Femity: effetti collaterali e controindicazioni

Femity: effetti collaterali e controindicazioni

Femity (Estradiolo + Levonorgestrel) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) indicata per i sintomi da carenza di estrogeni in donne in postmenopausa da piĂ¹ di un anno.

L’esperienza nel trattamento di donne d’età superiore ai 65 anni è limitata.

Femity: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Femity ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Femity, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Femity: controindicazioni

carcinoma mammario pregresso, sospetto o accertato;

tumori maligni estrogeno-dipendenti (es. carcinoma endometriale) sospetti o accertati;

sanguinamento genitale non diagnosticato;

iperplasia endometriale non trattata;

tromboembolismo venoso idiopatico in atto o pregresso (es. trombosi venosa profonda, embolia polmonare);

disturbi trombofilici accertati (ad es. carenza di proteina C, proteina S o antitrombina, vedere paragrafo 4.4);

malattia tromboembolica arteriosa in atto o recente (es. angina pectoris, infarto miocardico);

epatopatia acuta o pregressa finché gli esami di funzionalità epatica non siano tornati nella norma;

ipersensibilitĂ  nota ai principi attivi o ad uno qualunque degli eccipienti;

porfiria.

Femity: effetti collaterali

Nelle sperimentazioni cliniche, durante trattamento con Femity, gli effetti indesiderati piĂ¹ frequentemente segnalati (> 10%) erano reazioni che si manifestavano nel sito d’applicazione del cerotto, tensione mammaria ed emorragie o spotting. Le reazioni nel sito di applicazione erano per lo piĂ¹ reazioni cutanee di lieve entitĂ  e, solitamente, scomparivano nel giro di 2 o 3 giorni dalla rimozione del cerotto. Nella maggioranza dei casi la tensione mammaria era riferita come lieve o moderata e tendeva a ridursi nel corso del trattamento.

Altri possibili effetti sistemici indesiderati sono quelli comunemente osservati con gli estro-progestinici.

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Reazioni avverse comuni
> 1/100, < 1/10
Reazioni avverse non comuni
> 1/1000, < 1/100
Reazioni avverse rare
> 1/10.000, < 1/1000
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Ritenzione di liquidi/edema, aumento/perdita di peso, stanchezza, crampi alle gambe
Patologie del sistema nervoso Cefalea Vertigini, emicrania
Patologie gastrointestinali Dispepsia Senso di gonfiore, crampi addominali, nausea Colelitiasi, ittero colestatico
Patologie cardiovascolari Ipertensione
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Mastodinia Iperplasia endometriale, modificazioni benigne del tessuto mammario Aumento in volume dei fibromi uterini
Disturbi psichiatrici Depressione

Rischio di cancro al seno
Nelle donne che assumono una terapia combinata estroprogenistica da piĂ¹ di 5 anni è stato segnalato un raddoppiamento del rischio di una diagnosi di cancro al seno.
Qualsiasi rischio aumentato nelle pazienti trattate con una terapia a base di soli estrogeni è
sostanzialmente inferiore rispetto a quello osservato nelle pazienti che fanno uso di associazioni estroprogestiniche.
Il livello di rischio dipende dalla durata d’uso (vedere paragrafo 4.4).
Di seguito sono presentati i risultati della maggiore sperimentazione randomizzata controllata con placebo (studio WHI) e del maggiore studio epidemiologico (MWS).
Studio MWS (Million Women study) – Rischio supplementare stimato di cancro al seno dopo 5 anni d’uso

Fascia di etĂ 
(anni)
Casi supplementari ogni 1000 pazienti mai sottoposte a TOS nell’arco di un periodo di 5 anni*2 Rapporto di rischio e IC al 95%# Casi supplementari ogni 1000 pazienti trattate con TOS nell’arco di 5 anni
(IC al 95%)
TOS a base di soli estrogeni
50-65 9-12 1,2 1-2 (0-3)
Terapia combinata estroprogestinica
50-65 9-12 1,7 6 (5-7)
#Rapporto di rischio generale.
Il rapporto di rischio non è costante ma aumenta con il protrarsi dell’uso della terapia.
Nota: poiché l’incidenza di fondo del cancro al seno è diversa nei vari paesi dell’UE, il numero di casi supplementari di cancro al seno cambierà proporzionalmente.

Studi WHI statunitensi – rischio supplementare di cancro al seno dopo 5 anni d’uso

Fascia di etĂ 
(anni)
Incidenza ogni 1000 donne nel braccio trattato con placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio e IC al 95% Casi supplementari ogni 1000 pazienti trattate con TOS nell’arco di 5 anni (IC al 95%)
CEE a base di soli estrogeni
50-79 21 0,8 (0,7 – 1,0) -4 (-6 – 0)*3
CEE+MPA estrogeni e progestinici‡
50-79 14 1,2 (1,0 – 1,5) +4 (0 – 9)

‡Quando l’analisi è stata ristretta alle donne che non hanno usato la TOS prima dello studio, non è stato evidenziato alcun rischio aumentato durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni, il rischio è stato maggiore rispetto alle donne che non avevano fatto uso di una TOS.

*Preso dai tassi d’incidenza al basale nei paesi sviluppati

*Studio WHI nelle donne senza utero, che non ha dimostrato un aumento del rischio di cancro al seno

Rischio di cancro all’endometrio

Donne in postmenopausa con utero

Il rischio di cancro endometriale è di circa 5 casi ogni 1000 donne con utero che non usano una TOS.

Nelle donne con utero, l’uso di una TOS a base di soli estrogeni non è raccomandato perché aumenta il rischio di cancro all’endometrio (vedere paragrafo 4.4).

A seconda della durata del trattamento e della dose di estrogeno utilizzata tra le donne che usano il solo estrogeno, il rischio di cancro endometriale negli studi epidemiologici è andato da 5 a 55 casi supplementari diagnosticati ogni 1000 donne tra 50 e 65 anni di età.

L’aggiunta di un progestinico alla terapia a base di soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo puĂ² prevenire questo rischio aumentato. Nella sperimentazione Million Women Study, l’uso della TOS combinata (sequenziale o continua) per cinque anni non ha aumentato il rischio di cancro all’endometrio (RR di 1,0 (0,8-1,2)).

Cancro dell’ovaio

L’uso di una TOS a base di soli estrogeni e o di estro-progestinici è stato associato a un lieve aumento del rischio di una diagnosi di cancro dell’ovaio (vedere paragrafo 4.4).

Una meta-analisi di 52 studi epidemiologici ha riscontrato un aumento del rischio di cancro dell’ovaio nelle donne in trattamento con una TOS rispetto alle donne che non ne avevano mai fatto uso (RR 1,43, IC al 95% 1,31-1,56). Per le donne di età compresa tra 50 e 54 anni che seguono una TOS da 5 anni, si registra circa 1 caso aggiuntivo su 2.000 donne trattate. Nelle donne di età compresa tra 50 e 54 anni che non seguono una TOS, circa 2 donne su 2.000 riceveranno una diagnosi di cancro dell’ovaio nell’arco di 5 anni.

Rischio di tromboembolia venosa

La TOS è associata a un rischio relativo aumentato da 1,3 a 3 volte di sviluppare una tromboembolia venosa (TEV), vale a dire una trombosi venosa profonda o un’embolia polmonare. Il verificarsi di un simile evento è piĂ¹ probabile nel primo anno d’uso della TOS (vedere paragrafo 4.4). I risultati degli studi WHI sono presentati di seguito:

Studi WHI – Rischio supplementare di TEV in caso d’uso per 5 anni

Fascia di età (anni) Incidenza ogni 1000 donne nel braccio trattato con il placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio e IC al 95% Casi supplementari ogni 1000 pazienti trattate con TOS
Terapia orale a base di soli estrogeni*4
50-59 7 1,2 (0,6-2,4) 1 (-3-10)
Terapia orale combinata estroprogestinica
50-59 4 2,3 (1,2-4,3) 5 (1-13)

Rischio di coronaropatie

Il rischio di coronaropatia è leggermente aumentato nelle pazienti di età superiore ai 60 anni trattate con una TOS combinata estroprogestinica (vedere paragrafo 4.4).

Rischio di ictus ischemico

L’uso della terapia a base di soli estrogeni e della terapia estroprogestinica è associato a un aumento di 1,5 volte del rischio relativo di ictus ischemico. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l’uso della TOS.

Il rischio relativo non dipende dall’età o dalla durata d’uso, ma poiché il rischio al basale dipende

molto dall’età, il rischio generale di ictus nelle donne che assumono una TOS aumenta con l’età; vedere paragrafo 4.4.

Studi WHI combinati – Rischio supplementare di ictus ischemico*5 in caso d’uso per 5 anni

Fascia di età (anni) Incidenza ogni 1000 donne nel braccio trattato con il placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio e IC al 95% Casi supplementari ogni 1000 pazienti trattate con TOS per oltre 5 anni
50-59 8 1,3 (1,1-1,6) 3 (1-5)

*Studio nelle donne senza utero

5*Non è stata eseguita alcuna differenziazione tra ictus ischemico ed emorragico.

Sono state segnalate altre reazioni avverse associate al trattamento estroprogestinico:

colecistopatia;

alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare;

probabile demenza al di sopra dei 65 anni (vedere paragrafo 4.4)

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza

Femity: avvertenze per l’uso

Per il trattamento dei sintomi postmenopausali, la TOS deve essere iniziata solo in presenza di sintomi che influenzino negativamente la qualità della vita. In tutti i casi deve essere effettuata almeno annualmente un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici e la TOS deve essere protratta solo fino a quando i benefici superino i rischi.

L’evidenza riguardante i rischi associati alla TOS nel trattamento della menopausa prematura è limitata. Tuttavia dato il basso livello di rischio assoluto nelle donne piĂ¹ giovani, il bilancio tra benefici e rischi per queste donne puĂ² essere piĂ¹ favorevole rispetto a quello per le donne piĂ¹ anziane.

Esame medico/follow-up

Prima d’iniziare o di riprendere una TOS si deve effettuare una completa anamnesi medica personale e familiare. Gli esami fisici (inclusi quelli pelvici e mammari) devono essere condotti tenendo presente l’anamnesi, le controindicazioni e le avvertenze per l’uso. Durante il trattamento sono raccomandati controlli clinici periodici di natura e frequenza adeguate al singolo caso. Le donne devono essere informate su quali mutamenti del seno devono essere segnalati al proprio medico curante o al personale sanitario (vedere "Cancro al seno" pĂ¬Ă¹ avantì). Devono essere eseguite indagini cliniche, comprese quelle diagnostiche per immagini appropriate come ad es. la mammografia, secondo i protocolli di screening correntemente accettati, modificati in base alle necessitĂ  cliniche del singolo caso.

Condizioni che richiedono uno stretto controllo medico

Nel caso una delle seguenti condizioni sia presente, o sia stata presente in passato, e/o si sia aggravata durante la gravidanza o un precedente trattamento ormonale, la paziente deve essere sottoposta a stretto controllo medico. Si deve tenere presente che queste condizioni possono ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento con Femity, in particolare:

leiomioma (fibromi uterini) o endometriosi;

fattori di rischio per malattie tromboemboliche (vedere dì seguìto);

fattori di rischio per tumori estrogeno-dipendenti, ad es. ereditarietĂ  di primo grado per carcinoma mammario);

ipertensione;

epatopatie (es. adenoma epatico);

diabete mellito con o senza coinvolgimento vascolare;

colelitiasi;

emicrania o cefalea (grave);

lupus eritematoso sistemico;

anamnesi d’iperplasia endometriale (vedere dì seguìto);

epilessia;

asma;

otosclerosi.

Indicazioni per un’immediata sospensione del trattamento.

Il trattamento deve essere immediatamente sospeso nel caso venga evidenziata l’esistenza di una controindicazione e nei seguenti casi:


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco