Inspra: effetti collaterali e controindicazioni
Inspra compresse rivestite con film (Eplerenone) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
L’eplerenone è indicato:
per la riduzione del rischio di mortalitĂ e morbilitĂ cardiovascolare (CV) in pazienti stabili con disfunzione ventricolare sinistra (LVEF ? 40%) ed evidenze cliniche di scompenso cardiaco a seguito di recente infarto del miocardio (IM), in aggiunta alla terapia standard compresi i betabloccanti.
in aggiunta alla terapia ottimale standard, per la riduzione del rischio di mortalitĂ e morbilitĂ
CV nei pazienti adulti con scompenso cardiaco (cronico) in Classe New York Heart Association (NYHA) II e disfunzione sistolica ventricolare sinistra (LVEF ? 30%) (vedere paragrafo 5.1)
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Inspra compresse rivestite con film ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Inspra compresse rivestite con film, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Inspra compresse rivestite con film: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Pazienti con livelli di potassio sierico > 5,0 mmol/l all’inizio del trattamento
Pazienti con insufficienza renale grave (eGFR<30mL al minuto per 1,73m2)
Pazienti con insufficienza epatica grave (Punteggio Child-Pugh C)
Combinazione di eplerenone con un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) e un bloccante del recettore dell’angiotensina (ARB)
Inspra compresse rivestite con film: effetti collaterali
In due studi (EPHESUS e Eplerenone in Mild Patients Hospitalization and Survival Study in Heart Failure [EMPHASIS-HF]), l’incidenza complessiva degli eventi avversi segnalati con eplerenone è stata simile al placebo.
Gli eventi avversi sotto riportati sono quelli di cui si sospetta una correlazione con il trattamento e che si presentano con una frequenza maggiore che con il placebo, o che sono gravi e si presentano con una frequenza significativamente maggiore che con il placebo, o ancora che sono stati osservati durante la sorveglianza post-marketing. Gli eventi avversi sono elencati per sistema e in base alla frequenza assoluta. Le frequenze vengono definite come:
Molto comune (?
1/10)
Comune (?
1/100, < 1/10)
Non comune (?
1/1.000, < 1/100) Raro (?
1/10.000, <1/1.000)
Molto raro (<1/10.000)
Non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 2: frequenza delle reazioni avverse al farmaco in studi su eplerenone controllati verso placebo
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Reazione avversa |
---|---|
Infezioni ed infestazioni Non comune |
pielonefrite, infezione, faringite |
Patologie del sistema emolinfopoietico Non comune |
eosinofilia |
Patologie endocrine Non comune |
ipotiroidismo |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Non comune |
iperpotassiemia (vedere paragrafì 4.3 e 4.4). ipercolesterolemia iponatremia, disidratazione, ipertrigliceridemia |
Disturbi psichiatrici Comune |
insonnia |
Patologie del sistema nervoso Comune Non comune |
capogiro, sincope, cefalea ipoestesia |
Patologie cardiache Comune Non comune |
insufficienza ventricolare sinistra, fibrillazione atriale tachicardia |
Patologie vascolari Comune Non comune |
ipotensione trombosi arteriosa di un arto, ipotensione ortostatica |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune |
tosse |
Patologie gastrointestinali Comune Non comune |
diarrea, nausea, stipsi, vomito flatulenza |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Non comune |
eruzione cutanea, prurito iperidrosi, angioedema |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Non comune |
spasmi muscolari, mal di schiena dolore muscoloscheletrico |
Patologie renali e urinarie Comune |
compromissione renale (vedere paragrafì 4.4 e 4.5). |
Patologie epatobiliari Non comune |
colecistite |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune |
ginecomastia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Non comune |
astenia malessere |
---|---|
Esami diagnostici Comune Non comune |
Aumento dell’urea ematica, aumento della creatinina ematica Riduzione del recettore del fattore di crescita epidermico, aumento del glucosio ematico |
Nello studio EPHESUS, si è verificato un maggior numero di casi di ictus nel gruppo di pazienti molto anziani (?75 anni). Non è stata comunque osservata una differenza statistica significativa tra l’incidenza di ictus nel gruppo trattato con eplerenone (30) rispetto a placebo (22). Nello studio EMPHASIS-HF, il numero dei casi di ictus in pazienti molto anziani (?75 anni) è stato 9 nel gruppo eplerenone e 8 nel gruppo placebo.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili
Inspra compresse rivestite con film: avvertenze per l’uso
Iperpotassiemia
In accordo con il suo meccanismo d’azione, con la somministrazione di eplerenone puĂ² verificarsi iperpotassiemia. I livelli di potassio sierico devono essere monitorati in tutti i pazienti all’inizio del trattamento ed in seguito a modifica del dosaggio. Successivamente, si raccomanda di effettuare un monitoraggio periodico specialmente nei pazienti a rischio di iperpotassiemia, come i pazienti anziani, con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2) ed i pazienti diabetici. L’uso di integratori di potassio dopo che è stato avviato il trattamento con eplerenone non è raccomandato a causa di un maggiore rischio di iperpotassiemia. Ăˆ stato osservato che la riduzione del dosaggio di eplerenone riduce i livelli di potassio sierico. Nel corso di uno studio è stato osservato che l’aggiunta di idroclorotiazide al trattamento con eplerenone ha compensato gli incrementi del potassio sierico.
Il rischio di iperpotassiemia puĂ² aumentare quando eplerenone viene usato in combinazione con un ACE inibitore e/o un ARB. La combinazione di un ACE inibitore e di un ARB con eplerenone, non deve essere utilizzata (vedere paragrafì 4.3 e 4.5).
Compromissione renale
i livelli di potassio devono essere monitorati regolarmente nei pazienti con compromissione della funzionalità renale, inclusi i pazienti con microalbuminuria diabetica. Il rischio di iperpotassiemia aumenta con la riduzione della funzionalità renale. Sebbene i dati dello studio Eplerenone Post-acute Myocardial Infarction Heart Failure Efficacy and Survival Study (EPHESUS) in pazienti con diabete di Tipo 2 e microalbuminuria siano limitati, in questo piccolo numero di pazienti è stato osservato un aumento di iperpotassiemia. Pertanto, questi pazienti devono essere trattati con cautela. L’eplerenone non viene eliminato mediante emodialisi.
Compromissione epatica
Nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica lieve-moderata (Punteggio Child Pugh classi A e B) non sono stati osservati incrementi del potassio sierico al di sopra di 5,5 mmol/l. I livelli elettrolitici devono essere monitorati nei pazienti con compromissione epatica lieve-moderata. L’uso di eplerenone in pazienti con grave compromissione epatica non è stato valutato e il suo uso è pertanto controindicato (vedere paragrafì 4.2 e 4.3).
Litio, ciclosporina, tacrolimus devono essere evitati durante il trattamento con eplerenone (vedere paragrafo 4.5).
Le compresse contengono lattosio e i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione Interazioni farmacodinamiche
Diuretici risparmiatori di potassio e integratori di potassio
A causa del rischio aumentato di iperpotassiemia, l’eplerenone non deve essere somministrato nei pazienti in trattamento con altri diuretici risparmiatori di potassio e integratori di potassio (vedere paragrafo 4.3). I diuretici risparmiatori di potassio possono anche potenziare l’effetto di agenti antiipertensivi e di altri diuretici.
ACE inibitori ARB:
Il rischio di iperpotassiemia puĂ² aumentare quando eplerenone viene usato in combinazione con un ACE inibitore e/o un ARB. Si raccomanda un attento monitoraggio del potassio sierico e della funzionalitĂ renale, specialmente nei pazienti a rischio di insufficienza renale, come ad esempio gli anziani. La triplice associazione di un ACE-inibitore e un ARB con eplerenone non deve essere utilizzata (vedere paragrafì 4.3 e 4.4).
Non sono stati condotti studi di interazione con il litio. Tuttavia, la tossicità da litio è stata riportata in pazienti che assumevano litio contemporaneamente a diuretici e ACE-inibitori (vedere paragrafo 4.4). La somministrazione concomitante di eplerenone e litio deve essere evitata. Se questa combinazione è necessaria, occorre monitorare le concentrazioni plasmatiche di litio (vedere paragrafo 4.4).
Ciclosporina e tacrolimus possono portare ad una compromissione della funzionalità renale e aumentare il rischio di iperpotassiemia. L’uso concomitante di eplerenone e ciclosporina o tacrolimus deve essere evitato. Se necessario, si raccomanda un attento monitoraggio del potassio sierico e della funzionalità renale quando la ciclosporina e il tacrolimus vengono somministrati durante il trattamento con eplerenone (vedere paragrafo 4.4).
Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS)
Il trattamento con FANS puĂ² causare insufficienza renale acuta attraverso un’azione diretta sulla filtrazione glomerulare, specialmente nei pazienti a rischio (anziani e/o pazienti disidratati). I pazienti in trattamento con eplerenone e FANS devono essere adeguatamente idratati e la funzionalitĂ renale deve essere controllata prima di iniziare il trattamento.
Trimetoprim
La somministrazione concomitante di trimetoprim e eplerenone aumenta il rischio di iperpotassiemia. Deve essere effettuato il monitoraggio del potassio sierico e della funzionalitĂ renale, specialmente in pazienti con compromissione renale e negli anziani.
Alfa-1 bloccanti (ad es. prazosina, alfuzosina)
Quando gli alfa-1 bloccanti vengono somministrati in associazione ad eplerenone, potrebbe verificarsi un aumento dell’effetto ipotensivo e/o ipotensione posturale. Si raccomanda pertanto, un monitoraggio clinico dell’ipotensione posturale in caso di somministrazione concomitante con gli alfa-1 bloccanti.
Antidepressivi triciclici, neurolettici, amifostina, baclofene
La somministrazione concomitante di questi medicinali con eplerenone puĂ² aumentare potenzialmente gli effetti antiipertensivi e il rischio di ipotensione posturale.
Glucocorticoidi, tetracosactide
La somministrazione concomitante di questi medicinali con eplerenone puĂ² diminuire potenzialmente gli effetti antiipertensivi (ritenzione di sodio e di liquidi).
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco