Micronoan: effetti collaterali e controindicazioni

Micronoan: effetti collaterali e controindicazioni

Micropam soluzione rettale (Diazepam) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Come antiepilettico: convulsioni incluso convulsioni febbrili nei bambini. Come sedativo: prima di esami e trattamenti esplorativi.

Micropam soluzione rettale: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Micropam soluzione rettale ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Micropam soluzione rettale, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Micropam soluzione rettale: controindicazioni

Micropam è controindicato in pazienti con:

Ipersensibilità al principio attivo, alle benzodiazepine o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Miastenia gravis.

Sindrome da apnea del sonno.

Insufficienza epatica severa, acuta o cronica;.

Insufficienza respiratoria grave.

Gravidanza.

Allattamento.

Micropam soluzione rettale: effetti collaterali

Sonnolenza, ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, debolezza muscolare, atassia o visione doppia si verificano principalmente all’inizio della terapia ma generalmente scompaiono con la somministrazione ripetuta. Nei pazienti anziani si possono avere stati confusionali ad alte dosi.

Cadute e fratture. Il rischio di cadute e fratture è aumentato in pazienti che assumono in

concomitanza sedativi (incluse bevande alcooliche) e nei pazienti anziani.

E’ stato segnalato aumento della secrezione salivare e bronchiale, in particolare nei bambini.

Amnesia

A dosaggi terapeutici può verificarsi amnesia anterograda, ma il rischio è maggiore con dosi più elevate. Gli effetti amnesici possono associarsi a comportamento inappropriato (vedere paragrafo 4.4).

Dipendenza

L’uso cronico (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4). E’ stato segnalato abuso di benzodiazepine.

Le frequenze degli eventi avversi sono ordinate secondo il seguente criterio:

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥1/100 a <1/10)

Non comune (≥1/1.000 a <1/100)

Raro (≥1/10.000 a <1/1.000)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro Leucopenia
Disturbi del sistema immunitario Molto raro Anafilassi.
Disturbi psichiatrici Comune Confusione
Raro Reazioni psichiatriche e paradosse quali eccitazione, irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delirio, arrabbiature, allucinazioni, psicosi, perdita di memoria, incubi, comportamento inappropriato e altri effetti avversi sul comportamento.a Povertà affettiva, vigilanza ridotta e depressione.b
Patologie del sistema nervoso Molto comune Sonnolenza.
Comune Atassia, capacità motoria compromessa, tremore.
Non comune Amnesia anterograda.c Difficoltà di concentrazione, disturbi dell’equilibrio, capogiro, cefalea, linguaggio indistinto.
Raro Incoscienza, insonnia, disartria.
Patologie dell’occhio Non nota Patologie della vista reversibili: visione annebbiata, diplopia, nistagmo.
Patologie cardiache Raro Bradicardia, insufficienza cardiaca incluso arresto cardiaco.
Patologie vascolari Raro Ipotensione, sincope.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Depressione respiratoria.
Raro Arresto respiratorio, secrezione bronchiale aumentata.
Patologie gastrointestinali Non comune Patologie gastrointestinali (nausea, vomito, costipazione, diarrea), secrezione salivare aumentata.
Raro Bocca secca, appetito aumentato.
Patologie epatobiliari Raro Ittero, cambiamenti dei parametri epatici (aumento di ALT, AST, fosfatasi alcalina).
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Reazioni allergiche cutanee (prurito, eritema, rash).
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune Miastenia.
Patologie renali e urinarie Raro Ritenzione di urina, incontinenza.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Raro Ginecomastia, impotenza, libido aumentata o diminuita.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Affaticamento, sintomi da astinenza (ansia, panico, palpitazioni, sudorazione, tremore, patologie gastrointestinali, irritabilità, aggressione, percezione sensoriale perturbata, spasmi muscolari, malessere generale, perdita di appetito, psicosi paranoide, vaneggiamento e attacchi epilettici).d
Esami diagnostici Molto raro Aumento delle transaminasi

a Nota quando si usano benzodiazepine o sostanze benzodiazepino-simili. Queste reazioni possono essere molto severe. Sono più probabili nei bambini e negli anziani. Diazepam deve essere interrotto se si verificano tali sintomi (vedere paragrafo 4.4).

bLa Depressione pre-esistente può essere smascherata durante l’uso di benzodiazepine.

cPuò avvenire anche a dosaggi terapeutici, il rischio aumenta a dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati a comportamento inappropriato (vedere paragrafo 4.4).

dLa probabilità e la gravità dei sintomi da astinenza dipende dalla durata del trattamento, dalla dose e dal grado di dipendenza.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza

Micropam soluzione rettale: avvertenze per l’uso

Uso concomitante di alcool/depressori del SNC

L’uso concomitante di diazepam con alcool e/o con farmaci con attività depressiva sul sistema nervoso centrale deve essere evitato. L’uso concomitante poiché potrebbe aumentare gli effetti clinici del diazepam, tra i quali possibile sedazione profonda e depressione respiratoria e/o cardiovascolare clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 4.5).

Storia clinica di alcol o abuso di droga

Diazepam deve essere usato con estrema cautela in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool.

Tolleranza

Dopo uso ripetuto per alcune settimane, si può verificare una riduzione dell’effetto ipnoinducente delle benzodiazepine.

Dipendenza

Il trattamento con diazepam può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica. Il rischio aumenta con la dose e la durata del trattamento; esso è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droga o alcool o in pazienti con disturbi della personalità marcati. Il monitoraggio regolare è essenziale in questi pazienti, si devono evitare prescrizioni ripetute di routine e si deve terminare il trattamento gradualmente.

Interruzione

Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, il termine brusco del trattamento sarà accompagnato dai sintomi da astinenza. Questi possono consistere in cefalea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilità. Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche.

Insonnia ed ansia da rimbalzo

Alla sospensione del trattamento può verificarsi una sindrome transitoria che consiste nella ricomparsa in forma accentuata dei sintomi che avevano indotto al trattamento con benzodiazepine.

Essa può essere accompagnata da altre reazioni quali cambiamenti di umore, ansia o disturbi del sonno ed irrequietezza.

Poichè il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è più accentuato dopo una brusca interruzione del trattamento, si raccomanda di diminuire gradatamente il dosaggio.

La brusca interruzione del trattamento con diazepam in pazienti con epilessia o in pazienti con una storia di crisi convulsive, può portare a convulsioni o stato epilettico. A seguito della brusca interruzione si possono osservare convulsioni anche in soggetti con storia di abuso di alcol o droga. L’interruzione deve essere graduale al fine di minimizzare il rischio di sintomi da astinenza.

Durata del trattamento

La durata del trattamento dovrebbe essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2) a seconda dell’indicazione. Il paziente deve essere valutato dopo un periodo di non più di quattro settimane e a seguire in maniera regolare al fine di valutare la necessità di un trattamento continuativo, soprattutto se il paziente è senza sintomi. In generale il trattamento non deve durare più di 8-12 settimane, compreso il periodo di processo di sospensione. L’estensione della terapia oltre questi periodi non deve avvenire senza rivalutazione della situazione clinica.

Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio sarà progressivamente diminuito. Inoltre è importante che il paziente sia consapevole della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi che potrebbero manifestarsi alla sospensione del medicinale. Ci sono elementi per prevedere che nel caso di benzodiazepine con una durata breve di azione, i sintomi da astinenza possono diventare manifesti all’interno dell’intervallo di somministrazione tra una dose e l’altra, particolarmente per dosaggi elevati.

Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione è importante mettere in guardia il paziente dal cambiamento a una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi di astinenza.

Al pari di qualsiasi psicofarmaco la posologia di MICROPAM Soluzione rettale deve essere stabilita in funzione della tolleranza molto variabile da soggetto a soggetto nei pazienti con modificazioni organiche cerebrali (specie arteriosclerotiche) o con insufficienza cardio-respiratoria.

Poichè le benzodiazepine possono provocare una lieve caduta della pressione arteriosa o in circostanze occasionali una transitoria compromissione respiratoria, dovrebbero essere disponibili misure per sostenere il circolo o il respiro.

In caso di trattamento prolungato è consigliabile procedere a controlli del quadro ematologico e della funzione epatica.

Amnesia

Si può manifestare amnesia anterograda anche quando le benzodiazepine vengono utilizzate all’interno dei normali range posologici, anche se ciò è stato visto in particolare con alti dosi. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco e, quindi, per ridurre il rischio ci si dovrebbe accertare che i pazienti possano avere un sonno ininterrotto di 7-8 ore (vedere anche paragrafo 4.8). Gli effetti amnesici possono essere associati a comportamento inappropriato.

Reazioni psichiatriche e “paradosse”

Con l’uso di benzodiazepine sono state segnalate reazioni paradosse (irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delusione, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamento inappropriato e altri effetti negativi sul comportamento). Tali reazioni sono eventualmente più frequenti nei bambini e negli anziani e devono portare all’interruzione del trattamento.

Gruppi particolari di pazienti

Le benzodiazepine non devono essere somministrate ai bambini senza una attenta valutazione della effettiva necessità; pertanto l’uso di MICROPAM Soluzione rettale va limitato alle indicazioni precedentemente descritte. In ogni caso la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.

Poiché non sono state stabilite la sicurezza e l’efficacia nei bambini sotto i 6 mesi, Micropam deve essere utilizzato con la massima cautela in questa fascia di età e solo se non siano disponibili alternative terapeutiche.

Ai pazienti anziani e debilitati deve essere somministrata una dose ridotta (vedere paragrafo 4.2 "Posologìa e modo dì sommìnìstrazìone"). A causa dell’effetto

miorilassante, vi è il rischio di cadute e conseguentemente di fratture dell’anca negli anziani.

Una dose più bassa è anche raccomandata per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica, a causa del rischio di depressione respiratoria.

Le benzodiazepine non sono indicate per il trattamento di pazienti con grave insufficienza epatica, poichè questi farmaci possono fare precipitare l’encefalopatia. In pazienti con epatopatia cronica può essere necessario ridurre il dosaggio.

Si devono osservare le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con funzionalità renale ridotta. In caso di insufficienza nella funzione renale, l’emivita del diazepam non viene modificata in maniera clinicamente significativa e generalmente non è necessario un aggiustamento della dose.

Le benzodiazepine non sono raccomandate quale trattamento primario delle malattie psicotiche.

Le benzodiazepine non devono essere utilizzate in monoterapia nel trattamento della depressione o dell’ansia associata a depressione (in tali pazienti può aumentare il rischio di suicidio). I soggetti a rischio potenziale di suicidio non devono aver accesso a quantitativi elevati di diazepam per il rischio di sovradosaggio.

I bambini di età inferiore ai tre mesi dovrebbero essere trattati con diazepam solo in ospedale.

INFORMAZIONI PARTICOLARI SU ALCUNI ECCIPIENTI

Il contenitore monodose contiene alcool benzilico (1 ml contiene 15 mg di alcool benzilico). La somministrazione di alcool benzilico nei prematuri alla dose di 100 mg/Kg/giorno ha causato gravi e, in alcuni casi, fatali avvelenamenti con acidosi metabolica.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco