Lento Kalium: effetti collaterali e controindicazioni

Lento Kalium: effetti collaterali e controindicazioni

Lento–kalium (Potassio Cloruro) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento della deplezione potassica e dell’intossicazione digitalica in pazienti con ipopotassiemia.

Alcalosi metabolica ipocloremica ed ipopotassiemica.

Lento-Kalium puĂ² essere utilmente somministrato nelle deficienze di potassio da:

uso prolungato o eccessivo di diuretici ipokaliemizzanti (tiazidici, ac. etacrinico, furosemide), specie in soggetti ipertesi, con insufficienza cardiaca congestizia, cirrosi epatica, sindrome nefrosica.

diarree croniche, abuso di lassativi, vomiti prolungati, stati di iperaldosteronismo con funzione renale normale.

trattamenti con corticosteroidi e ACTH.

Lento–kalium: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Lento–kalium ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Lento–kalium, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Lento–kalium: controindicazioni

La somministrazione di KCl trova controindicazione assoluta nelle iperpotassiemie di varia genesi ed inoltre nell’insufficienza renale grave con oliguria o iperazotemia, nel m. di Addison non trattato, nella deidratazione acuta grave, nell’adinamia periodica ereditaria, nell’insufficienza surrenalica e nell’acidosi diabetica.

Un fattore di forte limitazione alla somministrazione di preparazioni solide di cloruro di potassio è inoltre rappresentato dalle condizioni di arresto o forte rallentamento del transito gastrointestinale.

Lento–kalium: effetti collaterali

Gli effetti collaterali conseguenti al trattamento orale con sali di potassio sono: nausea, vomito, disturbi addominali, diarrea; gli effetti piĂ¹ gravi: iperpotassiemia, emorragie, ostruzione e perforazione gastrointestinale. Data la particolare formulazione, Lento-Kalium solo eccezionalmente ed in particolari condizioni puĂ² dar luogo a tale sintomatologia; ciononostante è consigliabile anche per questo preparato l’assunzione a stomaco pieno.

Lento–kalium: avvertenze per l’uso

Il cloruro di potassio va somministrato con cautela in pazienti con insufficienza renale, negli uremici e nei soggetti anziani, in cui maggiori sono i rischi di iperpotassiemia e di arresto cardiaco per alterazione dei meccanismi di escrezione del potassio (ciĂ² si verifica soprattutto dopo somministrazione endovenosa di dosi elevate).

Il trattamento della deplezione potassica, specie in presenza di cardiopatie, nefropatie o acidosi grave, richiede un’attenta sorveglianza dell’equilibrio acido-base e frequenti controlli ecocardiografici e degli elettroliti plasmatici.

Occorre infine tener presente che l’ipopotassiemia talvolta si accompagna ad ipocalcemia asintomatica, che puĂ² rendersi manifesta in seguito a correzione del deficit potassico.

Nei rari casi di acidosi metabolica da ipopotassiemia è preferibile usare un sale potassico alcalinizzante (ad es. bicarbonato).

Tenere fuori dalla portata dei bambini


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco