Zoladex: effetti collaterali e controindicazioni

Zoladex: effetti collaterali e controindicazioni

Zoladex 10,8 mg impianto a rilascio prolungato per uso sottocuta (Goserelin Acetato) è un farmaco spesso utilizzato per le seguenti malattie: Trattamento del carcinoma della prostata e dei suoi secondarismi, in cui sia indicata la soppressione della produzione di testosterone.
Endometriosi genitale ed extragenitale (stadi I-IV) Fibromi uterini
 
Zoladex 10,8 mg impianto a rilascio prolungato per uso sottocuta: effetti collaterali

Come tutti i farmaci, perĂ², anche Zoladex 10,8 mg impianto a rilascio prolungato per uso sottocuta ha effetti collaterali (chiamati anche “effetti indesiderati”), reazioni avverse e controindicazioni che, se spesso sono poco rilevanti dal punto di vista clinico (piccoli disturbi sopportabili), talvolta possono essere assai gravi ed imprevedibili.

Diventa quindi importantissimo, prima di iniziare la terapia con Zoladex 10,8 mg impianto a rilascio prolungato per uso sottocuta, conoscerne le controindicazioni, le speciali avvertenze per l’uso e gli effetti collaterali, in modo da poterli segnalare, alla prima comparsa, al medico curante o direttamente all’ Agenzia Italiana per il FArmaco (A.I.FA.).

Zoladex 10,8 mg impianto a rilascio prolungato per uso sottocuta: controindicazioni

IpersensibilitĂ  al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
 

Zoladex 10,8 mg impianto a rilascio prolungato per uso sottocuta: effetti collaterali

Le seguenti categorie di frequenza per le reazioni avverse al farmaco (ADRs) sono state calcolate sulla base dei report provenienti dagli studi clinici effettuati con ZOLADEX e dai dati di post-commercializzazione.
In questa sezione gli effetti indesiderati sono definiti come segue: Molto comune (? 1/10), comune (? 1/100, <1/10), non comune (? 1/1.000, < 1/100), raro (? 1 / 10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non puĂ² essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1 ZOLADEX 10,8 mg reazioni avverse al farmaco elencate secondo la frequenza e la Classificazione per Organo e Sistemi (SOC)

SOC Frequenza Uomini Donne
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Non nota N/A Degenerazione di fibromi uterini
Disturbi del sistema immunitario Non comune IpersensibilitĂ  al farmaco IpersensibilitĂ  al farmaco
SOC Frequenza Uomini Donne
Raro Reazione anafilattica Reazione anafilattica
Patologie endocrine Molto raro Emorragia ipofisaria Emorragia ipofisaria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Diminuita tolleranza al glucosio b N/A
Disturbi psichiatrici Molto comune Diminuzione della libidoa Diminuzione della libidoa
Comune Cambiamenti di umore, depressione Umore alterato, depressione
Molto raro Disturbi psicotici Disturbi psicotici
Patologie del sistema nervoso Comune Parestesia Parestesia
Comune Compressione del midollo spinale N/A
Comune N/A Cefalea
Patologie cardiache Comune
Non nota
Insufficienza cardiaca f , infarto del miocardiof
Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafì 4.4 e
4.5)
N/A
Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafì 4.4 e 4.5)
Patologie vascolari Molto comune Vampate di calorea Vampate di calorea
Comune Pressione sanguigna anormale c Pressione sanguigna anormale c
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Iperidrosia Iperidrosia, acnei
Comune Eruzione cutanead Eruzione cutanead, alopeciag
Non nota Alopeciah (vedere Comune)
SOC Frequenza Uomini Donne
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Dolore osseoe N/A
Comune (vedere Non comune) Artralgia
Non comune Artralgia (vedere Comune)
Patologie renali e urinarie Non comune Ostruzione dell’uretere N/A
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comune Disfunzione erettile N/A
Molto comune N/A Secchezza vulvovaginale
Molto comune N/A Ingrandimento del seno
Comune Ginecomastia N/A
Non comune DolorabilitĂ  mammaria N/A
Raro N/A Cisti ovariche
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune (vedere Comune) Reazioni al sito di iniezione
Comune N/A Ingrossamento tumorale, dolore tumorale
Comune Reazioni al sito di iniezione (vedere Molto comune)
Esami diagnostici Comune Diminuita densitĂ  ossea, aumento del peso Diminuita densitĂ  ossea, aumento del peso

a Questi sono effetti farmacologici che raramente richiedono la sospensione della terapia.
Iperidrosi e vampate di calore possono continuare dopo l’interruzione di Zoladex.
b Negli uomini trattati con agonisti dell’LHRH è stata osservata una riduzione della tolleranza al glucosio. CiĂ² si puĂ² manifestare sotto forma di diabete o di perdita del controllo glicemico in chi è affetto da diabete mellito preesistente.
c Questi effetti possono manifestarsi come ipotensione o ipertensione, e sono stati osservati occasionalmente in pazienti trattati con Zoladex. Tali variazioni sono generalmente transitorie, e si risolvono durante il proseguimento della terapia o dopo la sospensione del
trattamento con Zoladex. Raramente tali variazioni hanno richiesto l’intervento medico, inclusa la sospensione del trattamento con Zoladex.
d Questi effetti sono generalmente di natura lieve, e regrediscono spesso senza interruzione della terapia.
e Inizialmente, i pazienti con carcinoma della prostata possono manifestare un aumento temporaneo del dolore osseo, che puĂ² essere trattato sintomaticamente.
f Osservato in uno studio farmaco-epidemiologico sugli LHRH agonisti utilizzati nel trattamento del carcinoma prostatico. Il rischio appare aumentato quanto utilizzato in associazione con anti-androgeni.
g Perdita dei capelli è stata riportata nelle donne, comprese le pazienti giovani trattate per condizioni benigne. Solitamente si verifica in modo lieve ma occasionalmente puĂ² essere grave.
h Particolarmente perdita dei peli corporei, effetto atteso dalla riduzione dei livelli di androgeni.
i Nella maggior parte dei casi è stata segnalata acne entro un mese dopo l’inizio di Zoladex.
Esperienza post-marketing
In un ridotto numero di casi, l’uso di Zoladex è stato associato alla comparsa di variazioni nel conteggio delle cellule ematiche, disfunzione epatica, embolia polmonare e polmonite interstiziale.
E’ stato riportato un piccolo numero di casi di ipercalcemia in donne trattate per endometriosi e/o fibromi uterini. In presenza di sintomi indicativi di ipercalcemia (per es. sete), la diagnosi di ipercalcemia deve essere esclusa.
Raramente alcune donne possono raggiungere la menopausa durante il trattamento con analoghi dell’LHRH e, a terapia ultimata, possono non riprendere il ciclo mestruale. Non è noto se questo sia un effetto del trattamento con Zoladex o un riflesso della loro condizione ginecologica.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.aifa.gov.it/responsabili-farmacovigilanza.
 

Zoladex 10,8 mg impianto a rilascio prolungato per uso sottocuta: avvertenze per l’uso

Zoladex 10,8 mg non è indicato per l’uso nei bambini, poichè sicurezza ed efficacia non sono state stabilite in questo gruppo di pazienti.
Non sono disponibili dati sulla rimozione o la dissoluzione dell’impianto.
Uomini
L’impiego di Zoladex 10,8 mg in pazienti a particolare rischio di sviluppare ostruzione ureterica o compressione del midollo spinale deve essere valutato con cautela ed i pazienti devono essere seguiti attentamente durante il primo mese di terapia. In caso di presenza o di sviluppo di compressione del midollo spinale o di compromissione della funzionalitĂ  renale, secondaria a ostruzione ureterica, deve essere istituito il trattamento standard specifico di queste complicazioni.
Si deve prendere in considerazione l’uso iniziale di un antiandrogeno (per es. ciproterone acetato 300 mg al giorno per tre giorni prima e tre settimane dopo l’inizio della terapia con Zoladex) all’avvio della terapia con analoghi dell’LHRH, poiché è stato riportato che questo previene le possibili conseguenze dell’iniziale innalzamento del testosterone sierico. In caso di presenza o di sviluppo di compressione del midollo spinale o di danno renale secondario a ostruzione ureterica, deve essere istituito il trattamento standard specifico per queste complicazioni.
L’uso degli agonisti dell’LHRH puĂ² causare una riduzione della densitĂ  minerale ossea. Negli uomini, dati preliminari suggeriscono che l’uso di bifosfonati in associazione ad agonisti dell’LHRH puĂ² ridurre la perdita minerale ossea.
Particolare cautela è necessaria per i pazienti con fattori di rischio aggiuntivi per osteoporosi (per es. abuso cronico di alcol, fumatori, terapia a lungo termine con anticonvulsivanti o corticoidi, anamnesi familiare di osteoporosi).
Sono stati riportati cambiamenti dell’umore, compresa depressione.
I pazienti con depressione nota ed i pazienti con ipertensione devono essere monitorati con attenzione.
Nei pazienti sottoposti a trattamento con agonisti del GnRH, come Zoladex, vi è un aumento del rischio di depressione incidente (che puĂ² essere grave). Di conseguenza i pazienti devono essere opportunamente informati e trattati in maniera appropriata in caso di sintomi.
Si è osservata una riduzione della tolleranza al glucosio in uomini a cui sono stati somministrati agonisti dell’LHRH. CiĂ² si puĂ² manifestare sotto forma di diabete o di perdita del controllo glicemico in chi è affetto da diabete mellito pre-esistente. Si deve perciĂ² prendere in considerazione un monitoraggio della glicemia.
In uno studio farmacoepidemiologico con agonisti LHRH utilizzati nel trattamento del carcinoma prostatico sono stati osservati infarto del miocardio e insufficienza cardiaca. Il rischio sembra essere aumentato quando utilizzati in combinazione con anti-androgeni.
La terapia di deprivazione androgenica puĂ² prolungare l’intervallo QT.
Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con ZOLADEX 10,8 mg i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusa la possibilità di Torsioni di punta.
Con ZOLADEX sono state riportate lesioni nella sede di iniezione, inclusi casi di dolore, ematoma, emorragia e danni vascolari. Monitorare i pazienti affetti, per i segni e i sintomi di emorragia addominale. In casi molto rari, errori nella somministrazione hanno causato danni vascolari e shock emorragico che hanno richiesto trasfusioni e intervento chirurgico. Prestare particolare attenzione quando si somministra ZOLADEX a pazienti con BMI basso e/o che sono in trattamento con medicinali anticoagulanti (vedere paragrafo 4.2).
Donne
Zoladex 10,8 mg è indicato solo per il trattamento dell’endometriosi e dei fibromi uterini. Per le pazienti che richiedono trattamento con goserelin per altre indicazioni, si rimanda all’RCP di Zoladex 3,6 mg.
Perdita di densitĂ  minerale ossea
L’uso di agonisti dell’LHRH puĂ² causare una riduzione della densitĂ  minerale ossea mediamente dell’1% al mese durante un periodo di trattamento di sei mesi. Ogni riduzione della densitĂ  minerale ossea del 10% è correlata ad un aumento di due o tre volte del rischio di fratture.
Nella maggior parte delle donne, i dati attualmente disponibili suggeriscono che un recupero della perdita ossea si verifica dopo l’interruzione della terapia.
Nelle pazienti che assumono Zoladex per il trattamento dell’endometriosi, l’aggiunta di una terapia ormonale sostitutiva (HRT) ha mostrato di ridurre la perdita della densità minerale ossea ed i sintomi vasomotori. Nelle pazienti in trattamento con Zoladex 10,8 mg non c’è esperienza sull’impiego della HRT.
Non sono disponibili dati specifici per le pazienti con osteoporosi stabilita o con fattori di rischio per osteoporosi (per es. abuso cronico di alcol, fumatori, terapia a lungo termine con farmaci che riducono la densitĂ  minerale ossea, per es. anticonvulsivanti e corticoidi, anamnesi familiare di osteoporosi, malnutrizione, per es. anoressia nervosa). PoichĂ© la riduzione della densitĂ  minerale ossea puĂ² essere piu’ dannosa in queste pazienti, il
trattamento con Zoladex deve essere valutato su base individuale ed iniziato solo dopo un’attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Devono essere prese in considerazione misure addizionali per contrastare la perdita di densità minerale ossea.
Sanguinamento da sospensione
Durante la fase iniziale del trattamento con Zoladex alcune donne possono manifestare sanguinamento vaginale di durata ed intensità variabile. Il sanguinamento vaginale, se compare, si manifesta generalmente nel corso del primo mese dall’inizio della terapia. Tale sanguinamento è probabilmente da attribuire alla sottrazione estrogenica ed è destinato a cessare spontaneamente. Nel caso il sanguinamento persista, è necessario indagarne la causa.
Dopo l’interruzione della terapia con Zoladex 10,8 mg, la ripresa del ciclo mestruale puĂ² essere ritardata in alcune pazienti (la durata media dell’amenorrea secondaria dopo l’interruzione dell’uso dell’impianto di Zoladex 10,8 mg è di 7-8 mesi) (vedere commento AT). Se e’ importante una rapida ripresa del ciclo mestruale, si raccomanda l’uso di Zoladex 3,6 mg.
L’uso di Zoladex puĂ² causare un aumento della resistenza della cervice uterina, pertanto deve essere posta attenzione al momento della dilatazione cervicale.
Non sono disponibili dati clinici relativi al trattamento di condizioni ginecologiche benigne con Zoladex per periodi superiori a sei mesi.
Le donne in età fertile devono adottare metodi contraccettivi non ormonali durante il trattamento con Zoladex e fino alla ripresa del ciclo mestruale dopo l’interruzione del trattamento con Zoladex.
La terapia di deprivazione androgenica puĂ² prolungare l’intervallo QT.
Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con ZOLADEX 10,8 mg i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio inclusa la possibilità di Torsioni di punta.
Con ZOLADEX sono state riportate lesioni nella sede di iniezione, inclusi casi di dolore, ematoma, emorragia e danni vascolari. Monitorare i pazienti affetti, per i segni e i sintomi di emorragia addominale. In casi molto rari, errori nella somministrazione hanno causato danni vascolari e shock emorragico che hanno richiesto trasfusioni e intervento chirurgico. Prestare particolare attenzione quando si somministra ZOLADEX a pazienti con BMI basso e/o che sono in trattamento con medicinali anticoagulanti (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti con depressione nota ed i pazienti ipertesi devono essere monitorati attentamente (AT).
Il trattamento con Zoladex puĂ² causare positivitĂ  ai test antidoping.
 


Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.

In questa pagina si trovano le istruzioni per la segnalazione:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/reazioni-avverse-da-farmaci/

Questo invece è il modulo da compilare e da inviare al responsabile della farmacovigilanza della propria regione:

https://www.torrinomedica.it/wp-content/uploads/2019/11/scheda_aifa_cittadino_16.07.2012.pdf

Ed infine ecco l’elenco dei responsabili della farmacovigilanza con gli indirizzi email a cui inviare il modulo compilato:

https://www.torrinomedica.it/burocrazia-sanitaria/responsabili-farmacovigilanza/

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco