Metalyse: effetti collaterali e controindicazioni

Metalyse: effetti collaterali e controindicazioni

Metalyse 10.000 unità. polvere e solvente per soluzione i (Tenecteplase) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Metalyse è indicato negli adulti per il trattamento trombolitico dell’infarto miocardico sospetto con persistente elevazione del ST o recente blocco di branca sinistra entro 6 ore dall’insorgenza dei sintomi dell’infarto miocardico acuto (IMA).

Metalyse 10.000 unità. polvere e solvente per soluzione i: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Metalyse 10.000 unità. polvere e solvente per soluzione i ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Metalyse 10.000 unità. polvere e solvente per soluzione i, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Metalyse 10.000 unità. polvere e solvente per soluzione i: controindicazioni

Metalyse non deve essere somministrato a pazienti con storia di reazione anafilattica (cioè pericolosa per la vita) ad uno qualsiasi dei costituenti (ossia tenecteplase o uno degli eccipienti) o alla gentamicina (una traccia residua dal processo produttivo). Se tuttavia il trattamento con tenecteplase è ritenuto necessario, devono essere immediatamente disponibili in caso di necessità idonee strutture per la rianimazione.

Inoltre, Metalyse è controindicato nei seguenti casi, perché la terapia trombolitica è associata ad un più elevato rischio di emorragia:

Significativi disordini emorragici sia in corso che negli ultimi 6 mesi

Pazienti che ricevono un trattamento anticoagulante orale efficace, ad es. warfarin sodico (INR > 1,3) (vedere paragrafo 4.4, sottoparagrafo “Sanguìnamento”)

Qualsiasi storia di danno al sistema nervoso centrale (cioè neoplasma, aneurisma, intervento chirurgico intracranico o intraspinale)

Diatesi emorragica nota

Ipertensione grave non controllata

Interventi chirurgici maggiori, biopsia di un organo parenchimale, o trauma significativo negli ultimi 2 mesi (questo comprende qualsiasi trauma associato al presente IMA)

Trauma recente alla testa o al cranio

Rianimazione cardiopolmonare prolungata (> 2 minuti) entro le ultime 2 settimane

Pericardite acuta e/o endocardite batterica subacuta

Pancreatite acuta

Disfunzione epatica grave, compreso insufficienza epatica, cirrosi, ipertensione portale (varici esofagee) ed epatite attiva

Ulcera peptica attiva

Aneurisma arterioso e malformazione venosa/arteriosa nota

Neoplasia con aumentato rischio emorragico

Qualsiasi storia nota di ictus emorragico o di ictus di origine sconosciuta

Storia nota di ictus ischemico o di attacco ischemico transitorio nei 6 mesi precedenti

Demenza

Metalyse 10.000 unità. polvere e solvente per soluzione i: effetti collaterali

Riassunto del profilo di sicurezza

L’emorragia è un effetto indesiderato molto comune associato all’uso di tenecteplase. L’emorragia nel luogo di iniezione è principalmente di grado superficiale. Comunemente si osservano ecchimosi ma solitamente non richiedono nessun trattamento specifico. Nei pazienti con ictus (incluso sanguinamento intracranico) ed altri episodi di sanguinamento grave sono state riportate morte ed invalidità permanente.

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse di seguito elencate sono riportate in accordo alla frequenza ed alla classificazione per sistemi e organi.

I raggruppamenti per frequenza sono definiti in accordo alla seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1000, <1/100), Raro (≥1/10000, <1/1000), Molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

La tabella 1 riporta la frequenza delle reazioni avverse.

Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa
Disturbi del sistema immunitario
Raro Reazione anafilattoide (compreso rash cutaneo, orticaria, broncospasmo, edema laringeo)
Patologie del sistema nervoso
Non comune Emorragia intracranica (quale emorragia cerebrale, ematoma cerebrale, ictus emorragico, trasformazione emorragica dell’ictus, ematoma intracranico, emorragia ariogenoica) compresi sintomi associati quali sonnolenza, afasia, emiparesi, convulsioni
Patologie dell’occhio
Non comune Emorragia oculare
Patologie cardiache
Non comune Aritmie da riperfusione (quali asistole, aritmia idioventricolare accelerata, aritmia, extrasistole, fibrillazione atriale, blocco atrioventricolare dal grado I fino al completo, bradicardia, tachicardia, aritmia ventricolare, fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare) si verificano in stretta relazione temporale al trattamento con tenecteplase. Le aritmie da riperfusione possono portare ad arresto cardiaco, possono mettere a rischio la vita e richiedere l’uso di terapie antiaritmiche convenzionali.
Raro Emorragia pericardica
Patologie vascolari
Molto comune Emorragia
Raro Embolia (embolizzazione trombotica)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune Epistassi
Raro Emorragia polmonare
Patologie gastrointestinali
Comune Emorragia gastrointestinale (quale emorragia gastrica, ulcera gastrica emorragica, emorragia rettale, ematemesi, melena, emorragia del cavo orale)
Non comune Emorragia ariogenoicaale (quale ematoma ariogenoicaale)
Non nota Nausea, vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune Ecchimosi
Patologie renali e urinarie
Comune Emorragia urogenitale (quale ematuria, emorragia del tratto urinario)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune Emorragia al sito di iniezione, emorragia da puntura
Esami diagnostici
Raro Diminuzione della pressione arteriosa
Non nota Aumento della temperatura corporea
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Non nota Embolia lipidica che può portare alle corrispondenti conseguenze negli organi coinvolti

Come con gli altri agenti ariogenoica, sono stati riportati come postumi dell’infarto miocardico e/o somministrazione ariogenoica i seguenti effetti:

– molto comune (≥1/10): ipotensione, disturbi del battito cardiaco e del ritmo, angina pectoris

– comune (≥1/100, <1/10): ischemia ricorrente, insufficienza cardiaca, re-infarto miocardico, shock ariogeno, pericardite, edema polmonare

– non comune (≥1/1.000, <1/100): arresto cardiaco, insufficienza della valvola mitralica, versamento pericardico, trombosi venosa, tamponamento cardiaco, rottura del miocardio

– raro (≥1/10.000, <1/1.000): embolia polmonare.

Questi effetti cardiovascolari possono essere pericolosi per la vita e possono portare alla morte.

Metalyse 10.000 unità. polvere e solvente per soluzione i: avvertenze per l’uso

Intervento coronarico

Se è programmato un Intervento Coronarico Percutaneo (PCI) primario in accordo alle correnti linee guida di trattamento, tenecteplase non deve essere somministrato (vedere paragrafo 5.1 studìo ASSENT-4).

I pazienti che non possono essere sottoposti a PCI primario entro un’ora come raccomandato dalle linee guida e che ricevono tenecteplase come trattamento primario di ricanalizzazione coronarica devono essere trasferiti immediatamente ad una struttura idonea all’intervento coronarico per l’angiografia e per l’intervento coronarico aggiuntivo tempestivo entro 6-24 ore o prima se indicato dal punto di vista clinico (vedere paragrafo 5.1 studìo STREAM).

Sanguinamento

La complicanza più comunemente riscontrata durante la terapia con tenecteplase è il sanguinamento. L’uso concomitante di terapia anticoagulante con eparina può contribuire al sanguinamento. Poiché la fibrina subisce una lisi durante la terapia con tenecteplase, può verificarsi sanguinamento nel sito di una recente iniezione. Pertanto la terapia trombolitica richiede un’attenzione particolare per tutti i possibili siti in cui può verificarsi un sanguinamento (inclusi i siti di inserzione del catetere, i siti di iniezione intrarteriosa e venosa, i siti di incannulazione e i siti di puntura da ago). Durante il trattamento con tenecteplase occorre evitare l’uso di cateteri rigidi come pure di iniezioni intramuscolari e la manipolazione non essenziale del paziente.

Sono state osservate più frequentemente emorragie nel luogo di iniezione e occasionalmente sanguinamento genitourinario e gengivale.

Nel caso si verifichi grave sanguinamento, in particolare emorragia cerebrale, la somministrazione concomitante di eparina deve essere interrotta immediatamente. Si deve considerare la somministrazione di protamina se è stata somministrata eparina entro 4 ore prima dell’insorgenza

della sintomatologia emorragica. Per i pochi pazienti che non hanno risposto a queste misure prudenziali, può essere indicato un utilizzo corretto di prodotti di trasfusione. La trasfusione di crioprecipitato, plasma fresco congelato e piastrine va monitorata con valutazioni cliniche e di laboratorio dopo ogni somministrazione. Con l’infusione di crioprecipitato è auspicabile un livello di fibrinogeno pari a 1 g/l. Come ultima alternativa si possono somministrare agenti antifibrinolitici.

Nelle condizioni seguenti, il rischio della terapia con tenecteplase può aumentare e deve essere valutato rispetto i benefici attesi:

Pressione sistolica > 160 mm Hg

Malattia cerebrovascolare

Sanguinamento gastrointestinale o genitourinario recente (entro gli ultimi 10 giorni)

Alta probabilità di trombo del cuore sinistro, come per esempio in caso di stenosi mitrale con fibrillazione atriale

Qualsiasi iniezione intramuscolare recente nota (entro gli ultimi 2 giorni)

Età avanzata, cioè superiore a 75 anni

Basso peso corporeo < 60 kg

Pazienti che assumono un anticoagulante orale: L’uso di Metalyse può essere preso in considerazione qualora la dose o il tempo intercorso dall’ultima assunzione del trattamento anticoagulante ne rendano improbabile l’efficacia residua e qualora appropriato/i test dell’attività anticoagulante per il/i prodotto/i interessato/i non mostrino un’attività clinicamente rilevante sul sistema della coagulazione (ad es. INR ? 1,3 per gli antagonisti della vitamina K o altro/i test rilevante/i per altri anticoagulanti orali entro il rispettivo limite superiore di normalità).

Aritmie

La trombolisi coronarica può indurre aritmie associate alla riperfusione. Si raccomanda di tenere immediatamente disponibile una terapia antiaritmica per bradicardia e/o tachiaritmie ventricolari (pace-maker, defibrillatore) quando viene somministrato tenecteplase.

Antagonisti del GPIIb/IIIa

L’uso concomitante degli antagonisti del GPIIb/IIIa aumenta il rischio di sanguinamento. Ipersensibilità/Ri-somministrazione

Non è stata osservata la formazione di anticorpi contro tenecteplase dopo il trattamento. Tuttavia non c’è esperienza sistematica circa la ri-somministrazione di tenecteplase. È necessaria cautela nella somministrazione di tenecteplase a persone con ipersensibilità nota (diversa dalla reazione anafilattica) al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti o alla gentamicina (una traccia residua dal processo produttivo). Nel caso si verifichi una reazione anafilattoide, l’iniezione deve essere interrotta immediatamente e deve essere iniziata una terapia appropriata. In ogni caso tenecteplase non deve essere risomministrato prima di aver valutato i livelli dei fattori emostatici quali fibrinogeno, plasminogeno e alfa2-antiplasmina.

Popolazione pediatrica

L’uso di Metalyse nei bambini (età inferiore a 18 anni) non è raccomandato per la mancanza di dati sulla sicurezza e sull’efficacia.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco