Metasal: effetti collaterali e controindicazioni

Metasal: effetti collaterali e controindicazioni

Metasal (Cefmetazolo Sodico) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Di uso elettivo e specifico in infezioni batteriche gravi di accertata o presunta origine da Gram-negativi "difficili" o da flora mista con presenza di Gram-negativi resistenti ai più comuni antibiotici. In particolare il prodotto trova indicazione nelle suddette infezioni, in pazienti defedati e/o immunodepressi.

Metasal: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Metasal ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Metasal, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Metasal: controindicazioni

Ipersensibilità al cefmetazolo o agli antibiotici della classe delle cefalosporine e/o alla lidocaina (per le fiale i.m.). Tali forme farmaceutiche, contenendo lidocaina, sono controindicate al di sotto dei 30 mesi di età.

Metasal: effetti collaterali

Metasal viene generalmente ben tollerato.

Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate:

Gastrointestinali: diarrea (3,6%), nausea (1,0%), vomito, dolori epigastrici, candidiasi, sanguinamento. Sono stati riportati rari casi di colite pseudomembranosa durante o dopo la terapia (vedere Avvertenze).Ipersensibilità : reazioni allergiche incluse anafilassi ed orticaria.Dermatologiche: rash (1,1%), prurito, eritema generalizzato.Locali: dolore e/o tumefazione nel luogo della iniezione, flebiti, tromboflebiti.Cardiovascolari: shock, ipotensione.Sistema nervoso centrale: cefalea, vampate di calore.Vie respiratorie: essudato pleurico, dispnea, epistassi, difficoltà respiratoria.Organi di senso: alterazione della percezione dei colori.Muscolo-scheletriche: dolori delle articolazioni ed infiammazione. Alterazione dei test di laboratorio

Quelle riportate non sono sicuramente correlabili al farmaco:

Epatiche: aumento transitorio di AST (SGOT), ALT (SGPT), fosfatasi alcalina, bilirubina, LDH.Ematologiche: eosinofilia, leucocitosi, linfocitosi, granulocitosi, basofilia, monocitosi, trombocitosi, diminuizione di emoglobina ed ematocrito, diminuzione di reticolocitosi, leucopenia, neutropenia, linfocitopenia, trombocitopenia, positività al test di Coombs, prolungamento del PT e PTT.Ematochimiche: aumento del glucosio, diminuzione dell’albumina sierica e delle proteine sieriche totali.Renale: aumento dell’azotemia e della creatinina.

Reazioni avverse e anomalie nei tests di laboratorio con le cefalosporine

Reazioni avverse inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, necrolisi tossica epidermica, disfunzione renale, nefropatia tossica, disfunzione epatica, inclusa colestasi, anemia aplastica, anemia emolitica ed emorragia. Alcune cefalosporine hanno scatenato convulsioni particolarmente in pazienti con danno renale quando il dosaggio non viene ridotto. Se le convulsioni sono associate alla terapia con il farmaco, occorre interrompere il trattamento. Possono essere indicati gli anticonvulsivanti.

Tests di laboratorio anomali: agranulocitosi, pancitopenia.

Metasal: avvertenze per l’uso

Prima di iniziare la terapia con cefmetazolo, deve essere eseguita un’anamnesi accurata per determinare se il paziente abbia avuto precedenti reazioni di ipersensibilità a cefalosporine, penicilline o altri farmaci. Infatti, prove cliniche e di laboratorio hanno evidenziato parziale allergenicità crociata fra penicilline e cefalosporine e alcuni pazienti hanno presentato reazioni gravi (inclusa anafilassi) ad entrambi i farmaci. Il cefmetazolo va quindi somministrato con cautela ai pazienti sensibili alla penicillina. Gli antibiotici vanno somministrati con cautela ad ogni paziente che abbia presentato qualche forma di allergia, in particolare ai farmaci.

In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed istituire un trattamento idoneo (amine vasopressorie, antistaminici, cortisteroidei) o, in presenza di anafilassi, un immediato trattamento con adrenalina od altre opportune misure di emergenza.

Casi di colite pseudomembranosa sono stati segnalati con l’uso di cefalosporine (e di altri antibiotici a largo spettro). È importante prendere in considerazione queste diagnosi nei pazienti che presentano diarrea in conseguenza dell’uso di antibiotici.

Il trattamento con antibiotici a largo spettro altera la normale flora batterica del colon e ciò può consentire la crescita di clostridi. Alcuni studi hanno evidenziato che una delle cause principali di colite associata agli antibiotici è una tossina prodotta dal Clostridium difficile. Casi lievi di colite si possono risolvere con la semplice interruzione della terapia. I casi colite moderati e gravi vanno trattati con l’integrazione delle perdite di liquidi, degli elettroliti e delle proteine. Se la colite non si risolve con la semplice interruzione della terapia o è grave, il trattamento di scelta per la colite pseudomembranosa da antibiotico, causata dal Clostridium difficile, è la vancomicina per uso orale; bisogna peraltro valutare anche altre possibili cause di colite.

Il cefmetazolo come altre b-lattamine, può indurre resistenza microbica e tale evenienza è maggiore verso organismi opportunisti, specialmente Enterobacteriacee e Pseudomonas, in soggetti immuno depressi e, probabilmente, associando tra loro più b-lattamine.

Pazienti con transitoria o persistente riduzione della escrezione urinaria dovuta a moderata insufficienza renale necessitano di una dose totale giornaliera più bassa per evitare alti e prolungati livelli ematici, mentre in quelli con grave insufficienza renale e/o epatica l’uso di Metasal è sconsigliato.

Come altri antibiotici, Metasal può causare lo sviluppo di organismi resistenti. Se si verificano sovrainfezioni, devono essere adottate adeguate misure terapeutiche. Come altre cefalosporine, Metasal può essere associato ad una caduta dei livelli di protrombina. Pazienti con danno renale od epatico o stato di iponutrizione e quelli in trattamento prolungato con antimicrobici risultano particolarmente a rischio. Il tempo di protrombina dovrebbe essere monitorato e somministrata della vitamina K. È stata riportata una reazione disulfiram-simile dopo ingestione di alcool. L’assunzione di alcool dovrebbe pertanto essere evitata nelle 24 ore successive alla somministrazione del farmaco.

Gli antibiotici dovrebbero essere prescritti con cautela a pazienti con pregresse malattie gastrointestinali, in particolare coliti.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco