Nitrosylon: effetti collaterali e controindicazioni

Nitrosylon: effetti collaterali e controindicazioni

Nitrosylon (Nitroglicerina) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Angina pectoris: come monoterapia o in associazione ad altri farmaci antianginosi quali beta-bloccanti e/o calcioantagonisti.

Nitrosylon: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Nitrosylon ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Nitrosylon, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Nitrosylon: controindicazioni

Intolleranza nota ai nitroderivati. Insufficienza circolatoria acuta: shock, collasso. Ipotensione arteriosa marcata. Grave anemia. Aumentata pressione intracranica o intraoculare. Insufficienza cardiaca da stenosi mitralica, aortica o da pericardite costrittiva. Il sildenafil potenzia gli effetti ipotensivi dei nitrati e, pertanto, la sua co-somministrazione con nitrati organici è controindicata (vedere paragrafo ìnterazìonì).

Nitrosylon: effetti collaterali

Come tutti i preparati a base di nitrati, NITROSYLON puĂ² presentare:

cefalee che si verificano all’inizio del trattamento e che scompaiono dopo qualche giorno;

nausea, vomito e ipotensione ortostatica. Vertigini possono presentarsi negli ammalati particolarmente sensibili alla nitroglicerina;

molto piĂ¹ raramente reazioni allergiche cutanee.

Occasionalmente possono verificarsi arrossamento cutaneo, con o senza leggero prurito locale o sensazione di bruciore, nonchè dermatite allergica da contatto nella sede di applicazione del cerotto che comunque regrediscono spontaneamente dopo qualche ora dall’asportazione dello stesso.

L’uso, specie se prolungato, di prodotti per applicazione topica puĂ² dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione; in tali casi occorre interrompere il trattamento ed adottare idonee misure terapeutiche.

Nitrosylon: avvertenze per l’uso

NITROSYLON deve essere utilizzato sotto stretta sorveglianza medica in caso di somministrazione a pazienti con infarto del miocardio o con insufficienza cardiaca.

Qualora il paziente passi ad altro trattamento, NITROSYLON va sospeso gradualmente, mentre si inizia il nuovo trattamento. Non interrompere bruscamente la terapia.

Il dispositivo deve essere rimosso prima di effettuare una cardioversione elettrica o dell’uso di un defibrillatore.

NITROSYLON non trova indicazione nel trattamento delle crisi anginose in fase acuta; infatti in questo caso puĂ² essere utilizzato solo se associato a nitroderivati ad azione rapida.

In caso di sospensione del trattamento in pazienti anginosi, per prevenire eventuali reazioni da sospensione, questa deve avvenire in modo graduale e sotto stretto controllo medico.

Usare con cautela nei pazienti con ipossiemia da anemia grave, poichè in tali pazienti la biotrasformazione della nitroglicerina è ridotta. Similmente, cautela è indicata nei pazienti con ipossiemia e squilibrio di ventilazione/perfusione dovuto ad affezione polmonare o insufficienza cardiaca ischemica.

I pazienti con angina pectoris, infarto miocardico o ischemia cerebrale sono affetti frequentemente da anomalie delle piccole vie aeree (specialmente ipossia alveolare).

In questi casi la vasocostrizione che si manifesta all’interno del polmone sposta la perfusione dalle aree di ipossia alveolare alle regioni meglio ventilate.

Come potente vasodilatatore, la nitroglicerina, potrebbe opporsi alla vasocostrizione e pertanto determinare un aumento della perfusione delle aree scarsamente ventilate, peggiorando lo squilibrio ventilazione/perfusione e determinando una ulteriore

diminuzione della pressione parziale dell’ossigeno arterioso. La terapia con nitrati puĂ² aggravare l’angina causata da cardiomiopatia ipertrofica.

Nei casi in cui risulti preferibile la terapia intermittente, in considerazione della possibilitĂ  di eventuali attacchi anginosi nei periodi in cui il cerotto non è applicato, puĂ² essere consigliabile la somministrazione contemporanea di un farmaco antianginoso. Nel caso si sviluppi tolleranza ai cerotti di nitroglicerina, l’effetto della nitroglicerina sublinguale puĂ² risultare parzialmente diminuito.

Prestare particolare attenzione quando la temperatura sia molto elevata o in caso di permanenza in piedi per lunghi periodi di tempo.

Al fine di escludere un potenziamento dell’effetto ipotensivo va evitata l’associazione di nitrati in qualsiasi forma con sildenafil.

Tenere fuori della portata dei bambini, sia prima che dopo l’uso.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco