

Il lorazepam è una benzodiazepina con durata d’azione da breve a media con proprietà ansiolitiche, sedative, ipnotiche e miorilassanti.

05.2 Proprietà farmacocinetiche

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Assorbimento:

Dopo somministrazione orale, il lorazepam viene rapidamente e quasi completamente assorbito, i livelli plasmatici massimi vengono raggiunti in 2 ore (intervallo: 0,5 – 3 h), la biodisponibilità orale è del 90 – 93%.

Distribuzione:

Il lorazepam si lega alle proteine plasmatiche per circa l’85% – 91%, con la frazione libera significativamente più alta nei pazienti anziani. Penetra nel liquido cerebrospinale, con concentrazioni pari a circa il 5% – 28% dei corrispondenti livelli plasmatici. Attraversa la barriera placentare e i livelli plasmatici nei neonati si avvicinano ai livelli sierici materni. L’emivita di distribuzione è di 20- 25 minuti (intervallo: 10,3 – 42,7) e il volume di distribuzione è di 1,3 L/Kg.

Le concentrazioni plasmatiche allo stato stazionario vengono raggiunte entro tre giorni.

Biotrasformazione:

Il lorazepam è ampiamente metabolizzato nel fegato, circa il 75%, e viene sottoposto a ricircolo enteroepatico; il dosaggio cronico non ha alcun effetto sulla capacità di idrossilazione epatica. Il metabolita principale, inattivo, è il 3-O-glucuronide fenolico alla dose del 75%, con quantità minori di 6-cloro-4-O-clorofenil-2,1-quinazolinone e il derivato idrossilato del lorazepam, tutti inattivi.

Eliminazione:

La principale via di escrezione è renale, 88%, con quantità inferiori, 7%, escrete nelle feci. La clearance totale è di 1,1 ml/minuto/Kg.

L’emivita di eliminazione del lorazepam è di 12 ore e il rischio di accumulo eccessivo è minimo. L’emivita di eliminazione del metabolita inattivo glucuronide è di 12-18 ore.

Non vi è alcuna alterazione dei parametri farmacocinetici negli anziani.

In caso di grave insufficienza epatica, l’emivita di eliminazione del lorazepam è raddoppiata.

La compromissione della funzionalità renale determina una riduzione del tasso di escrezione del metabolita glucuronide senza aumento dell’emivita del lorazepam.

05.3 Dati preclinici di sicurezza

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Tossicità a dose singola/tossicità acuta

Gli studi sulla tossicità acuta per via orale del lorazepam negli animali non hanno rivelato alcuna sensibilità specifica (vedere il paragrafo 4.9 per la tossicità acuta nell’uomo).

Tossicità subcronica e cronica

Il lorazepam per via orale è stato studiato in studi di tossicità cronica nei ratti (80 settimane) e nei cani (12 mesi). Gli esami istopatologici, oftalmologici ed ematologici, nonché i test di funzionamento degli organi hanno mostrato cambiamenti nulli o solo leggermente significativi senza rilevanza biologica, anche a dosi elevate.

La dilatazione esofagea si è verificata nei ratti trattati con lorazepam per più di un anno alla dose di 6 mg kg/die.

Potenziale mutageno e cancerogeno

Il lorazepam non è stato sottoposto a studi approfonditi sugli effetti mutageni; tuttavia, i test su lorazepam sono stati finora negativi. Studi su ratti e topi non hanno indicato alcun potenziale cancerogeno distinto dopo l’applicazione orale di lorazepam.

Tossicità riproduttiva

L’effetto del lorazepam sullo sviluppo e sulla riproduzione embrionale e fetale è stato esaminato in conigli, ratti e topi. Questi studi non hanno rivelato alcuna evidenza di proprietà teratogene o disfunzione della riproduzione da parte del lorazepam.

Studi sperimentali hanno fornito prove di disturbi comportamentali della prole di madri animali con esposizione a lungo termine alle benzodiazepine.

INFORMAZIONI FARMACEUTICHE

06.1 Eccipienti

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Lattosio monoidrato Povidone (K 30) Crospovidone, Tipo A Amido di mais

Cellulosa microcristallina (E460) Glicolato di amido di sodio, Tipo A Polacrilin potassio

Magnesio stearato (E572)

06.2 Incompatibilità

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Non pertinente.

06.3 Periodo di validità

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0,5 mg: 30 mesi

1 mg e 2,5 mg: 27 mesi

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione

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Conservare a temperatura inferiore a 25°C. Conservare nel blister originale per proteggere il medicinale dalla luce.

06.5 Natura e contenuto della confezione

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Blister di OPA/Alluminio/PVC/Alluminio.

Sono disponibili confezioni contenenti: 20, 30, 50 o 60 compresse. È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

06.6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione

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Nessuna istruzione particolare.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

07.0 Titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

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Medochemie Romania S.r.l.

Str. Prof. Dr. Ioan Cantacuzino nr. 5, Settore 1 011437 Bucarest, Romania

08.0 Numeri delle autorizzazioni all’immissione in commercio

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047983010 – "0,5 Mg Compresse" 20 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983022 – "0,5 Mg Compresse" 30 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983034 – "0,5 Mg Compresse" 50 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983046 – "0,5 Mg Compresse" 60 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983059 – "1 Mg Compresse" 20 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983061 – "1 Mg Compresse" 30 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983073 – "1 Mg Compresse" 50 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983085 – "1 Mg Compresse" 60 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983097 – "2,5 Mg Compresse" 20 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983109 – "2,5 Mg Compresse" 30 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983111 – "2,5 Mg Compresse" 50 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL 047983123 – "2,5 Mg Compresse" 60 Compresse In Blister OPA/AL/PVC/AL

09.0 Data della prima autorizzazione/Rinnovo dell’autorizzazione

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10.0 Data di revisione del testo

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Documento messo a disposizione da A.I.FA. in data: 12/02/2021