Nifesal: effetti collaterali e controindicazioni

Nifesal: effetti collaterali e controindicazioni

Nifesal (Nifedipina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

NIFESAL è indicato nel:

Trattamento della cardiopatia ischemica: angina pectoris stabile (angina da sforzo)

Trattamento dell’ipertensione arteriosa

Nifesal: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Nifesal ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Nifesal, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Nifesal: controindicazioni

Ipersensibilità nota verso il farmaco o altri componenti della formulazione. Gravidanza accertata o presunta. Allattamento. Shock cardiogeno. Terapia concomitante con la rifampicina in quanto l’induzione enzimatica non consente di ottenere livelli efficaci di nifepidina.

Nifesal: effetti collaterali

Sulla base dei risultati delle sperimentazioni cliniche, le reazioni più comuni, ordinate secondo la frequenza ed apparato sono state:

Frequenza > 1% <10%

Organismo nel suo complesso: astenia (stanchezza)

App. cardiovascolare: vasodilatazione (arrossamento, vampate di

calore), edema periferico, palpitazioni

Apparato digerente: nausea

Sistema nervoso: capogiro, cefalea

Frequenza >0,1% <1%

Apparato cardiovascolare: sintomatologia simil-anginosa, dolore toracico,

ipotensione tachicardia, sincope

Apparato digerente: stipsi, diarrea

Apparato muscolo-scheletrico: mialgia

Sistema nervoso: irritabilità, parestesia, tremore, vertigine

Cute e annessi: prurito, rush (eritema, esantema)

Organi di senso: alterazione della vista

Apparato respiratorio: dispnea

Apparato uro-genitale aumento della diuresi giornaliera

Frequenza <0,01% <0,1%

Disordini metabolici: iperglicemia

Apparato digerente: sensazione di ingombro gastro-enterico

aumento delle transaminasi e degli indici di

colestasi intraepatica

Cute e annessi: orticaria, dermatite da fotosensibilizzazione

Apparato emo-linfatico: porpora

Le reazioni più comuni basate sulle segnalazioni spontanee sono state: iperplasia gengivale, agranulocitosi, ginecomastia, eritromelalgia, dermatite esfoliativa; sono stati occasionalmente segnalati anche anemia, leucopenia, trombocitopenia, epatite, aumento della fosfatasi alcalina, LDH, disturbi della sfera sessuale, ipotensione, pirosi gastrica, flatulenza, crampi intestinali, insonnia, congestione nasale, mal di gola, tosse, asma, rigidità e flogosi articolari, sudorazione, brivido, febbre, reazioni allergiche di tipo anafilattoide.

Nei pazienti dializzati con ipertensione maligna ed ipovolemia si può verificare una importante caduta dei valori pressori a causa della vasodilatazione periferica.

Nifesal: avvertenze per l’uso

Per gli effetti della nifedipina sulle resistenze vascolari periferiche è raccomandabile prudenza in caso di marcata ipotensione (pressione sistolica inferiore a 90 mmHg) ed è necessario controllare attentamente la pressione arteriosa all’inizio della terapia e fino a quando non sia stata raggiunta la posologia di mantenimento. Per lo stesso motivo la nifedipina deve essere usata con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca, stenosi aortica e in quelli in trattamento con ß-bloccanti o farmaci ipotensivi.

Particolare attenzione dovrà essere prestata nelle donne gravide (vedi Controindicazioni). In situazioni di emergenza ipertensiva, quale ad esempio l’eclampsia, il farmaco deve essere utilizzato sotto la responsabilità e lo stretto controllo del medico.

Si raccomanda particolare cautela quando si somministri nifepidina in associazione a solfato di magnesio per via endovenosa, a causa di una possibile eccessiva caduta pressoria.

Nei pazienti con funzionalità epatica compromessa può rendersi necessario un accurato controllo e, nei casi gravi, una riduzione del dosaggio.

La comparsa di edema periferico in pazienti affetti da insufficienza cardiaca congestizia rende necessaria la differenziazione degli edemi dovuti alla nifepidina da quelli conseguenti ad un peggioramento della funzionalità ventricolare sinistra.

Durante il trattamento di pazienti diabetici o a rischio diabetico, la glicemia deve essere accuratamente controllata; se compare iperglicemia la terapia deve essere sospesa.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco