Myocet: effetti collaterali e controindicazioni

Myocet: effetti collaterali e controindicazioni

Myocet (Doxorubicina Liposomiale) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Myocet, in associazione con la ciclofosfamide, è indicato per il trattamento di prima linea del cancro metastatizzato della mammella nelle donne adulte.

Myocet: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Myocet ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Myocet, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Myocet: controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Myocet: effetti collaterali

Durante i trial clinici, le reazioni avverse riportate con maggiore frequenza erano nausea/vomito (73%), leucopenia (70%), alopecia (66%), neutropenia (46%), astenia/fatica (46%),

stomatite/mucosite(42%), piastrinopenia (31%) e anemia (30%).

Le seguenti reazioni avverse sono state riportate con Myocet durante gli studi clinici e l’esperienza post-marketing. Le reazioni avverse sono elencate sotto secondo la terminologia MedDRA per classe di sistemi e organi e frequenza (le frequenze sono cosi definite: molto comune ?1/10, comune ?1/100,

<1/10, non comune ?1/1.000, <1/100, non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tutti i gradi Gradi ? 3

Infezioni ed infestazioni

Neutropenia febbrile Molto comune Molto comune

Infezioni Molto comune Comune

Herpes zoster Non comune Non comune

Sepsi Non comune Non comune Infezione nel sito d’iniezione Non comune Non nota

Patologie del sistema emolinfopoietico

Neutropenia Molto comune Molto comune

Piastrinopenia Molto comune Molto comune

Anemia Molto comune Molto comune

Leucopenia Molto comune Molto comune

Linfopenia Comune Comune

Pancitopenia Comune Non comune

Sepsi neutropenica Non comune Non comune

Porpora Non comune Non comune

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Anoressia Molto comune Molto comune Disidratazione Comune Molto comune

Ipopotassemia Comune Non comune

Iperglicemia Non comune Non comune

Disturbi psichiatrici

Agitazione Non comune Non nota

Patologie del sistema nervoso

Insonnia Comune Non comune

Andatura anormale Non comune Non comune

Disfonia Non comune Non nota

Sonnolenza Non comune Non nota

Patologie cardiache

Aritmia Comune Non comune

Cardiomiopatia Comune Comune Insufficienza cardiaca congestizia Comune Comune Versamento pericardico Non comune Non comune

Patologie vascolari

Vampate di calore Comune Non comune

Ipotensione Non comune Non comune

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Dolori al petto Comune Non comune

Dispnea Comune Non comune

Epistassi Comune Non comune

Emottisi Non comune Non nota

Faringite Non comune Non nota

Versamento pleurico Non comune Non comune

Polmonite Non comune Non comune

Patologie gastrointestinali

Nausea/vomito Molto comune Molto comune

Stomatite/mucosite Molto comune Comune

Diarrea Molto comune Comune

Stipsi Comune Non comune

Esofagite Comune Non comune

Ulcera gastrica Non comune Non comune

Patologie epatobiliari

Aumento delle transaminasi epatiche Comune Non comune Aumento della fosfatasi alcalina Non comune Non comune

Ittero Non comune Non comune Aumento della bilirubinemia Non comune Non nota

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Alopecia Molto comune Comune Rash Comune Non nota

Sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare

Non nota Non nota

Onicopatie Comune Non comune

Prurito Non comune Non comune

Follicolite Non comune Non comune

Cute secca Non comune Non nota

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo

Mal di schiena Comune Non comune

Mialgia Comune Non comune

Debolezza muscolare Non comune Non comune

Patologie renali e urinarie

Cistite emorragica Non comune Non comune

Oliguria Non comune Non comune

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia/Fatica Molto comune Comune

Febbre Molto comune Comune

Dolore Molto comune Comune

Brividi Molto comune Non comune Senso di instabilità Comune Non comune

Cefalea Comune Non comune

Calo ponderale Comune Non comune Reazione nel sito d’iniezione

Non comune Non comune Malessere Non comune Non nota

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Myocet: avvertenze per l’uso

Mielosoppressione

La terapia con Myocet provoca mielosoppressione. Non somministrare Myocet a persone con una conta assoluta di neutrofili (ANC) inferiore a 1.500 cellule/µl o con piastrine al di sotto di 100.000/µl prima del ciclo successivo. Si consiglia di monitorare attentamente i parametri ematologici (incluso la conta dei globuli bianchi e delle piastrine, e l’emoglobina) durante la terapia con Myocet.

Una meta-analisi ha dimostrato un tasso inferiore statisticamente significativo di neutropenia di grado 4 (RR = 0,82; p=0,005) nelle pazienti trattate con Myocet rispetto a quelle trattate con doxorubicina convenzionale. Tuttavia, non sono state identificate differenze significative nella comparsa di anemia, piastrinopenia ed episodi di neutropenia febbrile.

Oltre ad altre forme di tossicità, la tossicità ematologica può richiedere una riduzione della dose oppure un suo posticipo. Si consigliano le seguenti modifiche delle dosi durante la terapia, che devono essere eseguite contestualmente per Myocet e per la ciclofosfamide. La determinazione della dose in seguito ad una riduzione del dosaggio è a discrezione del medico che cura la paziente.

Tossicità Ematologica
Grado Nadir ANC (cellule/?l) Nadir conta delle piastrine (cellule/?l) Modifica
1 1500 – 1900 75.000 – 150.000 Nessuna
2 1000 – meno di 1500 50.000 – Meno di 75.000 Nessuna
3 500 – 999 25.000 – Meno di 50.000 Aspettare che l’ANC
Tossicità Ematologica
Grado Nadir ANC (cellule/?l) Nadir conta delle piastrine (cellule/?l) Modifica
raggiunga i 1500 o più e/o che le piastrine giungano a
100.000 o più, quindi ridosare riducendo la dose del 25%
4 Meno di 500 Meno di 25.000 Aspettare che l’ANC raggiunga i 1500 e/o che le piastrine giungano a 100.000 o più, quindi ridosare riducendo la dose del 50%.

Se il trattamento è posticipato di oltre 35 giorni dopo la prima dose del ciclo precedente a causa della mielotossicità, si deve considerare l’interruzione del trattamento.

Mucosite
Grado Sintomi Modifica
1 Ulcere indolori, eritema,o bruciore lieve. Nessuna
2 Eritema doloroso, edema o ulcere ma in grado di mangiare. Aspettare una settimana e se i sintomi migliorano ridosare al 100% della dose.
3 Eritema doloroso, edema o ulcere , non in grado di mangiare. Aspettare una settimana e se i sintomi migliorano ridosare riducendo la dose del 25%
4 Richiede supporto parenterale o enterico. Aspettare una settimana e se i sintomi migliorano ridosare riducendo la dose del 50%.

Per la riduzione della dose di Myocet a causa di alterata funzionalità epatica, vedere paragrafo 4.2.

Tossicità cardiaca

La doxorubicina ed altre antracicline possono causare cardiotossicità. Il rischio di tossicità aumenta con dosi cumulative crescenti di tali medicinali ed è maggiore negli individui con anamnesi di cardiomiopatia, irradiazione mediastinica o patologia cardiaca preesistente.

Analisi della cardiotossicità condotte negli studi clinici hanno dimostrato una riduzione statisticamente significativa negli eventi cardiaci nelle pazienti trattate con Myocet, rispetto alle pazienti trattate con la stessa dose in mg di doxorubicina tradizionale. Una meta-analisi ha dimostrato un tasso inferiore statisticamente significativo di insufficienza cardiaca sia clinica (RR = 0,20; p=0,02) che clinica e subclinica combinate (RR=0,38, p<0,0001) nelle pazienti trattate con Myocet rispetto a quelle trattate con doxorubicina convenzionale. Il rischio ridotto di cardiotossicità è stato dimostrato anche in un’analisi retrospettiva, in pazienti che avevano ricevuto un precedente trattamento adiuvante con doxorubicina (log rank P=0,001, Hazard Ratio = 5,42).

In uno studio di fase III in associazione con la ciclofosfamide (CPA) in cui si è confrontato Myocet (60 mg/m2) + CPA (600 mg/m2) con la doxorubicina (60 mg/m2) + CPA (600 mg/m2), rispettivamente il 6% e il 21% delle pazienti ha sviluppato una riduzione significativa della frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS). In uno studio di fase III che ha confrontato Myocet in monoterapia

(75 mg/m2) con la doxorubicina in monoterapia (75 mg/m2), rispettivamente il 12% e il 27% delle pazienti ha presentato una riduzione significativa della FEVS. Le percentuali corrispondenti per l’insufficienza cardiaca congestizia (SCC), che è stata valutata con minore precisione, erano 0% per

Myocet + CPA rispetto a 3% per la doxorubicina + CPA e 2% per Myocet rispetto a 8% per la doxorubicina. La dose cumulativa mediana totale di Myocet associato alla CPA risultante in un evento cardiaco è risultata ? 1260 mg/m2 rispetto a 480 mg/m2 per la doxorubicina associata alla CPA.

Non sono stati condotti studi con Myocet in pazienti con anamnesi di patologia cardiovascolare, quale infarto miocardico, entro 6 mesi prima del trattamento. Pertanto, bisogna prestare particolare attenzione nelle pazienti affette da insufficienza cardiaca. La funzione cardiaca delle pazienti

contemporaneamente trattate con Myocet e trastuzumab deve essere adeguatamente monitorata come descritto sotto.

La dose totale di Myocet deve anche tenere in considerazione qualsiasi terapia precedente o concomitante con altri composti cardiotossici, incluse le antracicline e gli antrachinoni.

Prima di iniziare la terapia con Myocet, si raccomanda di misurare regolarmente la frazione di eiezione ventricolare sinistra (FEVS), tramite arteriografia a porte multiple (MUGA) o ecocardiografia. Questi esami devono anche essere eseguiti regolarmente durante la terapia con Myocet. E’ obbligatorio valutare la funzione ventricolare sinistra prima di ciascuna somministrazione ulteriore di Myocet, dopo che il paziente supera la dose cumulativa totale di antraciclina 550 mg/m2 nell’arco di tutta la vita o quando si sospetta la presenza di cardiomiopatia. Se la FEVS è significativamente ridotta dal valore iniziale, per es. di ? 20 punti, fino a un valore finale di ? 50%, o di ? 10 punti, fino a un valore finale di ? 50%, il beneficio di continuare la terapia deve essere attentamente valutato contro il rischio di danno cardiaco irreversibile. Tuttavia, si deve prendere in considerazione il test più risolutivo per le lesioni miocardiche causate dall’antraciclina, ossia la biopsia endomiocardica.

Tutte le pazienti che ricevono Myocet devono anche essere monitorate regolarmente con un ECG. Le alterazioni transitorie dell’ECG, quali l’appiattimento dell’onda T, una depressione del segmento S-T e le aritmie benigne, non indicano obbligatoriamente la necessità di interrompere la terapia con Myocet. In ogni caso, la riduzione del tratto QRS è considerata più indicativa di tossicità cardiaca.

L’insufficienza cardiaca congestizia causata dalla cardiomiopatia può insorgere inaspettatamente e anche dopo sospensione della terapia.

Patologie gastrointestinali

Nelle pazienti trattate con Myocet, rispetto a quelle trattate con doxorubicina convenzionale, una meta- analisi ha dimostrato un tasso inferiore statisticamente significativo di nausea/vomito di grado ?3 (RR

= 0,65; p=0,04) e di diarrea di grado ?3 (RR = 0,33; p=0,03).

Reazioni nel sito d’iniezione

Myocet va considerato come un irritante e si deve prestare attenzione ad evitare lo stravaso. Nel caso di stravaso, sospendere immediatamente l’infusione. Si può applicare del ghiaccio sulla zona colpita per circa 30 minuti. In seguito, riprendere l’infusione di Myocet usando una vena diversa da quella dove si è verificato lo stravaso. Myocet può essere somministrato in una vena centrale o periferica. Nel programma clinico sono stati riferiti nove casi di stravaso accidentale di Myocet; nessuno di essi è stato associato a lesioni cutanee gravi, ulcere o necrosi.

Reazioni associate all’infusione

Sono state riferite reazioni acute associate alle infusioni liposomiali quando queste ultime vengono somministrate rapidamente. I sintomi riferiti includono vampate, dispnea, febbre, gonfiore facciale, cefalea, lombalgia, brividi, senso di oppressione al petto e alla gola e/o ipotensione arteriosa. Si possono evitare tali fenomeni acuti somministrando l’infusione nel corso di un’ora.

Altro

Per le precauzioni relative all’uso di Myocet con altri medicinali, vedere paragrafo 4.5.

Come per le altre antracicline e gli altri preparati di doxorubicina, nei campi precedentemente irradiati può verificarsi il fenomeno del “radiation recall”.

L’efficacia e la sicurezza di Myocet nel trattamento coadiuvante del cancro del seno non sono state determinate. Non è stata chiarita la rilevanza delle differenze apparenti nella distribuzione tissutale tra Myocet e la doxorubicina tradizionale rispetto all’efficacia antitumorale a lungo termine.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco