Zindel: effetti collaterali e controindicazioni

Zindel: effetti collaterali e controindicazioni

Zindel 500 mg (Azitromicina Diidrato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie:

Trattamento delle infezioni causate da germi sensibili all’azitromicina.

infezioni delle alte vie respiratorie (incluse otiti medie, sinusiti, tonsilliti e faringiti); infezioni delle basse vie respiratorie (incluse bronchiti e polmoniti);

infezioni odontostomatologiche; infezioni della cute e dei tessuti molli;

uretriti non gonococciche (da Chlamydia trachomatis); ulcera molle (da Haemophilus ducreyi).

Zindel 500 mg: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, però, anche Zindel 500 mg ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Zindel 500 mg, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Zindel 500 mg: controindicazioni

L’uso del prodotto è controindicato nei pazienti con ipersensibilità all’azitromicina, all’eritromicina, ad uno qualsiasi degli antibiotici macrolidi o ketolidi, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (Elenco degli eccipienti).

Zindel 500 mg: effetti collaterali

Nella tabella sottostante sono elencate le reazioni avverse identificate durante la conduzione degli studi clinici e nell’esperienza post-marketing, suddivise in base alla classificazione per sistemi e organi e per frequenza secondo MedDRA (MedDRA SOCs). Le reazioni avverse identificate nel corso dell’esperienza post-marketing sono riportate in corsivo. La frequenza viene definita utilizzando i seguenti parametri: Molto comune (? 1/10); Comune (da ? 1/100 a < 1/10); Non comune (da ? 1/1000 a < 1/100); Raro (da ? 1/10000 a < 1/1000); Molto raro (< 1/10000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.

Reazioni avverse con correlazione possibile o probabile all’azitromicina sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing.

Classificazi
one per sistemi e organi
Molto
comune (? 1/10)
Comune
(da ? 1/100 a < 1/10)
Non comune (da
? 1/1000 a < 1/100)
Raro (da ?
1/10000 a <
1/1000)
Frequenza
Non nota
Infezioni ed
infestazioni
Candidiasi,
Infezione vaginale, Pneumonia, Infezione fungina, Infezione batterica, Faringite, Gastroenterite, Disturbi respiratori, Rinite,
Candidiasi orale
Colite
pseudomembra nosa (vedì paragrafo 4.4)
Patologie
del sistema emolinfopoi
etico
Leucopenia,
Neutropenia, Eosinifilia
Trombocitopeni
a, Anemia emolitica
Disturbi del
sistema immunitario
Angioedema,
Ipersensibilità
Reazione
anafilattica
(vedere paragrafo 4.4)
Disturbi del
metabolism o e della
nutrizione
Anoressia
Disturbi
psichiatrici
Nervosismo,
Insonnia
Agitazione Aggressività,
Ansia, Delirio, Allucinazioni
Patologie
del sistema nervoso
Cefalea Capogiri,
Sonnolenza, Disgeusia, Parestesia
Sincope,
Convulsioni, Ipoestesia, Iperattività psicomotoria, Anosmia, Ageusia, Parosmia, Miastenia grave (vedere paragrafo 4.4)
Patologie
dell’occhio
Compromissione
della vista
Patologie
dell’orecchi
o e del labirinto
Disturbi
dell’orecchio, Vertigini
Compromission
e dell’udito
inclusa sordità e/o tinnito
Patologie
cardiache
Palpitazioni Torsione di
punta (vedere paragrafo 4.4), Aritmia (vedere paragrafo 4.4) inclusa tachicardia ventricolare, Prolungamento dell’intervallo QT
all’eletrocardio gramma (vedere
paragrafo 4.4)
Patologie
vascolari
Vampate di calore Ipotensione
Patologie
respiratorie, toraciche e
mediastinic he
Dispnea, Epistassi
Patologie
gastrointest inali
Diarrea Vomito,
Dolore addominale, Nausea
Stipsi, Flatulenza,
Dispepsia, Gastrite, Disfagia, Distensione addominale, Secchezza delle fauci, Eruttazione, Ulcere della bocca,
Ipersalivazione
Pancreatite,
Scolorimento della lingua
Patologie
epatobiliari
Funzionalità
epatica anormale,
Insufficienza
epatica (che raramente ha
Ittero determinato il
colestatico decesso)
(vedere
paragrafo 4.4),
Epatite
fulminante,
Necrosi epatica
Patologie Eruzione cutanea, Reazione di Sindrome di
della cute e
del tessuto
Prurito, Orticaria,
Dermatite, Pelle
fotosensibilità Stevens-
Johnson,
sottocutane
o
secca, Iperidrosi Necrolisi
epidermica
tossica,
Eritema
multiforme
Patologie Osteoartrite, Artralgia
del sistema Mialgia, Dolore alla
muscolo schiena, Dolore al
scheletrico
e del
collo
tessuto
connettivo
Patologie Disuria, Dolore Insufficienza
renali ed renale renale acuta,
urinarie Nefrite
interstiziale
Patologie Metrorragia,
del sistema Disturbi ai testicoli
riproduttivo
e della
mammella
Patologie Dolore al Edema, Astenia,
sistemiche sito Malessere, Fatica,
e condizioni d’iniezione, Edema del volto,
relative alla Infiammazio Dolore toracico,
sede di ne al sito Piressia, Dolore,
somministra
zione
d’iniezione* Edema periferico
Esami Diminuzione Aumento
diagnostici della conta dell’aspartato
linfocitaria, aminotransferasi,
Aumento Aumento
della conta dell’alanina
degli aminotransferasi,
eosinofili, Aumento della
Diminuzione bilirubina ematica,
del Aumento dell’urea
bicarbonato ematica, Aumento
ematico, della creatinina
Aumento dei ematica,
basofili, Alterazione del
Aumento dei potassio ematico,
monociti, Aumento della
Aumento dei fosfatasi alcalina
neutrofili ematica, Aumento
del cloruro, Aumento del glucosio, Aumento delle piastrine, Diminuzione dell’ematocrito, Aumento del bicarbonato,
Alterazione del sodio
Traumatism
o, avvelename nto e complicazio ni della
procedura
Complicazioni post
procedurali

*Soltanto per la polvere per soluzione per infusione

Reazioni avverse possibilmente o probabilmente correlate alla profilassi e al trattamento del Mycobacterium Avium Complex sulla base dei risultati degli studi clinici e della sorveglianza post-marketing. Queste reazioni avverse differiscono da quelle riportate con le formulazioni a rilascio immediato o a rilascio prolungato, sia nel tipo che nella frequenza:

Classificazione per sistemi
e organi
Molto comune (? 1/10) Comune
(da ? 1/100 a < 1/10)
Non comune
(da ? 1/1000 a < 1/100)
Disturbi del metabolismo e
della nutrizione
Anoressia
patologie del sistema nervoso Capogiri, Cefalea,
Parestesia, Disgeusia
Ipoestesia
Patologie dell’occhio Compromissione
della vista
Patologie dell’orecchio e del
labirinto
Sordità Compromissione
dell’udito, Tinnito
Patologie cardiache Palpitazioni
Patologie gastrointestinali Diarrea, Dolore
addominale, Nausea, Flatulenza, Disturbi
addominali, Perdita di feci
Patologie epatobiliari Epatite
Patologie della cute e del
tessuto sottocutaneo
Eruzione cutanea,
Prurito
Sindrome di Stevens-
Johnson, Reazioni di fotosensibilità
Patologie del sistema muscolo
scheletrico e del tessuto connettivo
Artralgia
Patologie sistemiche e Fatica Astenia, Malessere
condizioni relative alla sede di
somministrazione

Segnalazione delle reazioni avverse sospette.

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza”.

Zindel 500 mg: avvertenze per l’uso

Ipersensibilità

Come con l’eritromicina e altri macrolidi sono state raramente riportate reazioni allergiche gravi, incluse angioedema e anafilassi (raramente fatale).

Alcune di queste reazioni con azitromicina hanno comportato recidive e richiedono un periodo prolungato di osservazione e trattamento. In caso di reazione allergica, il farmaco deve essere sospeso e deve essere istituita una terapia appropriata. I medici devono essere consapevoli che si potrebbe verificare la ricomparsa dei sintomi allergici una volta interrotta la terapia sintomatica.

Epatotossicità

Poiché il fegato è la principale via di eliminazione dell’azitromicina, il suo impiego nei pazienti con patologie epatiche significative deve essere intrapreso con cautela. Con azitromicina sono stati segnalati casi di epatite fulminante, potenzialmente causa di insufficienza epatica tale da costituire rischio per la vita (vedere paragrafo 4.8). Alcuni pazienti possono, inoltre, presentare patologie epatiche preesistenti o possono essere in trattamento con altri prodotti medicinali epatotossici.

Qualora si manifestassero segni e sintomi di compromissione della funzionalità epatica, quali astenia a comparsa rapida associata ad ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica, si devono eseguire immediatamente analisi/esami diagnostici per la funzionalità epatica. La somministrazione di azitromicina deve essere interrotta in caso compaia disfunzione epatica.

Derivati dell’ergotamina

In pazienti in trattamento con derivati dell’ergotamina la co-somministrazione di antibiotici macrolidi ha precipitato crisi di ergotismo. Attualmente non vi sono dati a disposizione sulla possibilità di un interazione tra ergotamnina e azitromicina. Tuttavia, a causa della possibilità teorica di ergotismo, azitromicina ed ergotamina non devono essere somministrate contemporaneamente.

Così come con ogni altra preparazione antibiotica, è raccomandata una particolare osservazione per l’eventuale insorgenza di superinfezioni con microrganismi non sensibili inclusi i funghi.

Diarrea associata a Clostridium difficile

Con l’uso di quasi tutti gli antibiotici, tra cui l’azitromicina, sono stati segnalati casi di diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD), la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. Il trattamento con gli antibiotici altera la normale flora del colon e porta a una crescita eccessiva di C. difficile.

Il C. difficile produce le tossine A e B che contribuiscono allo sviluppo della diarrea (CDAD). I ceppi di C. difficile che producono tossine in eccesso causano un aumento dei tassi di morbilità e mortalità, poiché queste infezioni sono in genere refrattarie alla terapia antibatterica e richiedono spesso una colectomia. Bisogna considerare la possibilità di diarrea associata a C. difficile (CDAD) in tutti i pazienti che presentano diarrea a seguito di trattamento antibiotico. E’ inoltre necessaria un’attenta anamnesi poiché i casi di diarrea associata a C. difficile (CDAD) sono stati segnalati anche oltre due mesi dopo la somministrazione di antibiotici.

In caso di infezioni sessualmente trasmesse è necessario escludere una concomitante infezione da Treponema pallidum.

Nei pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (GFR < 10 ml/min), è stato osservato un aumento del 33% dell’esposizione sistemica all’azitromicina (vedere paragrafo

Proprìetà farmacocìnetìche).

Prolungamento dell’intervallo QT

Nel trattamento con altri macrolidi, inclusa l’azitromicina è stato riscontrato un prolungamento della ripolarizzazione cardiaca e dell’intervallo QT, con il rischio di sviluppare aritmia cardiaca e torsioni di punta (vedere paragrafo 4.8 "Effettì Indesìderatì"). Poiché le seguenti situazioni possono determinare un aumento del rischio di aritmie ventricolari (inclusa torsione di punta) che può causare arresto cardiaco, l’azitromicina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti che presentano condizioni proaritmiche (specialmente donne e pazienti anziani) come i pazienti:

con prolungamento congenito o documentato dell’intervallo QT;

in corso di trattamento con altri principi attivi che prolunagano l’intervallo QT, quali antiaritmici di classe IA (chinidina e procainammide) e di classe III (dofetilide, amiodarone e sotalolo), cisapride e terfenadina; agenti antipsicotici come la pimozide; antidepressivi come il citalopram; e fluorochinoloni come la moxifloxacina e la levofloxacina;

con alterazione degli elettroliti, specialmente nei casi di ipopotassiemia e ipomagnesiemia

con bradicardia clinicamente rilevante, aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca

grave.

Nei pazienti in terapia con azitromicina sono stati riportate esacerbazione dei sintomi della miastenia gravis e comparsa iniziale di sindrome miastenica (vedere paragrafo 4.8).

La sicurezza e l’efficacia dell’azitromicina per via intravenosa per il trattamento d’infezioni nei bambini non è stata stabilita.

La sicurezza e l’efficacia per la prevenzione o il trattamento del Mycobacterium Avium Complex nei bambini non è stata stabilita.

Le compresse contengono lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco