Trecondi: effetti collaterali e controindicazioni
Trecondi (Treosulfan) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:
Treosulfan in associazione con fludarabina è indicato nell’ambito di un regime di condizionamento, prima del trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (alloHSCT), in pazienti adulti con patologie maligne e non maligne e in pazienti pediatrici di età superiore a un mese con patologie maligne.
Come tutti i farmaci, perĂ², anche Trecondi ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.
Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Trecondi, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).
Trecondi: controindicazioni
IpersensibilitĂ al principio attivo
Malattia infettiva attiva non controllata
Severa compromissione cardiaca, polmonare, epatica e renale concomitante
Anemia di Fanconi e altri disturbi della riparazione delle rotture del DNA
Gravidanza (vedere paragrafo 4.6)
Somministrazione di vaccini vivi
Trecondi: effetti collaterali
Riassunto del profilo di sicurezza
Una profonda mielosoppressione/pancitopenia è l’effetto terapeutico desiderato del regime di condizionamento e si verifica in tutti i pazienti. Il quadro emocromocitometrico viene di solito ripristinato dopo HSCT.
Le reazioni avverse piĂ¹ comunemente osservate (adulti/pazienti pediatrici) dopo il condizionamento a base di treosulfan seguito da alloHSCT comprendono: infezioni (13,1 %/11,4 %), patologie gastrointestinali (nausea [39,5 %/30,7 %], stomatite [36,0 %/69,3 %], vomito [22,5 %/43,2 %], diarrea [15,6 %/33,0 %], dolore addominale [10,4 %/17 %]), stanchezza (15,1 %/2,3 %), neutropenia febbrile (11,3 %/1,1 %), edema (7,8 %/0 %), eruzione cutanea (7,2 %/12,5 %) e aumenti di alanina transaminasi (ALT [5,1 %/9,1 %]), aspartato transaminasi (AST [4,4 %/8,0 %]), gammaglutamiltransferasi (?GT [3,7 %/2,3 %]) e bilirubina (18,8 %/5,7 %).
Adulti
Tabella delle reazioni avverse
La frequenza delle reazioni avverse riportate nella tabella seguente è derivata da 5 sperimentazioni cliniche (comprendenti in totale 564 pazienti), in cui treosulfan in associazione a fludarabina è stato studiato come regime di condizionamento prima di alloHSCT in pazienti adulti. Treosulfan è stato somministrato in un intervallo di dosi di 10-14 g/m² di BSA in 3 giorni consecutivi.
Le reazioni avverse sono elencate di seguito, secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza: molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100); raro (? 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna categoria di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravitĂ .
Classificazione per sistemi e organi | Tutte le reazioni avverse / Frequenza | Reazioni avverse di grado 3-4 / Frequenza |
---|---|---|
Infezioni ed | Molto comune | Comune |
infestazioni* | Infezioni (batteriche, virali, micotiche) | Infezioni (batteriche, virali, micotiche), sepsia |
Comune | Non nota | |
Sepsia | Shock setticoc | |
Non nota | ||
Shock setticoc | ||
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)* |
Non nota Tumore maligno secondario correlato al trattamento |
Non nota Tumore maligno secondario correlato al trattamento |
Patologie del sistema emolinfopoietico* | Molto comune Mielosoppressione, pancitopenia, neutropenia febbrile | Molto comune Mielosoppressione, pancitopenia, neutropenia febbrile |
Disturbi del sistema immunitario* |
Comune IpersensibilitĂ |
|
Disturbi del | Comune | Comune |
metabolismo e della | Appetito ridotto | Appetito ridotto |
nutrizione | ||
Non comune | Non comune | |
Iperglicemia | Iperglicemia | |
Non nota | Non nota | |
Acidosib, tolleranza al glucosio | Acidosib, tolleranza al glucosio | |
alterata, squilibrio elettrolitico | alterata, squilibrio elettrolitico | |
Disturbi psichiatrici |
Comune Insonnia Non comune Stato confusionale Non nota Agitazione |
Raro Stato confusionale |
Patologie del sistema | Comune | Raro |
nervoso | Cefalea, capogiro | Cefalea, neuropatia sensitiva |
periferica | ||
Non comune | ||
Neuropatia sensitiva periferica | Non nota | |
Encefalopatia, emorragia | ||
Non nota | intracranica, sincope | |
Encefalopatia, emorragia | ||
intracranica, disturbo | ||
extrapiramidale, sincope, parestesia | ||
Patologie dell’occhio |
Non nota Occhio secco |
|
Patologie cardiache* |
Comune Aritmie cardiache (ad es. fibrillazione atriale, aritmia sinusale) Non nota Arresto cardiaco, insufficienza cardiaca, infarto miocardico, effusione pericardica |
Non comune Aritmie cardiache (ad es. fibrillazione atriale, aritmia sinusale) Non nota Arresto cardiaco, infarto miocardico |
Classificazione per sistemi e organi | Tutte le reazioni avverse / Frequenza | Reazioni avverse di grado 3-4 / Frequenza |
---|---|---|
Patologie vascolari |
Comune Ipertensione, rossore Non comune Ematoma, ipotensione Non nota Embolia, emorragia |
Non comune Ipertensione Non nota Embolia, emorragia |
Patologie | Comune | Non comune |
respiratorie, | Dispnea, epistassi | Dispnea, versamento della pleura, |
toraciche e | infiammazione faringea o laringea | |
mediastiniche | Non comune | |
Polmonite, versamento della pleura, | Raro | |
infiammazione faringea o laringea, | Epistassi, polmonite | |
tosse, dolore della laringe, singhiozzo | ||
Non nota | ||
Non nota | Ipossia | |
Dolore orofaringeo, ipossia, disfonia | ||
Patologie gastrointestinali* |
Molto comune Stomatite/mucosite, diarrea, nausea, vomito, dolore addominale Comune Dolore orale, gastrite, dispepsia, stipsi, disfagia Non comune Emorragia dalla bocca, distensione dell’addome, dolore esofageo o gastrointestinale, bocca secca Non nota Emorragia gastrointestinale, colite neutropenica, esofagite, infiammazione anale, ulcerazione della bocca |
Comune Stomatite/mucosite, diarrea, nausea, dolore addominale Non comune Vomito, dolore orale, disfagia, emorragia dalla bocca, dolore esofageo o gastrointestinale Non nota Emorragia gastrointestinale, colite neutropenica |
Patologie | Non comune | Raro |
epatobiliari* | Malattia veno-occlusiva epatica, | Malattia veno-occlusiva epatica, |
epatotossicitĂ | epatotossicitĂ | |
Non nota | Non nota | |
Insufficienza epatica, epatomegalia, | Insufficienza epatica | |
dolore epatico |
Classificazione per sistemi e organi | Tutte le reazioni avverse / Frequenza | Reazioni avverse di grado 3-4 / Frequenza |
---|---|---|
Patologie della cute e | Comune | Non comune |
del tessuto | Eruzione maculo-papulosa, porpora, | Eruzione maculo-papulosa, porpora, |
sottocutaneo | eritema, eritrodisestesia palmo- | eritema |
plantare, prurito, alopecia | ||
Non nota | ||
Non comune | Necrosi cutanea | |
Eritema multiforme, dermatite | ||
acneiforme, eruzione cutanea, | ||
iperidrosi | ||
Non nota | ||
Eritema generalizzato, dermatite, | ||
necrosi o ulcera cutanea, | ||
iperpigmentazione cutanead, cute | ||
secca | ||
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Comune Dolore agli arti, dolore dorsale, dolore osseo, artralgia, mialgia Non nota Debolezza muscolare |
Raro Dolore agli arti, dolore osseo |
Patologie renali e urinarie |
Comune Lesione traumatica renale acuta, ematuria Non nota Insufficienza renale, cistitec, disuria |
Non comune Lesione traumatica renale acuta, ematuria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di |
Molto comune Condizioni asteniche (stanchezza, astenia, letargia) |
Comune Stanchezza |
somministrazione |
Comune Edema, piressiae, brividi |
Raro Dolore toracico non cardiaco, edema, piressiae |
Non comune | ||
Dolore toracico non cardiaco, dolore | ||
Non nota | ||
Reazione in sede di iniezione, | ||
sensazione di freddo | ||
Esami diagnostici |
Molto comune Bilirubina aumentata Comune Transaminasi (ALT/AST) aumentate, ?GT aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, proteina C-reattiva aumentata, peso diminuito, peso aumentato Non nota Creatinina ematica aumentata, latticodeidrogenasi ematica (LDH) aumentata |
Comune Bilirubina aumentata, transaminasi (ALT/AST) aumentate, ?GT aumentata Non comune Fosfatasi alcalina ematica aumentata, proteina C-reattiva aumentata Non nota LDH ematica aumentata |
* Vedere paragrafi dettagliati di seguito
a Infezione clinicamente o microbiologicamente documentata con neutropenia di grado 3 o 4 (conta assoluta dei neutrofili [ANC] < 1,0 x 109/L) e sepsi
b L’acidosi puĂ² essere una conseguenza del rilascio di acido metansolfonico attraverso l’attivazione/scissione di treosulfan nel plasma
c Casi clinici (> 2) dopo condizionamento a base di treosulfan ottenuti da altre fonti
d Pigmentazione bronzea
e Febbre in assenza di neutropenia, dove la neutropenia è definita come ANC < 1,0 x 109/L
Descrizione di reazioni avverse selezionate Infezioni
L’incidenza complessiva di infezioni è stata del 13,1 % (74/564). Il tipo piĂ¹ frequente è stata l’infezione polmonare (12/74 [16,2 %]). I patogeni comprendevano batteri (ad es. Staphylococcus, Enterococcus, Corynebacterium), virus (ad es. citomegalovirus [CMV], virus di Epstein-Barr [EBV], herpes) e funghi (ad es. candida). Il tasso di infezione inferiore è stato osservato nei pazienti trattati con il regime posologico di 10 g/m² di treosulfan al giorno, dal giorno -4 a -2 (7,7 %).
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
Uno dei 564 pazienti adulti (0,2 %) ha sviluppato un tumore maligno secondario (cancro della mammella). Alcuni ulteriori casi di tumori maligni secondari dopo condizionamento a base di treosulfan sono stati segnalati da altri sperimentatori. Dopo la terapia a lungo termine con dosi convenzionali di treosulfan per via orale in pazienti con tumori solidi, leucemia mieloide acuta è stata osservata nell’1,4 % dei 553 pazienti.
Patologie del sistema emolinfopoietico
Patologie ematologiche sono state osservate in 67 dei 564 pazienti adulti (11,9 %). La reazione avversa piĂ¹ frequente è stata neutropenia febbrile (11,3 %). L’incidenza minima è stata notata con il regime posologico di 10 g/m²/die, dal giorno -4 a -2 (4,1 %).
La durata mediana (percentili 25 %/75 %) della neutropenia è stata di 14 (12, 20) giorni con la dose di treosulfan 10 g/m² e 17,5 (14, 21) giorni con la dose di treosulfan 14 g/m².
Patologie cardiache
Patologie cardiache sono state osservate in 25 pazienti (4,4 %). Le reazioni avverse piĂ¹ frequenti sono state aritmie cardiache, ad es. fibrillazione atriale (1,2 %), tachicardia sinusale (0,9 %), tachicardia sopraventricolare (0,4 %) ed extrasistole ventricolare (0,4 %). Si sono verificati casi isolati di arresto cardiaco, insufficienza cardiaca e infarto miocardico. La frequenza minima di patologie cardiache è stata osservata con il regime posologico di 10 g/m²/die, dal giorno -4 a -2 (2,7 %).
Patologie gastrointestinali
Patologie gastrointestinali sono state osservate in 357 pazienti (63,3 %). Le reazioni avverse piĂ¹ frequenti segnalate sono state nausea (39,5 %), stomatite (36 %), vomito (22,5 %), diarrea (15,6 %) e dolore addominale (10,4 %). La frequenza minima di queste reazioni avverse è stata osservata con il regime posologico di 10 g/m²/die, dal giorno -4 a -2 (rispettivamente 20,4 %, 30,3 %, 13,1 %, 5,0 % e
5,5 %).
Patologie epatobiliari
L’incidenza complessiva di malattia veno-occlusiva epatica (VOD) è stata dello 0,9 % (5/564). VOD si è verificata solo con il regime posologico di 14 g/m²/die di treosulfan. Nessuno di questi casi è stato fatale o potenzialmente letale.
Popolazione pediatrica
Tabella delle reazioni avverse
La frequenza delle reazioni avverse riportate nella tabella seguente è derivata da due sperimentazioni cliniche (comprendenti in totale 88 pazienti; etĂ mediana 8 anni [intervallo 0-17 anni), in cui treosulfan in associazione a fludarabina (e per lo piĂ¹ con tiotepa supplementare) è stato somministrato come regime di condizionamento prima di alloHSCT in pazienti pediatrici con patologie maligne o non maligne. Treosulfan è stato somministrato in un intervallo di dosi di 10-14 g/m² di BSA in tre giorni consecutivi.
Le reazioni avverse sono elencate di seguito, secondo la classificazione per sistemi e organi e la frequenza: molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, < 1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100); raro (? 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna categoria di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravitĂ .
Classificazione per sistemi e organi | Tutte le reazioni avverse / Frequenza | Reazioni avverse di grado 3-4 / Frequenza |
---|---|---|
Infezioni ed infestazioni* |
Molto comune Infezioni (batteriche, virali, micotiche) |
Comune Infezioni (batteriche, virali, micotiche) |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)* |
Non nota Tumore maligno secondario correlato al trattamentoa |
Non nota Tumore maligno secondario correlato al trattamentoa |
Patologie del sistema | Molto comune | Molto comune |
emolinfopoietico* | Mielosoppressione, | Mielosoppressione, |
pancitopenia | pancitopenia | |
Non nota | Non nota | |
Neutropenia febbrile | Neutropenia febbrile | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Non nota Alcalosi, squilibrio elettrolitico, ipomagnesiemia |
Non nota Alcalosi |
Patologie del sistema nervoso* |
Non nota Cefalea, parestesia, crisi convulsiva |
Non nota Parestesia |
Patologie dell’occhio |
Non nota Emorragia della congiuntiva, occhio secco |
|
Patologie vascolari |
Non nota Sindrome da perdita capillare, ipertensione, ipotensione |
Non nota Sindrome da perdita capillare, ipertensione, ipotensione |
Patologie respiratorie, | Comune | Non nota |
toraciche e mediastiniche | Dolore orofaringeo, epistassi | Ipossia |
Non nota | ||
Ipossia |
Classificazione per sistemi e organi | Tutte le reazioni avverse / Frequenza | Reazioni avverse di grado 3-4 / Frequenza |
---|---|---|
Patologie gastrointestinali* |
Molto comune Stomatite/mucosite, diarrea, nausea, vomito, dolore addominale Comune Disfagia, dolore orale Non nota Colite neutropenica, infiammazione anale, dispepsia, proctite, dolore gastrointestinale, stipsi |
Molto comune Stomatite/mucosite, nausea Comune Disfagia, diarrea, vomito, dolore addominale Non nota Colite neutropenica |
Patologie epatobiliari |
Non nota Malattia veno-occlusiva epatica, epatomegalia, epatotossicitĂ |
Non nota Malattia veno-occlusiva epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Molto comune Prurito Comune Dermatite esfoliativa, eruzione maculo-papulosa, eruzione cutanea, eritema, dolore cutaneo, iperpigmentazione cutaneab, alopecia Non nota Ulcera cutanea, eritema multiforme, orticaria, dermatite bollosa, dermatite acneiforme, eritrodisestesia palmo-plantare, dermatite da pannolinoa |
Comune Dermatite esfoliativa, eruzione maculo-papulosa, eritema |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Non nota Dolore agli arti |
|
Patologie renali e urinarie |
Non nota Lesione traumatica renale acuta, insufficienza renale, cistite non infettiva |
Non nota Lesione traumatica renale acuta, insufficienza renale |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella |
Non nota Eritema dello scroto |
|
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Molto comune Piressiac Non nota Brividi, stanchezza, dolore |
|
Esami diagnostici |
Comune Transaminasi (ALT/AST) aumentate, bilirubina aumentata Non nota ?GT aumentata |
Comune Bilirubina aumentata Non comune Transaminasi (ALT/AST) aumentate Non nota ?GT aumentata |
* Vedere paragrafi dettagliati di seguito
a Casi clinici (> 1) dopo condizionamento a base di treosulfan ottenuti da altre fonti
d Pigmentazione bronzea
c Febbre in assenza di neutropenia, dove la neutropenia è definita come ANC < 1,0 x 109/L
Descrizione di reazioni avverse selezionate Infezioni
L’incidenza complessiva di infezioni in 88 pazienti pediatrici è stata dell’11,4 % (10/88) e quindi paragonabile a quella osservata negli adulti. La frequenza è stata piĂ¹ elevata nella fascia di etĂ pediatrica 12-17 anni (6/35 [17,1 %]) rispetto ai bambini piĂ¹ piccoli (4/53 [7,5 %]).
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)
Cinque casi di tumore maligno secondario (sindrome mielodisplastica, leucemia linfoblastica acuta, sarcoma di Ewing) sono stati segnalati da altri sperimentatori dopo il condizionamento a base di treosulfan. Tutti i cinque pazienti pediatrici erano stati sottoposti ad alloHSCT per immunodeficienze primarie, ossia malattie che comportano di per sé un maggiore rischio di neoplasie.
Patologie del sistema emolinfopoietico
La durata mediana (percentili 25 %/75 %) della neutropenia è stata di 21 (16, 26) giorni nei pazienti pediatrici con patologie maligne e di 24 (17, 26) giorni nei pazienti con patologie non maligne.
Patologie del sistema nervoso
Crisi convulsiva nel contesto di un’infezione dell’encefalo è stata segnalata in uno degli 88 pazienti pediatrici. Una segnalazione derivata da uno studio avviato da sperimentatore, eseguito nei bambini con immunodeficienze primarie, riporta quattro casi di crisi convulsive verificatisi dopo altri regimi di condizionamento a base di treosulfan (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.
Trecondi: avvertenze per l’uso
Mielosoppressione
Una profonda mielosoppressione con pancitopenia è l’effetto terapeutico desiderato del regime di condizionamento a base di treosulfan e si verifica in tutti i pazienti. Si raccomanda pertanto di monitorare frequentemente il quadro emocromocitometrico fino al recupero del sistema ematopoietico.
Durante le fasi di neutropenia severa (la durata mediana del periodo neutropenico è 14-17,5 giorni negli adulti e 21-24 giorni nei pazienti pediatrici) aumenta il rischio of infezione. Si deve pertanto considerare un trattamento antinfettivo profilattico o empirico (infezioni batteriche, virali, micotiche). Una terapia di supporto con fattori di crescita (G-CSF, GM-CSF), piastrine e/o eritrociti deve essere somministrata come indicato.
Tumori maligni secondari
I tumori maligni secondari sono complicanze accertate nei sopravvissuti a lungo termine dopo alloHSCT. Non è nota la quantità di treosulfan che contribuisce alla loro comparsa. Il possibile rischio di tumori maligni secondari deve essere spiegato al paziente. Sulla base dei dati nell’uomo, treosulfan è stato classificato dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come cancerogeno per l’uomo.
Mucosite
La mucosite orale (anche di alto grado di severitĂ ) è un effetto indesiderato molto comune del regime di condizionamento a base di treosulfan seguito da alloHSCT (vedere paragrafo 4.8). Si raccomanda l’uso della profilassi per la mucosite (ad es. antimicrobici topici, protettivi con effetto barriera, ghiaccio e igiene orale adeguata).
L’uso concomitante di vaccini vivi attenuati non è raccomandato. FertilitĂ
Treosulfan puĂ² compromettere la fertilitĂ . Pertanto, si raccomanda agli uomini trattati con treosulfan di non concepire un figlio durante e fino a 6 mesi dopo il trattamento e di chiedere consulenza sulla crioconservazione dello sperma prima del trattamento, a causa della possibilitĂ di infertilitĂ irreversibile dovuta alla terapia con treosulfan.
Soppressione ovarica e amenorrea con sintomi menopausali si verificano con frequenza comune nelle pazienti in premenopausa (vedere paragrafo 4.6).
Popolazione pediatrica
Crisi convulsive
Vi sono state segnalazioni isolate di crisi convulsive in neonati (? 4 mesi d’etĂ ) con immunodeficienze primarie, dopo il regime di condizionamento con treosulfan in associazione a fludarabina o ciclofosfamide. Pertanto, i neonati di etĂ ? 4 mesi devono essere monitorati per rilevare eventuali segni di reazioni avverse neurologiche. Sebbene non possa essere dimostrato un nesso causale con treosulfan, l’uso della profilassi con clonazepam per i bambini di etĂ inferiore a 1 anno puĂ² essere considerato.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Vi è stata un’associazione significativa tra etĂ e tossicitĂ respiratoria nei pazienti pediatrici trattati con il condizionamento a base di treosulfan.
I bambini di etĂ inferiore a un anno (principalmente patologie non maligne, in particolare immunodeficienze) hanno manifestato maggiore tossicitĂ respiratoria di grado III/IV, probabilmente dovuta a infezioni polmonari esistenti prima dell’inizio del regime di condizionamento.
Dermatite da pannolino
Dermatite da pannolino puĂ² verificarsi nei bambini piccoli a causa dell’escrezione di treosulfan nelle urine. Pertanto, i pannolini devono essere cambiati spesso fino a 6–8 ore dopo ogni infusione di treosulfan.
Stravaso
Treosulfan è considerato un irritante. La somministrazione endovenosa deve essere eseguita mediante una tecnica sicura. In caso di sospetto stravaso, adottare le misure di sicurezza generali. Nessuna misura specifica si è dimostrata raccomandabile.
Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/
Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:
https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf
Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:
https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/
Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco