Testoenant: effetti collaterali e controindicazioni

Testoenant: effetti collaterali e controindicazioni

Testo-enant (Testosterone Enantato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Terapia sostitutiva con testosterone per l’ipogonadismo maschile, quando il deficit di testosterone è stato confermato dal quadro clinico e dalle analisi biochimiche.

Testo-enant: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Testo-enant ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Testo-enant, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Testo-enant: controindicazioni

Gravidanza. Ipersensibilità già nota verso gli ormoni androgeni. Il TESTO ENANT®

è controindicato nei maschi affetti da carcinoma della prostata o della mammella, in quei pazienti anziani in cui è bene evitare un’iperstimolazione, e nei casi di ipertrofia prostatica benigna con ostruzione vescico-uretrale. Gli androgeni sono controindicati anche nei pazienti affetti da nefrosi o da nefrite in fase nefrotica, da ipertensione e da gravi disfunzioni epatiche. Non si consiglia l’uso nei prematuri e nei neonati.

Testo-enant: effetti collaterali

Frequenza comune: aumento dell’ematocrito, aumento della conta eritrocitaria, aumento dell’emoglobina.

Nei maschi adulti si sono verificati i seguenti effetti indesiderati: inibizione della funzione testicolare, atrofia testicolare ed oligospermia, impotenza, priapismo cronico, ginecomastia, epididimite, irritabilitĂ  vescicale.

Sono inoltre note le seguenti reazioni secondarie all’uso degli steroidi anabolizzanti in genere: aumento o diminuzione della libido, iperemia cutanea, acne, assuefazione, eccitazione o sonnolenza, brividi, leucopenia e, nei pazienti in concomitante trattamento anticoagulante, emorragie. Orticaria, infiltrazione nella sede dell’iniezione e foruncolosi sono stati associati alla loro iniezione intramuscolare. Possono verificarsi modifiche delle seguenti prove di laboratorio: test del metirapone, glicemia a digiuno e dopo carico, test della funzione tiroidea (diminuzione dello PBJ, del potere legante della tiroxina e dell’uptake dello iodio radioattivo; aumento dell’uptake del T3 da parte degli eritrociti o della resina; i livelli di tiroxina libera rimangono normali, mentre i test alterati persistono, in genere, per 2 – 3 settimane dopo la sospensione della terapia anabolizzante), elettroliti, test dell’emocoagulazione (aumento dei fattori di coagulazione II, V, VII, e X) ed altri ancora (diminuzione dell’escrezione della creatinina e della creatina della durata fino a 2 settimane dopo la sospensione del trattamento ed aumento dei 17-chetosteroidi).

Testo-enant: avvertenze per l’uso

Se somministrato a bambini piccoli puĂ² provocare gravi disturbi nella crescita e nello sviluppo sessuale. Nelle donne puĂ² verificarsi irsutismo ed alterazioni della voce a volte irreversibili.

Per chi svolge attivitĂ  sportiva: l’uso del farmaco senza

Esula dalla competennza edecll’AeIFAsosgniitevĂ entuale dtisepurtaacopnceernuentteiicdairitti di procporietsĂ  tinidtusutriailse eclaetutela brdevoettpualiendegi dati relaetivi all’AICpduei Ă²

determinare comunque positivitĂ  ai test anti-doping.

Se si verifica ipercalcemia sintomatica, si deve interrompere la terapia androgena ed istituire misure appropriate.

Nei pazienti affetti da grave insufficienza cardiaca, epatica o renale o da cardiopatia ischemica, il trattamento con testosterone puĂ² indurre complicanze gravi caratterizzate da edema con o senza insufficienza cardiaca congestizia. In tal caso il trattamento deve essere sospeso immediatamente. Il testosterone puĂ² determinare un aumento della pressione arteriosa e TESTO ENANT® deve essere utilizzato con cautela nei soggetti ipertesi.

I livelli di testosterone devono essere monitorati al basale e a intervalli regolari durante il trattamento. I medici devono aggiustare la dose su base individuale da paziente a paziente per garantire il mantenimento dei livelli eugonadici di testosterone.

Nei pazienti sottoposti a una terapia androgenica a lungo termine devono essere monitorati a intervalli regolari anche i seguenti parametri di laboratorio: emoglobina ed ematocrito, parametri di funzionalitĂ  epatica e profilo lipidico.

Vi sono esperienze limitate sulla sicurezza ed efficacia dell’uso di TESTO ENANT® in pazienti di età superiore a 65 anni. Attualmente non vi è accordo sui valori di riferimento di testosterone specifici per l’età. Tuttavia, si deve considerare che i livelli sierici di testosterone diminuiscono fisiologicamente con l’aumento dell’età.

Come tutti gli steroidi anabolizzanti, il TESTO ENANT®

puĂ² aumentare la risposta agli anticoagulanti, e puĂ² rendersi necessaria la riduzione del loro dosaggio onde mantenere il tempo di protrombina a livello desiderato.

I pazienti diabetici devono essere seguiti attentamente, e la posologia degli ipoglicemizzanti deve essere regolata di conseguenza. A causa della sua azione ipercolesterolemizzante, si deve porre attenzione quando si somministra il TESTO ENANT®

a pazienti che hanno avuto un infarto o una malattia delle arterie coronarie.

Quando il farmaco viene somministrato a dosi superiori a quelle impiegate nella terapia sostitutiva in uomini con ipogonadismo, puĂ² verificarsi inibizione della funzione testicolare e diminuzione del volume dell’eiaculato. Per questa ragione si consigliano cicli di cura di 4 settimane da intervallare con uguali periodi di pausa. Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco