Aurantin: è un farmaco sicuro? Come funziona?

Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile (Fenitoina Sodica): sicurezza e modo d’azione

Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile (Fenitoina Sodica) è un farmaco che serve per curare le seguenti malattie:

Aurantin parenterale è indicato per il controllo dello stato epilettico di tipo tonico-clonico (grande male) e per la prevenzione e il trattamento di crisi che compaiono durante o dopo interventi di neurochirurgia e/o gravi traumi cranici. Aurantin è impiegato nel trattamento di aritmie cardiache, quali aritmie ventricolari pericolose per la vita o aritmie secondarie causate da intossicazione da digitale, nei casi in cui non c’è stata risposta ad altri trattamenti antiaritmici disponibili o quando altri antiaritmici potrebbero non essere tollerati.

Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile: come funziona?

Ma come funziona Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile? Qual è il suo esatto meccanismo d’azione? Su quali organi del corpo agisce? Vediamolo insieme.

Farmacodinamica di Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile

Categoria farmacoterapeutica: Antiepilettici derivati dell’idantoina. Codice ATC: N03AB02

La fenitoina è un farmaco anticonvulsivante utile nel trattamento dell’epilessia. Il sito d’azione principale sembra essere la corteccia motoria, dove viene inibito lo scatenarsi dell’attività convulsivante.

La fenitoina, probabilmente facilitando l’efflusso di sodio dai neuroni, tende a stabilizzare la soglia di ipereccitabilità causata da stimoli eccessivi o da modifiche dell’ambiente in grado di ridurre il gradiente di sodio transmembrana. Ciò include la riduzione del potenzionamento post-tetanico a livello sinaptico. La perdita di potenziamento post-tetanico previene l’eventualità che i focolai di convulsione corticali si espandano alle aree corticali adiacenti. La fenitoina riduce l’attività massimale dei centri nervosi primari che sono responsabili della fase tonica delle convulsioni tonico-cloniche (grande male).


Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile: come si assorbe e si elimina?

Abbiamo visto qual è il meccanismo d’azione di Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile, ma è altrettanto importante conoscere in quanto tempo viene assorbito dall’organismo per capire quanto tempo il farmaco impiegherà ad agire, attraverso quali vie viene eliminato (ad esempio fegato o reni) per sapere quali organi va ad impegnare e, per ultimo, in quanto tempo viene eliminato per avere idea di quando non avremo più il farmaco nell’organismo.

Tutte queste informazioni sono indicate nel paragrafo “Farmacocinetica” che segue.

Farmacocinetica di Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile

Assorbimento

La fenitoina è un acido debole ed ha una limitata idrosolubilità anche nell’intestino. Dopo somministrazione orale, il composto viene sottoposto ad un assorbimento lento e piuttosto variabile. In seguito a somministrazione intramuscolo, l’assorbimento della fenitoina è più lento che in seguito a somministrazione orale, a causa della limitata idrosolubilità del composto e della possibilità della sua precipitazione al sito di iniezione.

Distribuzione

L’emivita plasmatica media della fenitoina nell’uomo è di 22 ore, con un range di 7 – 42 ore. La fenitoina ha un volume apparente di distribuzione pari a 0.6 l/Kg ed è altamente legato alle proteine plasmatiche (90%), specialmente all’albumina.

I livelli di fenitoina libera possono risultare alterati nei pazienti in cui le caratteristiche di legame alle proteine differiscono dalla norma.

La fenitoina si distribuisce nel liquido cerebrospinale (LCS), nella saliva, nel liquido seminale, nei liquidi gastrointestinali, nella bile e nel latte materno.. La concentrazione di fenitoina nel LCS, nel cervello e nella saliva è simile al livello della fenitoina libera nel plasma.

Biotrasformazione

Eliminazione

La maggior parte del farmaco è escreto nella bile sotto forma di metaboliti inattivi che vengono poi riassorbiti dal tratto intestinale ed eliminati nell’urina in parte tramite filtrazione glomerulare, ma principalmente tramite secrezione tubulare. Meno del 5% di fenitoina viene escreto sotto forma di farmaco immodificato.

Qualora i pazienti passino da una terapia orale ad una somministrazione intramuscolare, può verificarsi una caduta dei livelli sierici di fenitoina. Tale caduta è causata da un assorbimento più lento che in seguito a somministrazione orale, a causa della scarsa idrosolubilità della fenitoina e della possibile precipitazione al sito di iniezione. La somministrazione endovenosa è la via preferita per un rapido ottenimento dei livelli sierici terapeutici.

Interazioni farmacocinetiche

La somministrazione concomitante di nelfinavir compresse (1.250 mg due volte al giorno) e di fenitoina capsule (300 mg una volta al giorno) non ha alterato le concentrazioni plasmatiche del nelfinavir. Tuttavia, la somministrazione concomitante di nelfinavir ha ridotto i valori dell’AUC della fenitoina (totale) e della fenitoina libera, rispettivamente del 29% e del 28%.

Popolazioni speciali

Pazienti con malattia renale o epatica: (vedere paragrafo 4.4).

Età: la clearance della fenitoina tende a ridursi all’aumentare dell’età (riduzione del 20% in pazienti di età superiore ai 70 anni rispetto alla percentuale presente in pazienti di 20-30 anni). I requisiti di somministrazione della fenitoina sono altamente variabili e devono essere determinati caso per caso (vedere paragrafo 4.2).


Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile: è un farmaco sicuro?

Abbiamo visto come Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile agisce e come si assorbe e si elimina; ma come facciamo a sapere se Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile è un farmaco sicuro?

Prima di tutto è necessario leggere quali sono i dati sulla sicurezza che vengono riportati nella scheda tecnica del farmaco.

Si tratta di dati forniti dalla casa produttrice e basati su un certo numero di lavori scientifici eseguiti prima della commercializzazione: si tratta dei cosiddetti “Dati preclinici di sicurezza”, che riportiamo nel prossimo paragrafo.

Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile: dati sulla sicurezza

Carcinogenesi

In uno studio di carcinogenicità transplacentale e in esemplari adulti, è stata somministrata fenitoina nella dieta a dosi da 30 a 600 ppm ai topi e a dosi da 240 a 2.400 ppm ai ratti. Alle dosi più elevate è stato osservato un aumento dei tumori epatocellulari nei topi e nei ratti. In ulteriori studi, i topi sono stati trattati

con 10 mg/Kg, 25 mg/Kg o 45 mg/Kg e i ratti sono stati trattati con 25 mg/Kg, 50 mg/Kg o 100 mg/Kg nella dieta per 2 anni. Alla dose di 45 mg/Kg, nei topi i tumori epatocellulari sono aumentati. Non si sono osservati aumenti dell’incidenza di tumori nei ratti. Questi tumori dei roditori sono di significato clinico incerto.

Studi di genotossicità hanno mostrato che la fenitoina non è risultata mutagena nei batteri o nelle cellule di mammiferi in vitro. È clastogena in vitro ma non in vivo.


Dopo la commercializzazione di un farmaco, vengono tuttavia attuate delle misure di controllo dagli organi preposti, per monitorare comunque tutti gli effetti collaterali che dovessero manifestarsi nell’impiego clinico.

Tutti gli effetti collaterali segnalati nella fase di commercializzazione del farmaco, vengono poi riportati nella scheda tecnica nei paragrafi “effetti indesiderati” e “controindicazioni”.

Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile: si può prendere insieme ad altri farmaci?

Un altro importante capitolo da non dimenticare per valutare se un farmaco è sicuro o no, è quello delle interazioni con altri farmaci.

Può infatti capitare che un farmaco, di per sé innocuo, diventi pericoloso se associato ad alcuni altri farmaci.

Questo è vero anche per i prodotti erboristici: classico è l’esempio dell’ “Erba di San Giovanni” (Iperico) che interagisce con alcuni farmaci anticoagulanti aumentandone l’efficacia e mettendo quindi il paziente a rischio di emorragie.

Esaminiamo allora quali sono le interazioni possibili di Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile

Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile: interazioni

La fenitoina è un potente induttore degli enzimi epatici di metabolizzazione dei farmaci e può ridurre i livelli dei farmaci metabolizzati da questi enzimi.

Molti farmaci possono aumentare o diminuire i livelli sierici di fenitoina o possono essere influenzati dalla fenitoina. Le determinazioni dei livelli sierici di fenitoina sono particolarmente utili quando si sospettano possibili interazioni farmacologiche.

Di seguito sono elencate le interazioni farmacologiche che si verificano più comunemente.

Farmaci che possono aumentare i livelli sierici di fenitoina

Nella Tabella 1 sono riassunte le classi farmacologiche che possono aumentare i livelli sierici di fenitoina.

Tabella 1 Farmaci che possono aumentare i livelli sierici di fenitoina

Classi farmacologiche Farmaci in ciascuna classe (esempia)
Alcool (assunzione acuta)
Analgesici/antinfiammatori Azapropazone
Fenilbutazone Salicilati
Anestetici Alotano
Antibatterici Cloramfenicolo Eritromicina Isoniazide Sulfadiazina Sulfametizolo
Sulfametoxazolo-trimetoprim
Sulfafenazolo Sulfisoxazolo Sulfonamidi
Sultiamina
Anticonvulsivanti Felbamato Oxcarbazepina Valproato di sodio Succinimidi
Topiramato
Agenti antifungini Amfotericina B Fluconazolo Itraconazolo Ketoconazolo Miconazolo
Voriconazolo
Agenti antineoplastici Fluorouracile
Capecitabina
Benzodiazepine/farmaci psicotropi Clordiazepossido Diazepam Disulfiram Metilfenidato Trazodone
Viloxazina
Calcioantagonisti/agenti cardiovascolari Amiodarone Dicumarolo Diltiazem
Nifedipina Ticlopidina
H2-antagonisti Cimetidina
Inibitori della HMG-CoA reduttasi Fluvastatina
Ormoni38 Estrogeni
Farmaci immunosoppressori Tacrolimus
Ipoglicemizzanti orali Tolbutamide
Inibitori della pompa protonica Omeprazolo
Inibitori della ricaptazione della serotonina Fluoxetina Fluvoxamina
Sertralina

a Questo elenco non è da intendersi onnicomprensivo e esaustivo. Le informazioni sul singolo prodotto devono essere consultate.

Farmaci che possono diminuire i livelli sierici di fenitoina

Nella Tabella 2 sono riassunte le classi farmacologiche che possono diminuire i livelli plasmatici di fenitoina.

Tabella 2 Farmaci che possono diminuire i livelli plasmatici di fenitoina

Classi farmacologiche Farmaci in ciascuna classe
(esempia)
Alcool (assunzione acuta)
Antibatterici Rifampina Ciprofloxacina
Anticonvulsivanti Vigabatrin
Carbamazepina
Agenti antineoplastici Bleomicina Carboplatino
Cisplatino
Doxorubicina Metotrexato
Antiretrovirali Fosamprenavir Nelfinavir
Ritonavir
Broncodilatatori Teofillina
Agenti cardiovascolari Reserpina
Acido folico Acido folico
Iperglicemizzanti Diazoxide
Erba di San Giovanni Erba di San Giovanni

a Questo elenco non è da intendersi onnicomprensivo e esaustivo. Le informazioni sul singolo prodotto devono essere consultate

Da uno studio di interazione tra nelfinavir e fenitoina somministrati entrambi per via orale è risultato che il nelfinavir ha ridotto i valori dell’AUC della fenitoina (totale) e della fenitoina libera, rispettivamente del 29% e del 28%. Durante la somministrazione concomitante con il nelfinavir, le concentrazioni di fenitoina devono pertanto essere monitorate, poiché il nelfinavir può ridurre le concentrazioni plasmatiche della fenitoina (vedere paragrafo 5.2).

Farmaci che possono aumentare o diminuire i livelli sierici di fenitoina

Nella Tabella 3 sono riassunte le classi farmacologiche che possono aumentare o diminuire i livelli sierici di fenitoina.

Tabella 3 Farmaci che possono aumentare o diminuire i livelli sierici di fenitoina

Classi farmacologiche Farmaci in ciascuna classe (esempia)
Antibatterici Ciprofloxacina
Anticonvulsivanti Carbamazepina Fenobarbital Valproato di sodio
Acido valproico
Agenti antineoplastici
Farmaci psicotropi Clordiazepossido Diazepam
Fenotiazine
Alcuni antacidi

a Questo elenco non è da intendersi onnicomprensivo e esaustivo. Le informazioni sul singolo prodotto devono essere consultate

Farmaci i cui livelli sierici e/o effetti possono essere alterati dalla fenitoina

Nella Tabella 4 sono riassunte le classi farmacologiche i cui livelli sierici e/o effetti possono essere alterati dalla fenitoina.

Tabella 4 Farmaci i cui livelli sierici e/o effetti possono essere alterati dalla fenitoina

Classi farmacologiche Farmaci in ciascuna classe (esempia)
Antibatterici Doxiciclina
Rifampina Tetraciclina
Anticonvulsivanti Carbamazepina Lamotrigina Fenobarbital
Valproato di sodio
Classi farmacologiche Farmaci in ciascuna classe (esempia)
Acido valproico
Agenti antifungini Azoli
Posaconazolo Voriconazolo
Antielmintici Albendazolo
Praziquantel
Agenti antineoplastici Teniposide
Antiretrovirali Delavirdina Efavirenz Fosamprenavir Indinavir Lopinavir/ritonavir Nelfinavir Ritonavir
Saquinavir
Broncodilatatori Teofillina
Calcioantagonisti/agenti cardiovascolari Digitossina Digossina Disopiramide Mexiletina Nicardipina Nimodipina Nisoldipina
Chinidina Verapamil
Corticosteroidi
Anticoagulanti cumarinici Warfarin
Ciclosporine
Diuretici Furosemide
Inibitori della HMG-CoA reduttasi Atorvastatina
Fluvastatina Simvastatina
Ormoni Estrogeni
Contracettivi orali (vedere paragrafì 4.4 e 4.6)
Iperglicemizzanti Diazossido
Bloccanti neuromuscolari Alcuronio Cisatracurio Pancuronio
Rocuronio Vecuronio
Analgesici oppioidi Metadone
Ipoglicemizzanti orali Clorpropamide
Gliburide Tolbutamide
Agenti psicotropi/antidepressivi Clozapina Paroxetina Quetiapina
Sertralina
Vitamina D Vitamina D
Acido Folico Acido Folico

a Questo elenco non è da intendersi onnicomprensivo e esaustivo. Le informazioni sul singolo prodotto devono essere consultate

Sebbene non sia una pura interazione farmacocinetica, gli antidepressivi triciclici e le fenotiazine possono scatenare crisi in pazienti suscettibili e può essere necessario aggiustare il dosaggio della fenitoina.

I livelli sierici di fenitoina possono essere ridotti dalla somministrazione contemporanea di preparazioni a base di Hypericum perforatum. Ciò a seguito dell’induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte di preparazioni a base di Hypericum perforatum che, pertanto, non dovrebbero essere somministrate in concomitanza con fenitoina. L’effetto di induzione può persistere per almeno due settimane dopo l’interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum.

Se un paziente sta assumendo contemporaneamente prodotti a base di Hypericum perforatum i livelli ematici di fenitoina devono essere controllati e la terapia con prodotti a base di Hypericum perforatum deve essere interrotta.

I livelli ematici di fenitoina potrebbero aumentare con l’interruzione dell’assunzione di Hypericum perforatum. Il dosaggio di fenitoina potrebbe necessitare di un aggiustamento.

I livelli sierici sono particolarmente utili quando si sospetta una possibile interazione tra farmaci. Interazioni con esami di laboratorio

La fenitoina può diminuire i livelli sierici delle proteine leganti iodio. La fenitoina può anche dar luogo a risposte inferiori alla norma per i test al desametasone o metirapone. La fenitoina può aumentare i livelli sierici di glucosio, fosfatasi alcalina, gamma glutamil transpeptidasi (GGT) e può modificare i test metabolici su calcio e su zucchero presenti nel sangue.


Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile: posso guidare la macchina se lo prendo?

Un capitolo poco noto e molto sottovalutato è quello degli effetti di un farmaco sui riflessi e quindi sulla capacità di guidare la macchina o di effettuare lavori pericolosi.

Molti farmaci riducono la capacità di reazione, oppure possono causare vertigini o abbassamenti di pressione che possono essere molto pericolosi per chi guida o effettua lavori in cui le capacità fisiche sono importanti: basti pensare agli operai che lavorano su impalcature o che operano su macchinari come presse o forni

E’ sempre bene quindi leggere attentamente questo piccolo ma molto importante paragrafo della Scheda Tecnica del farmaco.

Aurantin 250 mg/5 ml soluzione iniettabile: effetti sulla guida e sull’uso di macchinari

Poiché il farmaco può determinare modificazioni dei tempi di reazione i pazienti devono essere avvertiti di non condurre veicoli o adoperare macchinari pericolosi, a meno che sia stato accertato che questo medicinale non influenza la capacità di svolgere tali attività.

Per approfondire l’argomento, per avere ulteriori raccomandazioni, o per chiarire ogni dubbio, si raccomanda di leggere l’intera Scheda Tecnica del Farmaco