Edurant: effetti collaterali e controindicazioni

Edurant: effetti collaterali e controindicazioni

Edurant 25 mg compresse rivestite con film (Rilpivirina Cloridrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

EDURANT, in associazione con altri medicinali antiretrovirali, è indicato nel trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana di Tipo 1 (Human Immudeficiency Virus, HIV-1), in pazienti a partire da 12 anni di età mai sottoposti a terapia antiretrovirale con una carica virale ? 100.000 HIV-1 RNA copie/ml.

Il test di resistenza genotipica deve guidare l’uso di EDURANT (vedere paragrafì 4.4 e 5.1).

Edurant 25 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Edurant 25 mg compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Edurant 25 mg compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Edurant 25 mg compresse rivestite con film: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Gli anticonvulsivanti carbamazepina, oxcarbazepina, fenobarbitale, fenitoina

Gli antimicobatterici rifampicina, rifapentina

Gli inibitori della pompa protonica, come omeprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo

Il glucocorticoide desametasone sistemico, eccetto come una dose singola

Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

Edurant 25 mg compresse rivestite con film: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

Durante il programma di sviluppo clinico (1.368 pazienti degli studi clinici di Fase III, controllati, TMC278-C209 (ECHO) e TMC278-C215 (THRIVE)), il 55,7% dei soggetti ha manifestato almeno una reazione avversa al farmaco (vedere paragrafo 5.1). Le reazioni avverse da farmaco (ADR) piĂ¹ frequentemente riportate (? 2%) che erano almeno di moderata intensitĂ  sono state depressione (4.1%), cefalea (3.5%), insonnia (3.5%), eruzione cutanea (2.3%) e dolore addominale (2.0%). Le piĂ¹ frequenti ADRs gravi correlate al trattamento sono state segnalate in 7 (1.0%) pazienti trattati con rilpivirina. La durata mediana di esposizione per i pazienti arruolati nel braccio dello studio con rilpivirina e con efavirenz è stata rispettivamente di 104,3 settimane e di 104,1 settimane. Le ADR si sono verificate maggiormente nelle prime 48 settimane di trattamento.

Le alterazioni degli esami di laboratorio, riscontrate in seguito al trattamento in questione, (grado 3 o grado 4), ritenute ADR, riportate in pazienti trattati con EDURANT, sono state aumento dell’amilasi pancreatica (3.8%), aumento AST (2.3%), aumento ALT (1.6%), aumento del colesterolo LDL (a digiuno, 1.5%), diminuzione della conta dei globuli bianchi (1.2%), aumento della lipasi (0.9%), aumento della bilirubina (0.7%), aumento dei trigliceridi (a digiuno, 0.6%), diminuzione dell’emoglobina (0.1%), diminuzione della conta piastrinica (0.1%), e aumento del colesterolo totale (a digiuno, 0.1%).

Tabella delle reazioni avverse

Nella Tabella 2 sono riportati in forma sintetica le reazioni avverse segnalate in pazienti adulti trattati con rilpivirina.

Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi (system organ class,

SOC) e secondo la categoria di frequenza. La categoria di frequenza è definita come, molto comune

(? 1/10); comune (? 1/100 , < 1/10); non comune (? 1/1.000 , < 1/100). All’interno di ogni categoria di frequenza, le ADR sono riportate in ordine decrescente di frequenza.

Tabella 2: Reazioni avverse riportate in pazienti adulti trattati con rilpivirina infetti da HIV, mai sottoposti a trattamento con antiretrovirali
(dati aggregati provenienti dall’analisi alla settimana 96 degli studi di Fase III ECHO e THRIVE) N=686
Classificazione per sistemi e organi (SOC) Categoria di frequenza ADR
(rilpivirina + BR)
Patologie del sistema emolinfopoietico comune diminuzione della conta leucocitaria diminuzione dell’emoglobina diminuzione della conta piastrinica
Disturbi del sistema immunitario non comune sindrome da riattivazione immunitaria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione molto comune aumento del colesterolo totale (a digiuno) aumento del colesterolo LDL (a digiuno)
comune diminuzione dell’appetito
aumento dei trigliceridi (a digiuno)
Disturbi psichiatrici molto comune insonnia
comune sogni anormali depressione disturbi del sonno umore depresso
Patologie del sistema nervoso molto comune cefalea capogiri
comune sonnolenza
Patologie gastrointestinali molto comune nausea
aumento amilasi pancreatica
comune dolore addominale vomito
aumento delle lipasi disturbo addominale secchezza della bocca
Patologie epatobiliari molto comune aumento delle transaminasi
comune aumento della bilirubina
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo comune eruzione cutanea
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione comune affaticamento

BR= regime di background N= numero di soggetti

Alterazioni negli esami di laboratorio

Nell’analisi alla settimana 96 degli studi clinici di Fase III ECHO e THRIVE, nel braccio rilpivirina la variazione media dal basale del colesterolo totale (a digiuno) è stata di 5 mg/dl, del colesterolo HDL (a digiuno) di 4 mg/dl, del colesterolo LDL (a digiuno) di 1 mg/dl e dei trigliceridi (a digiuno) di

-7 mg/dl.

Descrizione delle reazioni avverse selezionate

Sindrome da riattivazione immunitaria

Nei pazienti con infezione da HIV con severa immunodeficienza al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale combinata (CART), è possibile che s’instauri una reazione infiammatoria verso infezioni opportunistiche asintomatiche o residue. Sono stati riportati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves ed epatite autoimmune); tuttavia il tempo all’insorgenza registrato è piĂ¹ variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).

Popolazione pediatrica (da 12 a 18 anni di etĂ )

La valutazione della sicurezza si è basata sull’analisi alla settimana 48 di uno studio di Fase II, TMC278-C213, a singolo braccio, in aperto, in cui 36 pazienti adolescenti con infezione HIV-1 mai sottoposti al trattamento antiretrovirale del peso di almeno 32 kg hanno assunto rilpivirina (25 mg una volta al giorno) in associazione con altri agenti antiretrovirali (vedere paragrafo 5.1). La durata mediana dell’esposizione per i pazienti era 63,5 settimane. Non ci sono stati pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di ADR. Non sono state identificate nuove ADR rispetto a quelle osservate negli adulti.

La maggior parte delle ADR è stata di grado 1 o 2. Le ADR piĂ¹ comuni (di tutti i gradi, maggiori o uguali al 10%) sono state cefalea (19,4%), depressione (19,4%), sonnolenza (13,9%) e nausea (11,1%). Non sono state riportate anomalie di laboratorio di grado 3-4 per AST/ALT o ADR di grado 3 4 di incremento delle transaminasi.

Non sono state individuate nuove problematiche di sicurezza nell’analisi alla Settimana 240 dello studio TMC278-C213 negli adolescenti.

La sicurezza e l’efficacia di rilpivirina nei bambini di età inferiore a 12 anni non sono state ancora stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Altre popolazioni speciali

Pazienti con coinfezione da virus dell’epatite B e/o dell’epatite C

Nei pazienti coinfetti dai virus dell’epatite B o C in trattamento con rilpivirina, l’incidenza dell’aumento degli enzimi epatici è stata maggiore rispetto a quella riscontrata in pazienti non coinfetti trattati con rilpivirina. Questa osservazione è stata la stessa del braccio di trattamento con efavirenz.

La farmacocinetica di rilpivirina in pazienti coinfetti è stata paragonabile a quella dei pazienti senza coinfezione.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Edurant 25 mg compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso

Sebbene una efficace soppressione virale con la terapia antiretrovirale ha dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, un rischio residuo non puĂ² essere escluso. Si devono prendere precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali.

Fallimento virologico e sviluppo di resistenza

EDURANT non è stato valutato in pazienti con precedente fallimento virologico a qualsiasi altra terapia antiretrovirale. L’elenco delle mutazioni associate alla resistenza alla rilpivirina presentata nel paragrafo 5.1 deve solamente guidare all’uso di EDURANT nella popolazione naĂ¯ve al trattamento.

Nell’analisi aggregata di efficacia degli studi di Fase III negli adulti della durata di 96 settimane, i pazienti trattati con rilpivirina con una carica virale basale > 100.000 HIV-1 RNA copie/ml avevano un rischio maggiore di fallimento virologico (18,2% con rilpivirina rispetto al 7,9% con efavirenz) rispetto ai pazienti con carica virale basale ? 100.000 HIV-1 RNA copie/ml (5,7% con rilpivirina rispetto al 3,6% con efavirenz). Ăˆ stato osservato il rischio maggiore di fallimento virologico nei pazienti nel braccio con rilpivirina nelle prime 48 settimane di questi studi clinici (vedere paragrafo

5.1). Pazienti con una carica virale basale > 100.000 HIV-1 RNA copie/ml che hanno avuto esperienza di fallimento virologico hanno esibito un piĂ¹ alto tasso di resistenza al trattamento alla classe degli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (Non-Nucleoside Reverse Transcriptase Inhibitor, NNRTI).

Un maggior numero di pazienti falliti virologicamente con rilpivirina rispetto ai falliti virologicamente con efavirenz ha sviluppato resistenza associata a lamivudina/emtricitabina (vedere paragrafo 5.1).

I risultati negli adolescenti (da 12 a 18 anni di etĂ ) nello studio TMC278-C213 sono stati generalmente in linea con questi dati (per i dettagli vedere paragrafo 5.1).

Solo gli adolescenti che si prevede possano avere una buona aderenza alla terapia antiretrovirale devono essere trattati con rilpivirina in quanto l’aderenza non ottimale puĂ² portare allo sviluppo di resistenza e alla perdita di future opzioni di terapia.

Come con altri medicinali antiretrovirali, il test di resistenza deve guidare l’uso di rilpivirina (vedere paragrafo 5.1).

Effetti cardiovascolari

A dosi sovra-terapeutiche (75 e 300 mg una volta al giorno), rilpivirina è stata associata al prolungamento dell’intervallo QTc dell’elettrocardiogramma (ECG) (vedere paragrafì 4.5, 4.8 e 5.2). EDURANT alla dose raccomandata di 25 mg una volta al giorno non è associata a un effetto clinicamente rilevante sul QTc. EDURANT deve essere usato con cautela quando co-somministrato insieme a medicinali con un rischio noto di torsione di punta (Torsade de Pointes).

Sindrome da riattivazione immunitaria

Nei pazienti infetti da HIV che, al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale combinata (CART), manifestano una severa immunodeficienza, è possibile che insorga una reazione infiammatoria verso agenti patogeni opportunistici asintomatici o residui, causando gravi condizioni cliniche o un peggioramento dei sintomi. Di norma, tali reazioni sono state osservate nelle prime

settimane o mesi dall’inizio della CART. Alcuni esempi importanti sono la retinite da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite causata da Pneumocystis jiroveci.

Devono essere valutati eventuali sintomi infiammatori e, se necessario, deve essere istituito un trattamento.

Nel contesto della riattivazione immunitaria è stato riportato anche il verificarsi di disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves ed epatite autoimmune); tuttavia il tempo di insorgenza registrato è piĂ¹ variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.8).

Gravidanza

Edurant deve essere impiegato in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio. Quando 25 mg di rilpivirina una volta al giorno sono stati assunti in gravidanza, sono state osservate esposizioni inferiori a rilpivirina. Negli studi di Fase III, un’esposizione inferiore a rilpivirina, simile a quella osservata in gravidanza, è stata associata a un maggiore rischio di fallimento virologico, pertanto la carica virale deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafì 4.6, 5.1 e 5.2). In alternativa, puĂ² essere preso in considerazione il passaggio ad un altro regime di (ART).

Informazioni importanti su alcuni eccipienti di EDURANT

EDURANT contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo prodotto medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco