Fungizone: effetti collaterali e controindicazioni

Fungizone: effetti collaterali e controindicazioni

Fungizone (Amfotericina B) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

FUNGIZONE trova specifica indicazione nel trattamento delle infezioni micotiche disseminate, potenzialmente gravi e progressive (non va usata per micosi non invasive), comprendenti la coccidioidomicosi, la criptococcosi (torulosi), la moniliasi disseminata, l’istoplasmosi, la leishmaniosi sudamericana (come seconda scelta) e la blastomicosi nord e sudamericana.

Fungizone: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Fungizone ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Fungizone, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Fungizone: controindicazioni

Il prodotto è controindicato nei soggetti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti a meno che, a giudizio del medico, la malattia da trattare sia pericolosa per la vita del paziente e curabile soltanto con la terapia di amfotericina B.

Fungizone: effetti collaterali

Sebbene qualche paziente riesca a tollerare il pieno dosaggio endovenoso di amfotericina B senza difficoltĂ , nella maggior parte dei casi si avranno delle manifestazioni di intolleranza, in particolare all’inizio della terapia.

La tabella sottostante elenca le reazioni avverse riportate secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza utilizzando le seguenti convenzioni: molto comune (?1/10), comune (?1/100, <1/10), non comune (?1/1.000, <1/100), raro (?1/10.000,

<1/1.000), molto raro (<1/10.000).

REAZIONI AVVERSE RIPORTATE DURANTE STUDI CLINICI O ESPERIENZA POSTMARKETING

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazioni avverse
Patologie del sistema emolinfopoietico Comune Anemia
Non comune Agranulocitosi, leucopenia, trombocitopenia
Raro Coagulopatia, eosinofilia, leucocitosi
Disturbi del sistema immunitario Raro Reazione anafilattoide/ anafilattica
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune Ipokaliemia1
Comune Ipomagnesemia, appetito ridotto
Raro Iperkaliemia
Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea
Non comune Neuropatia periferica
Raro Encefalopatia2, convulsione
Patologie dell’occhio Raro Visione offuscata, diplopia
Patologie dell’orecchio e del labirinto Raro Perdita dell’udito, tinnitus, vertigine
Patologie cardiache Non comune Aritmia (compresa fibrillazione ventricolare)
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazioni avverse
Raro Arresto cardiaco, insufficienza cardiaca
Patologie vascolari Comune Ipotensione
Raro Ipertensione, shock
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Dispnea
Non comune Broncospasmo
Raro Alveolite allergica, edema polmonare non cardiogeno
Patologie gastrointestinali Comune Nausea, vomito, diarrea
Non comune Dolore addominale superiore
Raro Gastroenterite emorragica, melena, dispepsia
Patologie epatobiliari Comune Prova di funzione epatica anormale
Non comune Ittero
Raro Insufficienza epatica acuta
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Eruzione cutanea
Raro Necrolisi tossica epidermica3, sindrome di Stevens-Johnson3, eruzione maculo-papulosa, esfoliazione della cute3, prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune Mialgia
Raro Artralgia
Patologie renali e urinarie Comune Insufficienza renale acuta, azotemia1
Non comune Danno renale
Raro Anuria, oliguria, diabete insipido nefrogeno3, acidosi renale tubulare1,
nefrocalcinosi1, ipostenuria1
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Brividi4, piressia
Comune Dolore in sede di iniezione (con o senza flebite o tromboflebite)
Raro Rossore, malessere, dolore
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazioni avverse
Esami diagnostici Molto comune Creatinina ematica aumentata1
Raro Peso diminuito

1 Queste reazioni avverse generalmente migliorano con l’interruzione della

terapia, tuttavia spesso si instaurano alcune disfunzioni permanenti, specialmente nei pazienti che ricevono quantitĂ  totali di amfotericina B superiori ai 5 g. Una terapia diuretica concomitante puĂ² predisporre al danno renale laddove un ripristino o un supplemento di sodio puĂ² ridurre l’incidenza di nefrotossicitĂ .

2 Vedere sezione 4.4.

3

Queste reazioni avverse sono state riportate durante la farmacovigilanza post-marketing.

4 Generalmente si manifestano entro 15-20 minuti dall’inizio del trattamento.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.

Fungizone: avvertenze per l’uso

Questo puĂ² essere l’unico trattamento disponibile per alcune infezioni micotiche potenzialmente letali, in ogni caso il potenziale beneficio deve essere valutato alla luce del rischio di comparsa di reazioni indesiderate, alcune delle quali potenzialmente pericolose per il paziente. L’amfotericina B deve essere usata per via endovenosa soltanto in pazienti ospedalizzati o sotto stretta sorveglianza clinica, limitando il suo impiego a quei casi in cui sia stata stabilita, preferibilmente mediante coltura positiva o esame istologico, una diagnosi di infezione micotica ingravescente e potenzialmente grave rispondente al trattamento con questo antibiotico.

Reazioni acute come brividi, febbre, anoressia, nausea, vomito, cefalea, mialgia, artralgia e ipotensione si osservano comunemente in seguito alla somministrazione endovenosa di amfotericina B.

La tollerabilitĂ  puĂ² essere migliorata con l’impiego di acido acetilsalicilico, di antipiretici, di antistaminici o antiemetici.

Durante il trattamento con amfotericina B, in alcuni pazienti è stata usata meperidina (25-50 mg ev) per diminuire la durata o l’intensitĂ  dei brividi e della febbre che seguono la terapia con amfotericina B.

La somministrazione endovenosa di piccole quantitĂ  di corticosteroidi surrenali, prima o durante l’infusione di amfotericina B, puĂ² aiutare a controllare le reazioni febbrili. Il dosaggio e la durata d’impiego di questi corticosteroidi deve essere mantenuta al minimo (vedere sezìone 4.5).

La somministrazione di eparina (1000 unitĂ  per infusione), la rotazione del sito di iniezione, l’uso di aghi pediatrici per le vene del capo e la terapia a giorni alterni possono ridurre la frequenza di tromboflebiti. Uno stravaso puĂ² causare irritazione chimica.

L’infusione endovenosa rapida, inferiore ad 1 ora, soprattutto in pazienti con insufficienza renale, è stata associata ad iperpotassiemia ed aritmia e perciĂ² dovrĂ  essere evitata.

E’ stata riportata leucoencefalopatia conseguente alla somministrazione di amfotericina B in pazienti sottoposti ad irradiazione corporea totale.

Durante la terapia occorre controllare frequentemente la funzione renale. Sarebbe consigliabile monitorare anche la funzione epatica, gli elettroliti (in particolare magnesio e potassio) e l’emocromo su base regolare. I risultati di questi tests dovrebbero guidare eventuali aggiustamenti posologici.

Casi di eventi neurologici come aracnoidite, mielopatia, paresi e paralisi sono stati associati alla via di somministrazione intratecale (vedere sezìone 4.2).

Nel caso in cui la somministrazione del farmaco venga sospesa per un periodo di tempo superiore a 7 giorni, la terapia va reinstaurata iniziando con la dose minima, vale a dire 0,25 mg/kg di peso corporeo e aumentandola poi gradualmente fino al raggiungimento del dosaggio ottimale, secondo le modalitĂ  descritte nella sezione 4.2.

Fare attenzione nel prevenire un sovradosaggio involontario di FUNGIZONE, che puĂ² causare arresto cardiaco potenzialmente fatale o cardiorespiratorio. E’ importante verificare, prima della somministrazione, che il nome ed il dosaggio del medicinale siano corretti (vedere sezìonì 4.2 e 4.9).


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco