Stinred: effetti collaterali e controindicazioni

Stinred: effetti collaterali e controindicazioni

Stinred (Bendamustina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento di prima linea della leucemia linfatica cronica (stadio Binet B o C) in quei pazienti per i quali non è appropriata una chemioterapia contenente fludabarina.

Linfoma non-Hodgkin indolente come monoterapia in pazienti che hanno avuto una progressione di malattia durante o entro 6 mesi dal trattamento con rituximab o con un regime terapeutico contenente rituximab.

Trattamento di prima linea del mieloma multiplo (stadio Durie-Salmon II con progressione o stadio III) in associazione con prednisone in pazienti di età superiore ai 65 anni che non sono eleggibili a trapianto autologo di cellule staminali e che presentano neuropatia clinica al momento della diagnosi che precluda l’uso di un trattamento contenente talidomide o bortezomib.

Stinred: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Stinred ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Stinred, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Stinred: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

Durante l’allattamento

Grave compromissione epatica (bilirubina sierica > 3,0 mg/dl)

Ittero

Severa soppressione midollare e severe alterazioni della conta ematica (valori di leucociti e piastrine scesi rispettivamente a < 3.000/µl o < 75.000/µl)

Interventi di chirurgia maggiore entro 30 giorni dall’inizio del trattamento

Infezioni, soprattutto quando comportano leucopenia

Vaccinazione contro la febbre gialla.

Stinred: effetti collaterali

Sintesi del profilo di sicurezza

Le piĂ¹ comuni reazioni avverse con bendamustina cloridrato sono reazioni avverse ematologiche (leucopenia, trombopenia), tossicitĂ  dermatologica (reazioni allergiche), sintomi costituzionali (febbre), sintomi gastrointestinali (nausea, vomito).

Tabella delle reazioni avverse

La tabella seguente riflette i dati ottenuti negli studi clinici con bendamustina cloridrato.

Classificazion Molto Comune Non Raro Molto raro Non
e per sistemi e
organi secondo MeDRA
comune
? 1/10
? 1/100 a < 1/10 comune
? 1/1.000 a
< 1/100
? 1/10.000
a
< 1/1.000
< 1/10.000 nota (la
frequen za non puĂ²
essere
definita
sulla
base dei
dati
disponib
ili)
Infezioni ed Infezioni Polmonite Sepsi Polmonite
infestazioni NOS*, da primaria
incluse Pneumocyst atipica
infezioni is jirovecii
opportunistic
he (per
esempio
Herpes
Zoster,
citomegalovir
us ed epatite
B)
Classificazion Molto Comune Non Raro Molto raro Non
e per sistemi e
organi secondo MeDRA
comune
? 1/10
? 1/100 a < 1/10 comune
? 1/1.000 a
< 1/100
? 1/10.000
a
< 1/1.000
< 1/10.000 nota (la
frequen za non puĂ²
essere
definita
sulla
base dei
dati
disponib
ili)
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Sindrome da lisi tumorale Sindrome mielodispla stica, leucemia mieloide acuta
Patologie del sistema emolinfopoieti co Leucopenia NOS*,
Trombocitop enia, Linfopenia
Emorragia, Anemia, Neutropenia Pancitopeni a Insufficienz a midollare Emolisi
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilit Ă  NOS* Reazione anafilattica Reazione anafilattoide Shock anafilattico
Disturbi del Cefalea Insonnia Sonnolenza, Disgeusia,
sistema Capogiri, Afonia Parestesia,
nervoso Neuropatia
sensoriale
periferica,
Sindrome
anticolinerg
ica
Patologie
neurologich
e, Atassia,
Encefalite
Patologie Disfunzione Versamento Tachicardia, Fibrillazi
cardiache cardiaca pericardico, one
come Infarto del atriale
palpitazioni, miocardio,
angina Insufficienz
pectoris, a cardiaca
aritmia
Patologie Ipotensione, Insufficienz Flebite
vascolari Ipertensione a
circolatoria
acuta
Patologie Disfunzione Fibrosi Polmonit
respiratorie, polmonare polmonare e,
toraciche e Emorrag
mediastiniche ia
alveolare
Patologie Nausea, Diarrea, Esofagite
gastrointestina Vomito Stipsi, emorragica,
li Stomatite Emorragia
gastrointesti
nale
Classificazion Molto Comune Non Raro Molto raro Non
e per sistemi e
organi secondo MeDRA
comune
? 1/10
? 1/100 a < 1/10 comune
? 1/1.000 a
< 1/100
? 1/10.000
a
< 1/1.000
< 1/10.000 nota (la
frequen za non puĂ²
essere
definita
sulla
base dei
dati
disponib
ili)
Patologie epatobiliari Insuffici enza epatica
Patologie della Alopecia, Eritema, Sindrom
cute e del Patologie della Dermatite, e di
tessuto cute NOS*, Prurito, Stevens-
sottocutaneo Orticaria Esantema Johnson,
maculo- Necrolisi
papulare, epidermi
Iperidrosi ca
tossica
(TEN),
Reazione
da
Farmaco
con
Eosinofil
ia e
Sintomi
Sistemici
(DRESS
)
Patologie renali e
urinarie
Insuffici enza renale
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Amenorrea Infertilità
Patologie sistemiche e condizioni Infiammazi one delle mucose, Dolore, Brividi, Disidratazione, Insufficienz a multi- organo
relative alla
sede di
iniezione
Affatticame nto, Piressia Anoressia
Esami Calo di Aumento di
diagnostici emoglobina, AST, Aumento
Aumento di di ALT,
creatinina Aumento di
Aumento di fosfatasi
urea alacalina,
Aumento di
bilirubina,
Ipokaliemia

*NOS = non altrimenti specificato

Descrizione di reazioni avverse selezionate

Ci sono stati casi isolati di necrosi in seguito a somministrazione accidentale extra–vascolare, sindrome da lisi tumorale, e anafilassi.

Il rischio di sindrome mielodisplatica e leucemia mieloide acuta è aumentato in pazienti trattati con agenti alchilanti (compresa bendamustina). Il tumore maligno secondario puĂ² svilupparsi diversi anni dopo l’interruzione della chemioterapia.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Stinred: avvertenze per l’uso

ressione

I pazienti trattati con bendamustina cloridrato possono manifestare mielosoppressione. In caso di mielosoppressione dovuta al trattamento, leucociti, piastrine, emoglobina e neutrofili devono essere controllati almeno settimanalmente. Prima di iniziare il ciclo di terapia, sono raccomandati i seguenti parametri: valori di leucociti e/o di piastrine rispettivamente > 4.000/µl o

> 100.000/µl.

Infezioni

Con bendamustina cloridrato si sono verificate infezioni gravi e fatali, incluse infezioni batteriche (sepsi e polmonite) e infezioni opportunistiche come la polmonite da Pneumocystis jirovecii (PJP), il virus varicella zoster (VZV) e il citomegalovirus (CMV). I trattamenti con bendamustina cloridrato possono causare prolungata linfocitopenia (< 600/ µl) e basse conte (< 200 µl) di CD4-positive T-cell (T-helper cell) fino a 7-9 mesi dopo la fine del trattamento. Linfocitopenia e diminuzione di CD4-positive T-cell sono piĂ¹ marcate quando bendamustina è in combinazione con rituximab. Pazienti con linfopenia e basse conte di cellule T CD4-positive dopo trattamento con bendamustina cloridrato sono piĂ¹ suscettibili alle infezioni (opportunistiche). In caso di basse conte (< 200 µl) di CD4-positive T-cell deve essere

considerata la profilassi per la polmonite da pneumocystis jiroveci (PJP). Tutti i pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi respiratori durante il trattamento. I pazienti devono essere avvisati di segnalare prontamente nuovi segni di infezione, inclusi febbre o sintomi respiratori.

L’interruzione del trattamento con bendamustina cloridrato dovrebbe essere tenuta in considerazione se ci dovessero essere segni di infezioni (opportunistiche).

Riattivazione della epatite B

La riattivazione della epatite B nei pazienti che sono portatori cronici di questo virus si è verificata dopo che questi pazienti hanno ricevuto bendamustina cloridrato. Alcuni casi hanno portato a insufficienza epatica acuta o epatite fulminante portando al trapianto del fegato o a un esito fatale. I pazienti devono essere testati per l’infezione da HBV prima di cominciare il trattamento con bendamustina cloridrato. Gli esperti delle malattie epatiche e del trattamento della epatite B devono essere consultati prima che il trattamento venga iniziato in pazienti con sierologia positiva all’epatite B (inclusi quelli con malattia attiva) e per pazienti che risultano positivi all’infezione da HBV durante il trattamento. I portatori di HBV che richiedono il trattamento con bendamustina cloridrato devono essere monitorati attentamente per segni e sintomi dell’infezione attiva da HBV per tutto il corso della terapia e per alcuni mesi dopo la fine della terapia (vedere paragrafo 4.8).

Reazioni cutanee

E’ stato riportato un certo numero di reazioni cutanee. Questi eventi hanno incluso eruzione cutanea, gravi reazioni cutanee ed esantema bolloso. Con l’uso di bendamustina cloridrato sono stati riportati casi di sindrome di Stevens-Johnson (SJS), necrolisi epidermica tossica (TEN) e Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), alcuni fatali. I pazienti devono essere informati dal loro medico riguardo i segni e i sintomi di queste reazioni e devono ricercare immediatamente assistenza medica se sviluppano questi sintomi. Alcuni eventi si sono manifestati quando bendamustina cloridrato è stata somministrata in associazione con altri agenti anticancerogeni, e per questo motivo è incerta la precisa correlazione. Quando insorgono reazioni cutanee, queste possono progredire e aumentare di gravità con ulteriori trattamenti. Quando le reazioni cutanee peggiorano, la somministrazione di bendamustina va interrotta o sospesa. Per reazioni cutanee gravi con una sospetta relazione con bendamustina cloridrato, il trattamento deve essere sospeso.

Disturbi cardiaci

Durante il trattamento con bendamustina cloridrato, deve essere strettamente monitorata la concentrazione di potassio nel sangue dei pazienti con disturbi cardiaci e devono essere somministrati supplementi di potassio in presenza di valori di K+ < 3,5 mEq/l, e vanno eseguite registrazioni ECG.

Durante il trattamento con bendamustina cloridrato si sono verificati eventi di infarto del miocardio e insufficienza cardiaca con esito fatale. I pazienti con una storia pregressa o concomitante di malattie cardiache devono essere strettamente monitorati.

Nausea, vomito

PuĂ² essere somministrato un antiemetico per il trattamento sintomatico di nausea e vomito.

Sindrome da lisi tumorale

Nel corso delle sperimentazioni cliniche è stata riportata sindrome da lisi tumorale associata al trattamento con bendamustina. La sindrome da lisi tumorale insorge generalmente entro le 48 ore dalla prima dose di bendamustina e, senza interventi, puĂ² condurre ad insufficienza renale acuta e morte. Misure preventive come una adeguata idratazione e lo stretto monitoraggio degli esami ematochimici, in particolare potassiemia ed uricemia e l’uso di agenti ipouricemizzanti (allopurinolo e rasburicase) possono essere prese in considerazione prima della terapia. Quando bendamustina e allopurinolo sono stati somministrati in concomitanza, sono stati segnalati sporadici casi di sindrome di Stevens – Johnson e di Necrolisi Epidermica Tossica.

Anafilassi

Negli studi clinici si sono verificate comunemente reazioni infusionali alla bendamustina cloridrato. I sintomi sono generalmente lievi e includono febbre, brividi, prurito ed eruzione cutanea. Severe reazioni anafilattiche e anafilattoidi si sono verificate in rari casi. I pazienti devono essere interrogati in merito a sintomi indicativi di reazioni infusionali dopo il primo ciclo di terapia. Si devono prendere in considerazione misure per prevenire reazioni severe, inclusi gli antistaminici, gli antipiretici e i corticosteroidi nei cicli successivi nei pazienti che hanno in precedenza manifestato reazioni infusionali.

Pazienti che hanno manifestato reazioni di tipo allergico di grado 3 o maggiore, tipicamente non sono stati ritrattati

Contraccezione

Bendamustina cloridrato è teratogena e mutagena.

Durante il trattamento le donne non dovrebbero iniziare una gravidanza. I pazienti maschi non devono concepire un figlio durante e nei 6 mesi successivi al trattamento. Devono essere informati in merito alla conservazione dello sperma prima del trattamento con bendamustina cloridrato, a causa di possibile infertilitĂ  irreversibile.

Stravaso

Una iniezione extravasale deve essere interrotta immediatamente. L’ago deve essere rimosso dopo una breve aspirazione. Dopo ciĂ², l’area tissutale coinvolta dallo stravaso deve essere raffreddata. Il braccio deve essere sollevato. Trattamenti supplementari, come l’uso di corticosteroidi, non sono di chiaro beneficio.

Diluizione

STINRED richiede appropriata diluizione prima dell’uso. La concentrazione di bendamustina in STINRED differisce dagli altri prodotti contenenti bendamustina (vedere paragrafo 6.6 per ulterìorì ìstruzìonì sulla dìluìzìone).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco